AQUARIUS' CAT TEMPLE

L'esperienza con Shaka make-up artist non era andata troppo bene, ma Lily aveva iniziato lo stesso a svelare alcuni episodi divertenti accaduti dentro le mura della dépéndance di villa Kido. Di conseguenza, i Gold Saint avevano designato un altro di loro per fare da 'spia' e farsi raccontare altro.
Il prescelto stavolta era stato Camus, il quale aveva ancora meno idee del biondo compagno d'armi su come convincere la ragazza a dire di più. Tuttavia, riuscì abbastanza brillantemente ad invitarla al Santuario.

Si dà il caso che la Casa dell'Acquario fosse piena di tutti i gatti che il padrone di casa e il suo amante di tre case più sotto si regalavano ad ogni occasione. Non era infatti conveniente accoglierli all'Ottava, Antares avrebbe potuto far loro del male.
Fu proprio quell'insieme di graziosi cuscini miagolanti che Lily vide appena mise piede nel portico dell'Undicesima Casa. Naturalmente elargì ad ogni micio una coccola, un grattino sotto il muso oppure, quelli piccoli, li prese in braccio e diede loro bacetti sulla testolina.
Non era arrivata a premiare la metà di quei dolci animali quando comparve Camus che, cercando di essere un po' meno freddo del solito per dare agli altri quel che volevano, la invitò ad entrare.
La ragazza seguì il padrone di casa, ma mentre camminava i gatti le si strusciarono addoso, facendola barcollare. Quando si mise a farle le fusa anche il gatto che l'Acquario teneva in braccio, uno color cannella con occhi estremamente somiglianti a quelli di Milo e che perciò era il suo preferito, Lily svenne, incapace di resistere ulteriormente a tanta morbidezza felina.
Il cavaliere, che non voleva gente sul pavimento di casa propria a parte Hyoga e Milo (ma per motivi completamente diversi), si affrettò a portare la ragazza dagli altri. Bisognava farla rinvenire, se non altro per farsi raccontare le disavventure dei bronzetti.

Accampati nel giardino dell'Undicesima (dove si erano nascosti già prima, per origliare eventuali pettegolezzi), i Gold Saints stavano cercando il modo di far tornare in sé la babysitter, quando Shaka sparì senza dir niente.
Ritornò un paio di minuti più tardi con in mano un libro, che appoggiò delicatamente sul petto della ragazza. Gli altri non capivano a cosa potesse servire quel libro, che aveva sulla copertina una rosa e una mezza maschera, ma di lì a poco dovettero ricredersi.
La ragazza portò lentamente le mani sul libro e, come attingendo da esso la forza, socchiuse gli occhi risvegliandosi.
Allora Camus, che era ancora incaricato di scoprire gli ultimi pettegolezzi, le chiese come stesse e se le fosse venuto in mente qualche episodio divertente da raccontare.
Lily disse loro di quella volta che, per santa Lucia, avevano impacchettato Hyoga come regalo per Shun, senza tralasciare il fatto che il Cigno ci aveva quasi rimesso le penne. Tutti si misero a ridere, compreso l'Acquario che in fondo pensava che il suo allievo si fosse meritato un tal trattamento.
Finito il racconto, la ragazza timidamente chiese: "Potrei... potrei coccolare nuovamente il gatto color cannella?"

ANGOLO AUTRICE
Credo si sia capito che né l'autrice né la babysitter possono resistere alla vista dei gattini, ma che ci volete fare?
Come pensate che se la sia cavata Camus come pettegolo? Sempre se si può dire che l'abbia fatto...
Mi sono ispirata a questo prompt di otpprompts su tumblr:

Imagine you go to your favorite character’s home for the first time. The strange thing is that there are cats everywhere. Your favorite character welcomes you inside before they pick up their favorite feline. As you step in the door, the cats all surround you at once and rub against your legs, purring.

Nel prossimo aggiornamento vedremo in azione una coppietta che mi sta molto a cuore... avete indovinato di chi parlo?
Ma non crediate che la minisaga dei Gold pettegoli sia terminata qui. Oh, no.
Alla prossima!
                                                                                                                          Lan Shuihua

PS se vi stavate domandando com'è il gatto con gli occhi di Milo, eccolo qui.