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Autore: MynameisRober    18/09/2016    6 recensioni
«Dovresti andare, ci attende una lunga giornata quando spunterà l'alba» sussurrò la ragazza tornando a guardare il fidanzato. Lui si limitò a lasciarle un dolce bacio sulle labbra.
«...o hai paura di ciò che mia madre potrebbe dire o fare se mi beccasse su questo letto?» disse scherzoso Ron sulle labbra della ragazza. Lei era pronta a ribattere ma ogni parola fu soffocata dalle labbra di Ron che accarezzavano dolcemente le sue in un bacio casto ma appassionato. Hermione venne voltata con la schiena contro il materasso e Ron fu subito sopra di lei, tra le sue gambe, che la baciava molto lentamente, con una mano che l'accarezzava sul fianco e l'altra che sosteneva il peso del suo corpo. Entrambi si baciarono finché il fiato mancò e necessitarono d'aria. Ron restò sdraiato su di lei, le accarezzava dolcemente il viso mentre la guardava con uno sguardo che fece rabbrividire Hermione per quanto fu intimo e intenso.
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La mia rappresentazione del giorno più importante per una coppia: il matrimonio.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Una notte a dir poco meravigliosa quella del 6 Giugno 2004; il cielo era ricoperto da un manto di stelle luminose che quella notte sembravano brillare più che mai. Pareva che anche la luna emanasse più luce, sopratutto su una casa che a prima vista sembrava cedere da un momento all'altro. Ogni livello si reggeva uno sopra l'altro come per magia, ma nessuno dubitava che fosse realmente così. Ogni abitante stava godendo del riposo notturno prima di dover mettere i piedi giù dal letto già dalle prime luci dell'alba, chiunque tranne chi occupava l'ultima stanza al piano più alto della Tana.
Una giovane ragazza era stesa su un fianco sotto le lenzuola di un vivace color arancione, col viso poggiato su un cuscino che emanava un odore che conosceva perfettamente, che anni prima aveva sentito durante una lezione da un filtro d'amore chiamato Amortentia. Hermione Granger credeva di possedere il sorriso più raggiante e sereno del mondo nel periodo più felice di tutta quanta la sua vita. Il motivo di tanta felicità le stava circondando la vita con le braccia proprio il quel momento. Sussultò quando sentì il corpo dell'altro alle proprie spalle, pelle contro pelle. Entrambi erano privi di ogni indumento, due corpi nudi sotto le lenzuola.
Ron le posò un bacio sulla spalla e poi si fermò a guardarla, nel frattempo lei voltò lievemente il viso per poterlo guardare a sua volta. Si sorrisero, poi Hermione guardò la sveglia sul comodino.
«Dovresti andare, ci attende una lunga giornata quando spunterà l'alba» sussurrò la ragazza tornando a guardare il fidanzato. Lui si limitò a lasciarle un dolce bacio sulle labbra. 
«...o hai paura di ciò che mia madre potrebbe dire o fare se mi beccasse su questo letto?» disse scherzoso Ron sulle labbra della ragazza. Lei era pronta a ribattere ma ogni parola fu soffocata dalle labbra di Ron che accarezzavano dolcemente le sue in un bacio casto ma appassionato. Hermione venne voltata con la schiena contro il materasso e Ron fu subito sopra di lei, tra le sue gambe, che la baciava molto lentamente, con una mano che l'accarezzava sul fianco e l'altra che sosteneva il peso del suo corpo. Entrambi si baciarono finché il fiato mancò e necessitarono d'aria. Ron restò sdraiato su di lei, le accarezzava dolcemente il viso mentre la guardava con uno sguardo che fece rabbrividire Hermione per quanto fu intimo e intenso.
«Ancora non posso crederci...» disse un incredulo Ron. Si spostò sul fianco ma senza distogliere lo sguardo lo sguardo da Hermione, difatti poggiò la testa a pochi centimetri dalla sua. Questa voltò il viso per incontrare lo sguardo innamorato del suo fidanzato. «Domani saremo marito e moglie» finì di dire Ron. Lei sorrise visibilmente emozionata. 
«Diventerò la nuova signora Weasley» commentò ridacchiando Hermione. "Signora Weasley" le faceva venire in mente la suocera e visto la situazione in cui si trovavano lei e Ron lo trovò inopportuno e imbarazzante, sopratutto.
«Hermione Granger-Weasley. Suona bene, non trovi?» sussurrò dolcemente Ron, dando un bacio sulle labbra alla fidanzata.
«Suona perfetto» consentì Hermione. Ron fece per baciarla ancora ma questa si scansò sedendo sul letto, coprendo il seno nudo col lenzuolo.
Hermione puntò il dito verso la porta. «Adesso però devi andare» cercò di dire severamente, mal celando un sorriso divertito.
Ron inarcò un sopracciglio. 
«Prima mi usi per il tuo piacere personale e poi mi cacci?» disse. Hermione lo guardò parecchio male. «Ok, ok, me ne vado! Ma non dimenticherò come mi hai sedotto e mandato via» continuò con una leggera risata che contagiò Hermione.
«Sedotto e abbandonato? Sei stato tu a venire qui!» replicò la ragazza reggendo il gioco.
«Ma sei stata tu a sedurmi sulle scale» ribatté Ron. Lei scosse la testa ridacchiando ma non disse nulla. Ron si sollevò dal letto e andò alla ricerca dei propri indumenti sparsi per la camera sotto l'occhio vigile di Hermione, che sembrava parecchio interessata al fondo schiena del fidanzato, cosa che luì notò con un certo imbarazzo. «Se continui a guardarmi così mi spingi a rimanere.»
Hermione arrossì fino alla punta delle orecchie, imbarazzata per essere stata colta in fragrante. Stavano insieme dalla fine della guerra, ben sei anni. Erano ben sei anni che facevano l'amore, perché avevano ceduto immediatamente alla passione, e convivevano addirittura da ben due anni, eppure bastava poco per farla arrossire come un'adolescente. Puntò nuovamente il dito sulla porta mentre il ragazzo tirava su il pantalone del pigiama. Si avvicinò alla fidanzata e le lasciò un ultimo piccolo bacio sulle labbra. «Ti amo» disse prima di andare. 
Hermione gli mandò un altro bacio che lui fece finta di afferrare prima di uscire all'esterno e chiudere la porta. La ragazza si sdraiò sul letto poggiando entrambe le mani sul viso e sorrise apertamente, felice come non lo era mai stata. Da quando stava con Ron si poteva dire soddisfatta della piega che aveva preso la sua vita, ma la vera felicità era giunta qualche mese prima, quando Ron le aveva chiesto di sposarlo. Non c'era stato nessun anello importante, Ron aveva malamente trasfigurato un piccolo ramo in un anello, si era inginocchiato e lei aveva detto il fatidico "si" - e poi aveva dovuto correggere l'incantesimo di trasfigurazione di Ron perché l'anello che ne era venuto fuori era veramente mal riuscito.
Si girò su un fianco e accarezzò il punto in cui poco prima era steso Ron, non era più abituata a dormire lontana da lui, difatti aveva deciso di dormire nella sua vecchia stanza per sentirlo un po' più vicino. Chiuse gli occhi alla ricerca di un po' di riposo prima del gran giorno ma si rivelò davvero difficile prendere sonno senza il fidanzato al suo fianco.

