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Autore: Serendipity__    14/09/2016    6 recensioni
Seduto ad un tavolo, nel cortile della prigione, Daryl si sente proprio come il lupo cattivo delle favole mentre osserva Beth che parla con quel ragazzo, e cioè pronto ad azzannarlo se soltanto proverà a sfiorarla anche solo per sbaglio.
Perchè Cappuccetto Rosso è soltanto sua, e pensa proprio che sia arrivato il momento di dirlo chiaramente non soltanto a lei, ma anche al mondo intero.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno fanciulle!
Nel dirvi che questa piccola storia nasce per uno scopo ben preciso, e che tra breve capirete, spero che possiate comunque apprezzarla anche voi!
Baci Serena.


Cara Omonima - alias Serena alias Electricalstorm perchè tu non abbia proprio dubbi che sto parlando di te! XD - come vedi mi sono ricordata del tuo compleanno!
E siccome mi stavo domandando cosa potessi fare per non limitarmi a mandarti un semplice "auguri" via messaggio, mi sono ricordata dei prompt che mi hai dato un giorno, per scherzo, mentre chiacchieravamo di un noto arciere che piace moltissimo ad entrambe, dicendo che prima o poi ci avrei dovuto scrivere intorno una storia!

Bethyl - gelosia - buio - no angst

I prompt erano questi e la storia che ne è nata è quella che leggerai qui sotto! Ovviamente spero che potrà essere un regalo almeno un pò decente, nel caso, apprezza comunque lo sforzo! XD

Non mi resta che augurarti BUON COMPLEANNO!
Un bacione grande.
Serena











Seduto ad uno dei tavoli esterni, la balestra abbandonata di fianco a lui sulla panca, è da un pò che sta spostando il cibo da una parte all'altra del piatto, senza decidersi a mangiarlo.

Il problema è che la fame gli è passata di colpo.
Daryl non ne ha idea, ma il suo atteggiamento, visto dall'esterno, è simile a quello di un rapace che vola in cerchi sempre più stretti sopra la sua preda, in attesa che arrivi il momento giusto per planare e sferrare il suo attacco.
Chi sta rischiando grosso, in questo caso, è uno dei nuovi arrivati, di cui non ricorda nemmeno il nome. Sa soltanto che il suo autocontrollo è sul punto di cedere ed è davvero ad un soffio dall'afferrare la balestra per infilzare senza pietà colui che gli sta procurando quel ribollire di emozioni.
- Sprecare il cibo è un peccato mortale, Dixon, lo sapevi?
E' talmente concentrato su quello che sta per diventare il suo prossimo omicidio, da non essersi nemmeno accorto dell'arrivo di Rick, ritrovandoselo seduto davanti, dall'altra parte del tavolo.
- Me ne fotto.
Allontana definitivamente il piatto, senza staccare lo sguardo dalla coppia che sta parlando fitto a diversi metri di distanza da lui.
- Anche spargere sangue innocente, lo è.
Sente l'ironia nella voce dello sceriffo e stavolta lo guarda in faccia.
- Me ne fotto anche di questo.
Quello che è diventato quasi un fratello per lui, scuote la testa e gli sorride.
- Certo, è ovvio. A te interessa una cosa, o meglio, una persona soltanto, giusto?
Gli risponde con un grugnito, mentre riporta lo sguardo, affilato e cupo, sulla coppia.
- Sì.
Non ha motivo di mentire, non con lui, almeno. Rick l'ha capito subito quello che gli è successo, per cui è inutile tentare di negare l'evidenza. Si chiede, anzi, quanto ci metteranno ad accorgersene anche gli altri, nonostante stia sempre molto attento a non farsi beccare nella sua attività di stalker. Perchè è un pò così che si sente nei confronti di Beth, dal momento che non la perde mai di vista quando si trova alla prigione.
- Bè forse, allora, dovresti trovare il coraggio di andare da lei e dirle chiaramente come stanno le cose.
- Tu la fai troppo facile, sceriffo.
Glielo ringhia, perchè nel frattempo sta stringendo i denti talmente forte, che ha paura gli si spezzi la mascella.
Quello stronzo le ha appena ravviato una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
- Tu, invece, troppo complicata. Non ti sei accorto, cazzo, di come ti guarda?
