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Autore: Mitsuki no Kaze    10/09/2016    1 recensioni
Sono finiti gli anni del liceo per Shouyou e Tobio. Le loro strade si sono separate ed entrambi hanno iniziato una nuova vita. La presenza di due pelosi amici potrebbe però cambiare le cose...
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


Quando sua madre disse di avere una sorpresa da mostrargli, in vista della sua visita, Tobio aveva fiutato il pericolo, ma non si sarebbe mai aspettato… quello.
È bello, vero Tobio-chan? - chiese la donna.

Il ragazzo la guardò con gli occhi sgranati.
Mamma! È un gatto! Perché mi hai portato un gatto? - sbottò lui del tutto contrariato.
Perché sei tutto solo qua. - rispose la donna, spostando lo sguardo dal figlio alla bestiola che stava ispezionando il piccolo appartamento con una certa curiosità. - Ti farà compagnia! -

Tobio si era trasferito a Tokyo, una volta finito il liceo, ed aveva lasciato la casa dei genitori per andare a vivere in un piccolo appartamento nei pressi della grande metropoli. Un talent scout lo aveva contattato dopo l’ultimo torneo scolastico del terzo anno di scuola e gli era stato offerto un posto in un’università con una buona squadra di pallavolo, la stessa in cui si era iscritto il Senpai Iwaizumi. Il ragazzo non aveva perso tempo ed aveva accettato l’offerta. Le possibilità di essere ammesso in un’università più prestigiosa erano piuttosto scarse, dato i suoi voti a malapena sufficienti.

Tobio però abitava da solo. Non aveva coinquilini e sua madre temeva che potesse soffrire di solitudine.

Gli anni alla Karasuno erano stati splendidi, la donna aveva visto come si era legato ai compagni di squadra, creando dei veri rapporti di amicizia. Tobio era sempre stato scontroso fin da bambino ed aveva sempre fatto fatica a fare amicizia.

Il tempo passato al liceo era sembrato il periodo del riscatto del ragazzo e la signora Kageyama aveva tratto un sospiro di sollievo. Suo figlio era finalmente felice.

Purtroppo però quel periodo era finito. Quei legami con il passare del tempo erano andati persi. Quasi tutti i ragazzi avevano lasciato la prefettura di Miyagi per studio o per lavoro e Tobio stesso aveva dovuto lasciare i pochi che erano rimasti a casa.

Certo, un gatto non era proprio come una persona, ma almeno quando il ragazzo sarebbe ritornato a casa dopo gli allenamenti, avrebbe trovato quel musetto grazioso a fargli compagnia.

Gli occhi blu di Tobio la guardarono male.
Io sto bene da solo. -

Bugia.

La donna però non ebbe il tempo di ribattere, perché furono distratti da un tonfo provenire dalla camera da letto.

Il due si votarono verso la porta del soggiorno in cui si trovavano e rimasero un attimo in attesa.
Mamma. - chiamò il ragazzo con la fronte aggrottata. - Dov’è il gatto? -

Altri rumori risuonarono per il corridoio e costrinsero Tobio ad alzarsi per controllare.

Gli bastò affacciarsi dalla porta della stanza per vedere il gatto sfrecciare via, inseguendo una palla bianca, verde e rossa.
Nooo! - gridò il ragazzo precipitandosi verso l’animale.

Lo prese da sotto le ascelle e se lo portò vicino al viso.
-
Quello non è un giocattolo! E un pallone professionale! - esclamò, come se stesse sgridando un bambino.

Il micio miagolò e gli premette una zampa sul naso.

Tobio lo fissò in cagnesco e finalmente si preoccupò di osservarlo.

Era un gatto ancora cucciolo - a detta di sua madre aveva tre mesi - aveva il pelo lungo e liscio, per la maggior parte bianco, ma con una vistosa macchia rossa sul dorso, che si allungata fino alla testa e sulla coda.

Gli occhi vispi erano di una tonalità strana: sembrava un verde che virava al giallo.

Quell’animale gli dava sui nervi solo a guardarlo.

Passò il gatto su una sola mano e prese la palla sotto braccio, per poi dirigersi verso il soggiorno dove ancora lo attendeva sua madre.

Le consegnò il gatto e si sedette davanti a lei, dall’altro lato del kotatsu, mettendo il pallone al proprio fianco.
L’ho trovato a giocare con il pallone. - disse alla donna.
Vuol dire che piace pure a lui la pallavolo, no? -



 

~



 

Il temporale lo aveva colto a metà strada tra il konbini e la casa. Shouyou aveva iniziato a correre il più velocemente possibile, stringendo al petto la busta con la spesa, ma la pioggia portata dal vento non lo aveva risparmiato. Si ritrovò bagnato di tutto punto davanti la porta della palazzina in cui abitava e il suo primo pensiero, mentre rovistava tra le tasche alla ricerca del mazzo di chiavi, fu quello di prepararsi un bel bagno caldo.

Trovate finalmente le chiavi, il giovane dai capelli arancioni, si apprestò ad aprire la porta, quando un suono fievole e acuto attirò la sua attenzione.

La pioggia si era attenuata e scendeva lenta e silenziosa dal cielo grigio coperto dalle nuvole.

Shouyou rimase in attesa, le chiavi ancora in mano. Si guardò intorno alla ricerca della fonte di quel suono, ma non udì più nulla.

Un brivido di freddo gli percorse la schiena, ricordandogli di essere bagnato fradicio e del bagno che avrebbe dovuto fare. Diede un ultimo sguardo alla piccola traversa, poi inserì la chiave nella toppa e fece scattare la serratura.

