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Autore: PGV 2    20/09/2016    5 recensioni
58 Anni prima della nascita dei Pirati di Cappello di Paglia: sull'Isola degli Animali Strani nel Mare Orientale un bambino scompare a causa del potere di una misteriosa lince inseguita da un cacciatore di taglie.
Presente: il Governo Mondiale si mette sulle tracce della lince, che pare essere collegata all'incisione di un Poignee Griffe nascosto al mondo e di cui ben pochi conoscono la reale esistenza.
Loro malgrado i Pirati di Cappello di Paglia si ritroveranno coinvolti in tutto questo. Che cosa sta succedendo? Scopritelo all'interno di questa mia nuova fan fiction ispirata ad un film.
Buona lettura a tutti quanti!!
AVVERTENZA: presenza di spoiler pesanti riguardanti gli ultimi Capitoli non ancora usciti in Italia!!
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Mugiwara, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Salve a tutti e benvenuti nella mia nuova storia interamente dedicata a One Piece!!
Per chi mi conosce non c’è bisogno che mi presenti XD e per chi invece non mi conosce io sono PGV 2 e sono “specializzato”, se così si può definire ovviamente, in fic Crossover che mi diletto a scrivere :).
Al momento ho in ballo un progetto Crossover tanto personale quanto strambo che comincerò a pubblicare da Gennaio, per la precisione il 10 nella sezione Crossover, e prima di allora ho deciso di “tirare fuori” questo progetto vecchio :).
Perché vecchio? Lo scrissi parecchio tempo fa, nel 2011 o giù di lì, durante i “tempi morti” dalla scrittura dei Cavalieri della Speranza, ma finì per non pubblicarlo mai, lasciandolo in questo modo all’interno del mio pc a “marcire”.
Dato che il voler cominciare a Gennaio il prossimo Crossover ha un significato che capirete nel primo Capitolo, ho deciso di intrattenervi fino ad allora con questa fic di One Piece nella speranza che sia di vostro gradimento.
Non è molto lunga, sono in tutto 12 Capitoli, e posterò un Capitolo a settimana, di conseguenza intorno a metà Dicembre o anche prima dovrebbe già concludersi, ma anche se sarà corta spero che saprà catturare la vostra attenzione :).
AVVERTENZA: I Capitoli sono già tutti scritti e la fic è conclusa, tuttavia ci tengo a precisare che è stata aggiornata ed ho aggiunto diverse parti che rappresentano enormi spoiler circa gli ultimi eventi del manga, e non sto parlando di piccolezze ma proprio di rivelazioni enormi. Quindi se non seguite gli spoiler di One Piece interrompetevi ora, o vi rovinerete la sorpresa ;).
La fic è ispirata ad un film di Pokémon, la scrissi infatti immaginandomi uno scenario del genere con i personaggi di One Piece e diverse altre ambientazioni, nonché svolgimenti di trama. Chi l’ha visto riconoscerà subito il film, chi invece non l’ha visto… lo scoprirà solo a fine storia qual è il film di Pokémon da cui è ispirato, così nel caso non si rovinerà alcune sorprese XD ;).
Credo di aver detto tutto ciò che potevo dire, di conseguenza vi rimando al primo Capitolo della fic che trovate qui sotto, nella speranza che vi piaccia!! Buona lettura a tutti quanti!! :)


ONE PIECE!
A FRIENDSHIP BEYOND TIME!


CAPITOLO 01 – L’INIZIO!



L’Universo di One Piece.
La maggior parte di esso è bagnato dall’oceano, un mare che a sua volta è suddiviso in quattro grosse aree denominate in base ai quattro punti cardinali come Settentrionale, Meridionale, Orientale e Occidentale.
C’è un unico continente che attraversa tutto il globo, ed è la Linea Rossa, solo che sopra di essa non vi è traccia di civiltà, se non proprio sopra all’ingresso nella seconda metà della Rotta Maggiore. Lì vi è situata Marijoa, la Terra Sacra dimora dei Draghi Celesti, coloro che hanno dato origine al Governo Mondiale circa ottocento anni prima della nostra narrazione attuale.
Già, perché la nostra storia non si svolge in quel lontano tempo che gli Astri di Saggezza ed il governo in sé non vogliono che si venga a scoprire per nessun motivo al mondo… ma non si svolge nemmeno all’epoca di Luffy!!
