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Autore: Sayaka_    19/09/2016    0 recensioni
Dal testo: "'Stai piangendo di nuovo?' mi chiedesti, sorridendo. Ed io ti risposi di sì, perché è l’unica dannata cosa che so fare. Piangere, piangere. Ma tu sei così importante per me, così preziosa. Sei la mia altra metà.
Mi dicesti che guardare il mio viso piangente era come guardare il tuo vero sé allo specchio, e che lo odiavi. Sei sempre stata spaventata dai sentimenti, lo saresti anche dai miei? Cosa ti bloccava, mia cara sorellina? Avresti potuto parlarne con me, lo sai, adoravo sentire la tua voce, così calma, profonda. Avrei fermato tutto, per ascoltarti."
Possibili spoiler di Zurückspulen.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Souseiseki, Suiseiseki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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Bring You Back To Life.
 

Salve a te, o sfortunato lettore! Era davvero tanto che non pubblicavo qualcosa, e appena finito di vedere questo bellissimo anime che è Rozen Maiden ho pensato di scrivere una fanfiction sulla SouxSui, coppia che sinceramente ho apprezzato tantissimo. Spero davvero che possa piacerti. 
Ogni critica è ben accetta! Un bacio e buona lettura. :)



I cut you into pieces
Searching for your imperfections
I had plans to make you whole

Osservo il tuo viso offuscato dalla notte, così sereno, così bello, delicato; sembra quasi che tu stia dormendo, e non sai quanto vorrei che fosse davvero così.
Accenno un sorriso mentre penso a tutti i nostri momenti insieme, dando modo a nuove lacrime di sgorgare dai miei occhi di vetro, così simili ai tuoi, mentre ti accarezzo le gote. Hai ragione, sono sempre stata una piagnucolona, ma era bello quando c'eri tu ad ascoltarmi pazientemente, a prendere il volto tra le mani e ad asciugarmi le lacrime, sussurrandomi dolcemente che ci saresti sempre stata, a proteggermi.
Ed io ti credevo.
Perché in fondo, è quello che hai sempre fatto, fino alla fine. Mi hai protetta da tutto il male che c'è nel mondo, da Suigintou, probabilmente anche da te stessa. 
Ma io non sono riuscita a fare altrettanto con te.
               
But all my threads couldn't stop the bleeding
There's nothing left, but I'm not leaving
When all I know is you

Ci hanno detto che una Rozen Maiden senza la sua Rosa Mystica perda l'essenza stessa della vita, che diventi una bambola inanimata, inutile: una volta persa è impossibile tornare indietro, ormai si è squalificati dal Gioco di Alice. Sembra quasi che di te non sia rimasto più nulla, ma non è vero. Sono rimasti i tuoi ricordi, i tuoi sorrisi, le tue parole, i tuoi gesti: e tu resti ciò di più caro per me, com'è sempre stato e come sempre sarà.
Sembro quasi rincuorarmi quando d'un tratto ritorno al presente: sei qui, proprio davanti a me, giacendo inerme nella tua valigia, assopita, aspettando che qualcuno ti risvegli. 
Sferro un pugno sul pavimento, conscia di non poterlo essere io.

I've been looking for a way
To bring you back to life
And if I could find a way, I would bring you back tonight

È straziante sapere che tutto l'amore che provo per te non basti. Quasi peggiore del ricordo del tuo corpo debole, stanco, tra le mie braccia.
«Tarda!» urlo, colma di dolore «Perché ti sei buttata nella lotta con Suigintou? Perché mi hai lasciata da sola?!» esalo, in un impeto di rabbia, chinandomi sulle mie gambe. 
«Davvero l'amore per nostro padre era più forte di quello che provavi per me?» continuo, furiosa «Davvero era necessario arrivare a questo?! La vita insieme a Shinku, a chibi-Ichigo, al tardo umano non ti piaceva? Non era abbastanza per te? IO NON ERO ABBASTANZA?».
Calde lacrime rigano il mio viso, bagnando il verde vestito confezionatomi da nostro padre. Cerco di ritrovare la mia compostezza da bambola di classe, da bambola di Rozen, quando un flebile sussurro, aggrappato nella mia gola da tanto, fin troppo tempo, decide di uscire finalmente allo scoperto: «Perché non mi hai amata nello stesso modo in cui ti amo io?».

