Ciao a tutti! Lasciando da parte le inutili
scuse per essermi presentata così in ritardo con il nuovo capitolo mi
accingo soltanto a dire alcune cose così solo per fare un minimo di conversazione,
come se fossi un pochetto più presente di quanto sia in realtà.
Ultimamente ho un sacco sa fare: il lavoro è stressante, a pallavolo
si sgobba, a casa mi tocca pulire perché la sorella è con l’ometto
Lego (XD), nel weekend adesso mi tocca fare il giardino … che strazio,
non ho praticamente più tempo per me! E inoltre con il fatto che la mia
passione del disegno è presente tendo a prediligere tenere gli occhi
su di un foglio cartaceo invece che su un foglio elettronico … chiedo
scusa ^_^”
In ogni caso rispondo alle vostre belle recensioni che ogni volta mi mettono
di buon umore:
Vale_93:
Trunks … povero essere, lo maltratterò ancora un po’. Grazie
infinite per aver letto tutto il papirone e ti ringrazio anche per il fatto
che ti piaccia … me happy ^o^ Dimmi pure cosa ne pensi di questo capitolo
quando lo leggi. Ti saluto, ciao!!
Kamy: Grazie
cara! Per quanto riguarda i poteri di Majin Vegeta ho pensato semplicemente
che i poteri di Babidi andassero perse nel momento in cui l’individuo
scompare così com’è stato nella storia originale con quel
tipaccio di nome Darbula. E’ una cosa che penso io, poi chissà.
Trunks è spesso depresso in questa storia … poverino, che bambino
infelice! XD Spero che il capitolo ti piaccia! Ciau!!
Vegeta4ever:
Kaioshin sembra inutile pure a me ma nella storia originale c’è
quindi l’ho inserito, che ci vuoi fare. Comunque il fatto teletrasporto
è semplice e del tutto fantasioso: nella storia originale Kibith usava
il teletrasporto ma qui è schiattato, ho solo pensato che Kaioshin (essendo
un essere superiore) fosse in grado di farlo e che usasse l’energumeno
come pezza da piedi come per dire “Teletrasportami tu perché mi
scoccia, sono tuo capo, fallo e basta” … tutto qua XD Se Light non
t’importa amen XD A presto carissima! Dimmi se il capitolo ti piace, ok?
Ciao!!
Ka93: Goku è uno scemo e basta alla fine, il senso di serietà gli durerebbe troppo poco per diventare una persona normale. Vegeta se la piglia male? Fa bene! XD Spero che questo capitolo ti piaccia, dimmi cosa ne pensi se lo vedi. Ciao,baci anche a te!
Ecco fatto fattolino e adesso ….
Mamma, che orario!!! Sono le 5 e domani alle 10 devo tosare l’erba …
cioè, oggi alle 10 … TT_TT … Vabbé, scusate il ritardo
dell’aggiornamento (corto come al solito ma non riesco a fare di meglio ... ancora buuu TT_TT), non so quando avverrà quello nuovo ma spero
entro il mese. Non voglio però creare illusioni quindi … alla prossima!!
Baci
scImMIA
CAPITOLO 88
- L'UNIONE FA LA FORZA -
Spossato mi sedetti sugli scalini che portavano
all'interno del grande palazzo di Dio. Il granito sul quale mi ero appoggiato
era freddo nonostante il Sole avesse battuto su di esso per tutto il tempo.
Piegai la schiena in avanti e misi i gomiti sulle ginocchia. Scrutai le calzature
che indossavo e mi soffermai sulla ferita che avevo al piede. Rimasi in silenzio
per lungo tempo, fiatai qualcosa di incomprensibile soltanto quando ricomparve
il signor Goku.
« Karin non ha altri fagioli magici. Ho provato a chiedergli se ne aveva
anche qualcuno mezzo guasto ma niente ... » mormorò mesto mentre
camminava in direzione mia e degli altri ancora svegli « ... purtroppo
gli unici che aveva sono quelli che abbiamo già utilizzato e che Goten
porta con sé, sempre che gliene siano rimasti » concluse poi fermandosi
dinanzi alla scalinata puntando i pugni ai fianchi. Dende corricchiò
in sua direzione e avvicinò le sue mani al corpo del sayan. Un lieve
bagliore iniziò a colorare la sgargiante tenuta del guerriero mentre
il namecciano, fortemente indaffarato, comunicò alcune informazioni:
« Gohan e Vegeta stanno bene ma è meglio che riposino prima di
riprendere a combattere ... » allontanò le mani quando constatò
che la guarigione del Son era avvenuta « ... Per Piccolo invece non ho
trovato alcuna soluzione. Per ora lo abbiamo posizionato in un luogo fresco
in modo che non si possa sciogliere con il calore ». Dende si indirizzò
a quel punto verso di me poiché ero l'unico ancora ferito e procedette
con lo stesso trattamento effettuato sugli altri combattenti. Il signor Crillin,
che era seduto al mio fianco, puntò i gomiti sulle ginocchia e poggiò
di peso il mento sui palmi delle mani « Accidenti, che sfortuna che abbiamo!
... » iniziò dopo un sonoro sbuffo « ... Siamo stati sconfitti
alla grande e in più Piccolo adesso è di cioccolato fondente!
Peggio di così non ci potrebbe andare ». Goku sorrise trovando
l'unica nota positiva della situazione « Suvvia, siamo vivi, no? Dobbiamo
prendere questa opportunità come un seconda possibilità ... »
lo scrutai alzando lo sguardo abbandonando così l'osservazione del piede
guarito « ... Se partiamo così pessimisti non ce la faremo mai,
ne sono sicuro ». Dende si alzò in piedi e osservò il guerriero
preoccupato per le sorti del pianeta « Ho visto che essere terribile è
MajinBu, cosa avete intenzione di fare? ». Il Son sorrise voltando lo
sguardo verso il namecciano « Una certa ideuzza a dire il vero ce l'avrei
... hihihi ... » ridacchiò ma poi però, ricordandosi di
un personaggio, si voltò da tutt'altra parte iniziando a scrutare l'essere
violaceo che era nuovamente caduto in uno stato pensieroso e ottenebrante «
... Kaioshin, ma che fa? » domandò ingenuo Goku osservando la camminata
in circolo della divinità. Kaioshin si fermò e incrociò
le braccia al petto, mantenne la sua aria severa anche se era chiaro come il
sole che se era in quello stato era perché aveva una fifa boia «
Stò cercando di pensare in effetti, di escogitare un piano per fermare
quel terribile mostro, ma al momento non mi è sovvenuto ancora nulla
di abbastanza arguto che possa risultare efficace ». Tutti lo osservammo
e il suo pallore aumentò vistosamente ... evidentemente non era molto
abituato a prendere decisioni dinanzi a un pubblico, anche se piccolo. Crillin
si grattò la nuca « Evocare il drago Shenron sarebbe inutile giusto?