Riporta lo sguardo su Rick, che a sua volta fissa la coppia, altrimenti va fuori di testa davvero se non smette di guardarli.
- E come mi guarda?
Se la ride, quel bastardo. Sembra proprio divertirsi un mondo alle sue spalle.
- Te lo spiego con un bell'esempio, così il concetto lo capisce bene anche uno zoticone come te. Immagina che lei si trovi in una stanza al buio, okay?
Rick sembra divertirsi davvero un mondo a prenderlo per il culo, ma arriverà il momento in cui lo potrà ripagare con la stessa moneta, o almeno spera. In ogni caso annuisce, perchè la cosa gli interessa, ovviamente, e parecchio.
- Ecco, quando entri nel suo campo visivo, è come se si accendesse la luce in quella stanza, per lei. Prima è spenta, e poi puf, di colpo è accesa!
Cazzo se è bella la sensazione che gli provocano quelle parole! E quasi ci potrebbe credere davvero, se non fosse che lui la vede diversamente.
- A me sembra più che se la faccia sotto, invece, ogni volta che mi vede.
E' vero, gli sembra che si paralizzi ogni volta che le gira intorno o le rivolge la parola.
- Quello è perchè la tua brutta faccia è sempre incazzosa, Mr. Dixon. Se provassi, ogni tanto, a fare finta di non avercela con il mondo intero, può anche darsi che lei riuscirebbe ad essere meno propensa a credere che stai per azzannarla alla gola.
Odia quando Rick è così diretto, però potrebbe avere ragione. E' solo che lui non è mai stato tipo da fiori, cioccolatini e paroline dolci. Non ha mai avuto una relazione con una donna, che non andasse oltre a dell'ottimo e sano sesso, con magari qualche puntata in un pub, per farsi una buona birra insieme.
Che poi, pensandoci bene, lei non è nemmeno una vera donna, perchè è ancora una ragazzina! Molto probabilmente sarà ancora vergine, e se non lo è, di sicuro però non avrà tutta l'esperienza che ha invece lui!
Cristo Santo, Daryl, ma come hai fatto a finire in un casino del genere? Sembri diventato un fottuto pervertito a caccia di innocenti ragazzine!
Se soltanto suo padre, o sua sorella, sapessero che cosa ha in testa, probabilmente lo ucciderebbero piuttosto che farlo avvicinare alla piccola di casa.
- Quindi, allora, cosa mi consigli di fare?
L'amico scrolla le spalle e con la testa accenna in direzione della coppia, che ogni tanto intervalla le chiacchiere con qualche risata.
- Di preciso non lo so, però il consiglio in generale, è quello di darti una mossa alla svelta, perchè altrimenti, potrebbe iniziare a credere che sarà molto più facile arrivare a quel ragazzo, che non a te come invece vorrebbe.
Le parole di Rick gli mettono addosso una paura fottuta che possa succedere davvero, che lei finisca tra le braccia di quel coglione.
- Il vecchio mi ucciderà e la sorella provvederà a seppellirmi.
Esprime ad alta voce quello che lo frena più di tutto, perchè, in fondo, Hershel gli piace e non vorrebbe tradire la stima che sembra avere di lui. Soprattutto perchè è una cosa che non gli è capitata molto spesso nella vita, che una brava persona avesse fiducia in lui.
- Uhm... può darsi. Ma può anche darsi che vedano il lato positivo della cosa.
Rick si è fatto di colpo serio, adesso.
- Chi, meglio di te, potrebbe tenere al sicuro Beth?
Su questo, possono metterci la mano sul fuoco, perchè non solo non farebbe mai del male a quella ragazzina, ma è pronto ad uccidere chiunque provi anche solo a toccarla con un dito. 
- Buttati, amico. Si diceva prima, che la vita è troppo breve per avere dei rimpianti. Ora è ancora più vero.
Rick ha dannatamente ragione, lo sa anche lui, deve solo trovare il coraggio per farlo.
- Nel frattempo che decidi, vedi di non fare danni irreparabili.
Accenna in direzione del ragazzo, ignaro che stia suscitando l'ira di un uomo pericoloso come lo è Daryl Dixon.
- Uhm... ci proverò, ma non ti prometto niente.
