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Autore: tylersanchor    14/09/2016    4 recensioni
Stiles Stilinski aveva sempre saputo di avere delle priorità sbagliate sin da quando, in terza elementare, aveva deciso che sposare Lydia Martin era più importante che imparare a fare le divisioni, cosa che gli era costata un votaccio. E le cose, quando ormai Stiles aveva raggiunto la veneranda età di diciassette anni, non erano affatto cambiate. Infatti per quale altra ragione che delle priorità sbagliate in mezzo a suo padre che usciva con la madre di Lydia, la sua media che affondava come il Titanic accompagnata da tutte le sue amicizie il suo problema più grande era perché diamine Derek Hale non si era mai innamorato pazzamente di lui?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Cora Hale, Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Schizofrenicamente



 
*





C’erano molte cose che non andavano nella vita di Stiles: suo padre e Natalie, la sua media scolastica, le sue amicizie, senza contare i suoi problemi di autostima o il fatto che quella mattina gli fosse spuntato un brufolo sul mento. Tuttavia, il suo più grande problema, in quel momento, era il suo ragazzo.
Derek sarebbe arrivato a breve e Stiles lo stava aspettando nella sua stanza, cercando su google “come convincere il tuo ragazzo a fare qualcosa che non farebbe neanche sotto tortura.” Pessima idea cercare aiuto su internet, tra parentesi, considerata l’enorme quantità di porno sadomaso che aveva trovato. Non che non avesse considerato l’idea di Cora di farsi trovare nudo sul letto, alla fine se non avesse avuto paura di vedere Derek scoppiare a ridere e non si fosse vergognato a farsi vedere così – sì, certo, Derek lo aveva già visto senza vestiti ma era un’altra storia, era un contesto diverso – avrebbe adottato quella tecnica perché la situazione era disperata. Forse davvero avrebbe fatto meglio a fargli trovare Emilia Clarke nuda. Sicuramente lei l’avrebbe apprezzata. Provò a cercare su google il numero dell’agente di Emilia Clarke o perlomeno se la suddetta avesse mai recitato in un porno che non fosse Game of Thrones, anche se aveva la dolorosa consapevolezza che, se l’avesse fatto, Derek avrebbe conosciuto il video a memoria. Era così preso a cercare le parole chiave giuste per ritrovarlo che non si accorse di Derek che entrava come al solito dalla finestra e probabilmente non se ne sarebbe accorto se il pavimento non avesse scricchiolato.
- EHI AMORE MIO – urlò e ricevette un’eloquente alzata di sopracciglia che gli notificò che Derek aveva più o meno già capito tutto e probabilmente lo avrebbe spedito a calci in Australia. Che era più o meno ciò che Stiles meritava per tutti i casini in cui continuava a cacciarsi, ma pazienza.
- Ehm, tu mi ami vero?
- Sfortunatamente.
Non si iniziava molto bene.
- Ma perché sfortunatamente dai … - balbettò, consapevole di star emettendo suoni con la grazia di una foca spiaggiata.
Non sarebbe finita male, sarebbe finita peggio. Derek non lo avrebbe solo mollato ma probabilmente si sarebbe anche fidanzato con Lydia solo per fargli dispetto e costringerlo a vedere lui e la sua schiera di bimbi biondo fragola con lo sguardo omicida a ogni pranzo di famiglia – sì, perché tanto suo padre Natalie l’avrebbe sposata e sarebbero vissuti felici e contenti - da lì fino all’apocalisse. Tutto perché lui aveva deciso di ignorare i suoi problemi e di dedicarsi a quelli di Lydia e si era pure sentito intelligente nel farlo.
- Perché so che hai fatto qualcosa e stai cercando di ammorbidirmi.
- Ma cosa te lo fa pensare scusa? Insomma, non sei mai stato un genio con l’intuito o sbaglio? Insomma, sei meglio di Scott ma anche un cefalocordato lo sarebbe. Tu non ti fidi delle persone, Derek, ed è un problema perché pensi sempre che le persone abbiano combinato irrimediabili casini …
- Dimmi cos’hai fatto, - lo interruppe alzando gli occhi al cielo.