*****

«Ti pietrifico se non stai ferma, lo giuro!» gridò esasperata Ginny Weasley in Potter a Hermione, alla quale tentava di sollevare la cerniera sulla schiena dell'abito bianco. La futura sposa era così nervosa che nessuna pozione calmante sarebbe riuscita a calmarle i nervi. Eppure durante la notte era stata così tranquilla ma questo lo poteva collegare alla presenza rassicurante di Ron. L'ansia e il nervosismo avevano preso il sopravvento pochi minuti dopo che il fidanzato aveva abbandonato la sua vecchia stanza.
«Hermione!» la rimproverò ancora una volta Ginny, perché non riusciva a stare ferma nemmeno un attimo. Stava per darle una rispostaccia ma per fortuna fecero il loro ingresso sua madre e la signora Weasley - quest'ultima da un paio d'anni insisteva a farsi chiamare Molly.
«Oh, mia cara, ma sei meravigliosa!» disse Molly afferrando in un abbraccio la futura nuora, che nulla poté per fermarla in tempo.
«Sono d'accordo con Molly, sei perfetta così» commentò la madre di Hermione, abbracciando anch'essa la figlia ma in un modo meno soffocante rispetto Molly.
«Sarebbe ancora più perfetta se stesse ferma e si facesse sistemare il vestito» disse Ginny.
Molly afferrò la bacchetta e con un leggero movimento del polso la cerniera si chiuse senza nessun problema e il vestito aderì al corpicino di Hermione. «Ecco fatto!» 
Ginny guardò la madre con gli occhi ridotti a due fessure.
«Direi che siamo pronte, no?» disse Elizabeth Granger1, poi si rivolse alla figlia. «Tuo padre ti attende in auto.»
«Ancora mi chiedo perché non abbiamo potuto fare la cerimonia alla Tana» disse Molly con evidente delusione nella voce che fece imbarazzare Hermione. 
«Perché i miei parenti sono tutti dei Bab- persone senza poteri magici» prese parola la sposa. Non voleva offendere i suoi genitori con il termine "Babbani". «Ho organizzato un piccolo ricevimento per i miei parenti, che durerà un paio d'ore, poi verremo qui alla Tana per festeggiare in maniera... beh, nostra.»
«Voi ci sarete?» chiese Molly alla signora Granger.
«Si, ci sarà anche mia madre, se non è un problema» disse Elizabeth Granger. 
«No, assolutamente!» sorrise gentilmente Molly.
«Nonna Jean è l'unica a sapere della mia educazione magica oltre i miei genitori» spiegò Hermione.
«Tua nonna ha sempre creduto alla magia, in un certo senso. Per lei gli Illusionisti sono sempre stati dei veri maghi» replicò Elizabeth.
«Illusio... che?» domandò confusa Ginny, poi tutte quante le donne scoppiarono a ridere.
«Penso che sia ora, non vorrai arrivare tardi?» disse la signora Weasley alla sposa, sistemando la collana di perle che la madre le aveva regalato. Una collana tramandata da madre a figlia per generazioni e che poi sarebbe toccata a una Weasley, quando e se Hermione e Ron avrebbero avuto una figlia femmina.
Hermione si agitò nuovamente ma fu rassicurata dalla stretta di mano di sua madre, che l'accompagnò passo dopo passo fino all'auto in cui l'attendeva suo padre. 
«Sei meravigliosa» disse rapito Robert Granger1, contemplando meravigliato la sua unica figlia. Hermione sorrise timidamente con gli occhi lucidi, ma pronta a trattenere le lacrime - Fleur l'avrebbe uccisa se solo avesse rovinato il trucco.
Il signor Granger allungò la mano verso la figlia. «Sei pronta?»
Hermione annuì.
«Sono pronta.»

