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Autore: Elenie87    11/09/2016    18 recensioni
Fanfiction scritta per il contest "Quel semaforo rosso…" indetto dal gruppo di Facebook "Takahashi Fanfiction Italia".
***
Tratto dalla storia:
-Mi state dicendo che io dovrei stabilire se un tipo mi piace o meno in centoventi secondi?!- sbraito.
-Esatto- conferma Akane.
-E voi mi avete trascinato in questa roba?!-
Kagome si trova coinvolta in una serata completamente fuori dal comune organizzata dalle sue amiche. Dieci uomini e dieci donne avranno pochi secondi per conoscersi e... chissà, innamorarsi.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Ti prego, Kagome!- mugugna Sango unendo le mani in preghiera.
Roteo gli occhi sbuffando come una ciminiera.
-Sango, cosa del mio “con gli uomini ho chiuso” ti è sfuggito? Non se ne parla! Io non ci vengo a fare quella roba!- borbotto.
-Andiamo, sorellina!- dice Akane. La fumino con un’ occhiata.
Io adoro le mie amiche e amo le mie sorelle ma…. posso sopportare tutto tranne questo!
-Ti ci metti anche tu? Proprio tu che, quando senti parlare di ragazzi, parti con una filippica di invettive nei loro confronti?-  sbraito. Cosa diavolo hanno tutte oggi?! Sono improvvisamente imbevute di ormoni?
Hanno il ciclo?! Cosa, per Giove,  le sta spronando a fracassarmi le palle con un’ uscita degna delle migliori donne arrapate?!
Akane fa spallucce.
-E’ solo per provare. Siamo curiose… magari è divertente- dice con aria serafica.
-Divertente?!- ringhio tra i denti. Cosa ci può essere di divertente nel partecipare ad uno Speed Date?!
Dove uomini con il testosterone in circolo ti si appiccicano come api al miele?
-Dio, Kagome, ti stai inacidendo!- borbotta Ayame, succhiando annoiata dalla cannuccia del suo frappè.
Che cosa?!
-Non mi sto inacidendo, è solo che, in questo momento della mia vita, sono allergica agli esseri viventi dotati di un pene- sibilo con astio. Beh, essere allergica non significa essere acida, no?
-K-Kagome, puoi essere meno diretta?- balbetta Rin arrossendo.
Io alzo gli occhi al cielo.
-Kami, Rin, ho detto “pene”, non caz-
-Kagome!- mi ferma lei, coprendosi il viso con le mani. Ammetto che l’ho fatto apposta, ma prendere in giro Rin è troppo divertente.  Di noi, lei è la più timida, la più ingenua e … beh gli uomini impazziscono per lei.
Ridacchio divertita.
-Che accoppiata. La sboccata e la pudica- ghigna Nabiki, sorella maggiore della famiglia dove io sono la mezzana e Akane è la più piccola.
Lancio anche a lei un’occhiata malefica.
-Volete finirla?- borbotto, sorseggiando un po’ di the. Inizio seriamente a pensare che sia una congiura nei miei confronti.
-Ok, ok. Comunque, Kikyo, tu vieni?- chiede Nabiki, cercando con lo sguardo la più grande del gruppo.
Sette amiche, rimaste tali dai tempi delle superiori. Sembra quasi una storia da cinema, eppure è così. Beh, tra di loro ci sono anche le mie sorelle, ma questo per certi versi può essere visto come una cosa piacevole.
Kikyo sembra rifletterci su ed io esulto internamente. Ottimo! Dì di no!
-Mmmh… sembra interessante. Ci sto- mormora. La mia speranza si infrange in 0,5 secondi.
Mi accascio sul tavolo. Puntavo tutto su di lei, che tra tutte è sempre stata la più riluttante a partecipare a questo genere di eventi.
Mugugno con la faccia contro il legno frustrata. E loro ghignano. Stronze.
-Arrenditi, Kagome. Siamo tutte concordi, non puoi non venire- ridacchia Sango.
-Ho la varicella- dico senza alzare la testa.
-L’hai già fatta a tre anni. Ho delle foto che la testimoniano- replica Nabiki.
-Mi tornerà per stasera- replico con convinzione. Magari funziona davvero.
Loro ridono. Io voglio piangere.
Sbuffo rimettendomi dritta.
-Dov’è questo posto?- borbotto. Se devo valutare la cosa meglio informarsi su tutti i dettagli.
Akane urla dalla felicità. La guardo basita: io non ho ancora detto “sì”, veramente.
-E’ il “Semaforo rosso!”- dice Ayame.
-Eh?-  Ho capito bene?
Ayame annuisce, felice come una Pasqua. Io in compenso, ho la stessa allegria dell’ agnello sacrificale, ma sorvoliamo.
-Il locale, dico, si chiama “Semaforo rosso”. Credo gli abbiano dato questo nome perché si trova all’incrocio, dove vi è un semaforo che è sempre, puntualmente rosso, soprattutto quando vai di fretta- spiega. Ma che nome di merda!
-Quindi se aprivano il locale vicino ad un bagno pubblico, lo chiamavano “Cesso free entry”?- chiedo con finta aria schifata.
-Kagome!- mugugna Rin, mentre le altre ridono.
-Oh, insomma, smettila di fare la sostenuta e vieni! Vorrai mica piangere tutta la vita per quell’ Hogo?!- dice Sango.
-Hojo- la correggo. Ha già un nome che fa schifo, ma Hogo è ancora peggio.
Lei rotea gli occhi.
-Quello che è. Piantala di farti pregare e di avere quell’espressione corrucciata, è uno Speed Date, non un’onoranza funebre!-
Io sbuffo e fisso il tavolo. Cos’ho fatto di male per meritarmi questo supplizio?
So che non posso negarmi. Sono sei contro uno, e la nostra regola è che vince la maggioranza. Non ho chance di vincere, a meno che non decida di sorbirmi i loro musi lunghi per giorni.
-Ok- mormoro.
-Evvai!- esultano in coro.
Io sospiro amaramente mentre si scambiano un’occhiata di intesa.
Ho bisogno di bere. Adesso.
 
