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Autore: lapoetastra    13/09/2016    0 recensioni
Emana un odore inebriante, il corpo di lui.
Clarke lo respira a ondate, e si nutre di esso.
È un profumo che sa di rabbia, e di paura mal repressa, e di casa.
Sa di lui, dell’unica persona che Clarke abbia mai realmente amato nella sua giovane e tumultuosa vita.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarke Griffin, Raven Reyes, Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Emana un odore inebriante, il corpo di lui.
Clarke lo respira a ondate, e si nutre di esso.
È un profumo che sa di rabbia, e di paura mal repressa, e di casa.
Sa di lui, dell’unica persona che Clarke abbia mai realmente amato nella sua giovane e tumultuosa vita.
Le sue labbra sono morbidi piumini, a contatto con le proprie, nonostante siano disseccate e spaccate.
Quando Clarke lo bacia, per un attimo non pensa alla guerra che divampa come un fuoco accecante.
Per un secondo, non pensa a nulla.
Si gode semplicemente quel momento, l’ultimo di una lunga serie troppo presto interrotta, e gusta il sapore di lui sulle proprie papille, quell’intrinseco, dolce aroma che è ora inframezzato dal pizzicore salato delle lacrime.
Quando lo abbraccia, è un corpo forte persino tra i tremiti, quello che ricambia la sua stretta, e Clarke vorrebbe solo perdersi in quell’attimo in cui anche il tempo sembra essersi fermato, perdersi e non ritrovarsi mai più.
È il sangue caldo che scorre come un fiume in piena tra le sue mani e le inzuppa i vestiti, quello che si assume l’infausto compito di riportarla alla realtà.
È strano come gli occhi di lui siano ancora vispi e lucidi, nonostante la vita stia lentamente scivolando via dal suo organismo, abbandonando le membra indifese, che adesso sono come miseri fuscelli spezzati in balia di una tempesta.
Clarke potrebbe specchiarsi in quello sguardo, che è ora però troppo opaco perché possa vederla, che è adesso lo sguardo di colui che null’altro è che un involucro vuoto privo di anima.
La testa di lui è china sul collo, ed i lunghi capelli neri gli ricoprono il viso, e Clarke sorride, quasi, ripensando a come quella fosse la stessa posizione che assumeva quando lei gli baciava la pelle delicata della gola, circa una vita prima.
Solo quando estrae la lima affilata dallo stomaco ribollente di colui che è ormai solo un cadavere, arriva il dolore, e Clarke lo accoglie senza biasimo.
Dolore per ciò che ha fatto, per la vita che ha tolto e per la vita che a sua volta ha perduto per sempre.
Un grido agonizzante risuona in lontananza, la voce dell’angoscia.
Clarke si gira, per incontrare gli occhi dell’autrice di quell’urlo in cui è racchiusa tutta la propria cocente sofferenza interiore.
Guarda Raven.
Non è stata lei, ancora troppo paralizzata dallo shock anche solo per respirare.
Ma Clarke non può continuare la ricerca, ora, non adesso che le lacrime le hanno offuscato la vista, ed il mondo ha perso ogni colore, ogni profumo e ogni sapore che non sia quello di lui, lui che se ne è andato per sempre, portandosi con sé la felicità e la voglia di vivere di lei, lei che ha dovuto compiere l’ultimo gesto d’Amore.
 
Nell’ombra, nascosto dagli sguardi accusatori di coloro che l’hanno continuamente ed inesorabilmente considerato uno sporco assassino, un ragazzo ha gli occhi umidi di pianto a stento trattenuto, e la gola scorticata a causa del grido lancinante che ha liberamente abbandonato il suo cuore quando, pochi attimi prima, ha assistito alla morte della sola persona che non lo ha mai insultato, picchiato o minacciato. L’unico che lo ha sempre trattato come un essere umano, e non come un misero animale selvatico da abbattere.
L’unico che, forse, avrebbe potuto considerare un amico, in mezzo a tutta quella solitudine e quell’odio che lo opprimono e gli serrano l’anima in una morsa inallentabile, la quale mai si scioglierà, ora che lui è morto.
Ed a quel pensiero, un altro grido divampa dalla gola lacerata del povero, solo, crudele John Murphy.
E questa volta, la sua sofferenza si fonde in un crescendo di gemiti e pianti a quella di Clarke Griffin, di Raven Rayes, e di tutti coloro che sono stati costretti, nell’arco di una notte amara, a dire troppo presto addio al coraggioso e dolce Finn Collins.
 
   
 
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