Rick alza gli occhi al cielo, ma se ne va lo stesso, lasciandolo di nuovo lì da solo, a macerarsi in quella parola che sinora gli era rimasta sconosciuta: gelosia.




§§§§§§§§§§§§§



Appostato nell'ombra, Daryl si sta rigirando tra le mani una sigaretta. E' teso come una molla pronta a scattare, per cui sta cercando di scaricare in qualche modo la tensione, prima che si ritrovi faccia a faccia con la persona che sta aspettando. Anche se aspettare non è la parola corretta, in quanto è più un'imboscata quella che sta tendendo alla ragazzina.
Cazzo, se è convinta che nessuno la scoprirà!
Ma lui non è nessuno, anzi lui è quello che ha occhi e orecchie davvero dappertutto, quando si tratta di Beth. E sta per scoprirlo anche lei.
Oh, eccome se lo scoprirà che non può più permettersi di credersi libera di fare quello che vuole!
Perchè ci ha riflettuto parecchio sulle parole di Rick, ed è arrivato ad una conclusione ben precisa. Ha capito che non può aspettarsi di avere il pacchetto completo, perciò deve accontentarsi di quello che desidera di più.
E quello che desidera di più al mondo, è avere una possibilità con lei.
Perciò, è disposto a sacrificare il rispetto e la fiducia che Hershel nutre in lui, se in cambio riuscirà anche solamente a strappare un pò d'affetto nei suoi confronti da parte di Beth.
Non ha certo la pretesa che arrivi ad amare uno come lui, per cui si accontenterà anche delle briciole che lei gli vorrà dare.
Deve aspettare ancora qualche altro minuto, prima di sentire dei passi leggeri, e un pò furtivi, avvicinarsi. Fa in tempo a riporre la sigaretta nella tasca posteriore dei jeans, quando l'ombra della ragazzina sbuca da dietro l'angolo.
- Ciao, ragazzina.
Prova decisamente un certo piacere nel vederla sobbalzare, portandosi una mano alla bocca, probabilmente per stroncare sul nascere un grido che avrebbe di sicuro richiamato l'attenzione di Glenn, che si trova di guardia sulla torretta.
- Daryl! Mi hai fatto prendere un colpo!
Si è leggermente ripresa dallo spavento, ma la voce le trema ancora.
- Uhm... che ci fai in giro a quest'ora?
Sa benissimo che deve risultarle minaccioso il suo atteggiamento, appostato così com'è nell'ombra, nonostante se ne stia appoggiato al muro a braccia conserte, apparentemente rilassato.
- Potrei chiederti la stessa cosa.
La risposta vorrebbe essere piccata, ma dal momento che non è lui che ha qualcosa da nascondere, risulta subito sulla difensiva il suo tono di voce.
- Stavo per fumarmi una sigaretta.
La vede infilare le mani nelle tasche dei jeans, forse per dissimulare un nervosismo che invece a lui continua ad essere molto evidente, così torna ad insistere.
- E tu?
- No, io non fumo, lo sai.
E' convinto che se non fosse buio, la vedrebbe arrossire, consapevole lei per prima di avergli appena fornito un'altra prova che sta rispondendo a vanvera, pur di non spiattellare la verità.
- Quindi, ritorniamo sempre al punto di partenza: che ci fai in giro a quest'ora?
Vuole essere buono con lei e le concede, perciò, di restare in silenzio il tempo che le occorre per cercare di mettere insieme un'altra risposta che non sia la verità che lui conosce già, ovviamente.
- Non riuscivo a prendere sonno. Ho pensato che due passi mi avrebbero aiutato a rilassarmi un pò.
Non finisce la frase e si stringe nelle spalle, come a dire "bè, che c'è di male in questo?".
- Rilassarti... perchè, c'è qualcosa in particolare, che ti preoccupa?
Probabilmente, se la luna sbucasse fuori da dietro le nuvole, potrebbe vedere meglio, oltre che sentire, lo sguardo sorpreso che adesso gli ha puntato addosso la ragazzina. Non può darle torto, in effetti, non le hai mai rivolto la parola così a lungo, come sta facendo invece ora. Addirittura è arrivato a chiederle cosa la preoccupa, anche se sa che al momento la cosa che la preoccupa di più, forse, è che lui la lasci andare dove sa di essere attesa.
