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Autore: scImMIA    02/05/2009    8 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Lasciando da parte le inutili scuse per essermi presentata così in ritardo con il nuovo capitolo mi accingo soltanto a dire alcune cose così solo per fare un minimo di conversazione, come se fossi un pochetto più presente di quanto sia in realtà. Ultimamente ho un sacco sa fare: il lavoro è stressante, a pallavolo si sgobba, a casa mi tocca pulire perché la sorella è con l’ometto Lego (XD), nel weekend adesso mi tocca fare il giardino … che strazio, non ho praticamente più tempo per me! E inoltre con il fatto che la mia passione del disegno è presente tendo a prediligere tenere gli occhi su di un foglio cartaceo invece che su un foglio elettronico … chiedo scusa ^_^”
In ogni caso rispondo alle vostre belle recensioni che ogni volta mi mettono di buon umore:

Vale_93: Trunks … povero essere, lo maltratterò ancora un po’. Grazie infinite per aver letto tutto il papirone e ti ringrazio anche per il fatto che ti piaccia … me happy ^o^ Dimmi pure cosa ne pensi di questo capitolo quando lo leggi. Ti saluto, ciao!!

Kamy: Grazie cara! Per quanto riguarda i poteri di Majin Vegeta ho pensato semplicemente che i poteri di Babidi andassero perse nel momento in cui l’individuo scompare così com’è stato nella storia originale con quel tipaccio di nome Darbula. E’ una cosa che penso io, poi chissà. Trunks è spesso depresso in questa storia … poverino, che bambino infelice! XD Spero che il capitolo ti piaccia! Ciau!!

Vegeta4ever: Kaioshin sembra inutile pure a me ma nella storia originale c’è quindi l’ho inserito, che ci vuoi fare. Comunque il fatto teletrasporto è semplice e del tutto fantasioso: nella storia originale Kibith usava il teletrasporto ma qui è schiattato, ho solo pensato che Kaioshin (essendo un essere superiore) fosse in grado di farlo e che usasse l’energumeno come pezza da piedi come per dire “Teletrasportami tu perché mi scoccia, sono tuo capo, fallo e basta” … tutto qua XD Se Light non t’importa amen XD A presto carissima! Dimmi se il capitolo ti piace, ok? Ciao!!

Ka93: Goku è uno scemo e basta alla fine, il senso di serietà gli durerebbe troppo poco per diventare una persona normale. Vegeta se la piglia male? Fa bene! XD Spero che questo capitolo ti piaccia, dimmi cosa ne pensi se lo vedi. Ciao,baci anche a te!

 

Ecco fatto fattolino e adesso …. Mamma, che orario!!! Sono le 5 e domani alle 10 devo tosare l’erba … cioè, oggi alle 10 … TT_TT … Vabbé, scusate il ritardo dell’aggiornamento (corto come al solito ma non riesco a fare di meglio ... ancora buuu TT_TT), non so quando avverrà quello nuovo ma spero entro il mese. Non voglio però creare illusioni quindi … alla prossima!!

Baci
scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 88
- L'UNIONE FA LA FORZA -

