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Autore: Haerm    18/09/2016    0 recensioni
"Di me so solo due cose: il mio nome e il mio potere"
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry, Triangolo, Violenza
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Capitolo I

 

RISVEGLIO

 

 

Quella città era la capitale, ora è solo macerie, macerie che nascondono mistero, poiché tutto accadde in una notte, senza preavviso, senza motivo…

Si chiamava Città Santa, meta di turismo e commercio, capitale del Regno dei Paladini (potenti guerrieri affiliati al credo della Croce di Platino, una sorta di religione monoteista).

Era l'anniversario della nascita del Re, e tutto il popolo gioiva per le strade festeggiando tra le musiche e i colori… Fino a che, al momento del crepuscolo, una scossa non travolse la città facendola sprofondare nella terra. La morte si espandeva tra i vicoli e le piazze, trasformando la felicità in disperazione e il Paradiso in Inferno.

Morte… Distruzione… Questo è ciò che resta di quello che una volta chiamavano Città Santa, e la colpa è solo mia.

Non so chi sono, ne da dove vengo, so solo che ciò che è accaduto è colpa mia.

 

Era primavera, il sole splendeva e i fiori coloravano i verdi campi con le loro mille tonalità… Ma era solo un sogno. Mi trovavo sigillato su di cristallo all'interno di una sorta di caverna e se cercavo di liberarmi, una fitta al cuore mi provocava uno shock cosi potente da farmi perdere i sensi. Finché un giorno all'interno del sogno una figura femminile non mi disse di aprire gli occhi e correre, seguii il consiglio e quella volta mi risvegliai tra i frammenti della mia “prigione”. Non esitai a correre verso una possibile uscita, finalmente ero libero di muovermi, libero… Ma la mia libertà costò cara la vita di una città. Appena misi piede all'esterno sentii una strana sensazione, mi girai di scatto verso la grotta da cui ero venuto e notai due figure che cercarono di attaccarmi, non sapevo perché lo stessero facendo, ma quando li vidi in volto capii che erano terrorizzati. Tremavano impugnando le loro spade, ad ogni fendente era seguito un mugolio di disperazione. Cercai di allontanarmi da loro, ma appena feci per dileguarmi, una delle solite fitte al cuore, che avevo quando ero dentro il cristallo, mi colpi. Quella volta lo scenario del sogno fu completamente differente, ero in un bosco morto, circondato da una fitta nebbia, cercavo di capire dove andare, ma ero smarrito. Vagando per la selva, notai uno strano albero, mi avvicinai e vidi che il tronco era spaccato in due, come fosse stato lacerato da un fulmine. Feci per andarmene ed una tetra voce mi disse di smettere di fuggire, mi fermai, mi voltai in direzione della voce e vidi uno specchio.

 

“Questa è la tua natura”

 

Nello specchio vi era un'ombra dal sorriso color sangue… Nello specchio vi ero io.  

   
 
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