Nel frattempo, in una piccola stanza privata di una chiesa di Ottery St. Catchpole, Harry Potter stava guardando orripilato il disastro combinato dal piccolo James Sirius, il suo primogenito. Harry cercò di passare il neonato all'unica persona presente nella stanza oltre ai due Potter.
«Ma stai scherzando? Tienilo lontano da me! Non posso permettermi un guaio simile il giorno del mio matrimonio» sbottò Ron, più lontano possibile dal suo figlioccio.
«Su, andiamo! Tanto lo ha già fatto, non lo farà nuovamente» replicò Harry tendendo ulteriormente il bambino a Ron. Questo si allontanò ancor di più.
«E se invece lo facesse di nuovo? No, non me lo posso permettere! E poi... è disgustoso!» disse con evidente disgusto il rosso.
Si sentì il rumore della porta che si apriva ed entrambi si voltarono verso l'ingresso da cui comparì George Weasley.
«Che succede qui?» chiese il secondo testimone dello sposo. 
«James ha vomitato sulla mia giacca e Ron non vuole tenerlo nemmeno un attimo perché ha troppa paura che possa rifarlo» si affrettò a spiegare Harry, lanciando occhiatacce al migliore amico.
«Ma Ron ha ragione!» disse George. Entrambi lo guardarono con occhi spalancati. «Una volta Fred Jr. ha vomitato tre volte a distanza di pochi minuti! Una scena orribile...» raccontò scuotendo la testa pensoso. Poi ci rifletté un po' su. «Ma forse il tutto è dovuto al fatto che avevo lasciato lì vicino delle Pasticche Vomitose» continuò.
Sia Harry che Ron inarcarono un sopracciglio un po' perplessi. George era un padre affettuoso ma non molto responsabile.
«Tienilo tu!» disse Harry all'improvviso, passando James a George. Il bambino ridacchiò alla vista dello zio, che gli faceva le smorfie.
Harry afferrò la bacchetta e levò via il vomito del bambino ma rimase comunque una enorme macchia. Il ragazzo occhialuto sospirò affranto.
«Se vuoi ti do la mia giacca, ci faremmo un favore reciproco. Troppo stretta, odio questa giacca! E Angelina non può strigliare come al suo solito... in fondo ho aiutato il testimone dello sposo, no?» George aveva uno sguardo maliziosamente furbo.
«Anche tu sei il mio testimone!» si affrettò ad aggiungere Ron. 
«Uno è più che sufficiente! E poi, Ronnino Piccino, voglio tenermi a più distanza possibile da tutto quel romanticismo che emanate tu e Hermione. Potrebbe venirmi il diabete e onestamente non me lo posso permettere. Non adesso che I Tiri Vispi hanno messo in commercio anche dolciumi» disse George con un tono fiero del proprio negozio. Fred ne sarebbe stato orgoglioso, chiunque ne era convinto.
Ron prese il bambino in braccio dopo un paio di imprecazioni permettendo a George di passare a Harry la propria giacca. Ron poi ripassò James a Harry, per fortuna non aveva avuto più intenzione di vomitare. George guardò l'orologio.
«Hermione dovrebbe arrivare da un momento all'altro, ormai» disse. Aprì la porta e sbirciò fuori. «Mamma e la signora Granger sono arrivate. Manca pochissimo.» George osservò il fratello che si era immobilizzato. «Vai all'altare! E stai attento, l'effetto del filtro d'amore che hai rifilato a Hermione per sposarla potrebbe finire durante la cerimonia» finì di dire prima di uscire fuori dalla stanza. Harry ridacchiò mentre Ron borbottava insulti al fratello maggiore.
La porta si aprì nuovamente: stavolta era il signor Weasley.
«Sei pronto?» chiese.
Ron prese un lungo respiro un po' intimorito da ciò che sarebbe accaduto da lì a poco ma convinto di star facendo la scelta più giusta di tutta quanta la sua vita.
«Si, sono pronto.»
 