 
-Kagome, potresti andare più veloce?- borbotta Akane seduta di fianco a me sulla macchina.
-Concordo. Stai andando a passo di lumaca- mi rimbrotta anche Nabiki dal sedile posteriore.
-Ci sto provando, ma non posso gridare "I've got the power"e farmi largo, non ho i poteri di un Dio- ringhio tra i denti.
Vorrei iniziare a dare testate sul clacson, ma mi limito a maledire tutti i santi.
Sto guidando da trenta minuti per raggiungere il locale. Akane e Nabiki sono agitare come bisce per questa serata. C’è traffico, i pedoni saltano giù dai marciapiedi ovunque, e loro vogliono che acceleri.
A dar loro retta, in meno di un minuto, avrei già fatto la strage dell'anno!
-Non vedo l’ora di vedere i fustacchioni con cui dovremo trascorrere i nostri centoventi secondi- ridacchia Nabiki con aria sognante.
Io alzo lo sguardo sullo specchietto retrovisore per vedere in volto mia sorella.
-Di che stai parlando?- chiedo curiosa. Ho un brutto presentimento.
-Non dirmi che non sai come funziona?- dice Akane alzando un sopracciglio.
Io nego. Sta arrivando la fregatura, me lo sento. Per quel che ne so lo Speed Date è un incontro al buio, punto.
-Oh, benedetta sorella- sospira Nabiki –In poche parole, una volta arrivati al locale ci verrà assegnato un numero da appendere al vestito ed una scheda su cui ci saranno i nomi dei ragazzi partecipanti. Siederemo ad un lungo tavolo, noi donne da un lato e gli uomini dall'altro. Avremo centoventi secondi per conoscerci, chiacchierare e capire il tipo. Allo scadere del tempo suonerà una campanella e gli uomini scaleranno di un posto. In questo modo ogni ragazza avrà modo di parlare con ogni ragazzo.  Tra un incontro e l'altro, ci saranno pochi secondi di tempo per segnare sulla scheda se vogliamo rivedere o meno il ragazzo, indicando la scelta con un "sì"o un "no". Al termine della serata, lo staff del locale incrocerà le schede e se vi è coincidenza tra i nomi, verrà dato loro il nostro numero e viceversa. Non è divertente?-
Ho ascoltato tutta la filippica e sono a dire poco sotto shock.
-Mi state dicendo che io dovrei stabilire se un tipo mi piace o meno in centoventi secondi?!- sbraito.
-Esatto- conferma Akane.
-E voi mi avete trascinato in questa roba?!- grido, inchiodando nel frattempo a causa di un imbecille che attraversa la strada senza preavviso.
-Testa di cazzo!- gli urlo dal finestrino, lui mi risponde alzando un dito medio. Grandioso.
-Ditemi che è uno scherzo, vi prego- mugugno massaggiandomi una tempia.
Seriamente. Tre mesi fa è finita una storia lunga sei con Hojo. Ci ho messo l'anima con il risultato di essere mollata con la frase: baby, non l'avevi capito che per me era solo sesso? Anche no!
Le mie sorelle sospirano, intanto freno mettendomi in coda al semaforo.
-Kagome, perché per una sera non lasci da parte il tuo vissuto e non pensi solo a divertirti?- dice Nabiki.
-Già, perché non ci provi? Sei sempre così tesa.. capisco che non è il tuo genere di serata, ma per una volta potresti provare a viverla con lo spirito giusto- borbotta Akane.
So che in parte hanno ragione, ma non è facile. Hojo è solo l'ultima delle mie scottature e volevo solo pensare a leccarmi le ferite.
Sospiro pesantemente.
-Ci proverò- sussurro piano e con la coda dell'occhio le vedo sorridere. Il loro sorriso vale certamente un mio piccolo sforzo.
Trenta secondi dopo siamo ancora in coda.
-Ma quanto dura questo semaforo?- bofonchio picchiettando un dito sul volante.
Nabiki ridacchia.
-Beh, è normale. È quel semaforo-
Io la guardo interrogativamente e lei mi indica il locale che si vede ad angolo proprio all'incrocio.
L'insegna lampeggia ed io riesco a scorgere il nome tra le macchine: Semaforo Rosso.
- Ah, capisco. Cerchiamo parcheggio allora- dico.
Sento Akane parlottare tra sé e sé.
-Che hai?- le chiedo.
Akane muove i lunghi capelli neri con i riflessi blu.
-Nulla, è solo che siamo un po’ in ritardo- mormora.
Guardo l'orologio. Siamo in ritardo di ben quattro minuti.
Dio, quanta pazienza!
-D'accordo, vi faccio scendere- dico loro.
Dopo altri due minuti di scleri riesco finalmente ad accostarmi vicino al locale.
-Vado a cercare un parcheggio. Ci vediamo dentro-
-Fa presto, sta per piovere- esclama Nabiki arricciando il naso, guardando il cielo con sguardo crucciato.
Io annuisco, metto la freccia per segnalare che sto per rimettermi in corsia e inizio la ricerca.
Dopo dieci minuti persi inutilmente nelle vie adiacenti ritorno di nuovo nello stradone principale, ed ovviamente mi ritrovo in colonna a causa di quel dannato semaforo rosso.
Aspetto. Niente verde.
Aspetto. Ma porco cazzo.
Aspetto. Ed inizia a gocciolare. E che serata di merda!
Verde. Oh, gloria a Dio!
Svolto a destra e, miracolo dei Kami, una macchina lascia libero un parcheggio laterale della via.
Borbotto un ringraziamento e parcheggio, azzeccando incredibilmente la traiettoria della S al primo colpo.
-Dieci punti a Kagome- mormoro con un sorrisino.
Spengo la macchina, afferro la borsa, scendo e….
Krakkle.. Rumble-Rumble
Il tempo di alzare gli occhi al cielo spaesata ed un acquazzone inizia a scendere sulla mia testa.
Con un piccolo urlo corro verso un angolo riparato del marciapiede, ma piove talmente forte che quei pochi secondi sotto l’acqua sono stati sufficienti ad inzupparmi completamente.
Mi osservo in una vetrina completamente basita: il mio vestitino nero, semplice, con lo scollo appena accennato è fradicio, la stoffa aderisce al mio corpo ed i capelli, che avevo stirato, sono bagnati ed hanno già assunto una forma arruffata.
-Ma che palle! Io nemmeno ci volevo venire!- urlo con rabbia.
Mi volto facendo per avviarmi verso il locale sotto l’acqua, quando mi accorgo che un tizio, dall’altro lato della strada, mi sta guardando con aria perplessa.
E’ un ragazzo piuttosto alto, con lunghi capelli neri. A causa della lontananza non riesco a vedere il colore dei suoi occhi ma sono certa siano scuri.
-E tu che hai da guardare?!- gli ringhio contro.
Il ragazzo inarca un sopracciglio e.. dirotta lo sguardo dai miei occhi al mio corpo.
Lo vedo spostare lo sguardo sulle mie gambe, poi lentamente salire sui fianchi ed infine posarsi sul seno.
Poi torna a fissarmi negli occhi mentre sulle sue labbra si forma un ghigno.
Sento il mio corpo andare in fiamme per questa ispezione e la salivazione si azzera.
O.Mio.Dio.
-Porco maniaco!- sbraito voltandomi completamente rossa in viso. Ma che cavolo, tutti io i matti!
Inizio a camminare velocemente verso il Semaforo Rosso, fregandomene altamente del fatto che ancora piove, per fortuna molto meno di prima.
Entro nel locale come una furia e subito scorgo le mie sorelle e le ragazze in un angolo.
-Ehilà, Kagome!- urla Sango agitando un braccio per farmi segno.
Con un sospiro mi avvicino a loro.
-M-ma che diavolo hai fatto? Sembri un pulcino!- chiede Kikyo osservandomi critica. Ora le mollo un pugno in faccia.
-Oh nulla, ho avuto una voglia impellente di fare la danza della pioggia- borbotto con un sorriso sarcastico.
Le altre ridacchiano.
-Ti si sono rovinati tutti i capelli- mugugna Nabiki.
-Grazie, voi si che mi state risollevando il morale- sibilo incrociando le braccia.
Ayame sospira.
-Coraggio ragazze, cerchiamo di divertirci. Tieni Kagome, questo è il tuo numero- dice, passandomi una spilla da appuntare al vestito.
-Sono la numero dieci?- mormoro, fissando il tutto sopra il seno.
Akane annuisce.
-Sì, siamo dieci donne e dieci uomini-
La mia mente memorizza l’informazione ed inizia a calcolare.
120 secondi x 10 ragazzi = 20 minuti di sopportazione.
Posso farcela.
Sospiro pesantemente. Il vestito è ancora bagnato ed ho persino delle goccioline d’acqua sulla pelle nuda delle gambe che l'abito lascia scoperte da poco sopra il ginocchio in giù.
-Ehi, Kagome! Quel tipo ti sta già adocchiando- mi sussurra Sango all’orecchio.
-Mmh?- mugugno incuriosita.
-Proprio laggiù- dice, indicando col dito un punto alle mie spalle.
Mi volto per identificare il ragazzo ma proprio quando i miei occhi stanno per posarsi dove indicato da Sango un gruppo di persone si frappone fra me ed il misterioso ammiratore, impendendomene la visuale.
-Oh, beh. Magari ti sei sbagliata- borbotto.
Sango sorride.
-Non credo proprio. Chissà, magari si farà avanti nel corso della serata-
Io faccio spallucce.
Signori e signore, il Semaforo Rosso vi da il Benvenuto. A breve daremo inizio allo Speed Date, invitiamo tutti i partecipanti ad avvicinarsi all’area adibita all’evento ed a sedersi alla postazione in base al proprio numero.
La voce al microfono mi da i brividi. Oddio, sto davvero per fare questa cazzata.
-Ci siamo! Sono così eccitata! Spero che i ragazzi siano davvero carini!- dice Ayame quasi saltellando.
-Io spero solo non siano dei trogloditi- mormora Rin.
-Nel caso, ti proteggerò io!- esclama Akane mostrando i suoi muscoli delle braccia.
Ridacchio. La mia sorellina, è sempre la solita. A volte penso quasi che soffra di qualche sdoppiamento di personalità, passa dalla dolcezza alla furia in millesimi di secondo.
Perse ognuna nei propri pensieri ci avviciniamo all’area del locale dedicata allo Speed Date.
Un lungo tavolo si estende di fronte a noi, ogni sedia è contrassegnato da un numero.
Ogni ragazza prenda il proprio posto.
Spiega la voce.
Mi avvicino al fantastico numero 10. Sono l’ultima del tavolo e noto che tutte le mie amiche sono sedute vicine tranne me.
Sospiro frustrata.
Bene, ed ora anche i ragazzi prendano posto.
Vedo un gruppo di giovani avvicinarsi e per evitare di sembrare una donna in preda agli ormoni che non aspetta altro, mi limito a scrutarli di sott’occhi. Ed ecco infine che si siedono e mi trovo davanti il primo della lista. Tengo lo sguardo basso… ho l'ansia!
Vi ricordo che allo scadere dei 120 secondi suonerà una campanella ed i ragazzi dovranno slittare di un posto. Vi auguriamo buon divertimento!Eeeeeeeee…. Via!
 
