Caro
ragazzo
ideale,
O
forse sei un
uomo ideale? Chissà.
Ti
ho immaginato
tante volte e sempre in forme ed aspetti diversi, ma per me sempre
speciale ed
unico…
Ed
impossibile.
Caro
ragazzo
ideale, io non so dove tu sia, se davvero esisti.
Penso
che sarai
per sempre solo una mia folle fantasia impossibile da realizzare.
Caro,
penso
che anche
tu abbia una ragazza ideale…
o
un ragazzo…
di
sicuro non
potrei essere io.
Sono
piena di
difetti e non merito tale perfezione.
Quindi
so che
non ti avrò mai.
Penso
di non
poterti nemmeno trovare.
Chissà
dove sei
e cosa stai facendo.
Tante
persone le
ho scambiate per te e la delusione è stata grande.
Del
resto si sa:
chi
si aspetta
troppo poi rimane deluso,
ed
io mi
aspettavo te.
Tu
sei troppo.
Sei
troppo per
una persona come me.
Io
non sono una
ragazza ideale e non potrò mai essere al tuo fianco.
Non
ti troverò
mai,
eppure
il
pensarti, l’immaginarti mi rende tanto felice.
Sei
così bello.
Almeno
io così
ti ho ideato.
Ecco.
Ti
ho ideato io.
Quindi
non puoi
esistere.
Allora,
caro
ragazzo ideale,
Com’è
stare dove
sei?
Scommetto
che è
l’ideale.
Ti
ho pensato
così tante volte, ti ho immaginato al mio fianco,
con
la mano
stretta nella mia,
ho
immaginato di
baciarti e di piacerti.
Ma
so che non
sarà così…
Perché
io non
sono l’ideale.
Lo
so, sogno
troppo,
tu
sei troppo, e
non posso averti.
Condurrò
una
vita infelice sapendo di non poterti avere.
Ho
provato anche
ad accontentarmi…
Ma
anche loro
non mi hanno voluta,
come
potresti
volermi tu?
Caro
ragazzo
ideale
spero
che tu sia
felice.
Sii
felice anche
per me, perché io rimarrò sola.
Pensando
a te.
Sono
una
sciocca, ma è l’unica cosa che può rimanermi,
la
mia
immaginazione, quella in cui sono con te.
Ma
tu non sarai
mai con me.
Hai
avuto così
tante sembianze che credo non ti riconoscerò più.
Allora
ti dico
addio, caro.
Addio
a te,
amore impossibile.
Con
amore,
tua
per sempre
Giuly,
la
ragazza che sogna troppo…
Piegò la
lettera in tante parti, fino a farla diventare minuscola e la sistemò
lì. Come
se qualcuno la stesse aspettando. Come se quel qualcuno entrasse
apposta per
leggerla.
- Giuly,
scendi, è pronto da mangiare – la chiamò la madre aprendo di poco la
porta
della sua camera.
- Arrivo… -
rispose mogia e triste, ma senza lacrime agli occhi.
- Qualcosa
non va?
- Niente –
finge un sorriso. Segue la madre in cucina senza fiatare.
- Mi spiace
che la situazione a casa ti rattrista…
- Mamma – la
fermò dal continuare – Lo so che non è colpa di nessuno se vi state
separando. È
l’amore che finisce. Me ne rendo conto.
Angolo
autrice:
Grazie di
aver letto. Spero che, nonostante l’argomento un po’… triste, vi sia
piaciuto
ugualmente, vi prego di lasciarmi una recensioncina :) e al prossimo
pezzetto
del mio cuore <3
La ragazza con
la sciarpa verde.