Spossato mi sedetti sugli scalini che portavano all'interno del grande palazzo di Dio. Il granito sul quale mi ero appoggiato era freddo nonostante il Sole avesse battuto su di esso per tutto il tempo. Piegai la schiena in avanti e misi i gomiti sulle ginocchia. Scrutai le calzature che indossavo e mi soffermai sulla ferita che avevo al piede. Rimasi in silenzio per lungo tempo, fiatai qualcosa di incomprensibile soltanto quando ricomparve il signor Goku.
« Karin non ha altri fagioli magici. Ho provato a chiedergli se ne aveva anche qualcuno mezzo guasto ma niente ... » mormorò mesto mentre camminava in direzione mia e degli altri ancora svegli « ... purtroppo gli unici che aveva sono quelli che abbiamo già utilizzato e che Goten porta con sé, sempre che gliene siano rimasti » concluse poi fermandosi dinanzi alla scalinata puntando i pugni ai fianchi. Dende corricchiò in sua direzione e avvicinò le sue mani al corpo del sayan. Un lieve bagliore iniziò a colorare la sgargiante tenuta del guerriero mentre il namecciano, fortemente indaffarato, comunicò alcune informazioni: « Gohan e Vegeta stanno bene ma è meglio che riposino prima di riprendere a combattere ... » allontanò le mani quando constatò che la guarigione del Son era avvenuta « ... Per Piccolo invece non ho trovato alcuna soluzione. Per ora lo abbiamo posizionato in un luogo fresco in modo che non si possa sciogliere con il calore ». Dende si indirizzò a quel punto verso di me poiché ero l'unico ancora ferito e procedette con lo stesso trattamento effettuato sugli altri combattenti. Il signor Crillin, che era seduto al mio fianco, puntò i gomiti sulle ginocchia e poggiò di peso il mento sui palmi delle mani « Accidenti, che sfortuna che abbiamo! ... » iniziò dopo un sonoro sbuffo « ... Siamo stati sconfitti alla grande e in più Piccolo adesso è di cioccolato fondente! Peggio di così non ci potrebbe andare ». Goku sorrise trovando l'unica nota positiva della situazione « Suvvia, siamo vivi, no? Dobbiamo prendere questa opportunità come un seconda possibilità ... » lo scrutai alzando lo sguardo abbandonando così l'osservazione del piede guarito « ... Se partiamo così pessimisti non ce la faremo mai, ne sono sicuro ». Dende si alzò in piedi e osservò il guerriero preoccupato per le sorti del pianeta « Ho visto che essere terribile è MajinBu, cosa avete intenzione di fare? ». Il Son sorrise voltando lo sguardo verso il namecciano « Una certa ideuzza a dire il vero ce l'avrei ... hihihi ... » ridacchiò ma poi però, ricordandosi di un personaggio, si voltò da tutt'altra parte iniziando a scrutare l'essere violaceo che era nuovamente caduto in uno stato pensieroso e ottenebrante « ... Kaioshin, ma che fa? » domandò ingenuo Goku osservando la camminata in circolo della divinità. Kaioshin si fermò e incrociò le braccia al petto, mantenne la sua aria severa anche se era chiaro come il sole che se era in quello stato era perché aveva una fifa boia « Stò cercando di pensare in effetti, di escogitare un piano per fermare quel terribile mostro, ma al momento non mi è sovvenuto ancora nulla di abbastanza arguto che possa risultare efficace ». Tutti lo osservammo e il suo pallore aumentò vistosamente ... evidentemente non era molto abituato a prendere decisioni dinanzi a un pubblico, anche se piccolo. Crillin si grattò la nuca « Evocare il drago Shenron sarebbe inutile giusto? Io quasi-quasi gli avrei chiesto come desidero, quello di imprigionare nuovamente MajinBu ». Goku scosse la testa seguito dal padrone del palazzo « Non servirebbe a nulla, purtroppo Shenron ha dei poteri limitati e che si basano sulle potenzialità del Dio del momento. Penso che se il drago avesse la capacità per rinchiudere un essere all'interno di una sfera magica, non avrebbe però abbastanza forza per intrappolare uno come MajinBu che è un osso duro ». L'ex pelato tornò nel suo silenzio interrotto soltanto degli sbuffi. Kaioshin fece qualche passo verso di noi e chinò la testa « Ragazzi, io adesso andrò sul pianeta dei Kaio e dintorni alla ricerca di un qualcosa che ci possa aiutare con questo dramma. Nel frattempo mi auguro che non accada a voi, o a chi volete bene, qualcosa di fortemente spiacevole ». Son Goku si voltò verso di lui ancora una volta e gli strinse una mano in segno di riconoscenza « A presto Kaioshin, e ci comunichi tutto ciò che ci potrebbe divenire utile se scovasse qualcosa ». « Senz'altro » rispose il Dio e poi, veloce come il vento, scomparve.
Dende si incamminò verso il bordo del grande piazzale ed egli, poggiato al suo vecchio bastone e affiancato dal servizievole Popo, iniziò nuovamente a osservare la terra sottostante localizzando tutto ciò che gli pareva d'interesse. Quando intravide nitidamente la figura del nostro nemico, si voltò di tre quarti verso di noi e fu chiaro nel messaggio: « E' peggio di quanto pensassi: MajinBu vi stà cercando e stà iniziando a creare problemi distruggendo con furia tutto ciò che trova ... Sarebbe meglio iniziare fin da subito a escogitare qualcosa, prima che sia troppo tardi ». Mi alzai in piedi, sicuro che non sarebbe portato a niente rimanere seduto, e vidi Goku annuire con la testa per poi rivolgersi a Mr. Popo come se fosse in realtà lui il padrone di quel luogo: « Popo, vada a svegliare Gohan e Vegeta allora. Se non abbiamo tempo è inutile riposare più di quanto sia necessario ». Il servo gentile non se lo fece ripetere e sgattaiolò all'interno della struttura mentre io, finalmente, dicevo qualcosa di interessante: « In effetti poi, visto che Goten e gli altri non ci sono ancora, non vorrei che gli accadesse qualcosa ». Proprio in quell'attimo un rombo di motori si fece udire e nell'alto cielo azzurro, sopra al piastrellato che fino a qualche anno prima era quasi praticamente inviolato, comparve la figura ferrosa di un veicolo volante di grandi dimensioni, di colore giallo, con su di esso il simbolo della mia famiglia. Senza ulteriore frastuono il velivolo atterrò. I motori si spensero e con essi anche i sibili dei propulsori prossimi alla cessata attività. I portelli si aprirono e all'esterno uscirono tutti i nostri amici: Chichi, lo stregone del toro, il piccolo Goten, la mogliettina di Crillin, C17 con la piccola Marron, Videl, il maestro Muten, Olong, Pual, i nonni con il gattino e infine la mia mamma affiancata da Yamcha (anche se non lo considero amico mio, ma vabbè). Il piccolo sayan, con una velocità sorprendente, scattò verso Goku e gli saltò in braccio. Lo abbracciò come un piccolo orsetto facendo nascere nella maggior parte di noi, un leggero senso di tenerezza. Il vecchio maestro delle tartarughe di mare si avvicinò quatto-quatto e rimase piuttosto serio in volto « Cosa stà succedendo Goku? Il piccolo Goten ci ha obbligato a venire qui con un'agitazione da far venire il mal d'orecchie ». Goku ridacchiò come al solito e si portò una mano dietro alla nuca ma iniziò a parlare quando pure gli altri amici gli furono vicino « Beh ... diciamo pure che questo MajinBu si è rivelato un nemico molto più ostico di quanto ci aspettassimo e quindi ... per questo vi abbiamo fatto venire qui, per stare più al sicuro ».