*******20 minuti al termine*******
La mia mente inizia automaticamente un countdown. La fine della tortura sarà tra 20 lunghi minuti.
La voce delle mi sorelle che mi dicono “per una volta divertiti” mi impone di sforzarmi di sorridere.
Sì, posso farcela…. Forse.
-Ciao- dice il ragazzo di fronte a me. Decido di posare finalmente lo sguardo su di lui.
Un paio di occhi di ghiaccio mi paralizzano sulla sedia. Ah, però.
-Ciao- rispondo educatamente. Bel tipo. Capelli neri legati in un’alta coda, occhi di ghiaccio, viso splendido.
-Mi chiamo Koga-
-Kagome- rispondo con un flebile sorriso che ricambia. Ha anche dei bei denti.
-Che passioni hai?- mi chiede.
Ah giusto, in 120 secondi dobbiamo conoscerci il più possibile.
-Mmm.. mi piace andare al cinema… leggere..- inizio pensandoci un po’ su.
Lui arriccia il naso.
-Ti piace correre?-
Cor.. che cosa? Ma non scherziamo.
-No- replico secca. Quella è una prerogativa di Ayame, io, il massimo che posso fare, è il tifo.
-Ah… - dice con aria triste. Credo di aver appena perso cento punti.
-E a te cosa piace fare?- gli chiedo.
Lui mi osserva un attimo in silenzio.
-Correre- ripete.
Ok. Quello lo avevo capito.
-Sì.. intendevo apparte que-
 