- Ti ricordi che hai disapprovato ciò che io e Cora volevamo fare con Jackson e Lydia? Beh, ehm, la cosa mi è sfuggita di mano e Jackson verrà in città e crede io sia il ragazzo di Lydia. Ah, e dovresti ospitarlo al loft.
- Come no, - rispose Derek, sedendosi sul letto e avvicinando il viso a quello di Stiles.
- Aspetta, - lo fermò lui, - che vuoi fare?
- Baciarti.
- Non abbiamo finito di parlare insomma, non sei arrabbiato?
Derek alzò le spalle.
- No, tanto Jackson non verrà sicuramente al loft o qui a pensare cose idiote come tu e Lydia insieme.
Se la vita fosse stata una classe con tanto di voto, Stiles a questa prova avrebbe preso zero, anzi, lo zero sarebbe stato un voto regalato. Derek non sembrava minimamente incline a cambiare idea, anzi, sembrava aver raggiunto il nirvana ed essere più interessato ai baci che al problema. Beh, in fondo il suddetto era un po’ anche suo, insomma, Jackson era stato una gran rottura di cazzo con tutta quella storia del kanima e la sua bava schifosa ovunque e nulla sarebbe successo se Derek non avesse fatto il cretino, quindi aveva solo da prendersi le sue responsabilità. Era un peccato che Jackson non fosse più un kanima, magari avrebbe potuto dargli un po’ del suo veleno per paralizzare Derek per il fine settimana. E per il resto della sua vita, perché sicuramente non sarebbe stato felice della cosa e appena ritornato in possesso delle sue facoltà motorie lo avrebbe ucciso.
- Se riesco a trovare un porno di Emilia Clarke ospiti Jackson? – disse disperato.
- Ma ti droghi?
- Ti prego farò qualunque cosa ti prego liberami almeno da questo casino ti prego mi metto in ginocchio ti do il numero di Emilia Clarke se lo trovo e ti concedo di tradirmi con lei.
Derek alzò le sopracciglia e Stiles si rese conto che forse avergli dato il permesso era stato inutile siccome, con tutte le probabilità del mondo, Derek lo avrebbe piantato, non avrebbe ospitato Jackson e si sarebbe comunque fatto Emilia Clarke, perché la vita era ingiusta. E Stiles sarebbe finito solo, senza amici, senza una famiglia e senza neanche un gatto perché stava inspiegabilmente antipatico ai felini e …
- Stiles non delirare.
- Ti prego, sono già pieno di casini e ora tua sorella fa dei piani assurdi e devo pure aiutarla ti prego rendi una cosa nella mia vita facile, ti prego, almeno una e giuro che Emilia Clarke te la faccio anche sposare.
C’erano cose che Derek Hale per natura non faceva, Stiles lo sapeva perfettamente. Tipo ammettere di avere dei sentimenti, anche se ultimamente le cose stavano cambiando, la doccia, rinunciare a Game of Thrones, mangiare un solo hamburger per cena e sorridere. Sicuramente accettare di collaborare con un piano folle era fra quelle, di conseguenza Stiles aveva maggiori probabilità di far invertire l’asse di rotazione della terra che di ricevere un sì.
- Stiles, - iniziò Derek, - mi sembra più che altro che tu ti stia impelagando in problemi su problemi che non ti riguardano per evitare i tuoi.
- Ah ma cosa te lo fa pensare?
Derek Hale di solito non capiva un accidente delle altre persone, bastava vedere come aveva gestito i sentimenti di Stiles fino a pochi mesi prima e adesso, nel momento peggiore, diventava un aspirante psicologo. Stiles non sapeva che accidenti dovesse aver fatto nella vita passata per meritare tutta quella sfiga.
- Tipo il fatto che ti nascondi sempre a casa mia, non parli quasi mai con tuo padre ed eviti Natalie?
- Senti, i problemi non si affrontano. I problemi si ignorano finché non spariscono, okay? Insomma, tu reprimevi i sentimenti per me, dovresti capirmi.