- Bè... ecco... insomma...
Si sente un vero bastardo, in questo momento, perchè sa benissimo che sta giocando come il gatto fa con il topo, prima di mangiarselo. Ovviamente lui non ha in mente di mangiarsela, anche se il bisogno che ha di lei, ormai è diventato il quarto elemento che gli è necessario per vivere, dopo i tre più naturali di cui ogni uomo ha bisogno: aria, acqua, cibo.
- Sputa il rospo, ragazzina. Una bella confessione, alle volte, rende tutto più semplice.
Stavolta lo sente proprio l'ansito di sorpresa che le ha strappato. Non lo sa nemmeno lui come fa ad essere così ispirato, però le parole gli stanno venendo fuori che è una bellezza. La frase ha un doppio senso che in ogni caso la inchioda, perchè sembra sia riferita all'appuntamento clandestino che si è data con il coglione, sia al fatto che lui non le è affatto indifferente, anzi.
Perchè ha riflettuto bene anche sulla faccenda della luce che si accende nella stanza dove si trova lei, quando ci entra lui, e ha capito che qualcosa di vero c'è.
Forse si sta illudendo, ma siccome vigliacco non lo è mai stato, è arrivato il momento di scoprire se è vero. E soprattutto, in che misura è vero.
- Hai origliato la nostra conversazione!
Ah, finalmente una reazione spontanea!
La ragazzina è indignata adesso. Pare abbia collegato un paio di punti, giungendo ad una conclusione che non è del tutto sbagliata. Non ha proprio origliato la loro conversazione, però ha spremuto l'informazione giusta alla persona giusta, che tra l'altro, ora non si troverà sicuramente nel luogo dell'appuntamento concordato con lei, perchè starà ancora pregando che lui non cambi idea e non metta in pratica la minaccia che gli ha spiegato nei minimi particolari, se solo si fosse azzardato a proseguire nel suo intento.
- Quindi, non sei affatto qui per caso!
- Bingo!.
Ora che alcune carte in tavola sono state scoperte, si scosta dal muro, perdendo la posa rilassata e iniziando a mostrarle come realmente si sente: incazzato nero. Lei sembra averlo percepito, che qualcosa non va in lui, e ha fatto istintivamente due passi indietro, mantenendo così una certa distanza di sicurezza.
Ah, ragazzina, stanotte niente ti terrà abbastanza al sicuro da me.
- Fermo restando che ascoltare le conversazioni degli altri è ... scorretto, non credo proprio che la cosa ti riguardi.
Per un attimo lui dubita seriamente della sua intelligenza, perchè rispondergli così equivale ad agitare un drappo rosso davanti ad un toro infuriato, poi però, l'unica altra spiegazione che gli viene in mente, è che lei sia seria, che si sia accorta che è incazzato, ma che ritiene davvero che la cosa non lo debba riguardare.
- Probabilmente ti meriteresti davvero di fare una stronzata simile, ma siccome la cosa mi riguarda, e anche parecchio, non me ne frega un cazzo di aver violato la tua fottutissima privacy!
Due fattori l'hanno decisamente fatta sobbalzare: il fatto che la cosa lo riguardi - e parecchio come la parola stessa ha sottolineato - e che abbia alzato la voce, fregandosene che così potrebbe attirare l'attenzione di Glenn.
- Abbassa la voce! Glenn potrebbe sentire!
Glielo dice mantenendo la sua bassa, ovviamente, ma non priva di una certa preoccupazione che lo induce a pensare che non voglia farsi scoprire da qualcunaltro perchè nutre ancora la speranza di poter andare avanti nel suo intento.
- Ragazzina, forse ancora non l'hai capito, ma la cosa finisce qui!
Con la testa accenna il perimetro della prigione che porta sul retro della stessa, dove dovrebbe incontrarsi con il coglione.
- Oh, bene! Così, adesso, ho anche un altro padre a dirmi quello che posso o non posso fare!
Padre?
L'ha detto veramente? Non riesce a credere che voglia davvero recitare quella parte con lui! Ma se vuole giocare, sta per scoprire che può diventare un gioco molto pericoloso!