Io quasi-quasi gli avrei chiesto come desidero, quello di imprigionare nuovamente
MajinBu ». Goku scosse la testa seguito dal padrone del palazzo «
Non servirebbe a nulla, purtroppo Shenron ha dei poteri limitati e che si basano
sulle potenzialità del Dio del momento. Penso che se il drago avesse
la capacità per rinchiudere un essere all'interno di una sfera magica,
non avrebbe però abbastanza forza per intrappolare uno come MajinBu che
è un osso duro ». L'ex pelato tornò nel suo silenzio interrotto
soltanto degli sbuffi. Kaioshin fece qualche passo verso di noi e chinò
la testa « Ragazzi, io adesso andrò sul pianeta dei Kaio e dintorni
alla ricerca di un qualcosa che ci possa aiutare con questo dramma. Nel frattempo
mi auguro che non accada a voi, o a chi volete bene, qualcosa di fortemente
spiacevole ». Son Goku si voltò verso di lui ancora una volta e
gli strinse una mano in segno di riconoscenza « A presto Kaioshin, e ci
comunichi tutto ciò che ci potrebbe divenire utile se scovasse qualcosa
». « Senz'altro » rispose il Dio e poi, veloce come il vento,
scomparve.
Dende si incamminò verso il bordo del grande piazzale ed egli, poggiato
al suo vecchio bastone e affiancato dal servizievole Popo, iniziò nuovamente
a osservare la terra sottostante localizzando tutto ciò che gli pareva
d'interesse. Quando intravide nitidamente la figura del nostro nemico, si voltò
di tre quarti verso di noi e fu chiaro nel messaggio: « E' peggio di quanto
pensassi: MajinBu vi stà cercando e stà iniziando a creare problemi
distruggendo con furia tutto ciò che trova ... Sarebbe meglio iniziare
fin da subito a escogitare qualcosa, prima che sia troppo tardi ». Mi
alzai in piedi, sicuro che non sarebbe portato a niente rimanere seduto, e vidi
Goku annuire con la testa per poi rivolgersi a Mr. Popo come se fosse in realtà
lui il padrone di quel luogo: « Popo, vada a svegliare Gohan e Vegeta
allora. Se non abbiamo tempo è inutile riposare più di quanto
sia necessario ». Il servo gentile non se lo fece ripetere e sgattaiolò
all'interno della struttura mentre io, finalmente, dicevo qualcosa di interessante:
« In effetti poi, visto che Goten e gli altri non ci sono ancora, non
vorrei che gli accadesse qualcosa ». Proprio in quell'attimo un rombo
di motori si fece udire e nell'alto cielo azzurro, sopra al piastrellato che
fino a qualche anno prima era quasi praticamente inviolato, comparve la figura
ferrosa di un veicolo volante di grandi dimensioni, di colore giallo, con su
di esso il simbolo della mia famiglia. Senza ulteriore frastuono il velivolo
atterrò. I motori si spensero e con essi anche i sibili dei propulsori
prossimi alla cessata attività. I portelli si aprirono e all'esterno
uscirono tutti i nostri amici: Chichi, lo stregone del toro, il piccolo Goten,
la mogliettina di Crillin, C17 con la piccola Marron, Videl, il maestro Muten,
Olong, Pual, i nonni con il gattino e infine la mia mamma affiancata da Yamcha
(anche se non lo considero amico mio, ma vabbè). Il piccolo sayan, con
una velocità sorprendente, scattò verso Goku e gli saltò
in braccio. Lo abbracciò come un piccolo orsetto facendo nascere nella
maggior parte di noi, un leggero senso di tenerezza. Il vecchio maestro delle
tartarughe di mare si avvicinò quatto-quatto e rimase piuttosto serio
in volto « Cosa stà succedendo Goku? Il piccolo Goten ci ha obbligato
a venire qui con un'agitazione da far venire il mal d'orecchie ». Goku
ridacchiò come al solito e si portò una mano dietro alla nuca
ma iniziò a parlare quando pure gli altri amici gli furono vicino «
Beh ... diciamo pure che questo MajinBu si è rivelato un nemico molto
più ostico di quanto ci aspettassimo e quindi ... per questo vi abbiamo
fatto venire qui, per stare più al sicuro ».
Mamma Bulma (ancora però ignara che io fossi il suo "bambino")
mi oltrepassò indispettita puntando le mani ai fianchi « Ma bene!
E io mi chiedo: perché allora non siete là a combatterlo questo
mostro cattivo?! », la donna mi adocchiò con la coda dell'occhio
... per un istante mi parve di sentire che mi stesse studiando metodicamente,
come se cercasse le somiglianze tra me e qualcuno ... ^-^
Crillin corse in soccorso del sayan caduto in trappola dall'ennesimo "nemico"
(XD): « Non ci stiamo mica tirando le dita, sai? Dobbiamo solo escogitare
un modo per fermare quell'essere. Adesso che poi nemmeno Piccolo ci può
più aiutare, siamo un po' a corto di idee ... » il piccoletto si
perse nelle sue elucubrazioni e, sinceramente, non aveva tutti i torti: Piccolo
era una mente geniale, capace di elaborare complessi piani volendo, ma allo
stato di cioccolatino poteva fare ben poco. Dopo aver raccontato ciò
che era accaduto al namecciano, provammo a pensare a più cose mentre
Chichi faceva in modo di tenere lontano da una barretta gigante di cacao il
piccolo Goten che aveva un certo languorino. Goku però aveva già
il suo bel piano per la testa e io l'avevo già capito da un pezzo.
