Prese la sua mano e la invitò a ballare, mentre si dirigevano al centro della sala, le ragazze la fissavano con invidia e sfida. Per non pensare a chi la osservava, ella guardava costantemente gli occhi magnetici e i suoi capelli chiari come la purezza del ragazzo, danzavano come note sullo spartito e comunicavano con un semplice cenno di sorriso. Ad un tratto il ragazzo si avvicinò a lei mormorando << Scappa... scappa da questo universo>>, d'improvviso divenne tutto nero, gli invitati diventarono ombre oscure pronte ad assalirla.
<< Devi andare mia cara>>, la ragazza non capiva di cosa stesse parlando e una voce cacofonica l'attirò verso la porta.
<< Sveglia dormigliona, devi andare a scuola>>, la madre uscì lasciando la porta aperta. La ragazza si guardò intorno e pensò che stesse solo sognando, prese la sedia a rotelle e andò a prendersi i vestiti.
<< Vuoi che ti aiuti?>> disse la madre premurosa
<< Riesco >>, disse la ragazza frugando nell'armadio
<< Ti devo aiutare, non sei capace di fare da sola...>> disse la madre preoccupata della figlia.
<< Va bene...>>, la ragazza odiava essere guardata con compassione, ma capiva le sue condizioni, la madre l'aiutò a vestirsi con la classica divisa scolastica giapponese la figlia e l'accompagnò a fare colazione.
<< Finalmente ti sei svegliata >>, disse il padre mentre versava il latte nella tazza.
<< Buongiorno anche a te papà>>, Egli le mise la tazza di latte e dei biscotti nel tavolo ed ella divorò la colazione in pochi minuti.
<< Dai prendi la cartella che ti accompagno a scuola>> disse la madre mentre metteva le ultime cose nella cartella della figlia.
<< Mamma vorrei andarci da sola...>>, mormorò la ragazza
<>, disse la madre preoccupata 
<< Lasciala stare...>> Disse il padre con decisione, la ragazza stava per andare via, ma egli la fermò dandole dei soldi per il gelato ed ella gli diede un bacio per ringraziare. 
Era la prima volta che usciva sola, si sentiva emozionata ma anche spaventata. Kaori vide molti negozi di libri tra cui uno esposto nella vetrina che le ricordò il sogno di questa notte... perché l'aveva sognato? e quelle ombre? si chiese molte domande, ma furono rimpiazzate dalla voce fastidiosa della madre
<< Che ci fai qui ferma? sei in ritardo >> disse agitata... mentre spingeva la carrozzella della figlia. Kaori infastidita pensava alla sua vita se sapesse camminare... correre... andare in giro senza dipendere da nessuno.
 << Sarà questa la tua nuova scuola... >>, disse sussurrando la madre, Kaori vedeva da lontano il gran cortile popolato da ragazzi e ragazze che parlavano, stava in ansia... se nessuno la volesse come amica? cosa farebbe?, gli anni passati nelle altre scuole non sono stati facili, tutti la trattavano come se fosse diversa... come plutone che viene considerato diverso dagli altri solo perché è piu' piccolo... e Kaori si identificava come quel pianeta, la sua disabilità la rendeva diversa. La massa pian piano entrava a scuola e Kaori prese un gran respiro, pensava a quello che le piaceva per tranquillizzarla  ed entrò anche lei con la sua carrozzella cercando di non essere troppo al centro dell'attenzione