- Un altro padre, eh? Questo era meglio se non lo dicevi, ragazzina.
Non le lascia nemmeno il tempo di fiatare, che l'ha già afferrata per un polso e la sta trascinando via con lui. Passata la sorpresa iniziale per quella reazione violenta, cominciano le proteste.
- Daryl, ma che cavolo stai facendo! Sei impazzito? Lasciami andare immediatamente.
- Sei tu che hai iniziato questo gioco con me.
Sta provando a liberarsi dalla sua presa, su cui lui si sta preoccupando, ovviamente, di non esercitare tutta la sua forza, altrimenti potrebbe spezzarle il polso in un attimo, tanto lo sente piccolo e fragile nella sua mano.
- Gioco?
Cerca anche di puntare i piedi per ostacolarlo, ma la sua forza è davvero nulla in confronto alla sua.
- Ma di che cavolo stai parlando? Tu sei davvero impazzito!
- E allora, perchè non stai chiamando aiuto, eh?
Si è fermato di botto, ottenendo quello che voleva, cioè che lei gli finisse addosso. Le passa un braccio intorno alla vita, giusto per chiarirle il concetto che sarà lui a decidere se, e quando, potrà essere libera di andarsene.
- Perchè... perchè...
Perchè stai tremando come una foglia, e non credo proprio che sia solo paura, la tua!
- Tempo scaduto.
La lascia andare, ma solo per riafferarle il polso e proseguire nella loro camminata, che ha una meta ben precisa. Dopo qualche passo, sembra accorgersene anche lei, perchè torna a raddoppiare gli sforzi per cercare di fermarlo.
- Daryl, piantala, sul serio! Non hai alcun diritto di farlo! Quasi non sapevi nemmeno che esistessi fino ad oggi pomeriggio, e adesso mi fai questo?
Dove per "questo" lui pensa che sia il credere che la stia trascinando verso un confronto che può prendere una piega molto imbarazzante, dal momento che è convinta che ci sarà ad aspettarla il coglione che nel pomeriggio ha avuto la brillante idea di darle un cazzo di appuntamento romantico nel cuore della notte! Forse dovrebbe smettere di chiamarlo così, perchè in realtà sa che non può considerare davvero colpevole quel ragazzo per aver creduto di poterla avvicinare con l'idea di provarci con lei, dal momento che non era certo chiaro che fosse invece un suo esclusivo territorio di caccia.
E lui è dannatamente bravo a cacciare, per cui la ragazzina ha davvero poche speranze di non finire nella sua rete.
- Daryl, giuro che troverò il modo di fartela pagare!
Stanno per voltare l'angolo, quando fa un ultimo tentativo per fermarlo, lanciandogli una minaccia che è curioso di scoprire con quanta determinazione porterebbe avanti. Così si blocca proprio due passi prima dell'angolo e la mette alle strette. Non simbolicamente, ma fisicamente, perchè l'ha messa con le spalle al muro e l'ha inchiodata lì, appoggiando le mani ai lati del suo viso.
- Sono curioso, sentiamo!
Probabilmente lei pensa di essere appena finita in un incubo da cui non riesce a svegliarsi e dove lui si è trasformato nel lupo cattivo!
Eh, sì, Cappuccetto Rosso, gli animali feroci non vanno stuzzicati se non si è pronti a pagarne le conseguenze!
- Io... io... lo dirò a Rick!
Per un attimo, quasi gli viene da ridere, nonostante sia ancora incazzato con lei!
- Rick? Pensi che abbia paura di lui?
Le sta respirando praticamente addosso, tanto si è avvicinato al suo viso, e a sua volta sente il respiro di lei solleticargli la bocca. Sarebbe così semplice chiuderle la bocca con un bacio. Le chiarirebbe in un istante il perchè sia affare suo quello che aveva in mente di fare.
- Sicuramente non approverebbe il tuo comportamento violento.
- Violento, eh?
Oh, Cappuccetto Rosso, non hai ancora visto come posso diventare davvero feroce se non farai la brava bambina con me!
- Sì. Come lo definisci tu, altrimenti, il modo in cui ti stai comportando con me?
Follemente, incredibilmente, dannatamente, totalmente... geloso! Ecco quale sarebbe la giusta risposta, ma crede che non sia ancora pronto a dirglielo chiaramente, non prima che anche lei abbia scoperto qualche carta a sua volta.