« Signor Goku, ha in mente qualcosa per caso? » domandai facendo
il finto tonto dopo aver notato il suo ennesimo sorriso da "io sò-io
sò-chiedete a me-chiedete a me". Il Son continuò a sorridere
e si batté il petto con un pugno chiuso « La fusione è l'unico
mezzo! ». « La fusione? ... » domandò un po' disorientato
Crillin « ... Ma che significa? ». Il sayan iniziò la sua
(orrida) spiegazione: « Allora, si tratta di una danza molto particolare,
di un balletto insomma, che và fatto in due. Questi devono essere di
una corporatura simile e avere un livello di forza identico al momento della
fusione. Uno deve fare certi passi, l'altro li deve fare praticamente identici
ma al contrario ... » un velo di dubbio si insinuò nelle menti
degli spettatori e il sayan lo comprese « ... insomma, girati. Non sò
se mi avete capito ... ». Il suggerimento arrivò da me medesimo:
« Con "contrario" in tendi speculare o ribaltato? ». Goku
si raccapezzò « I movimenti devono essere speculari ecco, e poi,
dopo aver fatto questa cosa, i due guerrieri si fondono in un unico essere diventando
fortissimi!! O fortissimo ... decidete voi ». Il silenzio aleggiò
per un breve periodo. « E l'effetto è permanente? » domandò
Crillin.
« No ... » rispose nuovamente il Son « ... Purtroppo ha una
durata limitata di soli trenta minuti. Dopo questo tempo i corpi si sciolgono
e dopo un pochino si può rieffettuare la fusione ». Il piano era
chiaro a tutti: due di noi avrebbero dovuto imparare questa danza e fare la
fusione ... se il guerriero nato da questa sarebbe risultato abbastanza forte
da eliminare il terribile MajinBu, allora la pace sarebbe tornata sulla Terra.
Ma chi erano i prescelti? La domanda venne posta ...
« Non vi preoccupate, la faremo io e Vegeta, tanto ci siamo messi d'accordo
».
« COSA DIAVOLO DICI KAHAROTH! RIMANGIATI IMMEDIATAMENTE LA BESTEMMIA CHE
HAI DETTO!! ... » la voce cattiva, temuta e fin troppo conosciuta si fece
sentire distintamente alle spalle dell'eroe del pianeta « ... Non mi unirò
mai e poi mai con uno come te, mettitelo bene in testa! E poi non andare a raccontare
fanfaronate simili, altrimenti di faccio secco! ». Papà assottigliò
maggiormente le sopracciglia quando incontrò il mio sguardo ed io, sentendomi
colpevole della sua ira, abbandonai ben presto quella battaglia d'occhiate.
Benché fossi rammaricato per quanto accaduto sul campo di battaglia,
ero lieto di vedere Vegeta in forma e sano come un pesce. Non sapevo però,
che il gesto che faceva ancora imbestialire il principe dei sayan, non era tanto
il mio senso dell'onore che si era incrinato dinanzi alla potenza di MajinBu
ma la codardaggine di Kaharoth con il suo attacco deliberato alla sua persona
che aveva di gran lunga superato il mio gesto in quanto gravità. In un
senso potevo quasi ritenermi fortunato ... papà in quel momento ce l'aveva
più con il suo eterno rivale che con me ma sapevo (o almeno sentivo)
che prima o poi avremmo dovuto parlare dell'argomento. O almeno, speravo che
ciò accadesse ... non ce ne fu più la possibilità però.
Tornando alle vicende del momento: Vegeta guardò i presenti terrestri
come se fossero degli scarti in putrefazione, il suo schifo per esseri così
infimi era quasi palpabile ... e se soggetti come C18 e C17 non diedero peso
al suo modo di fare perché anche loro erano di una mentalità distaccata,
personaggi calienti e irriverenti come Bulma non lasciarono correre: l'azzurra
s'inasprì fortemente e nonostante avesse dinanzi agli occhi il suo vecchio
amore, l'alieno che riusciva ancora a farle battere il cuore, riuscì
a mettere da parte i sentimenti amorosi celandoli alla perfezione e tornando
ad essere la bischera urlatrice della Capsule Corporation al tempo della permanenza
dell'uomo sotto il suo tetto « Che hai da guardare con quella faccia?!
» ringhiò severa, quasi ferita nell'orgoglio. Vegeta non si espresse
più di tanto ma fu sincero « Tzk, mi chiedevo soltanto perché
delle nullità erano giunte fin qui ». Mentre i corti capelli azzurrini
sembravano alzarsi verso l'alto come se anche quelli si dovessero tingere di
un oro abbagliante, mi affiancai a papà timidamente « Sono qui
per stare al sicuro. Sulla terraferma MajinBu stà compiendo delle stragi
... Sono stato io a consigliargli di venire qui ».
Vegeta mi tagliò l'anima con un'occhiata « Ecco un'altra delle
tue idee sciocche e patetiche! ... » mormorò duro facendo rifermento
a quanto accaduto poco prima in mezzo alla polvere « ... Ci faranno soltanto
perdere tempo prezioso e alla fine, vista la loro utilità, potevano anche
starsene in mezzo agli altri inetti ». In quell'istante anche i freddi
androidi sembrarono inacidirsi ... ma fu sempre Bulma, sul punto di scoppio
letterale, a tornare in pista con l'inizio di una conversazione spinosa che
mi diede parecchio da fare: « Brutto scellerato e arrogante con il cervello
di un microcefalo ... Non siamo inutili! Parla per te poi che fino a un minuto
fa stavi dormendo come un allocco! ».
« Taci donna! E vedi di non parlare di cose che non ti riguardano! ».
« Che non mi riguardano?! ... » sbottò lei « ... La
Terra è in pericolo, certo che mi riguarda. Mi riguarda eccome! Ma visto
che sei tanto intelligente, inizia a escogitare qualcosa di utile! ».
Vegeta sciolse l'intreccio delle braccia accompagnato da un fumino illusorio
che gli fuoriusciva dalle orecchie, indicò la mamma con il dito indice
della mano destra e iniziò a concentrare l'aura « Qualcosa di utile
dici? Bene, vorrà dire che in primo luogo ti toglierò di mezzo
perché sei seccante!! ». "Aiuto!" pensai e bloccai con
una certa agitazione il braccio di Vegeta spingendolo lievemente verso il basso.
« Dai, non fare così! Abbiamo cose più importanti a cui
pensare! » gli dissi cercando di convincerlo a desistere all'attacco che
voleva portare a termine. Mentre Vegeta iniziava ad osservarmi con uno sguardo
indagatore che però, stranamente, non aveva nulla di cattivo, strattonò
il braccio e lo lasciò cadere lungo il fianco decretando così
la fine del suo volere. « Sei soltanto un vile! » si udì
un poco più in lontananza ... mi voltai nuovamente verso la piccola folla
e notai assieme a papà che Bulma non era più in prima fila ma
si era precipitata in fondo al gruppo e che questa, nascosta alla bell'emeglio
dietro alla figura di Yamcha, continuava a dire la sua con una vena battagliera.