*****

La chiesa era colma di gente. Babbani o maghi, chiunque era entusiasta del tanto atteso matrimonio - il matrimonio del secolo a detta de "Il Settimanale Delle Streghe", secondo soltanto a quello del tanto acclamato Harry Potter. Ai maghi era stato chiesto di vestire con abiti elegantemente Babbani, in modo da non catturare l'attenzione degli invitati non magici alla cerimonia. Hermione aveva mandato un allegato insieme all'invito del matrimonio che spiegava come si ci vestiva alla Babbana in occasione di un matrimonio, sembrava che la sua idea avesse riscosso molto successo perché nessuno avrebbe mai detto che ci fossero dei maghi lì in mezzo.
I Weasley erano minori a differenza di coloro che avevano partecipato ai vari matrimoni dei fratelli di Ron, questo aveva invitato solo i più "cari". Suo padre aveva capito e condiviso la scelta del figlio ma i lontani parenti Weasley che non erano stati invitati si erano infuriati al punto che non avrebbero più spedito cartoline o doni per Natale, con gran sollievo di Molly che mai più avrebbe dovuto rispondere a quella valanga di gufi. Ron avrebbe preferito non invitare zia Muriel ma poiché questa era stata di aiuto durante la guerra, per Hermione non era carino non invitarla, anche se pure la ragazza aveva avuto i suoi dubbi a riguardo. 
Dall'altare Ron vide che non mancava proprio nessuno. C'erano vecchi compagni di scuola come Neville, Luna, Seamus, Dean, Calì e... Lavanda, la sua ex. Ron si chiedeva perché Hermione le avesse spedito l'invito, ma poi ricordò quando gli aveva accennato a un incontro casuale con Calì. Presumeva che al momento dell'annuncio ci fosse anche Lavanda e che sarebbe stato molto imbarazzante non invitarla. Lavanda lo osservava pensierosa, probabilmente immaginava come sarebbe stato se al posto di Hermione ci fosse stata lei; cosa altamente impossibile poiché Ron sentiva di essere nato già destinato a sposare Hermione. Neville era qualche fila più avanti rispetto ad altri, accompagnato da Hannah Abbott, un'altra ex compagna di scuola che da qualche tempo frequentava l'amico. Luna era seduta vicino Neville insieme al fidanzato Rolf Scamandro, nipote del tanto famoso Newt Scamandro, autore di "Animali Fantastici: Dove Trovarli". Luna e Neville chiacchieravano amichevolmente, avevano avuto una storia dopo la fine della guerra ma poi avevano deciso di comune accordo di mollarsi, rimanendo però ottimi amici.
Ron notò con dispiacere che alla cerimonia aveva preso parte anche Viktor Krum, che possedeva la solita aria corrucciata, con le folte sopracciglia nere e lo stupido pizzetto che non aveva tagliato dal matrimonio di Bill e Fleur. Si chiese quando Krum avrebbe capito che quel pizzetto lo rendeva ancor più stupido di quanto lo fosse già. Un ghignò si formò sul viso quando si rese conto che quel giorno Krum si sarebbe arreso davanti all'evidente fatto che Hermione fosse una donna impegnata e innamorata di Ron Weasley, non di certo di un giocatore di Quidditch dall'accento ridicolo, che nemmeno giocava più così tanto bene.
Erano presenti anche alcuni professori di Hogwarts. Ron ridacchiò quando vide la McGranitt vestita in maniera Babbana. Questa era più che fiera di presenziare al matrimonio della studente più brillante che Hogwarts abbia avuto nell'ultimo mezzo secolo. Non sapeva se essere orgoglioso di Hermione o ritenersi offeso dalla preside di Hogwarts, in effetti.
Seduto in un luogo appartato in ultima fila c'era il loro grande amico Hagrid, che aveva cominciato a versare qualche lacrimuccia esclamando qualcosa su "bambini che sono diventati grandi". Grop non aveva potuto partecipare a causa della sua natura da Gigante, anche perché non credeva che avrebbe avuto posto in chiesa ed infine avrebbe spaventato a morte i parenti Babbani di Hermione. Hagrid aveva tenuto il muso per un po' alla notizia. 
Non mancava proprio nessuno. Compagni di scuola, colleghi di Hermione e colleghi Auror di Ron - che da un po' pensava di lasciare il corpo Auror per dedicare le sue attenzioni all'attività di George, i Tiri Vispi Weasley, di cui era diventato co-proprietario. Non era una decisione semplice, né aveva parlato con Hermione. Si appuntò mentalmente di farlo il prima possibile.
Una donna sulla settantina molto bassina e lievemente in carne si avvicinò alla prima fila e sorrise al ragazzo che ricambiò con assoluta sincerità, poi sedette vicino alla signora Granger. La nonna di Hermione era una forza della natura, sapeva rassicurarlo come solo Hermione sapeva fare. 

In fondo alla sala si mosse qualcosa: Andromeda Tonks stava sistemando il vestito del piccolo Teddy Lupin, che avrebbe portato le fedi all'altare insieme a Victorie, la figlia primogenita di Bill e Fleur. 
Fu un attimo e il cuore di Ron perse un battito. La marcia nuziale cominciò come da programma.
Bum-bum.
Stava ricominciando a battere molto velocemente.
Bum-bum.
Victorie e Teddy marciavano vicini lungo il tappeto rosso. Una lo riempiva di petali bianchi, l'altro teneva un cuscino con due anelli in oro bianco.
Bum-bum,
Ginny stava entrando fasciata da un grazioso abito di un azzurro quasi bianco.
Bum-bum.
Dietro Ginny, due figure avanzavano lentamente, una poggiata al braccio dell'altra. 
Hermione e suo padre.
Hermione era passata dall'essere una bambina carina ma non abbastanza a una ragazza bella da potercisi innamorare, ma in quel momento lui la vide come una donna meravigliosa con cui passare la vita.
Il trucco sul viso era lieve e metteva il risalto gli occhi, la conciatura era ben elaborata ma alcuni fili le ricadevano sul viso. L'abito bianco metteva in evidenza le curve che aveva toccato a pelle nuda durante le tante notti appassionate. Era semplicemente magnifica. 
In un attimo puntò lo sguardo su Viktor Krum che stava osservando con fin troppo interesse la sua quasi moglie. Lo fulminò con lo sguardo ed Harry gli ridacchiò vicino perché probabilmente aveva capito ogni cosa.

Hermione avanzava lungo il tappeto rosso, si teneva stretta al braccio del padre poiché le gambe erano diventate d'improvviso così molle che sarebbe caduta se non si fosse tenuta forte. Il cuore pareva voler uscire dal petto tanto che martellava. 
All'altare l'attendeva Ron, più bello che mai nel suo abito da cerimonia, che metteva a risalto le spalle larghe e lievemente muscolose - benedetto il Quidditch e gli allenamenti da Auror! Per l'occasione si era accorciato un po' più i capelli fulvi e stava davvero molto bene secondo il parere di Hermione.
Ron scene un gradino e le porse le mano che lei prontamente afferrò, salutò suo padre con un bacio sulla guancia e poi salì sull'altare, di fronte a colui che sarebbe diventato suo marito.