- Maturo? Responsabile? Intelligente? Scegli tu, tanto il concetto rimane lo stesso. Ed è imperdirti di fare qualcosa che sono sicuro non desideri veramente fare.
Cazzo, quanto ha voglia di baciarla, mentre la intravede mordersi il labbro inferiore, forse per mettere a tacere quel sì che sarebbe la risposta più sincera e lo sa benissimo anche lei!
- Tu non sai proprio un cazzo di niente su di me!
- Forse non sapevo che sapessi anche dire "cazzo", ma per il resto, invece, so tutto quello che c'è da sapere su di te, ragazzina!
- Ne ho avuto abbastanza dei tuoi deliri!
L'ha presa in contropiede, eccome, con quell'ultima affermazione. Tanto da provare a liberarsi, appoggiandogli le mani sul petto per spingerlo via. Peccato che non essendo della sua stessa idea, i suoi sforzi non vengono premiati, perchè lui non si sposta di un millimetro.
- Ammetti che stavi per fare una stronzata, prometti che non lo rifarai mai più, e allora, forse, ne potremo parlare con più calma.
- Che cosa!? Tu sei veramente pazzo!
C'è un misto di indignazione, rabbia e agitazione nel modo in cui gli risponde.
Cappuccetto Rosso ha appena scoperto che il lupo non è così stupido come forse credeva.
- Io non devo scusarmi di niente! E non c'è niente di cui dobbiamo parlare noi due!
Ha ancora le mani puntate sul suo petto, e a lui sembra di avere addosso due carboni ardenti, tanto percepisce il loro tocco! E vorrebbe potersi strappare la camicia di dosso, per sentirlo direttamente sulla pelle nuda.
- E allora, mi costringi a chiarirti meglio il concetto.
Si allontana, ma solo perchè l'afferra di nuovo per un polso e riprende a camminare.
- No! Daryl, no! Ti prego!
Voltano l'angolo e lei smette di protestare ad alta voce, forse perchè è convinta che così il coglione non li sentirà arrivare, e forse spera anche che lui cambi idea all'ultimo momento.
Ma il lupo perde il pelo, non il vizio!
E' un'altra lezione che imparerà presto, quella che lui non è uno che torna indietro, una volta che si è messo in testa qualcosa. Ed ora ha in mente di trascinarla dove a nessuno verrebbe mai in mente di avventurarsi, perchè ancora non sanno che è diventato un posto sicuro, dal momento che ci ha pensato lui, nel tardo pomeriggio, a ripulirlo da eventuali vaganti.
Nel frattempo, scoprirà anche che di chi doveva aspettarla, non c'è nemmeno l'ombra. Forse ci mette un pò a realizzarlo, in fondo è buio, però poi ci arriva.
- Dimmi che tu non c'entri! Che ha cambiato idea di sua spontanea volontà!
Diversamente da quello che molti pensano di lei, lui lo ha capito subito che la ragazzina è molto più sveglia di quanto non faccia capire, per cui è già arrivata a darsi la giusta risposta da sola. Un'altra cosa che lo ha conquistato di lei, è che dietro l'apparente remissività, ha capito che ci fosse una ribelle pronta ad uscire fuori alla prima occasione. E adesso, si sta ribellando, eccome!
Ora che ha capito chiaramente che non è stato un caso che ci fosse lui ad aspettarla e non il coglione, gli ha tirato uno schiaffo che lo centra in piena guancia, provocandogli un forte bruciore.
Immobili nel buio, uno di fronte all'altro, la resa dei conti tra di loro è appena iniziata.
- Non eri contro la violenza, ragazzina?
- Vai a farti fottere!
Oddio, tutta quella ribellione gli sta provocando l'erezione più dolorosa nella storia della sua vita. Non può più aspettare, per cui abbandona del tutto le buone maniere che in un certo senso ha provato a tenere sinora, e si trasforma in tutto e per tutto nel lupo cattivo che sa di essere.
- Bisogna essere in due, no? Per cui ho ancora bisogno di te.
La solleva senza il minimo sforzo, e prima che lei possa opporsi, sta già proseguendo con lei gettata sulla sua spalla, nello stile intramontabile del classico sacco di patate.
