Film > Le 5 Leggende
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Autore: Stregattina    13/09/2016    1 recensioni
Tutti hanno un passato, anche le 5 Leggende. Ma a volte la nostra storia non è tutta rose e fiori.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie, Sophie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della DreamWorks, questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.” Iniziò tutto così, per caso. Dalla curiosità della mia sorellina Sophie. Eravamo al Polo Nord, nella mega casa di Babbo Natale. Non chiedetemi come ci eravamo arrivati, è una storia troppo lunga e io non ho voglia di raccontarla. Comunque, eravamo nel salotto di Babbo Natale. Io, Sophie, Jack Frost, Babbo Natale, la Fata dei dentini, Sandman e il Coniglio di Pasqua. Eravamo stravaccati su dei puff morbidissimi situati davanti al camino e bevevamo cioccolata calda. Stavamo in silenzio ascoltando gli schioppetti del fuoco e la bufera che infuriava fuori dall’edificio. Jack si era divertito ed ora era sdraiato su un puff blu che sorseggiava rumorosamente la cioccolata calda. Nord, Babbo Natale, stava seduto su un puff nero mentre sgranocchiava un biscotto. Sandy, situato in un puff d’oro, beveva lentamente godendosi un po’ di riposo. Dentolina, la fatina dei denti, era inginocchiata su un puff bianco aveva appoggiato la tazza ancora piena a metà in grembo e fissava con aria assorta il fuoco. Calmoniglio, il Coniglietto di Pasqua, era accucciato su un puff verde e fissava Sophie di sottecchi. Dal conto suo la bambina si stava avvicinando troppo al fuoco per questo il coniglio la osservava. Io la guardavo pigramente pensando che era l’unica a non essere stata influenzata dal mal tempo. Ad un certo punto si girò di scatto facendo ondeggiare la gonna che le arrivava fino alle ginocchia. Non sono così irresponsabile come pensate, indossava delle calze di lana rosa e gialla e non aveva minimamente freddo. Mi si avvicinò di corsa e mi sussurrò una breve frase all’orecchio. Aveva imparato da poco a parlare bene, ora aveva sette anni e io ne avevo dodici, esattamente due anni da quando l’Uomo Nero era stato sconfitto. Le parole che mi disse ebbero un forte impatto sulla mia mente. Come poteva una bambina di quell’età chiedere cose così azzardate. -Dai chiedilo! – esclamò saltellando sul posto impaziente. –Ti prego Jamie! – Sospirai. –Se ci tieni tanto chiedilo tu, io non ci penso. – borbottai. -Dai!!!- mi implorò facendo gli occhioni dolci. Dentolina si rianimò di colpo. –Che cosa vuole sapere la piccola? – chiese curiosa guardandomi curiosa. Rimasi zitto. Tutti si voltarono a guardarmi impazienti. -Cosa vuole la piccola Succhia pollici? – domandò Calmoniglio corrugando la fronte. -Non chiamarmi così! – esclamò Sophie incrociando le braccia al petto. Era da quando aveva smesso di portare le ali sui vestiti che non voleva essere più chiamata Succhia pollici da Calmoniglio. All’inizio lui ci era rimasto mano ma alla fine si era arreso anche se continuava a chiamarla così. Jack rise. Gli piaceva vedere la bambina che si incavolava con Calmoniglio. Sandy fece un punto di domanda sopra alla testa. -Ah sì… - mormorai grattandomi la nuca. -Parla ragazzo! – esclamò Nord. -Okay…Sophie mi ha chiesto chi eravate prima di diventare guardiani. - dissi tutto ad un fiato. Mi guardarono a bocca aperta. -Perché questi pensieri, piccola? – chiese Jack chinandosi in avanti verso la mia sorellina. Lei gli sorrise raggiante. Avevo notato che Jack e Sophie erano molto legati. E sospettavo che Calmoniglio fosse geloso. Quando Sophie aveva cinque anni e si era persa nella tana del coniglio erano diventati migliori amici, ma ultimamente lei si era staccata da Calmoniglio per diventare più amica di Jack. Tutto ciò era