TinTinTin
 
-Beh, ciao, è stato un piacere- dice.
Koga sorride e si alza lasciando il posto al prossimo ragazzo.
Guardo la scheda sulla quale devo mettere la crocetta di fianco al nome. Voglio rivederlo? Sì, o no?
………
Facciamo che no.
 
*******18 minuti al termine*******
Ecco il prossimo. Un ragazzo dai capelli corti castani e dagli occhi color cielo si siede di fronte a me.
-Cia- faccio per salutare ma lui mi interrompe.
-Sono Tatewaki Aristocrat Kuno, nobile duca e legittimo erede della dinastia Kuno. Dolcissima creatura dai capelli corvini e dalle labbra rosee, mia futura amata e moglie, madre dei miei eredi di sangue reale, dimmi: da dove ti sovviene cotanta bellezza ed eleganza? Sei forse la reincarnazione di un angelo? Di una Dea? Una sirena, forse, giunta per ammaliarmi e portarmi con sé sul fondo degli abissi infiniti?
Oh mia giovane pulzella, lasciati rimirar ancora, permettimi di rapirti. Il mio cuore ti anela, il mio corpo ti desidera e vedo il desiderio anche nei tuoi occhi. Vorresti baciarmi, lo so, la mia immane bellezza ti ammalia, il mio corpo possente è delizia per i tuoi occhi. Oh, ma come sei seducente con i capelli scomposti e il tuo odor di vaniglia mischiato al fetore della pioggia… mi incanti e mi fai sospirar d’amor. Mia dolce, dama, dimmi: qual è il tuo nobile nome?-
 
TinTinTin
 
……
Cancello la riga con una linea.
 
*******16 minuti al termine*******
-Ciao-
-Ciao-
Sospiro fissando desolata un giovane dai capelli in disordine, neri come la notte e dall’abbigliamento … insolito. Camicia completamente aperta e… se non erro… quella è una matita nera a contorno degli occhi?!
-Io sono Kagome- dico scrutandolo tra il curioso e l’affascinato.
-Jakotsu- mugugna quasi infastidito.
Intanto, magicamente, ci vengono consegnati dei drink. Beh, questo sì che è qualcosa di davvero gradito.
-Cosa ti porta qui?- gli chiedo, sorseggiando il mio alcolico alla frutta.
Lui schiocca la lingua ed indica il ragazzo alla sua destra.
Ottima spiegazione…
-E-e’ un tuo amico?- la sparo lì. Lui nega.
-Ehm… non capisco- balbetto imbarazzata.
Lui sbuffa.
-Cocca. Sono qui solo per stare seduto tra questi maschioni. Voi donne non mi interessate minimamente- esordisce ed io sgrano la bocca a pesce lesso.
Ma seriamente sta succedendo tutto questo a me?
-Ah- riesco a dire solo questo.  –O-ok-
Ora si spiega l’abbigliamento.
 