La cerimonia fu molto scorrevole e tranquilla, interrotta solo da qualche pianto. Molly non aveva più lacrime per quanto ne aveva già versate sotto lo sguardo imbarazzato del coniuge, Ron era l'ultimo figlio che si sposava, dubitava fortemente che Charlie avrebbe mai fatto un simile passo. La signora Granger era commossa tanto quanto la nonna di Hermione ma rispetto alla signora Weasley manteneva compostezza, Hermione era figlia unica e l'emozione era più intensa di quella di Molly, che era in qualche modo abituata con ben quattro matrimoni alle spalle. Per Hagrid era impossibile non catturare l'attenzione col suo pianto.
«Ed ora è giunta l'ora delle promesse» annunciò il sacerdote.
Ron spalancò gli occhi terrorizzato e Harry puntò lo sguardo lontano da Hermione, aveva completamente dimenticato di scrivere le promesse. Hermione lo scrutò sospettosa, fino a due giorni prima l'aveva rassicurata dicendo che aveva già provveduto. Il sacerdote e tutta la sala puntarono gli occhi sullo sposo. 
Ron aprì la bocca ma non ne uscì nemmeno un suono. Hermione inarcò un sopracciglio, Ron capì che lei sapeva che aveva dimenticato di scrivere le promesse.
«Ehm... va bene, si, l'ho dimenticato, va bene?» ammise Ron. Molly sembrava furiosa e Hermione aveva quell'aria irritante da "io lo sapevo". «Io sono fatto così, dimentico anche le cose più importanti come scrivere le promesse di matrimonio! Eppure tu mi ami anche per i miei difetti, no? Insomma, se dovremmo odiare ogni nostro difetto, a quest'ora non saremmo qui. Tu avrai preparato... quanto? 20 pagine!? Io le ho dimenticate. Oh, e non mi guardare con quell'aria, perché anche tu hai i tuoi difettucci! Chi è la matta che sistema maniacalmente tutti i suoi libri in ordine alfabetico, per autore e contenuto? Sei tu! Eppure ti amo. Si, io amo anche la tua parte maniacale e rompiscatole. Come si dice, in difetto e pregio? O forse era in ricchezza e povertà... beh, non lo so. Ciò che posso prometterti è di provare a renderti felice ogni giorno della nostra vita e di amarti anche quando litigheremo e mi caccerai fuori di casa» disse Ron. In chiesa ci furono tante facce divertite ma anche tante lacrime, anche se erano le promesse più assurde mai sentite avevano comunque fatto breccia nel cuore degli invitati e della sposa, che aveva gli occhi molto lucidi.
Gli occhi puntarono su Hermione in attesa delle sue promesse. Questa diventò rossa e sospirò pesantemente prendendo coraggio.
«Prima di tutto voglio rassicurare gli invitati che non ho scritto 20 pagine di promesse matrimoniali» disse. Molte persone ridacchiarono, George si sentì sollevato e Ron la guardò parecchio scettico. «C'erano parecchie cose che avrei voluto dirti ma le tue parole mi hanno fatta riflettere. Noi due siamo completamente uno l'opposto dell'altro, è inutile negarlo perché non abbiamo molto in comune, però questo essere diverti ci rende... non so, sono egocentrica se uso la parola "perfetti"? Forse sono esagerata ma per me lo siamo. Siamo così diversi da essere complementari uno all'altra. Due metà che coincidono, due pezzi di puzzle che si incastrano perfettamente nonostante le diversità. Ti prometto di essere la tua metà per... cosa c'è di più grande dell'eternità? Eppure sento che l'eternità non basta se devo passarla insieme a te» terminò in un sussurro Hermione. Ci fu un enorme applauso alimentato da George - che chissà come si trovava sempre in un punto diverso della chiesa, anche tra i parenti di Hermione.
«Ronald Bilius Weasley» disse il sacerdote. Ci fu qualche risata a "Bilius". «Vuoi tu prendere come tua sposa Hermione Jean Granger?»
«Si, lo v-voglio» rispose prontamente Ron. Hermione afferrò l'anello in oro bianco e lo infilò sull'anulare sinistro. 
«Hermione Jean Granger, vuoi tu prendere come tuo sposo Ronald Bilius Weasley?» chiese ancora, stavolta alla sposa. Ron la osservò timoroso della risposa ma Hermione annuì energicamente. 
«Lo voglio!»
Ron fece per ripetere il gesto precedente di Hermione ma l'anello gli scivolò dalle mani a causa della forte emozione. Si guadagnò un'occhiataccia dal sacerdote e Hermione mentre Harry glielo restituiva, poi lo infilò sul piccolo dito di Hermione.
«Non mi resta che dichiaravi... marito e moglie!» annunciò il sacerdote. «Può baci-» ma non finì la frase che Ron aveva premuto le labbra contro quelle di sua moglie.
Sua moglie! Marito e moglie. Signor e signora Weasley.
Ci fu un enorme applauso e dei fischi da parte dei maschi Weasley. George pronunciò una frase così spinta che si guadagnò un pugno da Angelina e un ceffone dalla madre, oltre ad un'occhiataccia dal padre di Hermione. Harry stava applaudendo più di chiunque altro e Ginny stava piangendo senza nessuna ragione - chiunque sospettava che fosse lo stress da parto, anche se era arrivato molto in ritardo.
Anche Lavanda Brown sembrava sul punto di scoppiare a piangere ma per ben altro motivo, tutto sommato sorrideva alla coppia e batteva le mani.
 