Mamma Bulma (ancora però ignara che io fossi il suo "bambino") mi oltrepassò indispettita puntando le mani ai fianchi « Ma bene! E io mi chiedo: perché allora non siete là a combatterlo questo mostro cattivo?! », la donna mi adocchiò con la coda dell'occhio ... per un istante mi parve di sentire che mi stesse studiando metodicamente, come se cercasse le somiglianze tra me e qualcuno ... ^-^
Crillin corse in soccorso del sayan caduto in trappola dall'ennesimo "nemico" (XD): « Non ci stiamo mica tirando le dita, sai? Dobbiamo solo escogitare un modo per fermare quell'essere. Adesso che poi nemmeno Piccolo ci può più aiutare, siamo un po' a corto di idee ... » il piccoletto si perse nelle sue elucubrazioni e, sinceramente, non aveva tutti i torti: Piccolo era una mente geniale, capace di elaborare complessi piani volendo, ma allo stato di cioccolatino poteva fare ben poco. Dopo aver raccontato ciò che era accaduto al namecciano, provammo a pensare a più cose mentre Chichi faceva in modo di tenere lontano da una barretta gigante di cacao il piccolo Goten che aveva un certo languorino. Goku però aveva già il suo bel piano per la testa e io l'avevo già capito da un pezzo.
« Signor Goku, ha in mente qualcosa per caso? » domandai facendo il finto tonto dopo aver notato il suo ennesimo sorriso da "io sò-io sò-chiedete a me-chiedete a me". Il Son continuò a sorridere e si batté il petto con un pugno chiuso « La fusione è l'unico mezzo! ». « La fusione? ... » domandò un po' disorientato Crillin « ... Ma che significa? ». Il sayan iniziò la sua (orrida) spiegazione: « Allora, si tratta di una danza molto particolare, di un balletto insomma, che và fatto in due. Questi devono essere di una corporatura simile e avere un livello di forza identico al momento della fusione. Uno deve fare certi passi, l'altro li deve fare praticamente identici ma al contrario ... » un velo di dubbio si insinuò nelle menti degli spettatori e il sayan lo comprese « ... insomma, girati. Non sò se mi avete capito ... ». Il suggerimento arrivò da me medesimo: « Con "contrario" in tendi speculare o ribaltato? ». Goku si raccapezzò « I movimenti devono essere speculari ecco, e poi, dopo aver fatto questa cosa, i due guerrieri si fondono in un unico essere diventando fortissimi!! O fortissimo ... decidete voi ». Il silenzio aleggiò per un breve periodo. « E l'effetto è permanente? » domandò Crillin.
« No ... » rispose nuovamente il Son « ... Purtroppo ha una durata limitata di soli trenta minuti. Dopo questo tempo i corpi si sciolgono e dopo un pochino si può rieffettuare la fusione ». Il piano era chiaro a tutti: due di noi avrebbero dovuto imparare questa danza e fare la fusione ... se il guerriero nato da questa sarebbe risultato abbastanza forte da eliminare il terribile MajinBu, allora la pace sarebbe tornata sulla Terra. Ma chi erano i prescelti? La domanda venne posta ...
« Non vi preoccupate, la faremo io e Vegeta, tanto ci siamo messi d'accordo ».
« COSA DIAVOLO DICI KAHAROTH! RIMANGIATI IMMEDIATAMENTE LA BESTEMMIA CHE HAI DETTO!! ... » la voce cattiva, temuta e fin troppo conosciuta si fece sentire distintamente alle spalle dell'eroe del pianeta « ... Non mi unirò mai e poi mai con uno come te, mettitelo bene in testa! E poi non andare a raccontare fanfaronate simili, altrimenti di faccio secco! ». Papà assottigliò maggiormente le sopracciglia quando incontrò il mio sguardo ed io, sentendomi colpevole della sua ira, abbandonai ben presto quella battaglia d'occhiate. Benché fossi rammaricato per quanto accaduto sul campo di battaglia, ero lieto di vedere Vegeta in forma e sano come un pesce. Non sapevo però, che il gesto che faceva ancora imbestialire il principe dei sayan, non era tanto il mio senso dell'onore che si era incrinato dinanzi alla potenza di MajinBu ma la codardaggine di Kaharoth con il suo attacco deliberato alla sua persona che aveva di gran lunga superato il mio gesto in quanto gravità. In un senso potevo quasi ritenermi fortunato ... papà in quel momento ce l'aveva più con il suo eterno rivale che con me ma sapevo (o almeno sentivo) che prima o poi avremmo dovuto parlare dell'argomento. O almeno, speravo che ciò accadesse ... non ce ne fu più la possibilità però. Tornando alle vicende del momento: Vegeta guardò i presenti terrestri come se fossero degli scarti in putrefazione, il suo schifo per esseri così infimi era quasi palpabile ... e se soggetti come C18 e C17 non diedero peso al suo modo di fare perché anche loro erano di una mentalità distaccata, personaggi calienti e irriverenti come Bulma non lasciarono correre: l'azzurra s'inasprì fortemente e nonostante avesse dinanzi agli occhi il suo vecchio amore, l'alieno che riusciva ancora a farle battere il cuore, riuscì a mettere da parte i sentimenti amorosi celandoli alla perfezione e tornando ad essere la bischera urlatrice della Capsule Corporation al tempo della permanenza dell'uomo sotto il suo tetto « Che hai da guardare con quella faccia?! » ringhiò severa, quasi ferita nell'orgoglio. Vegeta non si espresse più di tanto ma fu sincero « Tzk, mi chiedevo soltanto perché delle nullità erano giunte fin qui ». Mentre i corti capelli azzurrini sembravano alzarsi verso l'alto come se anche quelli si dovessero tingere di un oro abbagliante, mi affiancai a papà timidamente « Sono qui per stare al sicuro. Sulla terraferma MajinBu stà compiendo delle stragi ... Sono stato io a consigliargli di venire qui ».