- Stai davvero paragonando io e te che limoniamo in uno spogliatoio a tutti i casini della tua vita?
- Beh, - gli ricordò Stiles, - avevo solo quindici anni e tu eri il mio primo amore, il primo vero amore, insomma. Lydia mi piaceva solo perché era bella, certo all’inizio anche tu ma non avevo questo desiderio straziante di passare del tempo con lei o di piacerle, sai tipo una questione vitale. E tu mi hai pure rifiutato, quindi sì, è stato un grosso impatto avere una persona che per me significava così tanto che mi ha lasciato.
- Ti ho già detto che mi hai lasciato tu, - replicò Derek con un sospiro, - ma okay. Evitiamo i tuoi problemi ancora per un po’.
- Ospiterai Jackson e mi aiuterai?
Stranamente, Derek non gli scoppiò a ridere in faccia come aveva programmato ma si limitò ad alzare gli occhi al cielo.
- A quanto pare.
- Scusa mi è sembrato tu avessi appena detto sì.
- Sì, Stiles. Ma è la prima e ultima volta e lo faccio perché ti amo.
Stiles era ancora allibito da quanto spesso Derek gli ripetesse che lo amava. Lo borbottava sempre, lo diceva senza guardarlo in faccia e con le orecchie completamente rosse ma andava bene così. Insomma, passare dal Derek che lo baciava di nascosto ogni tanto a quello che gli diceva che lo amava non era cosa da poco. Era totalmente irrealistico, certo, e prima o poi Stiles si sarebbe reso conto di essere in una candid camera o Derek avrebbe smesso di drogarsi o semplicemente sarebbe stato ripristinato l’ordine cosmico e Stiles sarebbe tornato sfigato al 100%.
- Uh, beh, grazie … ti … ti amo anche io.
Derek si sporse per dargli un bacio e Cora, Jackson e Lydia diventarono l’ultimo pensiero di Stiles per l’intera serata.
 


 
*
 
 


I rapporti con Scott, se quelli con Derek erano migliorati esponenzialmente, erano invece colati a picco. Scott delirava praticamente tutto il tempo su Kira e balle varie e Stiles spesso e volentieri smetteva di ascoltarlo per concentrarsi su cose più interessanti tipo le mosche che volavano o i compiti di matematica che la sera prima Derek aveva provato ad aiutarlo a fare con scarsissimi risultati. Certo, poi si ricordava di Derek e in testa gli partiva un porno di bassissima qualità in cui Derek era nudo sui suoi libri di algebra e trigonometria e doveva trattenersi dallo sbavare di fronte a quel cretino di Scott, che probabilmente avrebbe pensato a un attacco epilettico o qualche idiozia simile.
Erano seduti, stranamente tutti meno l’oggetto dell’amore del suo migliore amico, al tavolo a mensa, anche se nessuno, tranne Scott che delirava sui capelli di Kira con Stiles, stava parlando con nessuno. Liam e Malia, seduti vicini, cosa che probabilmente avrebbe portato allo scoppio della Terza Guerra Mondiale in qualche minuto, si guardavano male, Mason stava tagliando nervosamente la sua carne da così tanto tempo che ormai era diventata poltiglia, Lydia messaggiava con Peter – sexting e Stiles aveva quasi vomitato il pranzo quando aveva letto – e Cora con Jackson – per fortuna parlavano di sport, loro.
Si chiese come avevano fatto a diventare così: sembrava solo pochissimo tempo prima il momento in cui avevano iniziato a fare piani tutti insieme per l’ES e invece si ritrovavano seduti insieme senza neanche nulla da dirsi. Erano secoli che non si parlava del problema dei genitori di Stiles e Lydia e quasi altrettanto tempo che non discutevano sul branco a Beacon Hills, sugli incendi e sui poteri di Derek. A parte Cora, aveva l’impressione che nessuno sapesse dei poteri di Derek, a dire il vero.  Già che pensava a lui, stava giusto per scrivergli, quando il filmino porno che aveva in sottofondo nella mente con Derek sdraiato sui suoi compiti venne sostituito da un’altra visione di Derek, questa volta in boxer. Se magari se li fosse tolti …
Riesci a non pensare cose oscene su di me una volta tanto?