Lo sfregiato, ovviamente, cercava di svicolare dal ruolo di "bersaglio
sostitutivo" apparendo anch'egli più coniglio di quanto fosse. Vedendo
la scena patetica Vegeta rise sguaiatamente ... ciò generò nuovamente
una ferita nell'orgoglio dello scienziato in gonnella che tornò alla
ribalta. Bulma si piantò davanti al sayan e quando la risata terminò,
puntò le mani ai fianchi e si avvicinò pericolosamente all'uomo:
« Non ti permetterò di ridere ancora di me! Me la pagherai per
questo » sibilò melliflua lei. Lui le sorrise sfacciato e incrociò
nuovamente le braccia al petto « Ma taci donna che straparli e basta ».
« IO MI CHIAMO BULMA!! Ho un nome, vedi di usarlo, razza di zuccone!!
». « Ma io parlo come mi pare, vecchia petulante ». Fu il
colpo di grazia: mamma per un istante si congelò ma poi iniziò
a gridare come un'ossessa, come una pazza in pescheria ... e mio padre ovviamente
rispondeva ... insomma, iniziò uno strazio terribile. Io poi, che ero
in mezzo poiché ero il solito fesso, li osservavo come un baccalà
appeso. A un certo punto però, cercai di separarli poggiando su entrambi
una mano sulle loro spalle « Adesso basta, non è il tempo di litigare
» dissi ma il mio errore mi costò caro, entrambi mi mangiarono
la faccia a modo loro: mamma mi urlò « Adesso non è il momento
Trunks, lasciami fare! » mentre papà mi diede un pugno nello stomaco
.... >.<
Goku iniziò a ridere come uno scemo e a farsi delle risate davvero grasse
« Ha-ha-ha-ha!! E' proprio vero ragazzi... » disse a gran voce «
... tra moglie e marito non si deve mettere il dito! ».
La scena mi si congelò nella testa: tutti lo fissarono incattiviti perché
non era il momento delle frasi di spirito ( che oltretutto secondo pochi non
avevano senso) ed io ero furente per un motivo ben maggiore. Ne approfittai
e pertanto gli comparvi alle spalle e gli diedi un pugno talmente forte sulla
testa da farlo spiattellare al suolo. « Signor Goku! Non è il tempo
delle battute sceme adesso! » lo sgridai facendogli capire bene a cosa
mi riferivo. Il Son si grattò la zazzera imbarazzato e si rialzò
in piedi « Hai ragione, e poi la frase non và nemmeno bene! He-he-he
... » cercò di salvarsi in corner. Chichi si coprì il viso
con una mano per la vergogna.
Il sayan dai capelli scompigliati tornò a farsi serio e si avvicinò
al principe che sembrava aver abbandonato le scenate di mia madre perché
le riteneva non al suo livello e il primo, con la voglia nel cuore di vincere
il nuovo nemico con le proprie forze assieme al secondo (forse) essere più
forte della Terra, sospirò prima di iniziare il discorso. « Vegeta
... » mormorò apparendo per un attimo tutt'altra persona «
... La fusione è l'unico mezzo che per ora abbiamo per abbattere quel
mostro. Se ci unissimo sono sicuro che lo schiacceremmo senza problemi ».
Papà rimase zitto. Guardò Goku in malo modo e poi, come gli fosse
venuto un prillo strano al fondoschiena, si girò di centottanta gradi
e si allontanò lasciando che i suoi passi si udissero appena ... lo osservai
spaesato come tutti gli altri presenti, in attesa della risposta alla richiesta
che arrivò dopo un pochino e in maniera imprevedibile: Vegeta si fermò
dinanzi all'ingresso del palazzo, divaricò appena le gambe e strinse
con energica furia i pugni lasciandoli lungo i fianchi, la sua energia spirituale
iniziò ad alzarsi divenendo visibile ad occhio nudo, i lunghi capelli
corvini iniziarono a muoversi sotto le spinte delle mistiche folate. Il pavimento
poi si deformò divenendo una profonda conca quando il sayan, colto da
una furia irrefrenabile, urlò a squarciagola lasciandosi rapire da una
sorta di sfogo personale mentre l'aura, quasi impazzita, continuava ad aumentare
a dismisura fino a toccare il punto massimo. Son Goku gli corse appresso e quando
Vegeta lo percepì a poca distanza smise nel giro di pochi istanti, il
suo particolare gesto. In quel momento pensai che era una fortuna che MajinBu
non fosse in grado di percepire le forze, perché altrimenti il mostro
ci avrebbe rintracciato senza problemi. Il guerriero "buono" si affiancò
all'amico e lo guardò fisso negli occhi percependo immediatamente un
moto d'irritazione che sarebbe potuto scoppiare ancora da un momento all'altro
se il discorso avesse preso nuovamente una piega sbagliata. « Non capisco
questa tua ostinazione Vegeta ... » iniziò Goku al testone «
... In fondo si tratta solo di trenta minuti, dopo saremo separati come al solito
». « Non è questo il punto Kaharoth! ... » sbottò
papà digrignando i denti « ... In ogni caso il mio "No"
rimane tale, non insistere!! » Vegeta camminò ancora verso Nord
e si andò a sedere sulla scalinata d'ingresso che solo per metà
si era salvata, incrociò le gambe e le braccia e poi chiuse gli occhi
lasciando ben intendere che non aveva più alcuna intenzione di sentire
altro sull'argomento. Goku lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e
poi si girò verso di noi, quando aprì le braccia facendoci capire
che non sapeva che fare con papà, lo richiamai con un gesto della mano.
Il Son camminò placido riosservando di tanto in tanto dietro di sé,
confuso e spaesato come ognuno si sarebbe sentito alle prese con un individuo
così enigmatico come il principe dei sayan. Dal canto mio forse avevo
compreso cosa fosse successo: nelle ultime ore papà aveva subito più
di una sconfitta e l'idea di abbassarsi a fondersi con la persona che più
detestava all'Universo per sconfiggere il nemico che nemmeno lui, il grande
principe dei sayan, era riuscito ad abbattere, gli bruciava incredibilmente
... secondo me avrebbe preferito farsi sconfiggere ancora, magari farsi uccidere,
piuttosto che sommare le sue scarse forse con quelle di qualcuno che nello stesso
frangente risultavano altrettanto scarse pur di aver salva la vita. Come sempre,
la sua era una questione basata puramente sull'orgoglio e sul pensiero egoistico
che se lui avesse dovuto combattere ancora lo avrebbe dovuto fare con le sue
sole forze.
