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Autore: Raven2000    16/09/2016    0 recensioni
La storia di una ragazza che col proseguire della sua vita si trova un giorno ad affrontare per la prima volta storie conosciute come creepypasta, storie horror popolate da misteriose creature; lo scopo di Luna, la protagonista, è quello di scoprire le verità su queste leggende.
ci riuscirà? o morirà per colpa di una di queste?
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana da quando ho visto quel misterioso tipo. In giro ho sentito, per sfuggita di orecchio, due ragazzine di prima che parlavano di storie horror chiamate creepypasta. Ricordavano molto la serie di "Piccoli Brividi": storie horror che avevano un fine sempre celato al mistero. la persona di cui si parlava si diceva che era sparita e tutt'ora vagasse in giro senza meta. hanno accennato ad un certo tipo chiamato Jeff the Killer che corrispondeva al tizio della scorsa settimana... allora, solo in quel momento, ho capito quanto veramente fossi in pericolo… avevo appena incontrato un pazzo psicopatico killer che poteva uccidermi! Arrivati a sera, sperando di non trovare più in camera Jeff, ho aperto la porta e per poco non l’ho sbattuta davanti alla faccia di mio padre che mi stava giusto cercando; mi ha fatto entrare con fretta e, appena entrata, mi ha abbracciata forte. gli ho chiesto del perché tutta questa agitazione e lui mi ha detto che, a pochi isolati da casa, hanno trovato il corpo morto di una ragazza con la faccia squagliata, il volto non era ancora stato riconosciuto e lui, non vedendomi tornare, ha pensato fossi io … non so chi fosse la ragazza… ma forse so chi è il killer. Passarono i giorni e capitava spesso che io vedessi la sua figura camminare nell'ombra... senza che nessuno potesse capire chi o cosa era …. A volte mi risvegliavo con un forte odore di sangue che circondava tutta la mia stanza, questo mi faceva capire che non mi avrebbe mai più lasciata in pace ... Ma io sono sempre stata abbastanza cocciuta da non farmi impaurire da queste cose. passate ormai tre settimane dalla morte avvenuta vicino casa mia, mio padre mi disse di portarmi con me un spray al peperoncino, per sapere che, almeno, ero un po' al sicuro … Ma io sapevo benissimo che non mi sarebbe servito a nulla. mentre mi avviavo allo scuola-Bus ho sentito la puzza di sangue che sentivo anche nella mia stanza, mi guardai in torno, ma lui non c'era, ricontrollai più freneticamente; la gente iniziava a guardarmi strano, anche con un po’ di paura nei miei confronti; a un certo punto, non so perché, l'odore di sangue si è affinato ed è sparito quasi in un attimo. In seguito mi ricomposi. La giornata scolastica proseguì come al solito: le solite analisi scientifiche, poi le due faticosissime ore di verifica … dove c'è la probabilità che io abbia sbagliato a rispondere per metà delle domande. Appena sono tornata a casa ho rivisto Jeff … mi aspettava sotto l'albero di casa mia, una vecchia quercia secolare. Ho fatto finta di non vederlo ma, con la coda dell' occhio, ho visto che ha iniziato a sghignazzare con quella sua faccia deforme. passata la giornata è arrivata la notte, ho capito che era stupido aspettare, quindi, ho deciso di aprire volontariamente la finestra per aspettarlo seduta sul letto e mettere in chiaro ciò che c'era tra noi: se voleva uccidermi, perché non farlo subito?. Il killer non si fece attendere e, solo dopo cinque minuti, era già dentro la mia stanza. Lo spazio che ci divideva era molto ma, lui, avrebbe saputo come diminuirlo in poco tempo con solo un colpo di coltello. ho iniziato io a parlare, gli ho chiesto del perché fossi stata scelta io e perché ci stesse mettendo cosi tanto ad uccidermi, gli ho chiesto anche perche lui era lì ... ma subito lui mi ha interrotta, mi ha detto che ero la miglior preda che lui avesse mai trovato negli ultimi trent'anni … trent'anni?! come è possibile? eppure non era neanche un diciassettenne! Forse aveva esagerato o magari non aveva più la cognizione del tempo … lui, però, ha capito subito che ero sbalordita e mi ha detto che era proprio così, erano passati trent'anni da l'ultima volta che uccise qualcuno, ma, ovviamente, la sua lista era ancora lunga... dunque, la vera domanda che mi pongo è …: “quant-” “infiniti... ho un' infinità d'anni … finche la gente continuerà a credere nella mia esistenza, vivrò...” cosi mi ha detto, prima ancora che le mie labbra potessero finire di dirlo. ha iniziato ad avvicinarsi con un passo molto lento e, quando ho pensato che fosse la vera fine, ho iniziato a capire che, forse, lo era davvero. Qualcosa ha colpito Jeff, è caduto a terra facendo un tonfo molto leggero, quasi inesistente. Ho alzato lo sguardo e l’ho vista: Jane the killer, la grande rivale di Jeff. Lo stava inseguendo da quando gli diede fuoco da ragazza, indossava una maschera senza alcuna espressione, solo delle lunghe, lucide e sottili labbra nere carbone, capelli neri a boccoli che le cadono sulle spalle, indossava un bellissimo vestito nero corto, rovinato da alcuni strappi qua e là. Jane mi si è avvicinata e mi ha detto di non andare a dormire, poi ha preso il corpo di Jeff e se n’è andata senza dire niente. ho osservato come le due figure sono sparite nell'ombra diventando sempre più distanti da me. Addio. Jeff. The. Killer
   
 
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