TinTinTin
 
-Ciao eh!- mi dice lui facendomi l’occhiolino.
Sì… ciao.
E depenniamo pure questo.
 
*******14 minuti al termine*******
Un fruscio mi fa alzare lo sguardo sul nuovo “concorrente”. Porta i lunghi capelli neri in una coda bassa ed un brivido mi attraversa quando i suoi profondi occhi neri mi scrutano quasi infastiditi.
E questo che problemi ha?!, mi chiedo, sentendo le gambe molli.
Dio, che sguardo assassino!
-Sesshomaru- si presenta. Anche la sua voce è pungente, fredda.
-K-Kagome- balbetto. Questa è la serata in cui diventerò balbuziente, me lo sento.
Silenzio.
-Ahem… come va?- dico per rompere il silenzio.
-Feh. Che scontata-  mormora con aria distratta. C-come?! Ma questo è stronzo!
-Senti tu…- faccio per partire con una serie di invettive quando la voce di Akane mi fredda.
 
-Porco Maniaco!-  urla.
-Donna violenta! Acida!-
-Antipatico, maschilista!-
-Cos..?! Non sei per niente, per niente carina!-
 
Mi massaggio la tempia, pregando Dio, la madonna e tutti i santi di risvegliarmi da questa serata assurda.
Alzo lo sguardo sul tipo di fronte a me e sospiro.
-Stavamo dicendo?- chiedo.
Lui dilata le narici e sbuffa lentamente, mostrando apertamente la sua insofferenza nei miei confronti. Apro la bocca scioccata da tanta stronzaggine.
-Ah, giusto, che sei uno str-
 
TinTinTin
 
Ma perché cazzo vengo sempre interrotta quando lo sto per insultare?!
Prendo la scheda e rimarco sei o sette volte la X sul NO.
 
*******12 minuti al termine*******
Un ragazzo dai capelli lunghi sino al sedere raccolti in una treccia prende posto, sostituendo (grazie a Dio) il tipo insopportabile.
Mi guarda per un istante pensoso, grattandosi il mento, ed io mi muovo nervosa sulla sedia.
Schiocca la lingua e un sorriso radioso si forma sul suo viso dai lineamenti marcati.
-Ciao bellezza- esordisce.
-Ciao- mormoro titubante. –Come sta andando la tua serata?-
Lui ridacchia ed io sorseggio il mio drink.
-E me lo chiedi? Benissimo. Siete tutte splendide- commenta  -Beh, anche tu lo sei, anche se sembri appena esserti infilata in un cespuglio di bacche-
Il drink mi finisce di traverso ed inizio a tossire.
-Potevi anche non farmelo notare. Il tuo nome, mister simpatia?- gli chiedo e la voce non tradisce una punta di astio. Mi ha appena paragonata ad un cespuglio di bacche, santi Kami.
Lui sghignazza divertito.
-Bankotsu. E tu, bellezza?- chiede con voce seducente. Ah certo, ora vuole intortarmi,
-Mi chiamo Kagome-
-Esci con me, domani?- provoca.
Io arcuo un sopracciglio.
-Ne dubito. Hai offeso la mia femminilità- dico ironica.
Lui ride ancora e si sporge verso di me.
-Dicono che io sia bravo. Saprei farmi perdonare- sussurra con un tono di chi sembra voler inseminare tutta la razza femminile del Giappone.
Devo mordermi un labbro per non scoppiare a ridergli in faccia. Mi sporgo anche io.
-Mai credere alle dicerie- bisbiglio in risposta.
 
TinTinTin
 
Lui si raddrizza lentamente sulla sedia senza smettere di guardarmi.
-Metti sì, bellezza. Non te ne pentirai-
Io ridacchio. Per lo meno mi fa ridere.
Ma ovviamente, la crocetta finisce sul No.
 
*******10 minuti al termine*******
I ragazzi scivolano di un posto ancora una volta ed ecco un ragazzo direi… divino. Occhi blu intensi, capelli castano scuro raccolti in un codino. Davvero bello.
-Buonasera signorina- dice galantemente. Oh, forse un ragazzo normale..?
-Buonasera. Il tuo nome?- chiedo sorridendo.
-Miroku, e tu divina fanciulla?-  domanda. Wow, addirittura divina…
-Kagome-
Ha un modo di fare davvero rassicurante. Per la prima volta, questa sera, mi sento a mio agio con uno di questi sconosciuti.
-Senti, Kagome, non voglio sembrarti sgarbato…-
Ecco appunto. Sentiamo come mi crolla il castello.
-…  ho visto che eri in compagnia di alcune ragazze quando sei arrivata..- dice, per nulla imbarazzato.
-Sì. E..?- lo esorto.
-Tra cui una. E’ la ragazza che sta alla posizione 2. Sarà il mio ultimo turno-
Mi sporgo all’indietro con la sedia per vedere chi è. Sorrido nel riconoscere la fluente chioma nera.
-E’ Sango- dico tornando a sedermi composta. Un sorriso mi increspa il volto.
Lui mi fissa negli occhi in attesa che io dica qualsiasi cosa. Sembra pendere completamente dalle mie labbra.
-Cosa vuoi sapere?- gli chiedo, cedendo al suo sguardo supplicante.
Miroku congiunge le mani in preghiera.
-Qualsiasi cosa pur di ottenere un suo SI sulla scheda. Ti prego-
Non riesco a trattenermi ed esplodo in una risata. Mi piace, Miroku. E’ spontaneo, gentile. Non lo vedrei male assieme a Sango.
-Le piace il cibo cinese- mormoro distrattamente. –E adora guardare i cartoni animati-
Lui si illumina.
-Grazie- dice. –Sappi che se non ci fosse stata lei, avrei chiesto a te di essere la mia futura moglie-
Ridacchio scuotendo la testa.
Che tipo.
 