« Siamo punto e a capo » disse Crillin quando giunse il sayan che
si stava osservando un'ultima volta alle spalle. « Non credo ... »
mormorai io avvicinadomi maggiormente al gruppetto di guerrieri e poggiando
una mano sulla spalla del mio amico Gohan che, dopo essere stato svegliato dal
suo sonno da Popo, non era stato praticamente considerato da nessuno «
... Potremmo farlo io e Gohan ».
« Che cosa? » domandò Goku.
« La fusione ... » =_=
Il sayan sembrò cascare dalle nuvole « MA CERTO! ... » esclamò
l'uomo battendo un pugno nella mano « ... Si può fare: come età
siete simili e poi sia come corporatura che potenza vi assomigliate il giusto
per poter effettuare la fusione! E' grandioso!! ». Gohan sembrò
abbastanza entusiasta della notizia e si portò una mano al mento quando iniziò
a riflettere sulla questione « In effetti sembra fattibile, inoltre a
nostro favore c'è il fatto che entrambi possiamo esercitarci nella stanza dello spirito e del tempo
per almeno un giorno a testa e quindi, se entriamo insieme, potremmo
provare la tecnica e aumentare il nostro potenziale per almeno un anno completo visto che il massimo consentito non ci è concesso poiché lo abbiamo già utilizzato per metà
» Crillin sembrò guardare stranito il ragazzo mio amico e ci pensai
io a rinfrescargli le idee ricordandogli che nel periodo in cui avevamo a che
fare con Cell eravamo tutti rimasti meno tempo all'interno della stanza dello
spirito e del tempo.
Risolti tutti i dilemmi riguardanti i troppi anni trascorsi da vecchi avvenimenti
- e quindi poco ricordati - ricominciammo seriamente a pensare sul da farsi
e quindi, senza perdere ulteriore tempo, mi diressi assieme al signor Goku,
Gohan e tutti coloro che erano curiosi di vedere la famosa fusione, in una sala
interna del palazzo bianco rimanendo poi in una saletta dalla forma circolare
e con delle ampie finestre che davano all'esterno. Nascosto in un angolo Vegeta
curiosava senza dare nell'occhio sapendo però già che lo spettacolo
-secondo lui- sarebbe stato uno dei più orripilanti che avrebbe mai visto.
E' da ricordare poi che l'aveva già visto in passato.
Goku si mise in fondo alla stanza posizionandosi dalla parte opposta della porta
d'ingresso, strinse i pugni delle mani e con un cenno del viso ci invitò
ad avanzare. Feci pochi passi e mi fermai quando compresi di essere alla distanza
giusta dal Son. Il sayan ci osservò per qualche istante dopodiché
iniziò a parlare: « Allora, questa è una tecnica che ho
appreso da alcuni abitanti del pianeta Metamor, fate attenzione e memorizzate
ogni mio gesto perché se la danza verrà eseguita in modo sbagliato
i risultati saranno ben diversi da quelli che ognuno s'aspetterebbe. Pronti?
» ci domandò con fermezza. Entrambi annuimmo decisi ed io, se ero
concentrato poiché mi aspettavo un qualcosa di terribile, rimasi fortemente
allibito da quanto accadde successivamente: Goku diede il via alla famosa danza
e iniziò portando entrambe le braccia alla sua sinistra all'altezza delle
spalle con le mani aperte e le gambe leggermente divaricate. Lo osservai stranito
... ma lui proseguì: « All'inizio dovete mettere le braccia perfettamente
in questa posizione, osservate bene come sono messe e tenete le gambe come le
ho io. Poi ... "Fuuuuuu"!! » Goku fece tre passi laterali verso
la sua destra e allo stesso tempo fece roteare le braccia al di sopra le lasciandole
tese verso destra mantenendole però all'altezza delle spalle e con le
mani aperte come in precedenza « ... Attenzione alla posizione che farò
adesso che è molto importante ... "Sion" ... » la gamba
sinistra si piega poiché tirata verso l'alto e il ginocchio viene tirato
il più possibile verso destra mentre le mani, richiamate nella direzione
opposta, si chiudono a pugno « ... Quì è fondamentale non
sbagliare l'angolo delle gambe ... "Ne!!!! » nell'ultima fase della
danza il corpo si piegava interamente verso destra, la gamba sinistra si distendeva
completamente verso la parte opposta mentre la destra si piegava ad angolo retto
sotto il peso del corpo, le braccia erano rivolte verso destra a pari distanza
dalla nuca e gli indici delle mani erano esonerati dal pugno come se dovessero
svolgere un ruolo fondamentale (cosa che alla fine era) « ... Anche qui
guardate l'angolo delle gambe e la posizione delle braccia, è fondamentale
... » Goku si rimise composto e poggiò le mani ai fianchi. Piegò
la testa da un lato e corrucciò le sopracciglia pensoso, questo molto
probabilmente dopo aver notato le nostre espressioni facciali « Beh, c'è
qualcosa che non và? Forse non avete capito qualche parte? ».
Senza parole. Ero assolutamente senza parole ... che altro avrei dovuto fare
in una situazione del genere? Poco ci mancava che la mascella mi si staccasse
e toccasse terra per lo shock. Gohan non era da meno e nemmeno lui nascondeva
ciò che gli passava per la zucca: le sue orbite erano al di là
dell'ordinario e ridacchiava perché pensava che fosse uno scherzo. Alla
fine fu proprio il mio amico, con imbarazzo, a parlare al proprio padre di quello
che avremmo poi dovuto fare assieme « Ma papà ... noi dovremmo
fare quelle pose ridicole? E' imbarazzante! ». Il Son rimase per un attimo
sorpreso e si portò una mano alla nuca, la iniziò a grattare lasciando
che un po' di pelle morta si staccasse da questa e si andasse a disperdere altrove
« Ma figliolo ... » iniziando con la sua voce allegra « ...
A dire il vero io mi sarei aspettato un'affermazione del genere da Trunks e
non da te. In fondo fino a poco tempo fa non andavi in giro travestito da "Gran
Salame" a fare anche tu cose altrettanto ridicole? ». Gohan divenne
paonazzo « GREAT SAYAMAN! NON "GRAN SALAME"!! ... » il
rossore aumentò quando si sentirono le risa di tutti gli altri ma il
giovine andò avanti « ... Maddai papà, noi dovremmo fare
questo per battere MajinBu? ».
