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Autore: Alexiochan    13/09/2016    4 recensioni
Kariya si sta annoiando durante la lezione di storia sulla prima guerra civile romana. Ma avrà da ridirsi una volta che la sua fantasia lo trascinerà nella sua versione personale del mondo a quei tempi.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kariya sbuffò piano per l'ennesima volta, quanto poteva essere noiosa la lezione di disegno tecnico? E poi a che diavolo serviva se tanto lui nemmeno si sognava di diventare architetto? Era inutile, punto e basta. Finalmente la campanella lo liberò dal suo insopportabile professore e i due minuti seguenti al cambio d'ora li trascorse cercando di pulirsi le dita dalla grafite. Odiava le squadre e il sentimento era reciproco; appena terminato l'anno le avrebbe spezzate in mille frammenti di plastica e dato il libro in pasto alle fiamme del suo camino. Ghignò sadico al pensiero. La professoressa di storia entrò in classe distogliendolo dai suoi pensieri vendicativi. Tutti gli alunni si alzarono in piedi e bofonchiarono un "buongiorno prof" prima di ricadere mollemente sulle sedie. Kariya poggiò i gomiti sul tavolo sorreggendosi la testa con le mani e si preparò psicologicamente a un bel sonnellino ad occhi aperti. La professoressa cominciò la sua tiritera sull'antica Roma, sulla battaglia contro con Mitridate e il successivo scontro tra Mario e il suo generale Silla, scontro che diede vita alla prima guerra civile romana. Stranamente Kariya si trovò interessato, quasi affascinato. La sua professoressa gesticolava senza guardare in faccia gli alunni, gli occhi le brillavano come se stesse parlando della cosa piú bella del mondo. Tutti i ragazzi e le ragazze pendevano dalle sue labbra e ben presto la fantasia di Kariya lo teletrasportò nelle strade dell'antica Roma, quando Silla, una volta diventato dittatore, aveva proscritto i suoi nemici politici mettendoli in una lista "nera". Chiunque avesse ucciso le persone presenti nella lista non avrebbe avuto alcun tipo di punizione. Un metodo impeccabile e subdolo per eliminare le seccature. Kariya camminò in mezzo ad una stradina piena di gente in toga che intrecciava cestini di vimini, impastava il pane, malleava il metallo. Tutti si davano un gran d'affare, non c'era alcun dubbio. Kariya si avvicinò alla lista nera e lesse velocemente i nomi, soffermandosi al centro con un ghigno soddisfatto: Shindou Takuto era tra i nomi. 
-Onorevole Kariya Masaki Silla, abbiamo scoperto dove si rifugia il senatore Shindou. Il comandante Tsurugi sta già provvedendo ad eliminarlo.- ansimò Kageyama dopo aver fatto una corsa per raggiungerlo. Il turchese annuì visibilmente soddisfatto. 
-Molto bene. Torno al mio palazzo, dì ai servi di portarmi della pizza.-
-Ma Onorevole, non è ancora stata inventata la pizza.- gli fece osservare il violetto. 
-Ah, hai ragione. Allora fammi portare dell'uva o qualche altra specialità locale.-
-Sissignore.- rispose prontamente il generale, correndo subito ad avvisare i servitori. Kariya tornò bello contento alla sua reggia e si sdraiò su un divanetto coperto da un tessuto morbido rosso scarlatto, come la sua toga. Si spaparanzò per bene e chiuse gli occhi, godendosi l'aria che gli davano i ventagli sventolati da due serve in piedi accanto a lui. Le tende che fungevano da porta vennero scostate e Kirino Ranmaru fece la sua comparsa reggendo tra le mani un vassoio carico d'uva e formaggi. 
-Lasciateci soli.- disse soltanto il turchese e le servitrici obbedirono subito, allontanandosi in fretta dal salone. Kirino sospirò per farsi coraggio, o almeno così pensò Kariya. In realtà si sforzava di non mandarlo in qualche bel posto, come Forlì, ad esempio. 
-Onorevole Silla.- si inchinò rispettosamente il rosa, avvicinandosi poi al divanetto e cominciando ad imboccarlo. Kariya lo osservò attentamente: indossava una semplice tunica beige chiaro legata in vita da una cintura di corda marrone chiaro, i lunghi capelli rosa erano tenuti sciolti e gli sfioravano dolcemente le scapole, solo una coroncina di cuoio fungeva da cerchietto per risaltare la frangetta sbarazzina. Era bellissimo pure in versione romana antica. Kariya si riscosse dai suoi pensieri poco casti arrossendo, non era il caso di fare cose del genere, anche se nessuno avrebbe osato obiettare o commentare vista la sua posizione sociale. Si lasciò imboccare puntando i suoi occhi ambrati in quelli color mare tropicale di Kirino finché la frutta non finì dal piatto. Il rosa gli sorrise affabile.