Vegeta mi tagliò l'anima con un'occhiata « Ecco un'altra delle tue idee sciocche e patetiche! ... » mormorò duro facendo rifermento a quanto accaduto poco prima in mezzo alla polvere « ... Ci faranno soltanto perdere tempo prezioso e alla fine, vista la loro utilità, potevano anche starsene in mezzo agli altri inetti ». In quell'istante anche i freddi androidi sembrarono inacidirsi ... ma fu sempre Bulma, sul punto di scoppio letterale, a tornare in pista con l'inizio di una conversazione spinosa che mi diede parecchio da fare: « Brutto scellerato e arrogante con il cervello di un microcefalo ... Non siamo inutili! Parla per te poi che fino a un minuto fa stavi dormendo come un allocco! ».
« Taci donna! E vedi di non parlare di cose che non ti riguardano! ».
« Che non mi riguardano?! ... » sbottò lei « ... La Terra è in pericolo, certo che mi riguarda. Mi riguarda eccome! Ma visto che sei tanto intelligente, inizia a escogitare qualcosa di utile! ». Vegeta sciolse l'intreccio delle braccia accompagnato da un fumino illusorio che gli fuoriusciva dalle orecchie, indicò la mamma con il dito indice della mano destra e iniziò a concentrare l'aura « Qualcosa di utile dici? Bene, vorrà dire che in primo luogo ti toglierò di mezzo perché sei seccante!! ». "Aiuto!" pensai e bloccai con una certa agitazione il braccio di Vegeta spingendolo lievemente verso il basso.
« Dai, non fare così! Abbiamo cose più importanti a cui pensare! » gli dissi cercando di convincerlo a desistere all'attacco che voleva portare a termine. Mentre Vegeta iniziava ad osservarmi con uno sguardo indagatore che però, stranamente, non aveva nulla di cattivo, strattonò il braccio e lo lasciò cadere lungo il fianco decretando così la fine del suo volere. « Sei soltanto un vile! » si udì un poco più in lontananza ... mi voltai nuovamente verso la piccola folla e notai assieme a papà che Bulma non era più in prima fila ma si era precipitata in fondo al gruppo e che questa, nascosta alla bell'emeglio dietro alla figura di Yamcha, continuava a dire la sua con una vena battagliera. Lo sfregiato, ovviamente, cercava di svicolare dal ruolo di "bersaglio sostitutivo" apparendo anch'egli più coniglio di quanto fosse. Vedendo la scena patetica Vegeta rise sguaiatamente ... ciò generò nuovamente una ferita nell'orgoglio dello scienziato in gonnella che tornò alla ribalta. Bulma si piantò davanti al sayan e quando la risata terminò, puntò le mani ai fianchi e si avvicinò pericolosamente all'uomo: « Non ti permetterò di ridere ancora di me! Me la pagherai per questo » sibilò melliflua lei. Lui le sorrise sfacciato e incrociò nuovamente le braccia al petto « Ma taci donna che straparli e basta ». « IO MI CHIAMO BULMA!! Ho un nome, vedi di usarlo, razza di zuccone!! ». « Ma io parlo come mi pare, vecchia petulante ». Fu il colpo di grazia: mamma per un istante si congelò ma poi iniziò a gridare come un'ossessa, come una pazza in pescheria ... e mio padre ovviamente rispondeva ... insomma, iniziò uno strazio terribile. Io poi, che ero in mezzo poiché ero il solito fesso, li osservavo come un baccalà appeso. A un certo punto però, cercai di separarli poggiando su entrambi una mano sulle loro spalle « Adesso basta, non è il tempo di litigare » dissi ma il mio errore mi costò caro, entrambi mi mangiarono la faccia a modo loro: mamma mi urlò « Adesso non è il momento Trunks, lasciami fare! » mentre papà mi diede un pugno nello stomaco .... >.<
Goku iniziò a ridere come uno scemo e a farsi delle risate davvero grasse « Ha-ha-ha-ha!! E' proprio vero ragazzi... » disse a gran voce « ... tra moglie e marito non si deve mettere il dito! ».
La scena mi si congelò nella testa: tutti lo fissarono incattiviti perché non era il momento delle frasi di spirito ( che oltretutto secondo pochi non avevano senso) ed io ero furente per un motivo ben maggiore. Ne approfittai e pertanto gli comparvi alle spalle e gli diedi un pugno talmente forte sulla testa da farlo spiattellare al suolo. « Signor Goku! Non è il tempo delle battute sceme adesso! » lo sgridai facendogli capire bene a cosa mi riferivo. Il Son si grattò la zazzera imbarazzato e si rialzò in piedi « Hai ragione, e poi la frase non và nemmeno bene! He-he-he ... » cercò di salvarsi in corner. Chichi si coprì il viso con una mano per la vergogna.
Il sayan dai capelli scompigliati tornò a farsi serio e si avvicinò al principe che sembrava aver abbandonato le scenate di mia madre perché le riteneva non al suo livello e il primo, con la voglia nel cuore di vincere il nuovo nemico con le proprie forze assieme al secondo (forse) essere più forte della Terra, sospirò prima di iniziare il discorso. « Vegeta ... » mormorò apparendo per un attimo tutt'altra persona « ... La fusione è l'unico mezzo che per ora abbiamo per abbattere quel mostro. Se ci unissimo sono sicuro che lo schiacceremmo senza problemi ». Papà rimase zitto. Guardò Goku in malo modo e poi, come gli fosse venuto un prillo strano al fondoschiena, si girò di centottanta gradi e si allontanò lasciando che i suoi passi si udissero appena ... lo osservai spaesato come tutti gli altri presenti, in attesa della risposta alla richiesta che arrivò dopo un pochino e in maniera imprevedibile: Vegeta si fermò dinanzi all'ingresso del palazzo, divaricò appena le gambe e strinse con energica furia i pugni lasciandoli lungo i fianchi, la sua energia spirituale iniziò ad alzarsi divenendo visibile ad occhio nudo, i lunghi capelli corvini iniziarono a muoversi sotto le spinte delle mistiche folate. Il pavimento poi si deformò divenendo una profonda conca quando il sayan, colto da una furia irrefrenabile, urlò a squarciagola lasciandosi rapire da una sorta di sfogo personale mentre l'aura, quasi impazzita, continuava ad aumentare a dismisura fino a toccare il punto massimo. Son Goku gli corse appresso e quando Vegeta lo percepì a poca distanza smise nel giro di pochi istanti, il suo particolare gesto. In quel momento pensai che era una fortuna che MajinBu non fosse in grado di percepire le forze, perché altrimenti il mostro ci avrebbe rintracciato senza problemi. Il guerriero "buono" si affiancò all'amico e lo guardò fisso negli occhi percependo immediatamente un moto d'irritazione che sarebbe potuto scoppiare ancora da un momento all'altro se il discorso avesse preso nuovamente una piega sbagliata. « Non capisco questa tua ostinazione Vegeta ... » iniziò Goku al testone « ... In fondo si tratta solo di trenta minuti, dopo saremo separati come al solito ». « Non è questo il punto Kaharoth! ... » sbottò papà digrignando i denti « ... In ogni caso il mio "No" rimane tale, non insistere!! » Vegeta camminò ancora verso Nord e si andò a sedere sulla scalinata d'ingresso che solo per metà si era salvata, incrociò le gambe e le braccia e poi chiuse gli occhi lasciando ben intendere che non aveva più alcuna intenzione di sentire altro sull'argomento. Goku lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e poi si girò verso di noi, quando aprì le braccia facendoci capire che non sapeva che fare con papà, lo richiamai con un gesto della mano.