O meglio specifichiamo, l’inizio di questa avventura non ha niente a che fare con i Pirati di Cappello di Paglia ed il loro grande viaggio volto ad arrivare a Raftel dove il ragazzo spera di diventare un giorno il Re dei Pirati.
Ma quindi quando e dove può aver inizio la vicenda? Molto semplice, sessant’anni fa, per la precisione in una zona appartenente al Mare Orientale, o per meglio dire un’isola di quello che era considerato il più calmo dei quattro mari…

Sessant’Anni Fa…
Prima di andare lì però, c’è una cosa che voi tutti dovreste sapere… essa è legata agli oggetti che il Governo Mondiale non vuole vengano scoperti e soprattutto letti per nessun motivo al mondo… i Poignee Griffe!!
Che cosa sono? Sono dei blocchi di pietra scolpiti circa ottocento anni prima dalla Famiglia Kozuki, una famiglia appartenente al paese di Wa il cui ultimo discendente è Momonosuke ed il cui padre ha fatto parte della ciurma di Gold Roger!
Questi oggetti hanno una particolarità incredibile, difatti contengono quanto avvenuto durante il Secolo Buio, quello che il Governo Mondiale cerca così assiduamente di nascondere a tutti e dove si dice vi avesse vissuto un Antico Regno decaduto con la fine dei Cento Anni del Grande Vuoto.
Alcuni invece indicavano il luogo dove poter trovare una delle tre Armi Ancestrali, Pluton, Poseidon e Uranus, mentre altri si limitavano a dire dove poter trovare un altro Poignee Griffe. Insomma, ce n’erano tantissimi.
E come se non bastasse ce n’erano anche altri quattro particolari di colore rosso che indicavano delle coordinate che tracciavano delle linee rette ed al cui centro si poteva trovare la meta ambita dai pirati, l’isola Raftel!
Ma quello di cui sto per parlarvi non appartiene a questa categoria, è un Poignee Griffe particolare in quanto è stato ben nascosto dalla Famiglia Kozuki nella speranza che niente e nessuno potesse trovarlo… soprattutto il Governo Mondiale!!
Dov’era posizionato? Al centro di una fitta foresta di un’isola non meglio identificata, nascosto da una vegetazione talmente pericolosa che nemmeno gli uomini degli Astri di Saggezza avrebbero osato attraversare.
Era dello stesso colore di tutti gli altri, ma nascondeva un grosso segreto, un segreto di cui l’Antico Regno era a conoscenza e di cui il Governo Mondiale si sarebbe sbarazzato se solo fosse venuto a sapere della sua esistenza.
Che cosa indicava? Questa era una bella domanda, fatto stava che andava considerato come il Poignee Griffe più misterioso di tutti, in quanto nessuno a parte la Famiglia Kozuki fino ad Oden sapeva che esisteva, e sempre nessuno a parte il suddetto clan fino alla morte del padre di Momonosuke sapeva cosa vi fosse scritto sopra.
Si poteva solo sperare che un giorno qualcuno l’avrebbe trovato e letto ed avrebbe fatto luce su questo mistero…

Ora spostiamoci nel Mare Orientale, per la precisione sull’Isola degli Animali Strani, un’isola nella quale sessant’anni dopo i Pirati di Cappello di Paglia sarebbero sbarcati facendo anche la conoscenza di Gaimon, un uomo rimasto incastrato dentro un forziere.
Naturalmente all’epoca non c’era ancora il diretto interessato a vivere sull’isola, e si poteva dire che era ancora sperduta dato che ben pochi umani ci avevano messo piede… più per la cattiva reputazione che per altro.
Si diceva difatti che fosse abitato da creature selvagge e strane che non si erano mai viste in giro, proprio per questo la gente si teneva ben alla larga da un posto del genere per evitare brutte sorprese ed incontri spiacevoli.
L’isola era costituita unicamente da una foresta ed al centro aveva una montagna piuttosto alta, sopra cui non era ancora stato posto il tesoro per cui la ciurma di Gaimon sarebbe sbarcata sull’isola molti anni dopo.
Gli animali che la abitavano, pur essendo molto strani come dicevano le voci, si tenevano ben alla larga dagli esseri umani e, ogni volta che ne vedevano uno, si nascondevano, motivo per cui nessuno aveva potuto confermare o smentire quella diceria.