Il suo Derek mentale, quello appena arrivato, cacciò il primo che aveva la residenza permanente e si sistemò a gambe incrociate, molto zen. Beh, la sua mente si stava facendo veramente affollata.
I tuoi pensieri sono cretini, disse borbottando Derek Secondo, non ti ricordi cosa abbiamo fatto ieri sera?
Certo che Stiles ricordava. Suo padre aveva avuto il turno di notte e quindi Derek era andato da lui e beh, one love, two mouths, one love, one house si sapeva come era andata a finire. Stava giusto ricordando particolari particolarmente edificanti quando Derek Secondo, che a differenza del suo predecessore era un enorme rompicazzo, si intromise.
Ma pensi solo a quello? Prima, idiota, e non intendo i preliminari.
Stiles mandò con enorme dispiacere la memoria indietro a quando Derek era vestito – perché Derek si vestiva? Avrebbero dovuto rendere illegali i vestiti sulla sua persona, o qualunque cosa che non fosse Stiles – e avevano guardato Grey’s Anatomy in televisione, siccome Stiles era in fin dei conti sempre uno sfigato, uno sfigato che stava con Derek Hale, ma pur sempre sfigato, e gli si era rotto il wifi, quindi ciao Netflix. Era una puntata random ma Derek, fra una grattatina di palle e una manciata di patatine, era saltato su quando Cristina Yang aveva detto una cosa simile a “se vuoi che smettano di accaderti cose brutte smetti di frignare e inizia a pretendere qualcosa di più”. Certo, lo aveva fatto perché le patatine del Burger King gli facevano schifo e aveva ordinato McDonald’s, ma la frase, ora che la ricordava, assumeva un nuovo significato. Avrebbe potuto scrivere a Derek e lamentarsi del fatto che nessuno dei suoi amici lo calcolava, oppure avrebbe potuto parlare con loro.
Questo è lo Stiles che amo!
Si vedeva che Derek Secondo era una sua creazione mentale, il vero Derek non avrebbe mai detto cose simili e fatto un balletto della vittoria con tanto di twerk, ma già che gli si presentava lo spettacolo …
Cretino. Fai ciò che devi.
Stiles si rese conto di aver paura.
Da quando parlare con i suoi amici era diventato fonte di ansia? Da quando aveva paura che non lo avrebbero ascoltato o lo avrebbero preso in giro anziché ascoltarlo? Da quando aveva iniziato ad aver paura che a loro non importasse niente? Scott, in fin dei conti, stava ancora parlando di Kira e sarebbe stato facilissimo assecondarlo e far andare il loro pranzo come un pranzo di sempre. Non avrebbe perso Scott, facendo così. Ma, si rese conto, si sarebbe precluso anche che Scott capisse e migliorasse, che tutto tornasse come prima con gli altri, se non migliorasse.
Derek Secondo, nella sua testa, teneva un cartellone con scritto “GO STILES” e lo posava soltanto per applaudire entusiasta ai suoi pensieri.
- Scott, scusa ma basta. Dobbiamo parlare. Tutti noi dobbiamo parlare.



 
*
 



Gli altri lo fissavano tutti e Stiles era così coerente con se stesso che nulla voleva fare se non sotterrarsi. Derek Secondo lo stava giustamente disprezzando per questo, ma per fortuna quando arrivò al “sei un epico deficiente” Malia ruppe il silenzio.
- Ha ragione. Io … penso di dovervi dire una cosa.
La situazione prendeva una svolta decisamente inaspettata.
Malia strinse i pugni e abbassò lo sguardo, cercò una cosa sotto il tavolo, che si rivelò essere la mano di Liam e la sollevò in alto, come se Liam fosse stato il vincitore di una gara.
- Io e Liam stiamo insieme.