Il Son camminò placido riosservando di tanto in tanto dietro di sé, confuso e spaesato come ognuno si sarebbe sentito alle prese con un individuo così enigmatico come il principe dei sayan. Dal canto mio forse avevo compreso cosa fosse successo: nelle ultime ore papà aveva subito più di una sconfitta e l'idea di abbassarsi a fondersi con la persona che più detestava all'Universo per sconfiggere il nemico che nemmeno lui, il grande principe dei sayan, era riuscito ad abbattere, gli bruciava incredibilmente ... secondo me avrebbe preferito farsi sconfiggere ancora, magari farsi uccidere, piuttosto che sommare le sue scarse forse con quelle di qualcuno che nello stesso frangente risultavano altrettanto scarse pur di aver salva la vita. Come sempre, la sua era una questione basata puramente sull'orgoglio e sul pensiero egoistico che se lui avesse dovuto combattere ancora lo avrebbe dovuto fare con le sue sole forze.
« Siamo punto e a capo » disse Crillin quando giunse il sayan che si stava osservando un'ultima volta alle spalle. « Non credo ... » mormorai io avvicinadomi maggiormente al gruppetto di guerrieri e poggiando una mano sulla spalla del mio amico Gohan che, dopo essere stato svegliato dal suo sonno da Popo, non era stato praticamente considerato da nessuno « ... Potremmo farlo io e Gohan ».
« Che cosa? » domandò Goku.
« La fusione ... » =_=
Il sayan sembrò cascare dalle nuvole « MA CERTO! ... » esclamò l'uomo battendo un pugno nella mano « ... Si può fare: come età siete simili e poi sia come corporatura che potenza vi assomigliate il giusto per poter effettuare la fusione! E' grandioso!! ». Gohan sembrò abbastanza entusiasta della notizia e si portò una mano al mento quando iniziò a riflettere sulla questione « In effetti sembra fattibile, inoltre a nostro favore c'è il fatto che entrambi possiamo esercitarci nella stanza dello spirito e del tempo per almeno un giorno a testa e quindi, se entriamo insieme, potremmo provare la tecnica e aumentare il nostro potenziale per almeno un anno completo visto che il massimo consentito non ci è concesso poiché lo abbiamo già utilizzato per metà » Crillin sembrò guardare stranito il ragazzo mio amico e ci pensai io a rinfrescargli le idee ricordandogli che nel periodo in cui avevamo a che fare con Cell eravamo tutti rimasti meno tempo all'interno della stanza dello spirito e del tempo.
Risolti tutti i dilemmi riguardanti i troppi anni trascorsi da vecchi avvenimenti - e quindi poco ricordati - ricominciammo seriamente a pensare sul da farsi e quindi, senza perdere ulteriore tempo, mi diressi assieme al signor Goku, Gohan e tutti coloro che erano curiosi di vedere la famosa fusione, in una sala interna del palazzo bianco rimanendo poi in una saletta dalla forma circolare e con delle ampie finestre che davano all'esterno. Nascosto in un angolo Vegeta curiosava senza dare nell'occhio sapendo però già che lo spettacolo -secondo lui- sarebbe stato uno dei più orripilanti che avrebbe mai visto. E' da ricordare poi che l'aveva già visto in passato.
Goku si mise in fondo alla stanza posizionandosi dalla parte opposta della porta d'ingresso, strinse i pugni delle mani e con un cenno del viso ci invitò ad avanzare. Feci pochi passi e mi fermai quando compresi di essere alla distanza giusta dal Son. Il sayan ci osservò per qualche istante dopodiché iniziò a parlare: « Allora, questa è una tecnica che ho appreso da alcuni abitanti del pianeta Metamor, fate attenzione e memorizzate ogni mio gesto perché se la danza verrà eseguita in modo sbagliato i risultati saranno ben diversi da quelli che ognuno s'aspetterebbe. Pronti? » ci domandò con fermezza. Entrambi annuimmo decisi ed io, se ero concentrato poiché mi aspettavo un qualcosa di terribile, rimasi fortemente allibito da quanto accadde successivamente: Goku diede il via alla famosa danza e iniziò portando entrambe le braccia alla sua sinistra all'altezza delle spalle con le mani aperte e le gambe leggermente divaricate. Lo osservai stranito ... ma lui proseguì: « All'inizio dovete mettere le braccia perfettamente in questa posizione, osservate bene come sono messe e tenete le gambe come le ho io. Poi ... "Fuuuuuu"!! » Goku fece tre passi laterali verso la sua destra e allo stesso tempo fece roteare le braccia al di sopra le lasciandole tese verso destra mantenendole però all'altezza delle spalle e con le mani aperte come in precedenza « ... Attenzione alla posizione che farò adesso che è molto importante ... "Sion" ... » la gamba sinistra si piega poiché tirata verso l'alto e il ginocchio viene tirato il più possibile verso destra mentre le mani, richiamate nella direzione opposta, si chiudono a pugno « ... Quì è fondamentale non sbagliare l'angolo delle gambe ... "Ne!!!! » nell'ultima fase della danza il corpo si piegava interamente verso destra, la gamba sinistra si distendeva completamente verso la parte opposta mentre la destra si piegava ad angolo retto sotto il peso del corpo, le braccia erano rivolte verso destra a pari distanza dalla nuca e gli indici delle mani erano esonerati dal pugno come se dovessero svolgere un ruolo fondamentale (cosa che alla fine era) « ... Anche qui guardate l'angolo delle gambe e la posizione delle braccia, è fondamentale ... » Goku si rimise composto e poggiò le mani ai fianchi. Piegò la testa da un lato e corrucciò le sopracciglia pensoso, questo molto probabilmente dopo aver notato le nostre espressioni facciali « Beh, c'è qualcosa che non và? Forse non avete capito qualche parte? ».