- Sei uno stronzo psicopatico, Daryl Dixon! E stai sicuro che entro domattina lo sapranno tutti quanti! Verrai cacciato a calci nel culo da Rick, e morirai mangiato vivo da un branco di vaganti! E quando ritornerai, sarò io stessa a spararti un colpo in fronte con la tua fottutissima balestra!
L'erezione ha spinto dolorosamente contro i jeans ad ogni parola che lei ha pronunciato con quel tono incazzato, che però non è riuscito minimamente a nascondere quanto sia anche spaventata.
Cappuccetto Rosso, vieni vieni qua, se ti vede il lupo, ti mangerà.
Gli viene in mente un pezzo della filastrocca che l'ha sentita più volte recitare alla piccola spaccaculi, e mai come in quel momento gli sembra azzeccata anche per lei!
Ha giocato una volta di troppo con lui, e ora che ha ottenuto la sua reazione, ha capito che non potrà più tirarsi indietro nemmeno lei.
Cazzo, se aveva ragione Rick! La luce è accesa nella stanza, adesso, e sta accecando anche lui!
- Dio, devi essere impazzito! Cosa stai facendo? Vuoi uccidermi?
Può capire perchè adesso ci sia del vero terrore nella sua voce, così la rassicura almeno su quel punto.
- Ucciderti è l'ultima cosa che ho in mente di fare.
Deve averla sconvolta del tutto, perchè improvvisamente non muove più nemmeno un muscolo. Se ne sta docile, le mani aggrappate al suo gilet per cercare di sollevarsi col busto e scorgere qualcosa nel buio pesto che li circonda, ora che si è richiuso la pesante porta alle spalle.
- Daryl, ti prego, andiamocene da qua. Ti starò ad ascoltare, te lo giuro su Dio. E ti chiederò anche scusa. E non farò mai più nessuna stronzata!
Lui l'ha già depositata a terra, ma stavolta lei invece di provare a scappare, allunga una mano per cercarlo e quando lo trova, si aggrappa al suo braccio, stringendosi anche al suo fianco.
- Sembri proprio sincera, ragazzina.
Può permettersi di essere ironico, perchè al contrario di lei, sa benissimo che non stanno correndo nessun rischio.
- Ti prego, ti ho detto che sono disposta anche ad ascoltarti!
- Oh, che adesso mi ascolterai è sicuro! Da qui non te ne vai sino a che non avrò finito.
La sente tremare, e allora le passa un braccio intorno alla vita e la spinge sino a che non si trova di nuovo con le spalle al muro.
- Vuoi morire e hai deciso che devo farlo insieme a te?
Di nuovo sente il suo alito sfiorargli le labbra, ma stavolta sa che le potrà anche assaporare.
- Nessuno morirà. Ho ripulito questo posto nel pomeriggio.
Sente il suo respiro fermarsi e gli sembra anche di sentire il rumore delle rotelle che si sono messe in moto nella sua graziosa testolina.
- Tu... tu cosa hai fatto?
Eh sì, Cappuccetto Rosso, il lupo ha cercato una tana tranquilla dove poterti portare.
- Da cosa vuoi iniziare?
Sussulta adesso, perchè il tono è proprio quello da bastardo, quello che subito dopo la porta ad irrigidirsi.
- Chiedermi scusa, farmi le tue promesse o... parlare?
- Penso di essere finita in un incubo.
Spera che poi si trasformi in un sogno, ma questo non glielo può dire.
- In cui tu, la stessa persona che mi ha ignorato sinora, improvvisamente si preoccupa di cosa voglio fare della mia... verginità!
Cristo, se stavolta è lei ad averlo spaventato! Immaginava che non avesse esperienza, ma non fino a quel punto! E non pensava nemmeno che glielo avrebbe confessato così, a muso duro, scavalcando quell'imbarazzo che ha sempre contribuito a paralizzarla in sua presenza!
- Avresti preferito che lo dicessi direttamente a tuo padre?
Cappuccetto Rosso sarà sempre e solo soltanto sua!
Nonostante gli stiano tremando ancora le vene all'idea che nessuno - nessuno! - potrà più averla al di fuori di lui, si sforza di mantenere la voce sicura.
- No! Io però non capisco...