Tuttavia, proprio quel giorno un evento aveva scosso tutti gli abitanti della zona, che avevano deciso di scappare e stare il più lontano possibile dagli spazi aperti rifugiandosi nei meandri della foresta.
Il motivo? Pareva che un essere umano fosse sbarcato sull’isola e che stesse dando la caccia a quelle creature e, identificata una in particolare, aveva iniziato ad inseguirla incessantemente nel tentativo di prenderla.
L’essere in questione sembrava essere una lince molto piccola dal folto pelo viola, degli occhi verdi, il pelo delle zampe, della pancia e del musetto bianco ed una coda lunga quasi quanto tutto il suo corpo.
In quel momento stava correndo nella foresta ad una velocità incredibile, evitando gli alberi con un balzo e scavalcando i cespugli con dei salti in alto, stava andando parecchio rapido e difficilmente un umano poteva stargli dietro.
Sicuro di essere riuscito a seminarlo, la lince si fermò un attimo e si voltò ad osservare alle sue spalle, non c’era nessuno a parte i classici alberi, per cui forse ce l’aveva fatta a seminarlo ed a salvarsi…
Ma purtroppo si sbagliava! “Horizontal Cut!!” con una mossa fulminea, gli alberi davanti a lui furono tranciati in due da un taglio orizzontale, proprio come diceva il nome della tecnica.
La cosa spaventò parecchio l’animale, che appena i tronchi furono caduti al suolo poté vedere il suo inseguitore in posizione che aveva entrambe le braccia distese ai fianchi, un perfido sorrisetto sul volto ed una spada sulla mano destra.
Sembrava essere un ragazzo sui ventuno anni con dei capelli bruni chiari a caschetto, degli occhi verdi e con indosso una camicia bianca, dei pantaloni a jeans blu scuri, delle scarpe nere e dei guanti senza dita.
Vedendo la sua preda, quest’ultimo allargò ancora di più il suo sorriso e disse “Eccoti qua, questa volta non mi scappi!!”
Sentendo quella minaccia, la lince non poté fare a meno di proseguire la fuga, mentre il giovane non perse tempo e si rimise ad inseguirlo alla sua stessa velocità.

Mentre tutto ciò stava accadendo, al largo delle coste dell’Isola degli Animali Strani si stava stagliando una barca, non era molto grande, sembrava simile a quella che avrebbe poi adoperato Luffy per partire dalla sua isola natale.
A bordo c’era unicamente un bambino che sembrava avere sui dieci anni, sembrava strano trovare un ragazzino così giovane da solo in mezzo all’oceano su di una barchetta talmente piccola che poteva affondare da un momento all’altro.
Però andava ricordato che a quei tempi non c’era ancora il gran numero di pirati di adesso, questo perché l’Era della Pirateria non era ancora iniziata e questi predoni del mare, pur essendoci, non erano di numero elevato.
Le acque erano tranquille, e di conseguenza si potevano trovare giovani che vagavano da soli senza alcuna meta oppure per esplorare il loro tratto di mare. E forse era anche il caso di questo bambino che viaggiava da solo.
Non appena vide in lontananza terra, sorrise subito a trentadue denti e disse “Ehi, quella è un’isola!! Finalmente, non ci speravo più. Sono cinque giorni che navigo senza trovare uno straccio di terra e sto per finire le provviste!!”
Non appena ebbe affermato ciò, il piccolo decise di fare rotta verso l’Isola degli Animali Strani senza sapere cosa vi stesse accadendo al suo interno e, messe le mani ai remi, iniziò a remare per raggiungerla.
Fisicamente aveva dei corti capelli neri a caschetto, degli occhi color nero, un’espressione innocente ed indossava un maglione nero con il colletto alto, una giacchetta senza maniche blu scura, dei pantaloni rossi e delle scarpe nere.
Gli ci vollero circa venti minuti per poter arrivare sull’isola dal punto in cui l’aveva avvistata, e non appena fu arrivato alle coste decise di attraccare nel punto più basso dell’isola, ossia l’unico dove non si trovava un precipizio.
La cosa curiosa che notò fu che sembrava già esserci qualcuno sull’isola, difatti aveva potuto notare vicino alla spiaggia dove voleva attraccare altri due mezzi di trasporto fermi lì con l’ancora in mare… o meglio uno ce l’aveva.