*****
 
Ron e Hermione avevano passato un pomeriggio molto movimentato tra foto e il ricevimento con la famiglia Babbana della nuova signora Weasley. Con loro c'erano anche Ginny e Harry senza il piccolo James, lasciato in custodia a Fleur, e i genitori di Ron. Arthur era entusiasmato di conversare con così tante persone Babbane. Aveva posto le domande più assurde e ridicole («Come fanno i vostri gufi a viaggiare attraverso questi aggeggi con lo specchio?»2), più volte Molly o Harry lo avevano portato lontano dalle persone più perplesse.
Ron aveva stretto così tante mani che era stanco, la cosa peggiore è che non avevano mica finito, un altro ricevimento li attendeva alla Tana per la parte degli invitati che possedeva poteri magici.
Ron e Hermione erano sposati da meno di quattro ore e avevano bisticciato due o tre volte sotto lo sguardo sbigottito dei Potter. Addirittura Hermione lo aveva minacciato di divorziare. Tutto sommato sembravano molto felici nel loro gran giorno. 
Molly si avvicinò a Hermione, che stava scambiando un dolce bacio con Ron. 
«Hermione cara, non sarebbe ora di andare alla Tana? Bill mi ha detto che i nostri son già tutti lì» chiese gentilmente. Hermione parve un attimo confusa, più che altro perché non capiva come Bill l'avesse avvertita senza ricorrere alla magia, ma acconsentì. Salutò ogni membro della sua famiglia che ancora una volta si congratularono con i due neo sposi.
I sei arrivarono alla Tana insieme ai genitori e la nonna di Hermione e i due sposini furono accolti con un applauso. La Tana era stata sistemata per l'occasione e al centro del giardino spiccava un enorme tendone magico in cui ci sarebbe sarebbe festeggiato. Si sentirono un po' più a loro agio rispetto alla famiglia di Hermione. Ci furono ancora parecchie mani da stringere e parecchie altre congratulazioni. 
Le ore passarono velocemente tra chiacchiere e vari brindisi, in poco tempo fu ora di cena.
Tutto era stato preparato da Molly, dall'antipasto al dolce. Perfino la torta nuziale era stata una sua creazione. Gli invitati si abbuffarono di pietanze mentre Ron e Hermione sedevano sul loro tavolo un po' esausti.
«Per Godric, sono già stanchissima e ci attendono ancora parecchie ore» disse Hermione. 
«Hai profo rione, achio sin sfanco» rispose Ron con la bocca piena di cibo. Hermione lo osservò un po' disgustata ma abituata, nemmeno si preoccupò di rimproverarlo perché era una causa persa in partenza.
Al loro tavolo si avvicinò George con delle strane orecchie a punta. Hermione inarcò un sopracciglio parecchio perplessa. «Perché hai le orecchie da Elfo?»
«Oh, queste?» George tastò le orecchie. «La McGranitt. Poco fa le ho detto che non mi sarei mai aspettato che lei piangesse durante la cerimonia, improvvisamente mi ha lanciato un incantesimo e mi sono ritrovato con queste orecchie! Ottimo incantesimo, non so come scioglierlo anche se mi ha fatto venire parecchie idee per un nuovo prodotto de I Tiri Vispi Weasley.»
Hermione lo guardò scettica, Ron ridacchiava divertito. 
«Dubito che la professoressa McGranitt lanci incantesimi su persone per queste frivolezze. Cosa le hai fatto davvero?» chiese la ragazza.
George sorrise maliziosamente.
«Non chiedere e non dovrò mentire» disse e poi si allontanò. Ron e Hermione si guardarono preoccupati, George era capace di qualunque cosa ma chiedere cosa aveva combinato direttamente alla McGranitt non era molto consigliabile.
«Ed ora vorrei invitare il signor e la signora Weasley al centro della pista per il primo ballo da marito e moglie» disse il cantante della band musicale che avevano affittato per quella sera. Ron diventò paonazzo e anche Hermione arrossì sulle guance. Il ragazzo si sollevò dalla sedia e per la seconda volta durante la giornata porse la mano alla ragazza, stavolta come marito, e ancora una volta questa l'afferrò come se fosse l'unica cosa a non farla cadere. Mano nella mano andarono al centro della pista da ballo apparsa magicamente. Hermione portò una mano sulla spalla del marito, Ron ne poggiò una sul fianco della moglie. Poi due mani si unirono e poggiarono sul petto del ragazzo mentre una lenta melodia li accompagnava nel loro primo ballo da marito e moglie. Si muovevano appena, un po' imbarazzati, come quella volta al matrimonio di Bill e Fleur. Ben presto furono raggiunti da tante altre coppie, non più al centro dell'attenzione, quindi si sciolsero un po'. Si guardarono a lungo negli occhi.
«È una splendida giornata, non credi?» chiese sorridente Ron.
«È perfetta» disse Hermione, donando un bacio al marito. Fece improvvisamente una smorfia disgustata. «Spero che tu abbia intenzione di lavarti i denti prima di andare a letto, hai mangiato troppe cose insieme.»
Ron si voltò verso Harry che ballava con Ginny lì vicino. «Amico, hai una di quelle cose piccole per l'alito?»
«Oh, certamente!» disse Harry. Si infilò una mano in tasca e ne estrasse una scatolina da cui prese una gomma da masticare che passò allo sposo sotto lo sguardo curioso di Ginny e quello sbigottito di Hermione. Ron la mise in bocca.
«Ron! E' poco elegante masticare una gomma durante un matrimonio!» rimproverò Hermione. «E tu che ci fai con un pacchetto in tasca?» domandò a Harry. Questo diventò rosso e tornò a ballare con Ginny. Hermione guardò Ron cercando in lui una risposta. 
«Harry è un po' fissato con l'alito da un paio di mesi. Sono incantate da Harry stesso e procurano un bel profumino al primo morso» diede risposta Ron, che aveva terminato di masticare. 
«Ma l'hai ingoiata?»
«Si, che dovrei farci?»
Hermione lo guardò un attimo senza sapere che dire e poi scoppiò in una risata. 
«Ma.. ma Ron! Non dovresti.. ingoiarla..» disse tra le risate. Lui fece una smorfia offesa, allora lei poggiò entrambe le mani sulle guance e lo baciò sulle labbra. «Così va molto meglio» commentò quando terminò il bacio. Ron sorrise maliziosamente e fece per baciarla nuovamente ma furono interrotti da una voce con uno strano accento straniero.
«Scusate distuvbo, io folere sapere se Herr-Mioni ballare con me» disse Viktor Krum osservando i due sposi, indugiando un po' troppo su Hermione per i gusti di Ron. Questo fece per rispondere negativamente ma Hermione lo anticipò accettando l'invito. Hermione si allontanò da Ron e poggiò entrambe le mani sulle spalle di Krum, mentre questo le poggiava sui fianchi di Hermione, troppo in basso sempre secondo Ron.
Si fece da parte per osservarli ballare e una morsa allo stomaco lo attraversò. Lei aveva quel bellissimo abito da sposa e Krum era davvero molto elegante al punto che i due sposi sembravano proprio loro. Ron si accigliò ed improvvisamente cambiò umore quando vide Krum sussurrarle all'orecchio qualcosa che la fece sorridere.
«Lei ha sposato te» disse una voce femminile alle spalle di Ron. Harry e Ginny avevano assistito alla scena e si erano avvicinati. «Stanno solo ballando, non fare il geloso e non tenere il muso» continuò Ginny stretta a Harry.
Ron non distolse gli occhi dalla figura di sua moglie e Krum. 
«Ron...» fece Harry, ma Ron lo interruppe. 
«E' che a volte mi rendo conto di essere stato al punto di... di far succedere questo: che lei sposasse un altro. Uno come Krum, o magari Krum stesso. Ero convinto di perderla quando vi ho abbandonati durante la ricerca degli Horcrux e ne ero quasi certo quando...» Si guardò attorno e abbassò la voce. «Quando mi ero messo con Lavanda.» Puntò nuovamente lo sguardo su Hermione e Krum. «E oggi più che mai mi chiedo come abbia potuto scegliere me» terminò con voce incrinata.
Ginny guardò intenerita il proprio fratello, che non era molto cambiato dai tempi di Hogwarts. 
«Non si sceglie di chi ci si innamora, Ron» sussurrò poggiando la testa sulla spalla del fratello, puntando lo sguardo sulla migliore amica. «Lei sta ballando con Krum ma guarda continuamente te.»
Ron corrugò la fronte e puntò lo sguardo su quello della moglie, che lo stava guardando. Lei gli dedicò uno di quei suoi splendidi sorrisi e lui non poté che ricambiare, gli venne istintivo. Era così concentrato sulla loro figura danzante che non aveva fatto caso che mentalmente Hermione era ancora con lui. Cominciò a camminare senza pronunciare parola, come mosso da un potere proprio, fino ad arrivare a Hermione. Questa lasciò andare immediatamente Viktor Krum, che si accigliò parecchio per il cambiamento improvviso. 
Hermione portò entrambe le braccia attorno al collo del marito, Ron le circondò la vita con entrambe le braccia e fece aderire i loro corpi, abbassò la fronte che poggiò contro quella della ragazza. Entrambi chiusero gli occhi per assaporare il momento e per un po' danzarono così, come se non ci fosse più nessuno intorno a loro.
Vennero bruscamente interrotti parecchi minuti dopo da Charlie, che circondò la spalla del fratello con un braccio.
«Non volevo  interrompere questo dolce teatrino ma zia Muriel chiede di voi» disse cercando di nascondere una risata. Poi si allontanò verso il lato opposto in cui era seduta la zia. Ron e Hermione si guardarono preoccupati ma insieme si incamminarono verso l'anziana donna.
Questa li guardava severamente e scuoteva il viso contrariata, poi puntò lo sguardo solo su Ron.
«Vorrei sapere quando avete intenzione di procreare il giusto erede per la nostra famiglia, Ronald» chiese.
Entrambi i neo sposini spalancarono gli occhi e si lanciarono uno sguardo impaurito. Fu Hermione a parlare.
«Noi... noi ci siamo sposati solo adesso. C-credo che sia un po' presto per parlare di figli...» rispose. 
«Ho chiesto a mio nipote Ronald, ragazza. Tu hai già fatto abbastanza portando il mio nipote maschio più piccolo a vivere insieme prima del matrimonio» disse asciutta. 
Ron fece per risponderle a tono per difendere la moglie ma Molly fu più rapida e concentrò l'attenzione di zia Muriel su un altro argomento mentre Hermione portava Ron lontano dall'anziana donna. 
«Quella vecchia stupida stronza!» borbottò il ragazzo.
«Non imprecare, Ron» lo riprese la ragazza incenerendolo con lo sguardo. Improvvisamente si irrigidì e cambiò totalmente direzione portando Ron lontano da qualcosa. Questo si girò verso il punto in cui stavano camminando precedentemente e vide Lavanda Brown lungo la strada. Ghignò parecchio divertito, non era il solo ad essere geloso.

