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Autore: lady lina 77    07/09/2016    2 recensioni
La scena meravigliosa, tenerissima e dolcissima del pianoforte vista nella 2x1 della nuova serie raccontata attraverso gli occhi di Demelza. Un momento di pura poesia raccontato attraverso gli occhi e le emozioni di una donna dolce, gentile, tenace e soprattutto immensamente innamorata...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Faccio scorrere le mie dita sulla tastiera del pianoforte perché suonare, come cantare, è sempre stato qualcosa capace di calmarmi e rasserenarmi.

La luce del tramonto entra dalla finestra e regala alla camera un alone dorato caldo e confortante, una luce che sa di casa, famiglia, intimità e serenità.

Ne ho bisogno, ora che la mia piccola Julia non c'è più e il destino di Ross è appeso a un filo e così suono, in uno strano stato di calma apparente, cercando per un attimo un mio angolo di pace dove illudermi che vada tutto bene e dove non debba provare la costante paura di perdere mio marito.

Sono così assorta che non lo sento entrare e quando la sua voce raggiunge le mie spalle, calda e gentile, sento un brivido lungo la schiena.

"Chi è questa bella signora? E che ne è stato di mia moglie?".

Mi volto verso di lui e rido. "Giuda!".

"Oh, eccola mia moglie!" - esclama Ross avvicinandosi. Mi accorgo che questa sera sembra diverso e che mi guarda in un modo strano, assorto e dolce. C'è così tanto amore in quello sguardo che mi rivolge, che ancora non mi sembra vero, io che per tanto ho creduto che mai avrebbe potuto provare quei sentimenti verso di me. Non posso, non voglio perderlo... Ho bisogno di lui, di sentire la sua voce e di averlo davanti a me, con lo sguardo innamorato che veste adesso.

"Credo che non dovrò preoccuparmi per te quando sarò via, avrai un sacco di pretendenti che si contenderanno la tua mano".

Mi diverte il suo tono di voce caldo e scherzoso e in un attimo, solo per un istante, i problemi sembrano sparire per lasciar spazio solo a... noi. "Lo spero" – rispondo con tono malizioso, ridacchiando.

Appoggia la sua mano sulla mia spalla e le nostre dita si intrecciano. La sua mano è calda, gentile, delicata mentre stringe la mia. La bacio, piano, assaporando, imprimendo in me il profumo della sua pelle. Ci guardiamo e mi alzo dalla mia sedia davanti al pianoforte, attirata a lui come da una calamita. Ci baciamo, un bacio lento, dolce e profondo che mi lascia senza fiato. Non riusciamo a smettere, non possiamo fare altro che abbracciarci e tenerci stretti, mentre tutto il mondo sembra impegnato a dividerci.

Mi spinge verso il letto e le nostre labbra si separano solo per un attimo, il tempo di uno sguardo. Aspetto che mi spogli, ama farlo e io amo come lo fa, lentamente, soffermandosi su ogni particolare del mio corpo. Ma oggi è diverso, un suo sguardo mi fa capire che vorrebbe che lo facessi io. E silenziosamente ubbidisco, slacciandomi il corpetto e facendo scivolare a terra, uno ad uno, i miei abiti. Lui resta lì a guardarmi in silenzio, in contemplazione, come se volesse imprimere nella sua mente ogni particolare di me. Sembra che per lui, in questo momento, esista solo io. Quanto ho sognato che succedesse, che mi guardasse come aveva guardato Elizabeth una volta? Quanto ho sognato che mi amasse come aveva amato lei, pur nella convinzione che non lo avrebbe mai fatto, che non me lo meritassi, che non ne fossi degna? Eppure ora è quì che mi guarda come se fossi la creatura più bella del mondo, che aspetta ad ogni mio movimento che sia pronta ad unirmi a lui. C'è sempre stata una forte attrazione fra noi, tantissima passione esplosa subito, dal primo momento in cui abbiamo giaciuto su quel letto, nella notte in cui mi ha insegnato l'amore. Eppure, nonostante tutto, anche quando la passione fra noi era tanto forte da farci urlare, anche quando son diventata sua moglie, per tanto ho saputo che non ero io quella che avrebbe voluto e lo accettavo perché mi bastava averlo per me anche solo per un poco. Anche se faceva male sapere che, nonostante fossi sua moglie, per lui all'inizio ero ancora poco più della sua domestica.

Sembrano passati secoli da allora...

Ora senza di lui, senza quello che siamo diventati, impazzirei.

Mi avvicino a lui e lo spoglio e Ross mi lascia fare. Ci accarezziamo, mi stringe in un caldo abbraccio da cui non vorrei mai separarmi, ci baciamo, mi accarezza il seno e poi crolliamo sul letto, affamati l'una dell'altro. Fa l'amore con me in quel modo meraviglioso che mi inebria e mi fa sentire la donna più fortunata della Cornovaglia.

Lo amo e so' che mi ama anche lui, lo amo e voglio lottare per lui.

E mentre si muove dentro di me decido che niente riuscirà a tenermi lontana da Ross, né il processo né la sua volontà di proteggermi dal male che in giro dicono su di noi. Sarò con lui e lotterò per lui come una leonessa, se necessario. Sono la figlia di un minatore dopo tutto, non una signora! Non sempre, quanto meno.

Lotterò perché questo amore che c'è fra di noi non debba finire mai Ross, stanne certo. Qualsiasi cosa farai, io sarò lì per te e ne usciremo. Non ti chiederò di rinnegare te stesso, le tue idee e ciò in cui credi e sono sicura che anche se questo ti farà arrivare vicino al precipizio, tu saprai uscirne all'ultimo.

Mi fido di noi e mi fido di te, Ross...

Ti amo e lo farò per tanti anni, stanne certo...

  
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