Essa sembrava essere una nave grande quanto la futura Going Merry, non aveva caratteristiche particolari e l’unica cosa che risaltava a parte le classiche decorazioni delle navi era una polena a forma di tigre.
Il bambino trovò molto curioso quel mezzo, al punto che con la bocca spalancata esclamò “Urca, chissà a chi appartiene quella nave… magari potrebbe essere un nuovo membro della mia ciurma!!”
Strano che stesse parlando di ciurma, dato che sembrava essere da solo e senza neanche dei compagni che potessero aiutarlo. Forse anche lui mirava a diventare un pirata, ma al momento non era dato saperlo.
Subito il piccolo scese a terra e portò la sua barca sulla spiaggia, dato che non c’erano punti dove poterla legare posizionarla sopra la sabbia era l’unico modo per evitare che le onde la trascinassero al largo condannandolo a rimanere lì.
Mentre lo faceva, notò che il secondo mezzo presente sull’isola sembrava essere una barca molto simile alla sua… e proprio come stava facendo lui era stata portata in mezzo alla spiaggia in modo che non venisse portata via dal mare.
Osservando l’altra imbarcazione, il piccolo fece una faccia quasi disgustata e disse “Lì invece c’è qualcuno che ha copiato la mia idea…”
Subito dopo però… “Ehi, e tu chi sei?” una voce femminile proveniente da davanti a lui attirò la sua attenzione.
Così il bambino si voltò per vedere chi gli aveva parlato… e si ritrovò davanti una giovane ragazza che doveva avere diciotto anni con dei lunghi capelli neri raccolti in due code di cavallo che poggiavano sulle spalle, dei grossi occhi marroni e con indosso una maglietta a maniche corte bianche, una minigonna nera, delle ballerine gialle ed una corona di fiori bianchi in testa.
Vedendola, il nero non poté fare a meno di rimanere impressionato e di arrossire subito di colpo, anche se era molto più grande di lei doveva ammettere che era davvero molto carina, gli pareva quasi un angelo.
Lei, che si trovava dall’altra parte della barca dato che il giovane stava spingendo da dietro mentre lei era davanti, gli domandò “Ehi, ti sei per caso imbambolato?!”
Sentendo quelle parole, il piccolo si accorse di quello che aveva fatto e, scuotendo la testa in modo da far sparire il rossore, fece un’aria quasi offesa voltando il viso verso sinistra e replicò “No, figurati se io mi imbambolo!”
“Certo…” fu la pronta risposta abbastanza sarcastica della giovane mentre aveva una goccia dietro la testa abbastanza perplessa. Il tutto prima di tentare ancora una volta di domandargli “E comunque non hai risposta alla mia domanda, chi sei?”
Peccato solo che la risposta del piccolo fu “E perché dovrei risponderti?!” il tutto con la stessa aria di prima.
“Suvvia, in fondo sei un bambino e dovrebbero averti insegnato le buone maniere!” insistette così la nera comunque con tono gentile, prima di dare lei il buon esempio “Io mi chiamo Jade Walker, piacere di fare la tua conoscenza. Tu invece sei?!”
Tuttavia si rivelò essere ancora una volta inutile “I pirati non dicono mai chi sono agli altri!! Soprattutto se sono ancora alle prime armi come me!!”
Un pirata?! Quel bambino era sul serio un pirata?! Doveva essere alle prime armi per davvero dato che andava in giro con una barchetta e senza nemmeno una ciurma… certo che doveva essere bello montato per definirsi così nonostante le condizioni in cui era…
Ciononostante, Jade non poté fare a meno di rimanere contenta davanti alle affermazioni del bambino, più che altro perché aveva detto di essere un pirata con la passione negli occhi, e non la luce omicida che costituiva molti dei criminali esistenti.
Proprio per questo, sicura di potersi fidare di lui, gli rivelò “Che coincidenza. Anch’io sono un pirata, sai?!”
La cosa lasciò parecchio perplesso il giovane, il quale con gli occhi quasi fuori dalle orbite e la bocca spalancata le chiese “EEEEEHHHHH!! Tu un pirata?!”
“Di che ti stupisci? Se un bambino può fare il pirata, credo che possa farlo anch’io!” replicò allora con tono gentile nonostante le parole appena pronunciate.
