Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Fujikofran    17/09/2016    1 recensioni
Chiamata a lavorare a un museo di Trastevere, Franca Strangoni ritrova Rebecca Rossellini, la "sposa" di Lupin, durante la vernissage di apertura di una mostra fotografica. Purtroppo, uno degli autori delle foto esposte (amico di Rebecca) si accascia per un malore. Che cosa gli è successo? Il caso vuole che la banda Lupin in qualche modo risolva il caso, mentre Franca, nel frattempo, ha rivisto Jigen e c'è una novità per quanto riguarda Fujiko e Goemon. Notare bene: i capitoli sono brevi. Canzone da ascoltare durante la lettura: "Malamore" (1977) di Enzo Carella. Questa fanfiction fa parte della serie "Irruzione in una vita"
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rebecca Rossellini, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Irruzione in una vita'
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-Mi raccomando, fai in modo che nessuno entri arbitrariamente, lo sai com'è fatta l'entrata di questo museo-
 
Ecco, in sostanza le linee guida del nuovo incarico di Franca Strangoni, erano quelle. Per lei, laureata in Storia dell'Arte, il massimo del contatto con l'arte era fare la hostess o la guardiana alle mostre e nei musei, quelle poche volte in cui la chiamavano. Non la contattava nessuno da mesi, mentre aspettava la risposta per un progetto con l'Università Roma Tre. Al Museo in Trastevere c'era una piccola mostra della durata di venti giorni, dedicata a vari fotografi del Novecento ed intitolata "Impressioni ed emozioni-frammenti di un secolo". Tutto era pronto per la vernissage di inaugurazione della mostra per il giorno successivo e Franca aveva ricevuto le indicazioni per svolgere al meglio il suo lavoro. Solo che il meglio che poteva fare era impedire ai non invitati alla vernissage di entrare nel museo. In realtà, il suo compito lo avrebbe dovuto svolgere durante tutta la mostra e indirizzare i visitatori verso la biglietteria, dato che la mostra non era gratis, anche se le piccole dimensioni del museo facevano pensare il contrario. Pranzò mangiando in un piccolo bistrot vegano, non lontano dal museo; non che fosse diventata vegana, ma non aveva voglia di abbuffarsi in uno dei tanti ristoranti trasteverini . Pranzava sola, non le dispiaceva, ma i nuovi colleghi erano andati a mangiare insieme, senza dirle niente. "Simpatici", pensava. Questo incarico lo avrebbe svolto con il pensiero della paga finale e non le sarebbe importato gran che, al contrario di altre volte, in cui aveva stretto delle amicizie, con le quali ogni tanto andava a cena.
 
-Le porto un caffè?-
 
Domandò il cameriere, ma Franca chiese il conto. Il caffè non le andava e stava per tornare al museo, ma, poco dopo, cambiò idea e decise di recarsi in un bar di fronte: non voleva terminare prima la sua pausa pranzo, non aveva senso. Si accomodò a un tavolino all'aperto, il posto non era un gran che, ma lo apprezzava perché, insieme al caffè, portavano sempre dei biscottini. Stranamente, non c'era molta gente, ai tavoli e, oltre al via vai di turisti, a Franca faceva compagnia una radio vintage che stava trasmettendo "Malamore", un pezzo del 1977 di Enzo Carella, cantautore romano. Lo ascoltò attentamente, le stava creando un'atmosfera malinconica, mista a quella di una Roma che sembrava comprenderla sempre per metà. Pensò al suo ragazzo, che non vedeva ormai da mesi. Il suo amore malato, clandestino, a causa del quale lei continuava ad essere sempre "la single del gruppo" di amici, come se, sotto sotto, fosse una malattia silente quanto dannosa più per gli altri che per Franca stessa. Daisuke Jigen si era fermato a Roma quasi un mese e mezzo, soggiornando presso la mega dimora sull'Appia Antica della vip Rebecca Rossellini. Lì c'era posto per tutti, anche per lui, che voleva essere di peso il meno possibile nella vita di Franca, la quale, invece, era disposta a mentire anche di più alle sue amiche e alla sua famiglia, pur di stare con lui, il criminale che l'amava più di qualsiasi altro uomo della sua vita. In quel periodo insieme lei era stata felice, anche perché Jigen sapeva muoversi nella sua clandestinità, persino quando uscivano insieme a cena o andavano al cinema oppure in qualche locale ad ascoltare della musica. "Non andartene mai" era ciò che lei pensava sempre quando era con quell'uomo, ma sapeva che non sarebbe mai accaduto: lui era nato per fuggire continuamente.
Avevano trascorso anche dei giorni di vacanza, sulla Costiera Amalfitana e, per Franca, affacciarsi da una finestra di Positano, appena sveglia, ad ammirare un panorama mozzafiato e Jigen ancora addormentato erano per lei pura poesia. Poi c'era stato il matrimonio di Fujiko e Goemon, che si erano sposati nella solita villa di Rebecca. Franca bevve l'ultimo sorso del suo caffè, pensando alla cerimonia, con pochi invitati e segretissima, a una Fujiko felicemente stordita da un evento che non avrebbe mai pensato di vivere e a un Goemon imbarazzatissimo, il quale era stato perseguitato da scherzi goliardici di ogni tipo, come accade spesso durante i matrimoni. Gli sposi erano poi partiti per il viaggio di nozze, alle Hawaii, mentre Lupin aveva avuto bisogno di trascorrere un periodo con Rebecca per fare chiarezza su alcuni equivoci legati alla loro storia sentimentale, dato che il matrimonio di Fujiko non gli era andato così giù. Di tutti loro, purtroppo, Franca non aveva notizie e le mancavano, anche se, in cuor suo, era convinta che Jigen aveva avuto le sue buone ragioni per non farsi vivo. 
   
 
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