confermato dallo sguardo che il coniglio aveva rivolto a Jack, era geloso, si vedeva lontano un miglio. -Vedi,- rispose Sophie. –Tu hai raccontato a me a Jamie la tua vita prima di diventare guardiano e io volevo sapere quella degli altri…- chinò la testa come se avesse detto una scemenza. Guardai gli altri guardiani. Nord si era alzato e fissava pensieroso fuori dalla finestra, Sandy aveva inarcato le sopracciglia e si stava grattando il capo pensoso, Dentolina aveva chinato il capo e ora aveva gli occhi chiusi, Calmoniglio continuava a fissare Jack con disapprovazione. Lo spirito della neve dal fatto suo sorrideva raggiante. -Per me è una buona idea! – esclamò probabilmente pensando a come si sarebbe potuto divertire. –Insomma, voi tutti sapete il mio passato. Ma né io né i bambini sappiamo il vostro! – Ci fu un sospiro unico da parte dei quattro guardiani. -Per favore! – li implorò Sophie facendo gli occhioni da cerbiatta. –Non lo diremo a nessuno…- -NO! – disse Calmoniglio a voce così alta e brusca da farla sobbalzare. Lei lo guardò male e due lacrimone le scivolarono dalle guance. Sandy fece apparire delle immagini sopra al capo. Una mano alzata, i cinque guardiani, un segno di spunta e una X. Ci fu un attimo di silenzio. -Buon idea Sandy. – disse Nord. –Ha proposto di votare. Vincerà la maggioranza. – ci spiegò vedendo le nostre facce confuse. -Io ci sto! – disse Jack con un sorriso a 82 denti. -No, non ci sto. Con i bambini dalla vostra parte sarà troppo facile vincere. - mormorò piano Dentolina. Mi girai a guardarla. Lei era sempre felice e allegra, ma ora sembrava abbattuta. I suoi dolci occhi rosa erano spenti. -Noi non voteremo. – esclamai immediatamente incuriosito. Sophie sorrise. Nord e Sandy annuirono. Calmoniglio fece un verso impaziente. -Ho detto che non voglio! – gridò Calmoniglio. -Brontolone! – lo rimproverò Nord. –Noi voteremo, stop! – Ci fu un attimo di silenzio. Visto che nessuno apriva bocca lo feci io. -Alzi la mano chi vota sì. – dissi piano non riuscendo però a trattenere un fremito di entusiasmo nella voce. Jack, Sandy e Nord l’alzarono. -Si! – gridò Sophie abbracciando prima me, poi Nord, poi Sandy e infine Jack. Dentolina chiuse di nuovo gli occhi ma non protestò. Calmoniglio aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse ad un’occhiata velenosa di Nord. -Bene. – disse il guardiano della meraviglia. –Dentolina puoi procedere? – La fata si morse il labbro e salì lentamente in volo. Noi trattenemmo il fiato ansiosi. Sophie si era seduta sulle ginocchia di Jack e aveva gli occhi sgranati. Io dovevo apparire altrettanto curioso. Dentolina volò fino al soffitto e mise la mano sulla parete davanti a lei. Lì era dipinta una stella. Quando le sue dita sfiorarono il dipinto dalla parete fuoriuscì un lampo di luce. Chiusi gli occhi per non accecarmi. Dopo un attimo quando li riaprii vidi la fata riatterrata davanti al camino. In mano aveva cinque contenitori cilindrici d’orati. Su la base di tutti e cinque c’erano delle persone. Gli occhi di Dentolina erano gelidi. -Ricordare fa male a volte, io vi avverto. – disse piano. Jack prese quattro dei cilindri e ne distribuì tre ai guardiani e ne tenne uno per sé. -Allora, dovremo tutti toccare il cilindro quando si aprirà. Chiaro? – spiegò la fata. Tutti annuirono. -Chi inizia? – chiesi impaziente. Nord si fece subito avanti. Senza dire niente posò il cilindro sul tavolo. Tutti noi ci posammo sopra un dito. Quando lo fece anche la fata il cilindro si aprì e tutto diventò luminoso. Buonasera gente! Allora, spero vi piaccia questa EFP, è la prima che scrivo sulle 5 leggende e non vedo l’ora di continuare. Aggiornerò il prima possibile. A presto, -Stregattina.
   
 
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