La cosa imbarazzò non poco il piccolo, dato che aveva preso il tutto come un’offesa alla sua persona, e proprio per questo rosso in viso esclamò “Ma come ti permetti?! E dire che volevo chiederti di entrare a fare parte della mia ciurma!!”
“La tua ciurma?! Però, che idea allettante…” fu la replica della ragazza continuando a mantenere un tono dolce nonostante sembrasse quasi prenderlo in giro… anche se poi chiarì il tutto esclamando “Ti ringrazio molto, ma sono obbligata a declinare l’offerta. Vedi ho un sogno, e non so se posso realizzarlo unendomi a te!”
Quella rivelazione lasciò abbastanza incuriosito il piccolo che a quel punto decise di domandarle “E qual è il tuo sogno?”
Walker allora, mantenendo un dolce sorriso sulle labbra, gli rivelò contenta “Desidero ardentemente recarmi nella Rotta Maggiore e diventare il più grande pirata della storia!! So che è un progetto molto ambizioso, ma sono sicura che con pazienza e determinazione riuscirò a realizzare il mio sogno!!”
“Wow!!” quel sogno lasciò parecchio contento il bambino, il quale iniziò a guardarla con occhi quasi sognatori “Quindi è tua quella nave che è ormeggiata qua dietro?!”
Però dovette smorzare il suo entusiasmo rivelando con una goccia dietro la testa “Ehm… in verità la mia barca è quella là simile alla tua!” il tutto naturalmente indicando l’altro mezzo che era sulla spiaggia “L’altro non so a chi appartiene, ma probabilmente al tizio che sta facendo casino sull’isola!”
“Casino sull’isola?!” quella notizia incuriosì parecchio il nero.
Jade allora, voltandosi ad osservare l’interno dell’isola, gli rivelò “Certe volte si sentono dei rumori come di alberi spezzati. Temo che qualcuno stia dando la caccia ad una delle creature strane che si dice abitino quest’isola. Io ero sbarcata qui diversi minuti fa per curiosità, ma credo che adesso me ne andrò subito. Non voglio essere coinvolta in una battaglia adesso che non posso ancora difendermi!”
A differenza sua però, sembrava che il bambino fosse interessato particolarmente a quello che stava accadendo, soprattutto ad una cosa nello specifico “Animali strani?! Wow!! Ne voglio vedere uno!!” il tutto con occhi a forma di stelle.
Naturalmente quell’idea fu rigettata dalla ragazza, che cercò di convincerlo a desistere “Frena gli entusiasmi!! Vuoi rischiare di farti ammazzare?! Sei solo un bambino, hai ancora tutta la vita davanti a te!!
“Mettitelo bene in testa. Io non morirò mai!!” precisò però lui con molto coraggio e molta determinazione negli occhi “Non me ne andrò da questo mondo fino a quando non avrò raggiunto il mio obiettivo!! E se tu sei un pirata allora da adesso in poi ti considererò una mia rivale!! Per cui non cercare di fermarmi, anche se sono un bambino so badare a me stesso! Capito?!”
Jade a quel punto non poté fare a meno di rimanere impressionata dal modo in cui le aveva detto tutto ciò. Aveva affermato quelle cose con occhi molto determinati, e soprattutto sognatori, la cosa che l’aveva colpita più di tutte!
Anche lui aveva un sogno nel cuore, esattamente come lei! Non intendeva diventare un pirata per inseguire ricchezze come gli altri, ma per poter realizzare i suoi sogni, era uno dei cosiddetti “pirati sognatori” proprio come lei!!
Forse proprio per questo era consapevole che anche volendo non avrebbe mai potuto fermarlo, e così sorridendo dolcemente gli disse “… D’accordo, allora se vuoi andare fallo pure. Io non ti fermerò!”
La notizia rallegrò parecchio il bambino, che sorridendo contento dichiarò “Ti ringrazio! E spero che un giorno prenderai in seria considerazione l’idea di unirti alla mia ciurma!!”
“Questo non credo succederà mai… però ti auguro comunque buona fortuna!” dopo aver detto la prima frase, la ragazza si era avvicinato al piccolo e solo quando gli fu a pochi centimetri di distanza gli toccò la testa scompigliandogli i capelli contenta.
Il gesto però, anche se apprezzato, non fu gradito dal piccolo che affermò comunque “Ehi, non trattarmi come se fossi un moccioso!!” e proprio per questo, facendo due passi indietro per non farsi più toccare da lei, cominciò a correre dirigendosi verso la foresta.