Anche lui non capisce sino in fondo, ma si è arreso comunque a quello che sente per lei. E' pazzo di lei, punto e basta.
- Io penso, invece, che tu abbia capito benissimo, ragazzina.
Ha ricominciato a tremare, forse perchè le ha passato un braccio intorno alla vita, chinandosi su di lei per sussurrarle quelle parole in un orecchio.
- Nessuno può avvicinarsi a quello che considero... mio. Perchè è così che penso a te, come a qualcuno che non possa essere di nessun'altro, al di fuori di me.
E proprio come un lupo, ha seppellito il viso nella piega del suo collo e sta strusciando il naso sulla sua pelle calda, come a volersi imprimere un profumo che da adesso in poi saprà sempre riconoscere, anche in mezzo a mille altri.
- Tu... tua?
Ora la sta anche assaporando, perchè l'ha morsa appena sotto l'orecchio, dove la pelle è più delicata. E' sicuro che sarà già comparso un segno rosso e proprio come se fosse un animale, sente il sangue ribollire all'idea di averla marchiata inequivocabilmente come sua.
- Ah...
Il verso che le ha strappato non è solo di dolore, perchè subito dopo gli ha passato le braccia intorno al collo, affondando le mani nei suoi capelli. E non li ha tirati per allontanarlo, ma per avvicinarlo ancora di più.
- Non permetterti mai più di fare quello che hai fatto oggi, altrimenti non risponderò di me.
Non gli interessa di sembrare possessivo e bastardo, perchè è proprio così che si sente nei suoi confronti. Non vuole mai più sentirsi come si è sentito oggi, mentre lei sembrava dirgli che non l'avrebbe aspettato ancora per molto.
- Che abbia dieci anni o cento, sarai responsabile della morte di qualsiasi altro uomo che non avvicinerai in un modo che non sia soltanto amichevole.
Minaccia e intanto prende ciò che vuole, perchè sta ancora torturando il suo collo, tra baci e leggeri morsi.
Il lupo sta segnando per bene il suo territorio. Quando lascerà andare Cappuccetto Rosso, nessuno più avrà dei dubbi su questo.
Arrendevole, è così che la sente adesso tra le sue braccia e la cosa lo sta mandando letteralmente fuori di testa.
- E se hai intenzione di fermarmi, ragazzina, fallo ora. Perchè dopo, non tornerò più indietro. Una volta che sarai mia, lo sarai per sempre.
Nel silenzio che segue, sente la tensione salire dentro di lui, e pensa che se pronuncerà quel "no" che teme più di tutto, non sa come farà ad andare avanti.
- Lo voglio.
Il sussurro gli esplode dentro con la forza di una bomba e per un attimo lo paralizza.
Il lupo è pronto a spiccare il balzo, ma vuole dare a Cappuccetto Rosso un'ultima possibilità.
- Ne sei proprio sicura?
- Sì, non sono mai stata più sicura di così in vita mia.
Le fa scivolare le mani sotto il sedere e la solleva, così da avere le sue gambe che gli stringono i fianchi.
- Forse hai appena firmato il peggior contratto della tua vita.
Lei gli si è avvinghiata addosso e sembra proprio volergli far capire che è arrivata finalmente dove voleva arrivare: tra le braccia del lupo cattivo.
- Sono disposta anche a firmarlo col sangue questo contratto con te.
Quando realizza che le sue parole possano avere più di un significato, è già troppo tardi perchè lui non l'abbia colto, provocandole un imbarazzo che stavolta non riesce a dissimulare, nemmeno in quel buio pesto.
- E lo farai molto presto, ragazzina, perchè non ti lascerò il tempo di ripensarci.
Quelle mani che sente morbide e delicate proprio come le ha immaginate, si posano sulle sue guance ruvide di barba e lo attirano verso il suo viso.
- Non ci ripenserò, Daryl, nè ora nè mai.
Da piccolo, nessuno gli ha mai raccontato bene la favola di Cappuccetto Rosso, eppure se Daryl deve immaginare un lieto fine, è proprio quello che sta vivendo che sembra essere quello giusto.
Perchè Cappuccetto Rosso ha appena dimostrato che anche il lupo più cattivo può trovare qualcuno che si innamori di lui.

  
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