La serata continuò molto movimentata dal cambio di musica. Molte persone si erano messe al centro della pista e si stavano scatenando. Anche l'alcool scorreva a fiumi e Ron era piuttosto alticcio, al punto che invitò la McGranitt a ballare in onore dei vecchi tempi, a detta del ragazzo. 
Hermione aveva ballato con suo padre e Harry, poi si era seduta in un tavolo con Neville, Hannah, Luna, Rolf e Ginny. 
«Vi dico che anche mio nonno è interessato alla ricerca» disse Rolf, riferendosi al famoso Newt Scamandro, suo nonno paterno.
«L'altro giorno ha mandato un gufo a mio padre, è molto interessato alla ricerca del Ricciocorno Schiattoso» continuò Luna con quella sua aria sognante. 
«Interessante» disse Hermione visibilmente scettica ma non osò dir qualcosa in contrario come chiunque altro nel tavolo. 
«Che diavolo stanno facendo Ron, George e Harry?» disse Ginny con un tono di voce decisamente alto. Tutti si votarono. 
Ron, George e Harry avevano preso delle bottiglie di spumante vuote e stavano cantando due canzoni diverse. Ron e George si erano mantenuti su un classico del mondo magico mentre Harry era andato più verso la musica Babbano.
«Hermione, se continua a bere così tanto, scommetto due galeoni che stanotte il tuo maritino sarà incapace di fare il suo dovere coniugale» commentò maliziosamente Seamus Finnigan dal tavolo vicino facendo fare una bella risata ad alcuni degli invitati. Hermione diventò rossa quanto i capelli di Ginny ma lo ignorò.
«Tra poco ci sarà il taglio della torta e quell'idiota è ubriaco!» disse Hermione con gli occhi ridotti a due fessure osservando il ragazzo che qualche ora prima aveva sposato. 
«Ed è solo il primo giorno di matrimonio, non immagino come sarete tra 20 anni» disse Neville.
«Sicuramente lo ucciderò parecchio tempo prima» ribatté la ragazza sollevando altre risate. Si alzò dal tavolo e andò verso Ron che appena la vide la baciò sulle labbra. 
«Amore, sei magnifica!» Dalla tono di voce si poté notare che aveva bevuto non poco.
«E tu sei ubriaco» disse la ragazza dando un colpetto sulla spalla di Ron. «Vieni, c'è il taglio della torta!» Lo prese per mano e lo portò al centro della pista. Molly fece il proprio ingresso nella tenda pochi minuti dopo facendo fluttuare con la bacchetta la magnifica torta nuziale, in cui in cima c'erano due mini Hermione e Ron che danzavano. 
«Molly, è magnifica!» Hermione ringraziò la suocera con un abbraccio. Afferrò il manico di un coltello con Ron ed insieme fecero il taglio della torta. Hermione sporcò il marito sul mento nel momento in cui doveva imboccarlo, lui si avvicinò alle labbra della moglie ma lei si rifiutò di fare una cosa simile davanti a quel centinaio di persone.
A fine serata potè dire di non aver mai passato serata più magnifica.
 