L’intero tavolo ebbe un mancamento, tranne Cora che aveva tutta l’aria di sapere tutto da molto tempo. Anche Liam non sembrava stare tanto bene e iniziò a borbottare qualcosa mentre dava dei colpi sulla schiena a Scott che si era strozzato con l’acqua.
Stiles, dal canto suo, era sicuro di aver sentito male. Era un po’ come sentire Derek dire che lo amava le prime volte, ovvero un enorme, gigantesco e stratosferico COSA?!. Non che Stiles non fosse abituato alle coppie improbabili, insomma, prima suo padre con Natalie, poi lui e Derek, sembrava che chiunque decidesse per il loro destino, Dio o chi per lui, si fosse ubriacato e avesse deciso di far capitare cose a caso nelle loro vite. Quasi quasi era più normale essere inseguiti da licantropi bipolari che dopo aver fatto loro prendere un colpo si eclissavano per settimane. Anzi, probabilmente quel branco era la cosa più normale che fosse successa nella vita di Stiles da qualche mese a quella parte.
- In che senso state insieme? – domandò Scott, quando il pericolo del soffocamento fu finalmente passato.
- Quanti sensi possono esserci? – domandò Cora, - Liam è il ragazzo di Malia.
- Ma, ma insomma, vi prendete sempre a botte! – esclamò Mason, - insomma, Liam, sono il tuo migliore amico perché non me lo hai detto?
- Beh era una situazione complicata, non sapevo neanche se stavamo insieme sul serio o era un modo contorto che aveva lei per definire il darmi baci e pugni in faccia … - borbottò Liam.
- Beh ogni tanto graffiava anche me, - ricordò Stiles.
- Non lo facevo apposta, non controllavo i miei poteri! – si giustificò Malia, - con Liam era totalmente voluto siccome si comportava malissimo.
- Non è vero! – saltò su Liam, - sei tu che sei psicotica! Parlavo solo con altre ragazze ma lo sai che … insomma … non mi interessano.
- Oh, vedo che non sono l’unica ad aver problemi con la gente che non esprime ciò che prova per me, - commentò Lydia, che dopo l’obbligatorio stupore iniziale aveva ripreso a mangiare tranquillamente la sua insalata di pollo come se nulla fosse.
- Non è vero! – Liam si fece rossissimo, - Malia mi piace. È stato solo difficile ammetterlo e, beh, capire che era reciproco.
Stiles una punta di gelosia la provava, era innegabile. Derek Secondo, nella sua mente fece una smorfia ma Stiles lo mise a tacere. In fondo, Malia era felice con Liam, evidentemente e non si poteva certo dire che lui non lo fosse con Derek. Anzi, era ben più che felice di quella parte della sua vita.
- Mi dispiace, - disse ad un tratto Malia, - sono stata esagerata e psicotica, hai ragione. Stiles me lo diceva sempre che mi comportavo come se avessi ancora nove anni senza rendermi conto di quanto sembrassi stupida. Anche Cora me lo ha sempre detto è solo che provavo delle cose così forti che non sapevo come gestirle.
Liam abbassò lo sguardo.
- Beh, anche io rispondevo sempre alle tue provocazioni. Era più semplice che chiederti di uscire.
- Eravate due cazzo di bambini delle elementari che si spintonano perché si piacciono, - si intromise Cora, - oh povera me che ho a che fare solo con ritardati, prima mio fratello e Stiles, poi voi …
Liam arrossì guardando Malia e tornò a sedersi, iniziando a spiegare a Mason qualcosa su lui e Malia mentre Scott si informava da lei sullo stesso argomento. Stiles stava per tornare al suo pranzo, quando Derek Secondo si schiarì la voce.
Non è perché vuoi fare uno spogliarello, vero?
Il suo Derek mentale originario cercò di fare capolino ma Derek Secondo lo cacciò a pedate e dopo un commento decisamente poco lusinghiero sulla sua salute mentale gli ricordò che aveva un bel discorso da fare. Così Stiles prese fiato e richiamò l’attenzione di tutti, di nuovo.