« Esattamente. Se la fusione verrà fatta senza errori i vostri
corpi si fonderanno quando i diti si toccheranno e rimarrete uniti per quei
trenta minuti a disposizione ... » Goku batté energicamente le
mani generando un forte ciocco « ... Forza, fate un tentativo con l'aura
nulla, così non vi fonderete ». Deglutii sonoramente, strinsi la
cintura arancione della tenuta e mi tirai indietro una ciocca di capelli lilla.
Scrutai con la coda dell'occhio Vegeta che continuava a guardarci inflessibile
... sembrava quasi contento di vedermi subire quell'umiliazione, quasi come
se quella fosse stata la mia punizione per non aver seguito il mio spirito sayan
quando dovevo ed essermi comportato invece come uno che voleva salvarsi soltanto
la pellaccia. Poteva essere una buona pensata ... peccato però che in
parte sarebbe ricaduta in eterno su di lui se la buffonata non avesse dato buoni
frutti per troppo tempo, sarebbe divenuto una sorta di "padre del guerriero
ballerino" ... la cosa avrebbe portato onta pure a lui alla fine. Cercai
di rimanere calmo pensando che stavo facendo tutto quello che era in mio potere
per salvare il pianeta e se ciò richiedeva di ballare l'avrei fatto,
con vergogna forse, ma l'avrei fatto.
Osservai Gohan con le guance purpuree « Faccio io lo speculare ».
Lui annuii e ci mettemmo in posizione iniziale. Goku fece un cenno affermativo
con la testa e ci scrutò severamente durante lo svolgimento della fase
successiva che era giustamente più impegnativa della precedente. Mi accorsi
in ritardo di aver sbagliato l'inclinazione delle braccia e di averne messa
una troppo in alto e l'altra troppo in basso rispetto alle spalle. Nella fase
successiva, quando entrambi ci slungammo verso la parte opposta nel tentativo
di toccare l'altro con le dita degli indici, a parte di fatto di non riuscire
a centrare le dita (=_=) ci accorgemmo di non essere perfettamente affiancati
e quindi io, che mi trovavo troppo avanti, nel finale mi dovetti anche sporgere
indietro perché altrimenti non vedevo nemmeno Gohan in faccia. Alla fine
della breve esibizione una serie di risate sguaiate mi fecero morire di vergogna
... mi rimisi nuovamente dritto come uno stoccafisso, rigido come un paletto
feci qualche passo con modi da soldato tornando -impippato- al mio posto di
comando. Goku ridacchio ma non si fece trasportare troppo ripensando che pure
lui, ai primi tentativi, aveva fatto proprio schifo. Il sayan si avvicinò
a noi e per cominciare si soffermò sul sottoscritto: « Trunks,
all'inizio avevi sbagliato le braccia ma, cosa ancora più grave, avevi
sbagliato le distanze con Gohan. Osserva bene e controlla sempre di essere perfettamente
in linea con il compagno e poi sii un po' più sciolto, sembri un paletto
dal gran che sei rigido ... ». "Parli facile tu! ... " pensai
con le guancie in fiamme " ... Mi stò vergognando come un ladro!!".
Goku passò a suo figlio trattandolo con guanti diversi: « Gohan,
tu hai fatto tutto perfettamente, sei stato grande! Al primo colpo poi ... Comunque
il discorso della posizione può essere valido anche per te: potresti
essere tu troppo indietro. Stai attento ».
Il grande guerriero ci esortò a continuare e le nostre "evoluzioni"
subivano più che altro delle variazioni più che raggiungere la
perfezione che era richiesta: la seconda volta sbagliai le distanze e per poco
non ficcai un dito in un occhio a Gohan, la volta dopo feci bene tutto tranne
la posizione del ginocchio della seconda fase, la terza volta mi dimenticai
gli indici ... insomma, alla fine sbagliavo tutto io. Ciò però
non era a caso: Gohan in fondo si era allenato tanto per il "Gran Salame"
... che rabbia.
Quando mi accorsi di non essere più in grado di effettuare quell'allenamento
dinanzi a un pubblico, anche se piccolo, di persone che mi incitavano a far
meglio con risate sprezzanti, richiesi l'utilizzo di un luogo più appartato
e pertanto Goku, comprendendo che per uno come me che assomigliava a Vegeta
più di quanto desse a vedere e che pertanto non apprezzava stare in vetrina
per troppo, ci portò in una stanza interna più appartata.
Ci stavamo iniziando ad allontanare quando una voce alle spalle mi richiamò
« Trunks ». Mi voltai. Vegeta era appoggiato con la schiena ad una
delle colonnine delle finestre aperte che davano all'esterno, le braccia erano
incrociate al petto e il suo sguardo, scuro e tagliente come la lama di un coltello,
mi colpì lasciandomi piantato dov'ero. « Sì, cosa c'è?
» domandai. Continuò a guardarmi, lo fece per svariati secondi,
poi sciolse le braccia, poggiò la mano sinistra sul cornicione del finestrone
alla sua sinistra e poi lo scavalcò andando all'esterno. Guardai quello
spazio vuoto e non riuscii a proferire nulla se non un "Mah" prima
di seguire gli altri qualche secondo dopo nel luogo destinato agli allenamenti.
******
Nel frattempo sul luogo terreste il panico si stava seminando ovunque: ogni
città, ogni paese, anche il più piccolo villaggio veniva disintegrato
sotto la furia distruttiva del terribile MajinBu, l'essere diabolico che distruggeva
ogni cosa per cercare un valido nemico oppure per soddisfare un puro desiderio
malvagio. La gente esplodeva in mille pezzi e di quei poveracci nemmeno la cenere
dei loro corpi poteva toccare terra senza incontrare prima le fiamme di un qualche
incendio oppure il sangue di un qualche essere che era ugualmente deceduto in
maniera differente. I temerari poi che riuscivano a uscire allo scoperto armati
di un fucile o qualcosa di simile, rischiavano di morire in maniera ironica:
i colpi rimbalzavano sul corpo di grasso e alla fin fine colpivano proprio coloro
che li avevano sparati. I più intelligenti scampavano all'oscura signora
rimanendo nascosti come tremanti coniglietti, anche se tremanti come foglie
i più anziani esortavano alla calma i più piccini per evitare
che creature tanto innocenti andassero all'altro mondo così presto. MajinBu
però, che rimaneva comunque l'essere che aveva distrutto anni prima diversi
pianeti, alla fine di ogni luogo popolato non se ne volava via verso la meta
successiva come i poveracci sopravvissuti speravano: il grassone infatti si
fermava, alzava la sua protuberanza verso il cielo e un piccolo raggio emesso
da essa ricercava ad una distanza limitata tutti i poveracci rimasti in vita
... a volte divenivano caramelle, la volta dopo cioccolatini, poi biscottini
... ad ogni luogo cambiava menù, come se la vita umana fosse insignificante
come un dolcetto.