Senza parole. Ero assolutamente senza parole ... che altro avrei dovuto fare in una situazione del genere? Poco ci mancava che la mascella mi si staccasse e toccasse terra per lo shock. Gohan non era da meno e nemmeno lui nascondeva ciò che gli passava per la zucca: le sue orbite erano al di là dell'ordinario e ridacchiava perché pensava che fosse uno scherzo. Alla fine fu proprio il mio amico, con imbarazzo, a parlare al proprio padre di quello che avremmo poi dovuto fare assieme « Ma papà ... noi dovremmo fare quelle pose ridicole? E' imbarazzante! ». Il Son rimase per un attimo sorpreso e si portò una mano alla nuca, la iniziò a grattare lasciando che un po' di pelle morta si staccasse da questa e si andasse a disperdere altrove « Ma figliolo ... » iniziando con la sua voce allegra « ... A dire il vero io mi sarei aspettato un'affermazione del genere da Trunks e non da te. In fondo fino a poco tempo fa non andavi in giro travestito da "Gran Salame" a fare anche tu cose altrettanto ridicole? ». Gohan divenne paonazzo « GREAT SAYAMAN! NON "GRAN SALAME"!! ... » il rossore aumentò quando si sentirono le risa di tutti gli altri ma il giovine andò avanti « ... Maddai papà, noi dovremmo fare questo per battere MajinBu? ».
« Esattamente. Se la fusione verrà fatta senza errori i vostri corpi si fonderanno quando i diti si toccheranno e rimarrete uniti per quei trenta minuti a disposizione ... » Goku batté energicamente le mani generando un forte ciocco « ... Forza, fate un tentativo con l'aura nulla, così non vi fonderete ». Deglutii sonoramente, strinsi la cintura arancione della tenuta e mi tirai indietro una ciocca di capelli lilla. Scrutai con la coda dell'occhio Vegeta che continuava a guardarci inflessibile ... sembrava quasi contento di vedermi subire quell'umiliazione, quasi come se quella fosse stata la mia punizione per non aver seguito il mio spirito sayan quando dovevo ed essermi comportato invece come uno che voleva salvarsi soltanto la pellaccia. Poteva essere una buona pensata ... peccato però che in parte sarebbe ricaduta in eterno su di lui se la buffonata non avesse dato buoni frutti per troppo tempo, sarebbe divenuto una sorta di "padre del guerriero ballerino" ... la cosa avrebbe portato onta pure a lui alla fine. Cercai di rimanere calmo pensando che stavo facendo tutto quello che era in mio potere per salvare il pianeta e se ciò richiedeva di ballare l'avrei fatto, con vergogna forse, ma l'avrei fatto.
Osservai Gohan con le guance purpuree « Faccio io lo speculare ». Lui annuii e ci mettemmo in posizione iniziale. Goku fece un cenno affermativo con la testa e ci scrutò severamente durante lo svolgimento della fase successiva che era giustamente più impegnativa della precedente. Mi accorsi in ritardo di aver sbagliato l'inclinazione delle braccia e di averne messa una troppo in alto e l'altra troppo in basso rispetto alle spalle. Nella fase successiva, quando entrambi ci slungammo verso la parte opposta nel tentativo di toccare l'altro con le dita degli indici, a parte di fatto di non riuscire a centrare le dita (=_=) ci accorgemmo di non essere perfettamente affiancati e quindi io, che mi trovavo troppo avanti, nel finale mi dovetti anche sporgere indietro perché altrimenti non vedevo nemmeno Gohan in faccia. Alla fine della breve esibizione una serie di risate sguaiate mi fecero morire di vergogna ... mi rimisi nuovamente dritto come uno stoccafisso, rigido come un paletto feci qualche passo con modi da soldato tornando -impippato- al mio posto di comando. Goku ridacchio ma non si fece trasportare troppo ripensando che pure lui, ai primi tentativi, aveva fatto proprio schifo. Il sayan si avvicinò a noi e per cominciare si soffermò sul sottoscritto: « Trunks, all'inizio avevi sbagliato le braccia ma, cosa ancora più grave, avevi sbagliato le distanze con Gohan. Osserva bene e controlla sempre di essere perfettamente in linea con il compagno e poi sii un po' più sciolto, sembri un paletto dal gran che sei rigido ... ». "Parli facile tu! ... " pensai con le guancie in fiamme " ... Mi stò vergognando come un ladro!!".
Goku passò a suo figlio trattandolo con guanti diversi: « Gohan, tu hai fatto tutto perfettamente, sei stato grande! Al primo colpo poi ... Comunque il discorso della posizione può essere valido anche per te: potresti essere tu troppo indietro. Stai attento ».
Il grande guerriero ci esortò a continuare e le nostre "evoluzioni" subivano più che altro delle variazioni più che raggiungere la perfezione che era richiesta: la seconda volta sbagliai le distanze e per poco non ficcai un dito in un occhio a Gohan, la volta dopo feci bene tutto tranne la posizione del ginocchio della seconda fase, la terza volta mi dimenticai gli indici ... insomma, alla fine sbagliavo tutto io. Ciò però non era a caso: Gohan in fondo si era allenato tanto per il "Gran Salame" ... che rabbia.
Quando mi accorsi di non essere più in grado di effettuare quell'allenamento dinanzi a un pubblico, anche se piccolo, di persone che mi incitavano a far meglio con risate sprezzanti, richiesi l'utilizzo di un luogo più appartato e pertanto Goku, comprendendo che per uno come me che assomigliava a Vegeta più di quanto desse a vedere e che pertanto non apprezzava stare in vetrina per troppo, ci portò in una stanza interna più appartata.
Ci stavamo iniziando ad allontanare quando una voce alle spalle mi richiamò « Trunks ». Mi voltai. Vegeta era appoggiato con la schiena ad una delle colonnine delle finestre aperte che davano all'esterno, le braccia erano incrociate al petto e il suo sguardo, scuro e tagliente come la lama di un coltello, mi colpì lasciandomi piantato dov'ero. « Sì, cosa c'è? » domandai. Continuò a guardarmi, lo fece per svariati secondi, poi sciolse le braccia, poggiò la mano sinistra sul cornicione del finestrone alla sua sinistra e poi lo scavalcò andando all'esterno. Guardai quello spazio vuoto e non riuscii a proferire nulla se non un "Mah" prima di seguire gli altri qualche secondo dopo nel luogo destinato agli allenamenti.