- Scusate, ma, ehm, non volevo dire quello.
Di nuovo tutti gli occhi si puntarono su di lui e, molto coraggiosamente, Stiles chiuse i suoi prima di parlare.
- Io … mi rendo conto che la colpa sarà anche mia, ma secondo me ci siamo allontanati troppo. Insomma, l’ES, tutto ciò che facevamo, alla fine è diventato un bordello e tutti siamo solo più incasinati e non parliamo fra noi. E, uhm, Scott, piantala di ignorarmi per Kira. Sei il mio migliore amico.
Ecco, quello sarebbe stato il momento in cui tutti si sarebbero fatti una risata, nella migliore delle ipotesi, nella peggiore si sarebbe beccato una bella sgridata perché insomma, alla fine era un ingrato. Era già tanto avesse amici, no?
Derek Secondo, che in qualche modo si era trovato un divano nella mente di Stiles e, con la disapprovazione del suo sosia spogliarellista, si era spiaggiato in mutande a mangiare patatine, iniziò a urlargli contro insulti ripetendo la frase di Cristina Yang e lanciando patatine in giro. La versione porno attore di Derek alzò gli occhi al cielo e Stiles si rese conto di essere completamente partito di testa.
- Hai ragione. Mi dispiace, - disse Lydia, rompendo il silenzio, - è che è un casino anche per me, per molte cose.
- Si notava, - rispose Cora, passandole un braccio intorno alle spalle.
- E, uhm, - si intromise Scott, che aveva la malsana abitudine di interrompere le persone, - scusa, Stiles. Sono un deficiente. E scusate anche voi, ero così preso dalla mia vita sentimentale che mi sono dimenticato di essere un alpha, anzi, no, un vostro amico.
- E io, - disse Malia, - anche io non sono stata una buona amica, siccome pensavo solo a Liam. Scusate.
- Siete perdonati, - Cora alzò lo sguardo al cielo, - star dietro a ciascuno di voi è stato un delirio. Ma adesso ce la facciamo a essere un vero gruppo di amici?
Stiles doveva essere sotto acidi o qualcosa del genere, perché la sua vita non solo aveva avuto una svolta degna dello Sleepover Club ma soprattutto perché era positiva. Enormemente positiva. Più del suo voto in fisica, il che era dirla lunga. E le cose positive nella vita di Stiles Stilinski erano un evento più unico che raro, un po’ come vedere uno gnu al polo nord: doveva sicuramente trattarsi di uno gnu molto confuso e soprattutto nel posto sbagliato. Esattamente come gli avvenimenti felici nella vita di Stiles. Eppure, dopo una serie di sfighe improbabili, delle piccole cose iniziavano ad aggiustarsi e anche se una sirena ogni volta che succedeva una cosa bella partiva nella mente di Stiles per notificargli che voleva semplicemente dire che gli sarebbe cascato a breve il mondo addosso.
- Direi di sì, - disse Scott facendo un sorriso enorme a tutti.
Lydia borbottò un “perché no” mettendo il cellulare in borsa e guardando tutti. Anche Liam annuì fissando Malia che lo liquidò con un: - che ti fissi?
- Appena mi riprenderò dallo shock, - mormorò Mason, che era ancora fermo alla scioccante rivelazione di Malia e doveva ancora superare la sorpresa.
Stiles si rese conto di essere stato l’unico a non aver spiccato parola, anche perché era più incredulo di Mason.
- Uh, ehm, insomma, sì, certo. Cioè, non pensate che nulla di ciò che ho detto sia stato da psicopatico?
Gli occhi dei presenti lo scrutarono.
- A parte questa uscita, no, - rispose Cora.
- Hai detto solo cose vere, - aggiunse Scott, - e a me mancavate tutti.
- Anche a me, un sacco! – esclamò Malia, facendo il giro del tavolo per abbracciare Stiles, che ricevette uno sguardo di puro odio da Liam che se fosse stato appena un pelino più acuto probabilmente lo avrebbe incenerito all’istante, - in fondo sai che ti voglio sempre bene e mi dispiace di averti lasciato per Liam.