TinTinTin
 
-Allora in bocca al lupo- gli dico facendo l’occhiolino e lui ricambia mostrandomi il pollice in alto.
Ok…
Scartiamo anche Miroku.
 
 
*******8 minuti al termine*******
-Ciao-
-Ciao- dice il buffo ragazzo appena sedutosi di fronte a me. Porta una strana bandana gialla e nera sulla fronte. Tiene lo sguardo basso, sembra davvero imbarazzato.
-Ti senti bene?- gli chiedo.
Lo vedo sussultare ed arrossire terribilmente. Oh, Kami!
-S-sì, g-grazie- balbetta, fissando con enorme interesse il tavolo.
E' così… tenero!
-Sei sicuro? - domando. In realtà questo giovane non sembra proprio tranquillo. Si muove a disagio sulla sedia, guardandosi intorno quasi spaesato.
Lui annuisce.
-Io sono Kagome. Come ti chiami?- gli chiedo con un sorriso. Lui arrossisce di nuovo.
-R-Ryoga Hibiki-
-E come sta andando la tua serata? Ti diverti?-
Magari con qualche domanda riesco a farlo rilassare. Sembra così teso…
-N-non proprio. Io in realtà non dovrei essere qui- mormora, arrossendo nuovamente.
-In che senso?-  Ora sono curiosa.
-Stavo cercando di raggiungere Nerima- dice. -E sono finito qui-
Non credo di aver capito bene.
-Stai dicendo che… ti sei perso?- domando poco convinta.
Lui annuisce. Io bevo. Sì, devo decisamente bere. Perché mai qualcuno che si perde dovrebbe poi finire dentro un locale a fare lo Speed Date?!
Mi schiarisco la voce.
-Capisco. Sai, anche io sono di Nerima- dico, tanto per proseguire questa nuova ed entusiasmante conversazione.
Lui si illumina.
-Davvero?!- esulta. Io annuisco.
 
TinTinTin
 
-Davvero. Magari ci incontreremo in giro. Ciao!- lo saluto mentre si alza dalla sedia.
-Lo spero! Allora a presto, Kagome!-
Se non ti perdi….
E aggiungiamo un NO alla lista.
 
*******6 minuti al termine*******
Un ragazzo con il codino raccolto in una treccia e degli incredibili occhi blu prende posto di fronte a me.
-Buona sera-
-C-ciao- saluto imbarazzata. Cavolo, certo che alcuni di questi ragazzi sono proprio splendidi.
Il nuovo arrivato mi scruta curioso per qualche secondo poi, senza preavviso, i suoi occhi iniziano a mandare lampi.
-Tu… assomigli terribilmente a quella furia laggiù!- borbotta girando la cannuccia nel suo bicchiere.
-C-come?- balbetto.
Lui sbatte le mani sul tavolo e poi indica una ragazza.
-Quella matta! La matta con i capelli blu! Mi ha tirato una sedia in testa!- ringhia. Ed io capisco perfettamente a chi si riferisce.
-Akane?- mormoro, sapendo già di colpire nel segno.
-Proprio lei! E come dicevo, tu le somigli! Sei sua sorella?- azzarda.
-Già, lei è la mia sorellina minore- gli do conferma, e nelle sue iridi blu passa un guizzo.
-E`una violenta!- sibila.
Mi mordo un labbro per non ridere.
-Lo diventa quando è imbarazzata, soprattutto se c'è di mezzo un bel ragazzo- dico e lui avvampa.
-Sarà! Ma a me, lei non piace per niente!- borbotta. Ah no, eh?
-Davvero? È un peccato, perché credo che invece tu le piaccia- dico fingendo un tono distratto.
Lui si drizza sulla sedia, improvvisamente attento. Bingo!
-Tu credi?!-
Io gli faccio l'occhiolino.
-E'mia sorella, la conosco. Devi averla colpita per aver scatenato la sua parte violenta. Fidati di me… ha un lato molto dolce… se avrai pazienza di conoscerla meglio, lo vedrai da te- dico sorridendo, e lui ricambia il sorriso.
Caspita se è carino!
 
TinTinTin
 
-B-beh grazie, ci penserò su- balbetta arrossendo. Come se davvero ne avesse bisogno!
Lo saluto con un cenno della mano.
Eh… e depenno. Questo ha il marchio di mia sorella.
 
Sento un brivido passarmi sulla schiena. Che succede? Ho una sensazione strana, come se… qualcuno mi stesse osservando.
 
