Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: marikkachan    07/09/2016    0 recensioni
Una ragazza sta scappando. Una persona importante si è sacrificata per lei, affinché possa vivere libera. Elayn Donn è però finita nelle mani del nemico: un affascinante generale dagli occhi azzurro ghiaccio che non se la farà scappare facilmente. Ora Alexander Caradoc è in possesso di tutto ciò che gli occorre per vincere la guerra che lacera da anni i tre paesi del secondo emisfero: Belquat, Anaxalia ed Erenduil. Elayn ha un potere che potrebbe cambiare le sorti del conflitto ma con chi deciderà di schierarsi? La vicinanza del Generale le farà provare dei sentimenti tanto forti quanto pericolosi...come finirà?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando andarono a chiamarlo era ormai sera e Alexander era intento a studiare una copia della mappa del Secondo Emisfero.
 
-Scusatemi Generale se vi disturbo, ma è una cosa molto importante.- Lewis, un ragazzino appena sedicenne che aveva allenato lui stesso, sembrava molto turbato.
 
Alexander alzò gli occhi dalla mappa e li posò sul giovane allievo. - Cosa succede?-  Domandò annoiato.
 
-C'è una damigella alquanto disperata che si sta arrampicando con una corda sul parapetto. - Disse tutto d'un fiato il biondo. - I vostri uomini la stanno aiutando.- Aggiunse.
 
Il generale, esterrefatto, balzò di scatto dalla poltrona e , senza dire una parola , filò fuori dalla porta della sua cabina e camminó a passo spedito fino al ponte, dove vide i suoi uomini affacciati al parapetto.
 
Si fece largo tra la piccola folla. -Fate largo!- Esclamò, irrequieto.
 
Alla vista del Generale, i suoi soldati indietreggiarono. Arrivato al parapetto vide una corda tesa, fissata in maniera grossolana. Si sporse e,  tutto ciò che vide, fu la sagoma di una giovane donna con un vestito bianco e i capelli lunghi e scuri. Allungò il braccio nella sua direzione.
 
-Madame! Prendete la mia mano.-
 
Lei alzò il capo. Due grandi occhi scuri lo scrutarono. Si limitò a scuotere la testa. -Non posso.- Sospirò, e con un fil di voce aggiunse:- Cadrò.-
 
-Non preoccupatevi. Voi dovete solo allungare il braccio.- Alexander si mise in punta di piedi e protrasse il braccio. -Avanti.- La esortò, più gentilmente che poteva.
 
Elayn non se lo fece ripetere due volte e , prima che le sue braccia avessero ceduto dal troppo sforzo, afferrò la mano di quell'uomo che, prontamente, la tirò su.  Le sue mani grandi le circondarono la vita e quando i suoi piedi toccarono terra, si guardò intorno.
 
Era circondata da circa una ventina di uomini, un numero piuttosto ridotto per un vascello, ma, in un primo momento, non ci fece molto caso. D'altra parte era una spedizione segreta quindi non avrebbero dovuto dare troppo nell'occhio. Si aggiustò l'abito, ancora fradicio e sgualcito, e si scostò una ciocca di capelli umidi dietro l'orecchio. Dopodiché si voltò verso il suo salvatore. -Vi ringrazio infinitamente per avermi salvato.- dichiarò,facendo un piccolo inchino. Alexander le fece un cenno con il capo. - Vi starete sicuramente chiedendo come sono arrivata qui e perché il mio compagno, Lennox, con cui vi siete tenuto in contatto in questi mesi, non è con me...- Fece una piccola pausa, incrociando i suoi distaccati occhi color ghiaccio. -Ebbene, Lennox si è sacrificato affinché io riuscissi a salvarmi e, siccome stavate salpando quando ho raggiunto la Spiaggia Dorata, ho remato con una piccola imbarcazione fino a qui. Avendo una corda, ho deciso di utilizzarla, visto che i vostri chiassosi uomini stavano facendo una baraonda, schiamazzando e urlando come squilibrati, e non hanno udito la mia richiesta di aiuto.- Concluse. Solo qualche istante dopo si accorse di aver parlato troppo e in maniera decisamente poco carina; dopotutto era sana e salva, ma, soprattutto non era più tra le grinfie del Re.
 
Gli occhi di lui si accesero e presero vita, divertiti. Alexander si mise una mano davanti alla bocca, cercando di non ridere. Poi le posò delicatamente una mano sul braccio.
 
-Sono spiacente per il frastuono provocato dai miei soldati, madame, ma sono certo che ve la siete cavata egregiamente anche senza quel Lennox. Specialmemte su quella corda. Sembravate una scimmietta. - Affermò senza pensare.
 
Al suono di quelle parole Elayn si scostò bruscamente dall'uomo, e lo sguardo di riconoscenza che spiccava sul suo viso spaventato e stremato qualche momento prima, si dissolse, lasciando spazio a un cipiglio distaccato e indignato. - Come vi permettete?- Esclamò a gran voce, richiamando l'attenzione di tutti i presenti. -Paragonare una giovane in cerca di aiuto ad una scimmia e non proferirle parole di conforto o di dispiacere per la sua perdita, è da villani! Voi siete un maleducato, sfacciato e incivile!-  Le sue gote divennero rosse per la rabbia e gli occhi si inumidirono. Alexander la guardava con un' espressione  sbalordita e divertita allo stesso tempo.
 
- Si fidava di voi!- Riprese la ragazza, in preda a una furia cieca. Ormai non poteva trattenersi : se non avesse sfogato le sue emozioni in quel momento, ne sarebbe rimasta soffocata. - Lennox mi aveva garantito che ci avreste scortato fino a Erenduil, in una piccola e tranquilla cittadina, dove avremmo finalmente ricominciato da capo, come persone libere! E voi osate ridere di lui e della sua morte? Che razza di "Alleati" sareste?-
 
Concluso lo sfogo, sotto lo sguardo esterrefatto di tutti, Elayn si affacciò sul parapetto. La piccola imbarcazione che l'aveva trasportata era ancora sotto di lei, legata alla corda. Fece per scavalcare il parapetto ma Alexander, avendo intuito la sua prossima mossa, la bloccò. -Fermatevi!- gridò. La prese per il braccio, ma Elayn iniziò a dimenarsi.
 
-Che avete intenzione di fare?-
 
-Preferisco remare fino a non sentirmi più le braccia piuttosto che rimanere qui con voi un secondo di più!-
 
-Voi siete pazza!- Esclamò Alexander. -Non resistereste un giorno in mare aperto!- 
La prese inizialmente in braccio, poi la posò sopra la spalla, nonostante lei scalciasse e si dimenasse come una forsennata. Attraversò il ponte, tra le risate di scherno e il chiacchiericcio dei suoi uomini su quella stramba e isterica femmina. Arrivato alla porta della sua cabina la buttò di peso nello stanzino affianco.
-Spero che stanotte calmerete i bollenti spiriti, principessa.- Disse, ricevendo per tutta risposta un graffio sulla guancia.
- E per vostra informazione, siamo diretti ad Anaxalia.- Aggiunse. Non voleva essere testimone di un'altra scenata l'indomani, quindi decise di riverarle la verità. - Re Edwyn sara' molto ansioso di vedervi e scoprire ciò che siete in grado di fare per il nostro paese. -
 
Chiusa la porta Elayn rimase al buio, con i suoi pensieri e le sue paure. Era sfinita. Quella giornata era stata logorante, specialmente per una come lei.
Pianse in silenzio per Lennox e per sé stessa.
 
Com'era stata stupida.
 
Non sarebbe mai stata libera.
 
 
 
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: marikkachan