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Nel frattempo sul luogo terreste il panico si stava seminando ovunque: ogni città, ogni paese, anche il più piccolo villaggio veniva disintegrato sotto la furia distruttiva del terribile MajinBu, l'essere diabolico che distruggeva ogni cosa per cercare un valido nemico oppure per soddisfare un puro desiderio malvagio. La gente esplodeva in mille pezzi e di quei poveracci nemmeno la cenere dei loro corpi poteva toccare terra senza incontrare prima le fiamme di un qualche incendio oppure il sangue di un qualche essere che era ugualmente deceduto in maniera differente. I temerari poi che riuscivano a uscire allo scoperto armati di un fucile o qualcosa di simile, rischiavano di morire in maniera ironica: i colpi rimbalzavano sul corpo di grasso e alla fin fine colpivano proprio coloro che li avevano sparati. I più intelligenti scampavano all'oscura signora rimanendo nascosti come tremanti coniglietti, anche se tremanti come foglie i più anziani esortavano alla calma i più piccini per evitare che creature tanto innocenti andassero all'altro mondo così presto. MajinBu però, che rimaneva comunque l'essere che aveva distrutto anni prima diversi pianeti, alla fine di ogni luogo popolato non se ne volava via verso la meta successiva come i poveracci sopravvissuti speravano: il grassone infatti si fermava, alzava la sua protuberanza verso il cielo e un piccolo raggio emesso da essa ricercava ad una distanza limitata tutti i poveracci rimasti in vita ... a volte divenivano caramelle, la volta dopo cioccolatini, poi biscottini ... ad ogni luogo cambiava menù, come se la vita umana fosse insignificante come un dolcetto.
Light, a cavalcioni della sua motoretta e spinto e dal suo spirito avventuriero ereditato in parte da entrambi i genitori, continuava imperterrito a seguire il terribile mostro paese dopo paese utilizzando come unici mezzi lo shouter del sayan Radish e i fumi neri che si vedevano all'orizzonte e che potevano indicare la distruzione totale di una località. La sua smania, la sua curiosità e la sua testardaggine lo spingevano sempre oltre perché nonostante seguisse come un cane da caccia la sua evidente preda, non era ancora riuscito a vedere il famigerato essere nemmeno di scorcio: ogni volta che arrivava nel nuovo luogo di morte MajinBu era già passato oltre. Evidentemente, il suo mezzo di locomozione non era abbastanza potente ma in giro non poteva trovare di meglio ... infatti aveva potenziato più che poteva una motocicletta che già possedeva. Cercare in giro significava trovare qualcosa di simile ma comunque inferiore oppure veri e propri rottami. Comunque per più volte si dovette fermare in città fantasma, girovagare quasi senza meta in mezzo rottami, case diroccate, alti palazzi piegati al volere di uno solo e soprattutto in mezzo a quel corpi ammazzati senza un vero perché. Light però non si fermava a pensare a quello. Ciò lo avrebbe distratto e forse i sentimentalismi lo avrebbero coinvolto troppo secondo i suoi gusti. L'unico motivo che lo spingevano ad introdursi in quei postacci era perché il rilevatore di energia, nonostante fosse stato risistemato per essere resistente anche ai picchi più alti, era comunque rimasto fragile e a volte, quando il mostro si impegnava a dare il meglio di sé, sembrava sul punto di esplodere e ciò probabilmente gli sarebbe costato un occhio. Ciò lo scocciava parecchio. Pertanto vagava alla ricerca di una qualche ferramenta, recuperava ciò che gli sarebbe stato utile e poi si appostava da una parte a fare le sue migliorie. Immerso in quel silenzio opprimente l'unica domanda che gli venne alla mente fu: perché non c'è nessuno che chiede aiuto? Non che lui fosse corso in soccorso con il sorriso sulle labbra anzi, forse avrebbe fatto pure finta di niente, ma iniziò a pensare che il famoso nemico dov'essere un professionista per non lasciare nemmeno un essere umano in vita in grado di raccontare cosa fossa successo. La cosa lo spronava a voler vedere almeno come fosse fatto l'individuo, solo fisicamente, anche se forse, se l'avesse visto nel suo stato originale, lo avrebbe deriso con la sua lingua tagliente e ciò gli sarebbe costato caro.
Ultimate le sue solite riparazioni ritornava all'inseguimento ricordando un po' alla lontana Bulma quand'era giovane, nel periodo in cui era alla ricerca delle Sfere del Drago.