*******4 minuti al termine*******
Un tizio con l'aria fax simile allo stronzo di prima si siede di fronte a me. Ha i capelli ondulati, neri come la notte e due occhi a dire poco inquietanti. Sono scuri ma sono certa di vedervi all'interno delle sfumature rossastre.
-E tu chi saresti?- chiede. Ecco un altro esaltato. Quattro parole e vorrei già prenderlo a sberle.
-Mi chiamo Kagome- ringhio tra i denti.
Quello sbuffa.
-Pff! Che nome ridicolo-
Come, come, come??!! Ma chi si crede di essere questo qui??!!
-Cafone- sibilo, fulminandolo con un'occhiata assassina.
-Mmh. Sì, sei decisamente insulsa- commenta ancora, e sono certa di sentire il "crack"della mia pazienza andare in frantumi.
Prendo aria nei polmoni, pronta a mandarlo a fanculo quando mi fermo di nuovo tramortita dalla stessa sensazione di prima: mi sento osservata.
 
-Ehi, tu! Smettila di guardarla, sono io la tua partner ancora per qualche secondo!- mugugna la voce della tizia seduta affianco a me.
 
Allora… è lui! Non oso voltarmi verso il ragazzo che sarà il mio ultimo partner. Sento il cuore rimbombarmi nelle tempie, mentre mi ostino a concentrarmi sulla faccia da schiaffi del tizio che ho di fronte.
-Ti sei ammutolita?- mi riporta alla realtà lo stronzo di cui non conosco nemmeno il nome.
-Oh, no. Stavo giusto pensando a come mandarti all'inferno- commento con un ghigno di scherno e lui socchiude gli occhi.
Afferro la penna e lo fisso, inchiodando i nostri sguardi. Prendo la scheda e senza togliere il contatto visivo depenno lentamente, molto lentamente, la riga con il suo numero partecipante.
 
TinTinTin
 
-A mai più… - ora mi permetto di guardare il foglio per leggervi il nome  -…Naraku-
Lui storce la bocca ma finalmente si leva di torno.
Oh… bene.
Chiudo gli occhi e mi appoggio un attimo allo schienale.
Dio, ancora due minuti e sarà tutto finito. Mai passato una serata più assurda.
 
-Vedo che ti sei asciugata-
Una voce calda mi fa aprire le palpebre scatto.
Mi ritrovo inchiodata da due occhi neri, profondi e dall'aria ironica.
Metto a fuoco il volto, i lunghi capelli corvini e, ad ogni secondo che passa, mi sento sempre più avvampare.
Non.è.vero.
-T-tu!- dico sotto shock. Ma questo è il tipo che mi ha fatto una radiografia quando mi sono beccata l'acquazzone!
Le sue labbra si arcuano in un sorrisetto ironico.
Sbuffo, arrossendo come poche volte in vita mia. Possibile che questa serata non abbia speranze di migliorare?!
-Che vuoi?!- gli chiedo irritata.
-Non dovresti essere più cortese?- dice fintamente offeso.
-Non con chi mi fissa in quel modo!- ringhio stringendo convulsamente le mani sul bicchiere del mio drink.
Lui inclina un poco la testa.
-E quando ti avrei fissato?- domanda con aria angelica. Oh, ma che odioso!
-Non fare il finto tonto! Mi hai squadrato poco fa, fuori dal locale!-
Lui si gratta il mento con fare pensante. Noto che ha delle mani grandi e le maniche corte lasciano scoperte delle braccia a dir poco tornite, perfettamente delineate.
-Forse hai ragione- dice. Forse?!
-Porco maniaco- borbotto, ed in questo momento mi sento molto "Akane".
Lui ridacchia.
-Mi chiamo Inuyasha-
-Porco maniaco ti si addice di più- sibilo, arrossendo ancora. Il suo sguardo non mi piace, il suo sorriso non mi piace, il modo in cui mi guarda non mi piace.
Inuyasha scuote la testa.
-Solo perché ti ho guardato le gambe?- chiede.
Il mio rossore si accentua.
-No, è il modo in cui l'hai fatto- borbotto.
-E come l'ho fatto?- mormora. Vedo i suoi occhi posarsi per un istante sulle mie labbra, ed io le inumidisco in automatico. Mi manca l'aria.
-C-come se… volessi….- provo a spiegarmi, ma i suoi occhi neri mi inghiottiscono. Questo ragazzo ha qualcosa… che mi fa avvampare. E non posso negare che sia bello, una bellezza selvaggia.
-Se volessi?- mi incita con voce roca, ed io resto incantata da quel suono, sentendo uno strano calore invadermi le membra.
-Mangiarmi- sussurro, deglutendo. Ho caldo, caldo, caldo! Sto per evaporare!
I suoi occhi diventano improvvisamente più neri, le sue pupille si dilatano. Muoio.
 