Ancora volta quel suono raggiunse le sue orecchie e il ragazzo capì di non esserselo immaginato.

Lasciò il sacchetto con la spesa sul gradino davanti la porta e cominciò a camminare per il vicolo, facendosi luce con la torcia del cellulare. Via via che avanzava, il suono si faceva più intenso ed udibile, tanto che il giovane lo riconobbe come un verso. Un miagolio.

Infatti, dietro ad un bidone dell’immondizia, trovò un gatto. Non sembrava molto grande, aveva il manto nero bagnato dalla pioggia e tentava di ripararsi dietro il contenitore della spazzatura.

Shouyou sorrise e si sporse nella sua direzione, allungando le braccia per afferrarlo da sotto le zampe anteriori.
-
Sta’ tranquillo piccolino, ora ti porto all’asciutto! -

Ritornò a passo svelto verso la porta di casa, la spinse ed entrò. Spostò il gatto sul braccio destro, mentre con il sinistro prendeva la busta della spesa. L’animale però non gradì molto quel trattamento e cominciò ad agitarsi tra le sue braccia.
Stai fermo, siamo quasi arrivati. - disse Shouyou sperando di poter così calmare il felino infastidito.

Lasciò ancora una volta la spesa a terra, mentre dal mazzo prendeva la chiave del proprio appartamento, ma inserirla nella toppa non fu facile, dato che il gatto prese a miagolare disperato e a scalciare, nel tentativo di liberarsi dalla sua presa.

Il ragazzo finalmente riuscì ad aprire la porta e vi entrò velocemente, per poi afferrare il sacchetto. La porta si richiuse alle sue spalle con un tonfo e solo dopo lasciò andare il gatto, che non perse tempo a nascondersi dietro la scarpiera, posta all’ingresso dell’appartamento.

Shouyou sospirò, domandando a se stesso il motivo per cui si era portato quel gatto in casa.
Mi faceva pena. - rispose più tardi a sua madre dall’altro lato della cornetta. - Era lì, tutto solo e bagnato. Ho pensato che fosse la cosa giusta da fare.-

Aveva fatto il bagno, preparato la cena per sé, aperto una scatoletta di tonno e scaldato un po’ di latte per il gatto. In più aveva disposto alcuni fogli di giornale in un angolo, designando quel luogo per i bisognini dell’animale.

Sua madre sospirò.

Avere un animale è una responsabilità, tesoro. Sei sicuro di riuscire a prendertene cura? -
Mamma, abito da solo da qualche mese ormai! Ho imparato a badare a me stesso, penso che saprò gestire un gatto, no? -

La signora Hinata ripensò a quando avevano preso quella decisione.

Shouyou aveva finito il liceo e doveva imparare ad auto gestirsi, per quel motivo avevano approfittato di quel piccolo appartamentino di famiglia sfitto, sempre nella prefettura di Miyagi, non troppo lontano da casa, ma perfetto per incominciare a fare esperienza della vita da adulto.
Sì, tesoro. Certo che lo sei. E solo che mi preoccupo, lo sai.- ammise la donna.

All’inizio era stato lei a pressarlo per farlo vivere da solo: Shouyou era ancora troppo immaturo a diciott'anni, a meno che non si trattasse di pallavolo. Forse, prendere quell’iniziativa era un modo che suo figlio stava usando per dimostrarle che effettivamente era cresciuto.
Domani andrò a comprare della lettiera, il cibo per animali, un trasportino e qualche altra cosa che mi servirà. - aggiunse il ragazzo.
Vedo che ti sei già informato. - commentò la donna sorridendo.
Sì, ho fatto una ricerca su Internet. - spiegò Shouyou. - Temo però di non avere abbastanza fondi per pagare il veterinario…-
Non preoccuparti, a questo ci penso io. - lo rassicurò la signora Hinata.
Va bene, mamma. Grazie!- rispose il giovane sorridendo.
Adesso fila a dormire, che è tardi! - lo rimproverò scherzosamente.
Agli ordini! - ribatté il ragazzo. - Buonanotte, mamma. Salutami Natsu! -
Certo, tesoro. Buonanotte.-

Shouyou chiuse la chiamata e si alzò pigramente dal tavolo al quale era seduto. Stirò la schiena e fece un giro per la casa.

Si lasciò sfuggire un sospiro avvilito non appena si rese conto che il gatto non era ancora uscito da dietro la scarpiera.

Si era rintanato là e non accennava a volerne uscire. Aveva provato a tirarlo fuori dopo aver il bagno, ma l’unica cosa che era riuscito ad ottenere era la collezione di graffi che faceva bella mostra di sé sulle sue mani e sui suoi avambracci.
Ci riproverò domani. - mormorò e con le spalle curve si avviò verso la camera da letto.

Angolo autrice: Con mia somma sorpresa ritorno in questo fandom, con una long fiction (seppur breve) e con questa coppia. Con tutto il rispetto, io shippo KageHina, ma non sono tra le mie coppie preferite :'D
Date la colpa (il merito?) al KageHina Day, che mi ha convinta a finire questo capitolo e pubblicarlo nel giro di due ore (?)
Confesso che non sarò molto puntuale con gli aggiornamenti (ho altre cose nel pentolone, questa non era programmata-), ma arriveranno lo gggiuro.
Tra l'altro fatemi sapere se la formattazione va bene, è la prima volta che pubblico dal tablet, non so cosa potrebbe succedere (?)
Bene, ho concluso. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, o almeno incuriosito e che vogliate lasciarmi un parere~
Grazie a tutti per aver letto e grazie soprattutto a Yami per il betaggio ♡
Un bacione e a presto!
~ Mitsuki ♡

   
 
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