*****
 
I due neo sposi fecero il loro ingresso in camera da letto avvinghiati uno all'altro. Si stavano baciando con assoluta passione e nel tragico tra la porta e il letto mandarono via qualche indumento. Hermione buttò via le scarpe così bruscamente che un tacco si spezzò mentre Ron aveva perso la giacca, il gilet e il papillon, in più alcuni bottoni della camicia erano saltati via.
Quando la festa era terminata non avevano perso tempo e si erano precipitati a casa per la prima notte di nozze da marito e moglie, seppur non fosse certamente la loro prima volta in assoluto. 
Caddero entrambi sul letto, uno sopra l'altro. Hermione teneva entrambe le mani tra i capelli del ragazzo, Ron invece era visibilmente scocciato dalla presenza di quel vestito che seppur molto bello era anche parecchio ingombrante. Hermione lo spintonò via e si sollevò dal letto, Ron si privò delle calze e dei pantaloni in un attimo. La ragazza fece saltare gli ultimi bottoni della camicia e la fece scorrere lungo la braccia del marito, che rimase con solo l'intimo addosso. Hermione puntò lo sguardo verso il basso e fu fiera di scoprire l'effetto che causava all'uomo che aveva sposato. Si volto di spalle e Ron le andò dietro, scostando di lato i capelli che avevano ceduto durante la serata, e baciò molto lentamente il collo. Abbassò la cerniera del vestito da sposa e fece per levarlo, ma Hermione lo fermò.
«Ho una sorpresa per te» disse posando un bacio rapido sulle labbra del ragazzo. Ron si mise disteso sul letto con un sorrisino malizioso sulle labbra. Hermione gli voltò le spalle e fece scorrere lentamente il vestito lungo il corpo scoprendo man mano ogni strato di pelle. Lo fece cadere per terra e fece un passo in avanti per toglierlo definitivamente. Sotto aveva un grazioso intimo bianco in pizzo molto provocante ma contempo molto sobrio, adatto a una ragazza del carattere di Hermione, che raramente faceva uso della sua sensualità femminile. Sentì un rumore alle spalle e fece un sorriso, probabilmente Ron stava gradendo, ma si preoccupò non poco quando il ragazzo non accennò nè una parola nè un movimento. Si voltò verso il marito e rimase parecchio sorpresa. Era tornato a casa così ubriaco e stanco che si era addormentato nel giro di pochi minuti, forse pure secondi.
Si portò entrambe le mani sul viso e scoppiò in una risata, solo Ron poteva addormentarsi durante la loro prima notte di nozze. Scosse la testa incredula e divertita, afferrò i pantaloni di Ron da cui uscì entrambe le bacchette - grazie ad un suo incantesimo che rendeva le tasche molto più profonde - e con un colpetto di polso spense la luce. Si sdraiò accanto a Ron e poggiò la testa sul suo petto, ancora presa dalle risate. 
Non poteva credere che Seamus Finnigan avesse vinto due galeoni con una stupida e falsa scommessa.
 
 
Angolo dell'autore:
1 Non siamo a conoscenza del nome reale dei coniugi Granger, dunque ho voluto chiamarli Elizabeth e Robert Granger.
2 Si riferisce al cellulare. 

 
 

 
 
 
   
 
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