Light, a cavalcioni della sua motoretta e spinto e dal suo spirito avventuriero
ereditato in parte da entrambi i genitori, continuava imperterrito a seguire
il terribile mostro paese dopo paese utilizzando come unici mezzi lo shouter
del sayan Radish e i fumi neri che si vedevano all'orizzonte e che potevano
indicare la distruzione totale di una località. La sua smania, la sua
curiosità e la sua testardaggine lo spingevano sempre oltre perché
nonostante seguisse come un cane da caccia la sua evidente preda, non era ancora
riuscito a vedere il famigerato essere nemmeno di scorcio: ogni volta che arrivava
nel nuovo luogo di morte MajinBu era già passato oltre. Evidentemente,
il suo mezzo di locomozione non era abbastanza potente ma in giro non poteva
trovare di meglio ... infatti aveva potenziato più che poteva una motocicletta
che già possedeva. Cercare in giro significava trovare qualcosa di simile
ma comunque inferiore oppure veri e propri rottami. Comunque per più
volte si dovette fermare in città fantasma, girovagare quasi senza meta
in mezzo rottami, case diroccate, alti palazzi piegati al volere di uno solo
e soprattutto in mezzo a quel corpi ammazzati senza un vero perché. Light
però non si fermava a pensare a quello. Ciò lo avrebbe distratto
e forse i sentimentalismi lo avrebbero coinvolto troppo secondo i suoi gusti.
L'unico motivo che lo spingevano ad introdursi in quei postacci era perché
il rilevatore di energia, nonostante fosse stato risistemato per essere resistente
anche ai picchi più alti, era comunque rimasto fragile e a volte, quando
il mostro si impegnava a dare il meglio di sé, sembrava sul punto di
esplodere e ciò probabilmente gli sarebbe costato un occhio. Ciò
lo scocciava parecchio. Pertanto vagava alla ricerca di una qualche ferramenta,
recuperava ciò che gli sarebbe stato utile e poi si appostava da una
parte a fare le sue migliorie. Immerso in quel silenzio opprimente l'unica domanda
che gli venne alla mente fu: perché non c'è nessuno che chiede
aiuto? Non che lui fosse corso in soccorso con il sorriso sulle labbra anzi,
forse avrebbe fatto pure finta di niente, ma iniziò a pensare che il
famoso nemico dov'essere un professionista per non lasciare nemmeno un essere
umano in vita in grado di raccontare cosa fossa successo. La cosa lo spronava
a voler vedere almeno come fosse fatto l'individuo, solo fisicamente, anche
se forse, se l'avesse visto nel suo stato originale, lo avrebbe deriso con la
sua lingua tagliente e ciò gli sarebbe costato caro.
Ultimate le sue solite riparazioni ritornava all'inseguimento ricordando un
po' alla lontana Bulma quand'era giovane, nel periodo in cui era alla ricerca
delle Sfere del Drago.
******
Mentre sul suolo terrestre la carneficina continuava senza tregua, il giovane
Dende osservava quello spettacolo spezzacuore affiancato da Popo che silenzioso
confortava il suo padrone almeno mentalmente. I terrestri scampati al fattaccio
trovarono un luogo all'ombra e iniziarono a giocare a carte senza però
scommettere alcun soldo, cosa che a 18 scocciò moltissimo visto che la
sua figlioletta, che alla fine era più sveglia di quanto dimostrasse,
stracciava di continuo il vecchio Genio e il porcello Olong. L'altro cyborg
si mise a dormicchiare all'ombra di un cipresso mentre le altre donne cincischiavano
sedute al cornicione delle larghe finestre della stanza usata in precedenza
per gli spettacoli che era poco alta rispetto al suolo. Vegeta osservava misterioso,
ma più che altro scocciato, il piccolo Goten che si era messo ad allenarsi
seriamente con il signor Crillin che, preso forse dall'amarezza per non esser
stato utile nello scontro precedente, si dava seriamente da fare nel tentativo
di aiutare il piccolino che aveva dimostrato di avere molto più talento
dell'amico di Son Goku. Yamcha, il padre di Chichi, Pual e i miei nonni conversavano
amichevolmente commentando di tanto in tanto il combattimento in atto che però
vedeva un nanetto (e non perché giovane) in perenne difficoltà.
Quando il bambino poi si trasformò in super sayan non ci fu più
storia ma si proseguì come si potè visto che i volontari scarseggiavano.
All'interno del palazzo si sentì un innalzamento portentoso di un'aura
incredibilmente particolare. Eravamo io e Gohan che avevano effettuato la fusione.
Il Genio si fermò di giocare e si voltò indietro in direzione
della forza d'energia spropositata, in quel frangente Marron spiò le
carte ma ritornò al suo porso prima che il vecchio si rivoltasse e la
beccasse in flagrante « Devono essere i ragazzi, magari ce l'hanno fatta
questa volta ». C17, che sembrava dormire come un ghiro, fece sentire
invece la sua voce come se non si fosse mai appisolato anche perché gli
androidi in realtà non avevano bisogno di riposare « Non ci metterei
la mano sul fuoco ... » iniziò con un sorrisetto derisorio sul
volto « ... Anche poco fa si era detto lo stesso ma poi si è presentato
una sottospecie di stuzzicadenti con le braghe cascanti e la pelle secca »
si mise a ridere in maniera diabolica facendo ricordare chi era in realtà:
la terribile creatura del dottor Gelo, un essere senza cuore ... e senza tatto
a quanto pare.
Crillin bloccò il suo allenamento e si avvicinò ai suoi amici
che appena lo videro avvicinarsi gli porsero una bottiglietta d'acqua per riprendersi,
si dissetò rapidamente e poi si asciugò con un braccio il sudore
che aveva in fronte « In effetti non è un'aura spaventosamente
alta ... O è normale oppure qualcosa è andato sorto come prima.
Non li biasimo però, non dev'essere semplice, soprattutto per uno come
Trunks che non è avvezzo a fare cose così stravaganti ».
Yamcha si tolse quell'orrenda giacca gialla ed intervenne dicendo una cosa sensata
« Hai ragione, in fondo è pur sempre "Il ragazzo venuto dal
futuro", non ci dobbiamo dimenticare che non ha avuto un passato spensierato
come il nostro ». In quella breve conversazione Vegeta non si fece sentire.