TinTinTin
 
Il suono della campanella riempie le mie orecchie, ma non mi muovo, lui nemmeno. Continua a fissarmi in silenzio, con un sorriso sulle labbra che non capisco se sia canzonatore o meno.
Poi lentamente si alza, si sporge un poco sul tavolo e con una mano mi scosta una ciocca di capelli dal viso.
-Beh ci vediamo, misteriosa donna della pioggia- sussurra.
-Ah.. sì- mormoro inebetita. Ah, sì, cosa?! Ma che figura di merda!
Mi lascia lì sulla sedia a fissare il vuoto, le gote in fiamme ed il cuore che pare un tamburo nel petto.
Oh, Kami.
Vi invitiamo a consegnare le vostre schede allo staff! Speriamo vi siate divertiti e di aver trovato la vostra anima gemella!
-Kagomeeeee-
La voce di Sango mi arriva dritta nel cervello, squillante e radiosa.
-S-Sango- balbetto, sventolandomi con la scheda per farmi aria.
-Oh, è stata una serata fantastica! Credo di essermi presa una cotta pazzesca per Miroku! Hai presente? Occhioni blu, codino…- io annuisco, continuando a fissare come una deficiente la sedia vuota dove prima era seduto Inuyasha. Possibile che un uomo possa farmi un tale effetto?
-Ma Kagome… stai bene?- chiede Sango ed io muovo su e giù la testa. Sembro una cretina strafatta.
-Ma non hai ancora consegnato la tua scheda!- esclama, prendendola dal mio tavolo.
-E-Ehi!- borbotto contrariata.
-Ed hai messo tutti "no"??!! Ma possibile, Kagome!?- dice guardandomi in cagnesco.
Poi senza darmi tempo di replicare la vedo andare verso un tipo dello staff a consegnargli la mia scheda.
Ah bene. Ottimo. Fantastico. Io non avevo nemmeno compilato l'ultima riga relativa i 120 secondi con Inuyasha. E cosa avrei messo poi?
Avvampo, passandomi una mano sulla guancia. Non lo so, davvero. Non riesco nemmeno ad identificare questa sensazione… cos'è? Astio misto… attrazione? Nessun uomo mi ha mai guardato con quegli occhi. Brucianti, intensi. Sembrava davvero .. spogliarmi.
Sospiro e mi alzo. Ormai è andata. Probabilmente non lo rivedrò mai più.
 
Quindici minuti dopo siamo fuori dal locale. L'aria fresca mi investe ed io mi sento sollevata.
Sono ancora accaldata, per cui questa brezza è un toccasana.
Le ragazze non fanno che parlare dei loro spasimanti. A quanto pare tutte hanno fatto centro.
Akane ha conquistato Ranma, che anche se restio deve aver messo SI sulla scheda,  visto che le ha mandato un sms con scritto "sei un maschiaccio, ma sei carina".
Sango e Miroku stanno chiacchierando in un angolo e credo stiano facendo una battaglia a chi cede per primo nel baciare l'altro, visto che le loro bocche sono a pochi millimetri di distanza.
Kikyo sta……..beh… parlando con quel Naraku. Rabbrividisco. Kami, che coraggio. Cosa mai l'avrà conquistata, lo sa solo lei.
Rin mi ha mostrato poco fa un sms di Sesshomaru in cui le dice che se vuole rivederlo glielo concede. Ma che razza di snob. Dov'è finita la cavalleria? È lui che si fa desiderare… incredibile.
Nabiki ha un appuntamento con Kuno. Anzi… Tatewaki Aristocrat Kuno. Ha detto che le sembra un buon partito. A me sembra solo matto, ma basta sia felice lei….
Ayame pare aver trovato in Koga l'uomo della sua vita. Hanno già stabilito di rivedersi l'indomani, lui la porterà fuori a cena.
Sono davvero felice per loro, non avrei mai scommesso che una serata tanto assurda potesse portar davvero l'amore. Quanto a me…. Beh, io sto bene con me stessa. Già…
Sospiro e guardo la luna. Le nuvole cariche di pioggia sembrano essersi allontanate.
-Stai bene, Kagome? Mi sembri giù- dice Sango, la quale pare aver salutato Miroku per questa sera.
-Sì, sto bene. Credo di essere solo un po' stanca- mormoro.
Lei mi scompiglia i capelli.
-Hai ragione, dovremmo andare. Avviso le altre-
La mia cara Sango, so di non averla intortata, ma non voglio rovinarle la serata con i miei piagnistei.
Bzzz Bzzz
Sussulto, colta alla sprovvista dal vibrare del cellulare nella mia borsa. Chi sarà mai a quest'ora?
Di nuovo un brivido mi attraversa e sento il cuore esplodermi nel petto. Ho un presentimento…
Con dita tremanti lo afferro ed osservo lo schermo.
 
Da: Numero Sconosciuto 340541…
Domani sera esci con me?
 
Cosa..?
Alzo lo sguardo di scatto confusa e… lo vedo.
Dall'altro lato della strada Inuyasha mi sta guardando con lo stesso sorriso impertinente ed il cellulare in mano.
Ma come fa ad avere il mio numero? Un'improvvisa consapevolezza mi fa voltare la testa verso Sango, che mi guarda anche lei con un misterioso ghigno e … poi mi fa l'occhiolino.
Trattengo il fiato mentre con un'espressione perfettamente idiota torno a guardare Inuyasha.
-Allora? Non rispondi?- urla per farsi sentire da me, sovrastando il rumore del traffico.
Fisso il cellulare. E poi lui. Poi ancora il telefono.
Che seccatura. Devo pure usare le mie ultime facoltà mentali per rispondere a questo… questo… presuntuoso!
Digito velocemente la risposta con le guance arrossate ed il cuore in subbuglio.
Premo Invio. Dannazione a lui ed al Semaforo Rosso.
 
Sì. Idiota.
 
 
 
 



ANGOLO AUTRICE
 
 Ce l'ho fatta finalmente a finirla! Oddio, è una cretinata lo so! Non so nemmeno se è uscita abbastanza divertente come avrei voluto, ma non sono esattamente brava in questo genere di cose, ma ci ho provato.

Spero possa essere di vostro gradimento comunque, nonostante la demenzialità! XD

Mi rimetto ai vostri commenti!
Un bacione a tutti!
Manu
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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