-Posso fare altro per voi?- 
Kariya ghignò come al solito. 
-Puoi andare, schiavo.- 
Kirino si trattenne dal roteare gli occhi o piú semplicemente prenderlo a schiaffi. Si inchinò nuovamente ed uscì dal salone. Tenma entrò trafelato subito dopo, i sandali sporchi di polvere per il viaggio nelle stradine di campagna. 
-Onorevole Silla.- esclamò il castano. -Ho incontrato re Ibuki Munemasa Mitridate e mi ha lasciato un messaggio per voi.- 
-Di che si tratta, messaggero?- 
Tenma prese un bel respiro prima di iniziare a parlare a macchinetta. 
-Allora, io sono andato da lui e gli ho detto "De" e lui ha fatto "Boia, allora io ho detto "Boia de" e lui ha fatto "Boia".- 
Il turchese lo guardò stranito.
-Cosa?-
-Allora, io sono andato da lui e gli ho detto "De" e lui ha detto "Boia", allora io ho fatto "Boia de" e lui ha detto "Boia".- 
-Non ti seguo.- commentò Kariya con aria confusa.
-Io ho detto "De" e lui ha fatto "Boia", poi io ho fatto "Boia de" e lui ha detto "Boia".- 
-Ma che cavolo significa?!- sbraitò il dittatore Silla con aria sconvolta, non riusciva a capire se Tenma lo stesse prendendo in giro o no. Quest'ultimo sbuffò scocciato di dover ripetere di nuovo. 
-Io ho detto "De" e lui ha fatto "Boia", allora dico "Boia de" e lui fa "Boia".- 
A Kariya venne un tic all'occhio.
-Che vuol dire?!- 
-Vuol dire che io ho detto "De" e lui ha detto "Boia", poi io ho fatto "Boia de" e lui ha detto "Boia"!- 
Tenma stava per essere strozzato dal turchese, quando Tsurugi entrò nel salone. Si inchinò, l'elmo da battaglia tenuto in mano e sguardo affilato come sempre. 
-Onorevole Silla, devo informarvi che il senatore Shindou si è rifugiato presso la corte di re Mitridate.- 
Kariya pestò un piede a terra e sbuffò scocciato. 
-Miei dei quanti siete inutili! Vedete di eliminare quello spazzolone per pavimenti una buona volta!- sbraitò infuriato. 
-Ma Onorevole, significherebbe fare guerra al re.- osservò Tenma, visibilmente intimorito dalla piega che stavano prendendo gli avvenimenti. 
-Non m'interessa!- 
-Kariya!- 
La voce della professoressa lo riportò alla realtà. Il turchese sbattè le palpebre piú volte per riprendersi dal suo sogno ad occhi aperti. La prof era davanti al suo banco con le braccia incrociate ed espressione severa.
-Che vuol dire "Non mi interessa!"?-
Kariya non seppe cosa rispondere perciò si ammutolì.
-Vediamo se eri attento, come ha fatto Silla a sconfiggere Mitridate?- 
-Non l'ha sconfitto perchè aveva dei guerrieri mongoli.- borbottò il quattordicenne. 
-Sbagliato! A quei tempi la Mongolia non era ancora stata scoperta! Presta attenzione.- 
Kariya annuì con poca convinzione, poi si chiese mentalmente perchè quella lì non fosse ancora stata messa nella sua lista di proscrizioni, meglio conosciuta dagli abitanti del ventunesimo secolo come "Death Note".



Tana del disagio

Shiao a tutti! Ho scritto questa fanfiction perchè durante il mio primo giorno di scuola la prof di storia ci ha spiegato di Silla e Mario. Io non avevo pensato di scrivere una fic al riguardo, ma quando stasera ho raccontato la mia giornata alla mia famiglia, subito mio fratello mi ha proposto di scrivere una storia al riguardo. Era felicissimo quando ho detto di sì (io sono la piú grande, i nanetti di famiglia hanno undici anni :3) e adesso eccola qua. Spero vi piaccia o vi abbia anche solo strappato un sorriso. La dedico ovviamente al mio adorato fratellino e a tutti gli appassionati di storia (e di Kariya XD).
La parte di "Boia de" l'ho presa dal video del "Nido del Cuculo" su YouTube, era la parodia di Rocky Balboa. Me l'ha fatta vedere mio padre e sono morta dal ridere XD
Un abbraccio a tutti e un grande augurio per quest'anno scolastico a chi va a scuola, 

Alexiochan <3
   
 
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