I'd make you look, I'd make you lie
I'd take the coldness from your eyes
But you told me, if you love me
Let it die
 
Riesco a sentire il cuore in gola dalla trepidazione. I tuoi occhi continuano a restare chiusi, a differenza dei miei che sono, oserei dire, spalancati.
È la prima volta che te lo dico.
Stringo la tua mano, abbassando lo sguardo; nessuna lacrima questa volta. 
Chissà cosa mi diresti, se fossi sveglia. Scapperesti? Mi rideresti in faccia?
Oh, la tua risata. È così bella, ma così rara. Sei sempre così seria, Sou, ma non riesco a capirne il motivo. Mi sono sempre domandata cosa ci fosse dietro a tutto quel rancore che ti porti dietro, a quella malinconia velata nei tuoi occhi.
Ero io il tuo peso, il tuo fardello? Diverse volte me lo sono chiesta, ponendo poi a te la domanda, ma tu mi prendevi le mani e negavi, con quel sorriso che non aveva niente da invidiare a quello di una possibile Alice. 
Sei sempre stata sincera con me? Hai sempre rivendicato il fatto che odiassi le bugie, che non ne avessi mai detta una. Ma è vero? E se ne avessi detta qualcuna per non farmi soffrire?

Your eyes stare right through me
Ignoring my failed attempts to
Breathe back life into your veins

Ripenso ai nostri ultimi momenti. Tu, in braccio a me, il tuo volto stanco e arreso all’imminente destino. La tua mano poggiata sulla mia guancia, intenta ad asciugarmi le lacrime, e l’altra intrecciata alla mia. 
“Stai piangendo di nuovo?” mi chiedesti, sorridendo. Ed io ti risposi di sì, perché è l’unica dannata cosa che so fare. Piangere, piangere. Ma tu sei così importante per me, così preziosa. Sei la mia altra metà. 
Mi dicesti che guardare il mio viso piangente era come guardare il tuo vero sé allo specchio, e che lo odiavi. Sei sempre stata spaventata dai sentimenti, lo saresti anche dai miei? Cosa ti bloccava, mia cara sorellina? Avresti potuto parlarne con me, lo sai, adoravo sentire la tua voce, così calma, profonda. Avrei fermato tutto, per ascoltarti.
Poi, mi dicesti che ormai ero forte abbastanza da proseguire per la mia strada da sola; ma sai, non era vero, perché eri tu la mia forza.
Poi, quella frase così inattesa, da lasciarmi perplessa ancora adesso. 
"Lo odio, ma... Io, ti voglio bene più di chiunque... altro..."
Il mio cuore riprende quel battito anomalo che aveva da poco abbandonato.
Cosa volevi dirmi, Sou? Perché sei sempre così enigmatica?
Guardo l'orologio: sono le quattro di mattina. Sospiro, accarezzando per l'ennesima volta il tuo viso. Chiudo la tua valigetta per poi dirigermi verso la mia: sarei venuta di nuovo a trovarti domani.
Mi stendo.
Sei davvero andata, per sempre?

But I can't start your cold heart beating
You're so far gone, but I'm not leaving
When all I know is you

No, non lo permetterò.
Kirakishou, la vera settima bambola delle Rozen Maiden, si è appropriata ingiustamente del tuo corpo, sconfiggendo le altre nostre sorelle una dopo l'altra e intrappolandole. Quale sia il suo obiettivo è ancora sconosciuto, ma Shinku e Suigintou sono riuscite a raggiungere il mondo del Jun che non ha caricato, ed attraverso l'N-Field ci sono giunta anche io. Ed ho un piano.
Sfilo un anello dalla mia tasca, ma non è un anello qualsiasi, è il tuo. Sono riuscita a recuperarlo poco prima che la Rosa Mystica uscisse dal tuo corpo. Se riuscissi a far stringere un contratto tra Jun e te, Kirakishou uscirebbe dal tuo corpo, o sbaglio? Non lo so, è una mossa azzardata, ma non ho più niente da perdere. Devo proteggerti.