Oh, se solo avesse saputo delle fantasie non esattamente caste che avevano albergato e albergavano tutt’ora nella sua testa. Il suo Derek mentale, quello dedito al porno, gli strizzò l’occhio.
- Beh, direi che l’ES può riunirsi di nuovo per discutere dei problemi vecchi e nuovi, che dite? – domandò Cora e ricevette un coro di assenso.
- In lista metterei sia quell’aborto di coppia che sono mia madre e il padre di Stiles sia … ehm, come sopravvivere a un cuore spezzato?
Chi non sapeva, ovvero la maggior parte delle persone, fece per dire qualcosa ma Cora li anticipò: - Ne parleremo se Lydia se la sente.
- Ovvero, - aggiunse Lydia, - non ora.
- Io metterei anche il fatto che un licantropo ha cercato di mangiarci e che Derek pensa che la cosa sia correlata agli incendi che sono capitati di recente, se ho ben capito, - aggiunse Stiles.
- E come restare uniti, - aggiunse Scott, dicendo una cosa stranamente intelligente e facendo un sorriso a Stiles.
- E come non essere gelosi delle ragazze che parlano col ragazzo che ti piace, - aggiunse Malia.
- E non picchiarlo, - aggiunse Liam.
- E, - disse Stilea, prendendo coraggio, - come non farsi troppe paranoie.
Cora riportò le cose su un foglio ordinatamente e aggiunse accanto ad ogni punto un quadratino da spuntare.
Stiles guardò gli altri, che adesso discutevano animatamente, addirittura parlando gli uni sugli altri e si prese un momento per ringraziare i due Derek, specialmente Derek secondo che reagì come probabilmente avrebbe reagito il suo equivalente reale, cioè arrossendo, infilandosi in bocca un chilo di patatine e borbottando mentre gli riservava uno sguardo omicida. Stiles non poté che complimentarsi con se stesso per le sue vocine da schizofrenico che in realtà non erano poi così male, prima di girarsi verso gli altri e unirsi alla conversazione. 

 





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Salve patatini :3 non poter usare le emoji mi destabilizza davvero tanto ma tant'è. Come state? Siete tornati a scuola/lavoro/università? State come me aspettando i risultati dei test? Io sono andata al mare e SONO ABBRONZATA  e niente, sto ricordando com'è la vita senza avere da studiare e vi giuro mi sembra di non avere uno scopo. Allora, per parlare delle cose interessanti, come vedete questo capitolo ha finalmente un chiarimento e Stiles inizia a fare meno l'emo depresso tumblr boy con Derek e si apre con i suoi amici. Non so se ciò che credo è corretto ma sono matematicamente convinta che una relazione sia fattibile solo nel momento in cui le due persone che la compongono hanno un minimo di stabilità e sia Derek che Stiles la stanno cercando ed è anche per questo che stavolta funziona meglio. Almeno per ora, lmao. Sicuramente torneranno molte più scene di Stiles/altre persone e la relazione con Derek avrà meno attenzione quindi sorry(?) but the trama must go on. Tra l'altro, una ragazza mi ha fatto notare che siccome ho un ritardo mentale non rileggo mai ciò che scrivo e di conseguenza ci sono incongruenze nella storia. Io la sto lentamente rileggendo ma se voi ve le ridordate e volete farmele notare lasciatemi un commento o un messaggio privato e provvederò a modificarle. Nel frattempo continuo la mia lettura e omg che pulcino ero due anni fa awwww. E niente, se avete letto fin qui, come sempre grazie. Dopo due anni siete qui e mi sopportate e in qualche modo portiamo avanti insieme questa storia/disagio che anche se me la sono dimenticata per secoli, è una parte di me ed è importante. Vi svelerò tutto nell'ultimo capitolo che non so quando sarà perché MANNAGGIA A ME FACCIO SUCCEDERE TROPPE COSE E SARA' INFINITA. Vi mando un abbraccio e tanto disagio <3
  
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