******


Mentre sul suolo terrestre la carneficina continuava senza tregua, il giovane Dende osservava quello spettacolo spezzacuore affiancato da Popo che silenzioso confortava il suo padrone almeno mentalmente. I terrestri scampati al fattaccio trovarono un luogo all'ombra e iniziarono a giocare a carte senza però scommettere alcun soldo, cosa che a 18 scocciò moltissimo visto che la sua figlioletta, che alla fine era più sveglia di quanto dimostrasse, stracciava di continuo il vecchio Genio e il porcello Olong. L'altro cyborg si mise a dormicchiare all'ombra di un cipresso mentre le altre donne cincischiavano sedute al cornicione delle larghe finestre della stanza usata in precedenza per gli spettacoli che era poco alta rispetto al suolo. Vegeta osservava misterioso, ma più che altro scocciato, il piccolo Goten che si era messo ad allenarsi seriamente con il signor Crillin che, preso forse dall'amarezza per non esser stato utile nello scontro precedente, si dava seriamente da fare nel tentativo di aiutare il piccolino che aveva dimostrato di avere molto più talento dell'amico di Son Goku. Yamcha, il padre di Chichi, Pual e i miei nonni conversavano amichevolmente commentando di tanto in tanto il combattimento in atto che però vedeva un nanetto (e non perché giovane) in perenne difficoltà. Quando il bambino poi si trasformò in super sayan non ci fu più storia ma si proseguì come si potè visto che i volontari scarseggiavano.
All'interno del palazzo si sentì un innalzamento portentoso di un'aura incredibilmente particolare. Eravamo io e Gohan che avevano effettuato la fusione. Il Genio si fermò di giocare e si voltò indietro in direzione della forza d'energia spropositata, in quel frangente Marron spiò le carte ma ritornò al suo porso prima che il vecchio si rivoltasse e la beccasse in flagrante « Devono essere i ragazzi, magari ce l'hanno fatta questa volta ». C17, che sembrava dormire come un ghiro, fece sentire invece la sua voce come se non si fosse mai appisolato anche perché gli androidi in realtà non avevano bisogno di riposare « Non ci metterei la mano sul fuoco ... » iniziò con un sorrisetto derisorio sul volto « ... Anche poco fa si era detto lo stesso ma poi si è presentato una sottospecie di stuzzicadenti con le braghe cascanti e la pelle secca » si mise a ridere in maniera diabolica facendo ricordare chi era in realtà: la terribile creatura del dottor Gelo, un essere senza cuore ... e senza tatto a quanto pare.
Crillin bloccò il suo allenamento e si avvicinò ai suoi amici che appena lo videro avvicinarsi gli porsero una bottiglietta d'acqua per riprendersi, si dissetò rapidamente e poi si asciugò con un braccio il sudore che aveva in fronte « In effetti non è un'aura spaventosamente alta ... O è normale oppure qualcosa è andato sorto come prima. Non li biasimo però, non dev'essere semplice, soprattutto per uno come Trunks che non è avvezzo a fare cose così stravaganti ». Yamcha si tolse quell'orrenda giacca gialla ed intervenne dicendo una cosa sensata « Hai ragione, in fondo è pur sempre "Il ragazzo venuto dal futuro", non ci dobbiamo dimenticare che non ha avuto un passato spensierato come il nostro ». In quella breve conversazione Vegeta non si fece sentire.
Dopo pochi minuti Son Goku uscì dal palazzo e scese i pochi scalini presenti all'ingresso, schivò il cratere creato da Vegeta e si andò a sedere sotto la parete dei finestroni sedendosi sull'erbetta fresca dell'aiuola senza fiatare. La moglie lo adocchiò severa, pure lei aveva la sua parte di curiosità « Beh, allora? » domandò attiva colpendo il compagno alla spalla con un leggerissimo colpo del piede poichè gli era proprio vicinissimo. Goku sbuffò sonoramente e mise le mani dietro alla nuca. Sul suo viso si poté leggere chiaramente un velo di sconforto « La fusione non è venuta bene, Trunks ha dimenticato gli indici ... Eppure senza l'aura gli veniva bene la danza ... Non capisco ... ». Crillin porse la bottiglietta al piccolo Goten che pure lui iniziò a sorseggiare il liquido rinfrescante « Ma perché? Adesso come sono diventati? Non vengono fuori a farsi vedere? » domandò l'ex pelato. Goku negò con la testa « Adesso sono diventati obesi, no ... Obesissimi, come MajinBu! Prima sono cascati per terra per il peso e li ho dovuti aiutare ad alzarsi in piedi e poi dopo, quando gli ho chiesto di uscire beh ... » il Son iniziò a ridacchiare mortificato per quello che stava per dire « ... Si sono incastrati nella porta ».
Un gocciolone di vergogna calò su di ognuno.
Il vecchietto fermò nuovamente il gioco delle carte e ovviamente la piccola Marron, che non aveva lontanamente compreso che in quella faccenda era in gioco la sua stessa vita, si arrabbiò con il Genio che però rimase concentrato sull'argomento: « Quindi ha sbagliato ancora Trunks? Poveraccio, dev'essere mortificante, ma se non altro imparerà ». Goku portò le mani in avanti e le posò sulle cosce « Infatti, ma ho notato che invece Gohan non sbaglia nemmeno un passaggio ... » il sayan voltò volutamente lo sguardo verso Vegeta e alzò la voce di un tono « ... evidentemente MIO figlio ha un qualcosa in PIU' ». Il principe dei sayan sorrise e negò con il capo rimanendo appoggiato alla fredda parete, voltò solo appena lo sguardo e dischiuse le labbra lasciando intravedere il suo sorrisetto beffardo. La voce carica d'orgoglio, divenuta tale con l'abitudine e i modi, si fece sprezzante e più derisoria del solita « Io non mi vanterei di avere un figlio che è in grado di fare balletti assurdi. Ciò mi porterebbe a pensare ad altro, sai Kaharoth? » Vegeta fu in grado di rivoltare la frittata con una maestria incredibile. Il sayan dalla tuta arancione si alzò in piedi e minacciò il principe dei sayan con una bottiglietta d'acqua vuota ritirata dal figlio poiché avea terminato l'abbeveramento « Tu sei solo invidioso perché Trunks non è in grado di effettuare la fusione mentre Gohan sì ». Vegeta osservò l'oggetto con un notevole disprezzo prima di incrociare nuovamente lo sguardo con l'eterno rivale e infine ribadì nuovamente il suo pensiero « Io non me ne vanterei. E' una cosa vergognosa quella che hai chiesto, non mi meraviglio che Trunks sbagli ma, se vuoi proprio sentirti dire delle parole d'elogio, ecco Kaharoth: Gohan sarebbe stato ben accetto nella Squadra Ginew a quanto pare! Ha ha ha » la risata perdurò e Goku non fece altro che stritolare la bottiglietta che aveva in mano. Vegeta, in un modo o nell'altro era in grado di voltare a suo favore le situazioni a suo sfavore. Il Son abbandonò ogni tentativo di dialogo con quell'individuo concentrandosi sugli altri amici anche se notò ben presto che pure il cyborg dai capelli scuri faceva il fetente: a volte saltava fuori con frasi del tipo "Un, due, tre Jetté. Un, due, tre Volé" e, francamente, Goku non sapeva che volessero dire ma sentiva che ci fosse qualcosa di sarcastico ... risultato? Smise di parlare anche con lui, come un bambino di due anni.


******


La mezzora passò. Quando i due spiriti guerrieri si separarono Goku non si ripresentò nella stanza pensando che fosse inutile intervenire ancora; gli errori in fondo erano pur sempre gli stessi. Io e Gohan, dopo esser stati sparati lontano dall'ingresso della stanza nella quale ci eravamo incastrati, sbattemmo contro le pareti gelide della fresca stanza. Mi misi in ginocchio, osservai la mia mano tremante di rabbia e non riuscii a trattenermi nel mordermi un labbro. Perché una cosa così stupida non mi veniva? Velenoso incominciai a pensare che se uno Goku era riuscito a imparare quel balletto voleva dire che era proprio una cosa stupida, eppure era anche questo che mi faceva un po' rabbia. Gohan si rialzò e mi guardò senza proferir parola, si sistemò soltanto le polsiere rosse e la cintura. Mi rialzai in piedi e con un misto di rabbia in corpo, respirai profondamente e poi guardai Gohan negli occhi. Non riuscii a parlare per qualche attimo, poi « Riproviamo ». Fui monosillabico. Il Son comprese che non c'era motivo di parlare ancora.


******

L'aura si sentì nuovamente e fu fenomenale quella volta. Tutti gli amici si voltarono ancora una volta verso la stanza in cui si stava svolgendo l'allenamento. Le poche finestre che collegavano quella stanza con l'esterno lasciarono fuoriuscire i bagliori di luce della magica trasformazione. Son Goku si alzò in piedi sentendo dentro di sé che quello era il momento, quello che attendeva era finalmente giunto ... la fantomatica fusione era avvenuta con successo. Il boato nato dall'accaduto tacque.
Nel silenzio si udirono dei passi regolari, con una cadenza flemmatica, un orgoglioso moto che sembrava inarrestabile.
Oltre quegli scalini sbriciolati, oltre quella voragine nata dall'ira, un nuovo guerriero era comparso mostrando le vere sembianze di una creatura nata dal una magia fantastica.
L'alto uomo, vestito con uno strano pantalone bianco e una casacchina nera coi manicotti gialli, si fermò nel piazzale. Con i suoi occhi tenebrosi scrutò tutti i presenti.

 

Il nuovo guerriero sembrava pronto per scatenarsi.

 

 

 

 

 

... Continua ...


  
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