I've been looking for a way
To bring you back to life
And if I could find a way, then I would bring you back tonight

L'umano ha baciato il tuo anello. Ce l'ho fatta, Souseiseki. 
L'anima di quel parassita viene estrapolata dal tuo corpo, svanendo. 
Osservo la tua figura incatenata nelle piante create dal mio Sogno di Giada. 
«E adesso, Suigintou, metti la Rosa Mystica di Souseiseki in quel corpo!» urlo alla nostra sorella maggiore, anzi, comando.
«No, perché dovrei farlo?!» mi risponde, come mi aspettavo.
«Suigintou, ti prego! Restituisci a Souseiseki la sua Rosa Mystica!» ripeto, disperata. 
«No! Non gliela darò mai! Adesso è mia!»
Quell'egoista non fa altro che rifiutare. Ma va bene, sai? 
Ti raggiungo il più presto possibile. Il tuo viso perfetto è a due centimetri dal mio.
Tieni duro, Sou. Sto per liberarti da Kirakishou, con un'altra Rosa Mystica... la mia.
Un profondo calore avvolge il mio petto. 
Il buio.

And you left me more dead
Than you'll ever know
When you left me alone

«Suiseiseki? Ti sei svegliata?» una voce familiare mi scuote dal mio sonno.
Mi siedo, lentamente, guardandomi in giro. Ci sono Shinku, Suigintou, il tardo umano...
«Cosa? Dove siamo?» ti chiedo, stordita. 
Come?
Sbatto le palpebre incredula. 
«Sou... Souseiseki!» esclamo, lanciandomi su di te «Souseiseki! Sono così felice!» continuo, stringendoti il più forte possibile. Il mio cuore sta letteralmente scoppiando di felicità.
«Sei... sei davvero tornata normale? Ma come? E la tua Rosa Mystica?»
«Suigintou me l'ha ridata» mi rispondi, con quel tuo sorriso dolcissimo, scuotendo ogni fibra del mio corpo «Ma c'è una cosa di cui dobbiamo parlare, prima».
Il tuo sguardo si fa cupo. 
«Dimmi, Souseiseki» replico, iniziando a capire a cosa stavi per arrivare.
Prendi un bel respiro.
«Quando hai posto la tua Rosa Mystica all'interno del mio corpo, tutti i tuoi ricordi, i tuoi sentimenti, mi sono stati mostrati...» 
«Po-posso spiegare» ti blocco, il più in fretta possibile. Come ho fatto ad essere così ingenua? Così stupida? Ma a bloccare me, questa volta è un tuo abbraccio. 
«Quelle parole che ti dissi, poco prima che la mia Rosa Mystica lasciasse il mio corpo... volevano proprio dire quello in cui hai sperato di più».
Sussulto. Un'immagine, o meglio, una frase, attraversa la mia mente. 
"Lo odio, ma... Io, ti voglio bene più di chiunque... altro..."
«E sai, avevi ragione. Avevo paura dei miei sentimenti, ma adesso è tutto più chiaro. Provo lo stesso amore che provi tu». 
Le mie mani iniziano a tremare: cerco, inutilmente, di riprendere il controllo ma il mio corpo inizia a sudare freddo, il battito del mio cuore raggiunge una velocità che non credevo fosse possibile, ma poi lo sento. Riesco a percepirti sorridere.
Ti sposti leggermente, poggiando la tua fronte sulla mia.
«Sono stata una sciocca, non avrei mai dovuto mettere il Gioco di Alice prima di te. Scusami, Sui...»
Non ti lascio finire. Ti interrompo nel modo più dolce che conosca: poggio le mie labbra sulle tue, per poi stringerti. 
E finalmente il mio tormento trova pace.
   
 
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