Dopo pochi minuti Son Goku uscì dal palazzo e scese i pochi scalini presenti
all'ingresso, schivò il cratere creato da Vegeta e si andò a sedere
sotto la parete dei finestroni sedendosi sull'erbetta fresca dell'aiuola senza
fiatare. La moglie lo adocchiò severa, pure lei aveva la sua parte di
curiosità « Beh, allora? » domandò attiva colpendo
il compagno alla spalla con un leggerissimo colpo del piede poichè gli
era proprio vicinissimo. Goku sbuffò sonoramente e mise le mani dietro
alla nuca. Sul suo viso si poté leggere chiaramente un velo di sconforto
« La fusione non è venuta bene, Trunks ha dimenticato gli indici
... Eppure senza l'aura gli veniva bene la danza ... Non capisco ... ».
Crillin porse la bottiglietta al piccolo Goten che pure lui iniziò a
sorseggiare il liquido rinfrescante « Ma perché? Adesso come sono
diventati? Non vengono fuori a farsi vedere? » domandò l'ex pelato.
Goku negò con la testa « Adesso sono diventati obesi, no ... Obesissimi,
come MajinBu! Prima sono cascati per terra per il peso e li ho dovuti aiutare
ad alzarsi in piedi e poi dopo, quando gli ho chiesto di uscire beh ... »
il Son iniziò a ridacchiare mortificato per quello che stava per dire
« ... Si sono incastrati nella porta ».
Un gocciolone di vergogna calò su di ognuno.
Il vecchietto fermò nuovamente il gioco delle carte e ovviamente la piccola
Marron, che non aveva lontanamente compreso che in quella faccenda era in gioco
la sua stessa vita, si arrabbiò con il Genio che però rimase concentrato
sull'argomento: « Quindi ha sbagliato ancora Trunks? Poveraccio, dev'essere
mortificante, ma se non altro imparerà ». Goku portò le
mani in avanti e le posò sulle cosce « Infatti, ma ho notato che
invece Gohan non sbaglia nemmeno un passaggio ... » il sayan voltò
volutamente lo sguardo verso Vegeta e alzò la voce di un tono «
... evidentemente MIO figlio ha un qualcosa in PIU' ». Il principe dei
sayan sorrise e negò con il capo rimanendo appoggiato alla fredda parete,
voltò solo appena lo sguardo e dischiuse le labbra lasciando intravedere
il suo sorrisetto beffardo. La voce carica d'orgoglio, divenuta tale con l'abitudine
e i modi, si fece sprezzante e più derisoria del solita « Io non
mi vanterei di avere un figlio che è in grado di fare balletti assurdi.
Ciò mi porterebbe a pensare ad altro, sai Kaharoth? » Vegeta fu
in grado di rivoltare la frittata con una maestria incredibile. Il sayan dalla
tuta arancione si alzò in piedi e minacciò il principe dei sayan
con una bottiglietta d'acqua vuota ritirata dal figlio poiché avea terminato
l'abbeveramento « Tu sei solo invidioso perché Trunks non è
in grado di effettuare la fusione mentre Gohan sì ». Vegeta osservò
l'oggetto con un notevole disprezzo prima di incrociare nuovamente lo sguardo
con l'eterno rivale e infine ribadì nuovamente il suo pensiero «
Io non me ne vanterei. E' una cosa vergognosa quella che hai chiesto, non mi
meraviglio che Trunks sbagli ma, se vuoi proprio sentirti dire delle parole
d'elogio, ecco Kaharoth: Gohan sarebbe stato ben accetto nella Squadra Ginew
a quanto pare! Ha ha ha » la risata perdurò e Goku non fece altro
che stritolare la bottiglietta che aveva in mano. Vegeta, in un modo o nell'altro
era in grado di voltare a suo favore le situazioni a suo sfavore. Il Son abbandonò
ogni tentativo di dialogo con quell'individuo concentrandosi sugli altri amici
anche se notò ben presto che pure il cyborg dai capelli scuri faceva
il fetente: a volte saltava fuori con frasi del tipo "Un, due, tre Jetté.
Un, due, tre Volé" e, francamente, Goku non sapeva che volessero
dire ma sentiva che ci fosse qualcosa di sarcastico ... risultato? Smise di
parlare anche con lui, come un bambino di due anni.
******
La mezzora passò. Quando i due spiriti guerrieri si separarono Goku non
si ripresentò nella stanza pensando che fosse inutile intervenire ancora;
gli errori in fondo erano pur sempre gli stessi. Io e Gohan, dopo esser stati
sparati lontano dall'ingresso della stanza nella quale ci eravamo incastrati,
sbattemmo contro le pareti gelide della fresca stanza. Mi misi in ginocchio,
osservai la mia mano tremante di rabbia e non riuscii a trattenermi nel mordermi
un labbro. Perché una cosa così stupida non mi veniva? Velenoso
incominciai a pensare che se uno Goku era riuscito a imparare quel balletto
voleva dire che era proprio una cosa stupida, eppure era anche questo che mi
faceva un po' rabbia. Gohan si rialzò e mi guardò senza proferir
parola, si sistemò soltanto le polsiere rosse e la cintura. Mi rialzai
in piedi e con un misto di rabbia in corpo, respirai profondamente e poi guardai
Gohan negli occhi. Non riuscii a parlare per qualche attimo, poi « Riproviamo
». Fui monosillabico. Il Son comprese che non c'era motivo di parlare
ancora.
******
L'aura si sentì nuovamente e fu fenomenale
quella volta. Tutti gli amici si voltarono ancora una volta verso la stanza
in cui si stava svolgendo l'allenamento. Le poche finestre che collegavano quella
stanza con l'esterno lasciarono fuoriuscire i bagliori di luce della magica
trasformazione. Son Goku si alzò in piedi sentendo dentro di sé
che quello era il momento, quello che attendeva era finalmente giunto ... la
fantomatica fusione era avvenuta con successo. Il boato nato dall'accaduto tacque.
Nel silenzio si udirono dei passi regolari, con una cadenza flemmatica, un orgoglioso
moto che sembrava inarrestabile.
Oltre quegli scalini sbriciolati, oltre quella voragine nata dall'ira, un nuovo
guerriero era comparso mostrando le vere sembianze di una creatura nata dal
una magia fantastica.
L'alto uomo, vestito con uno strano pantalone bianco e una casacchina nera coi
manicotti gialli, si fermò nel piazzale. Con i suoi occhi tenebrosi scrutò
tutti i presenti.
Il nuovo guerriero sembrava pronto per scatenarsi.
... Continua ...