Preferiva andarsene per evitare ulteriori contatti con quella ragazza, ma questo non significava affatto che non gli fosse simpatica, anzi tutt’altro anche se non sembrava averlo dimostrato con il suo carattere burbero.
Proprio per questo, prima di addentrarsi nel bosco, si voltò verso la sua sinistra per guardare dietro di lui mentre continuava a correre e, sollevando la mano sinistra ed agitandola in segno di saluto, le disse “Ciao!! E spero di rincontrarti presto!!”
Walker apprezzò molto il gesto, al punto tale che ricambiò sollevando la mano sinistra anche lei salutandolo, era davvero un bravo bambino e sperava sul serio di poterlo rivedere un giorno… forse crescendo avrebbe potuto seriamente considerare di unirsi alla sua ciurma!
Poteva solo sperare che fino a quel momento non si facesse male, e soprattutto che non si cacciasse nei guai su quell’isola con chi stava creando quel putiferio…

Diversi minuti dopo, il bambino si era già addentrato nella parte più interna della foresta, ciò che si manifestò davanti ai suoi occhi fu quasi raccapricciante, difatti poté vedere alberi tagliati in diverse direzioni e vegetazione frantumata.
Non capiva che cosa stesse succedendo… ma probabilmente la nave ancorata sulla spiaggia doveva appartenere ad un criminale! Non c’erano altre spiegazioni, solo uno così poteva comportarsi in quella maniera.
“Chi è stato?! Chi ha osato fare una cosa del genere?!” fu quello che si domandò subito il bambino abbastanza arrabbiato in merito.
Fu questione di pochi attimi ed ecco che sentì in lontananza un lieve lamento, non capiva bene a chi apparteneva, ma non sembrava essere umano… anzi sembrava appartenere ad una piccola creatura indifesa e sotto attacco!!
Proprio per questo, senza perdere tempo, il nero cominciò a correre nella direzione in cui percepiva i gridolini dell’esserino. Corse più velocemente che poté, perché temeva che qualcuno fosse in pericolo ed avesse bisogno di aiuto.
Continuando a correre, incappò in una parte della foresta che era ancora integra e non era stata tagliata, e per questo suppose che probabilmente non erano ancora passati da quella parte, oppure addirittura che l’inseguimento fosse finito…
Per sua fortuna non fu così, dato che dopo aver scostato l’ennesimo cespuglio, si ritrovò la lince color viola poggiata ad un albero che sembrava star riprendendo fiato dopo la corsa quasi sfiancante che aveva sostenuto.
Subito cominciò a preoccuparsi per le sue condizioni e, senza perdere tempo, gli si avvicinò inginocchiandosi al suo capezzale “Ehi piccolo. Va tutto bene?” fu la domanda che gli pose quasi subito.
Nonostante fosse un animale e fosse inseguito da un essere umano, stranamente il felino non sembrava avere paura di lui!! Anzi, non appena ebbe iniziato a parlare sollevò il musetto per osservarlo e, non appena lo ebbe visto in faccia, sorrise contento!
La cosa venne apprezzata parecchio dal nero, al punto che ricambiò il sorriso e disse “Non ti preoccupare, non voglio farti del male. Con me sei al sicuro!” subito dopo poi pensò tra sé e sé *Probabilmente è uno degli animali strani che si dice abitino quest’isola…*
Tuttavia prima ancora che potessero iniziare a fare amicizia per davvero… “Oh, eccoti qui. Finalmente ti ho trovato!!” dalle spalle dell’animale apparve proprio il bruno che gli stava dando la caccia con in mano la sua spada.
Subito la creatura, spaventata, si rifugiò nascondendosi dietro il suo nuovo “amico” se così si poteva definire, ed a quest’ultimo non ci volle molto per fare due più due, soprattutto considerando l’arma che aveva tra le mani.
Intanto l’uomo, sollevando un sopracciglio, gli domandò “E tu chi saresti? Da dove sei saltato fuori?!” in verità non gliene importava niente, però era sorpreso di trovare un essere umano su quell’isola.
Il bambino, con fare molto aggressivo, si rimise in piedi e gli puntò contro l’indice sinistro dicendo “Sei tu che hai distrutto la foresta, vero?! Chi sei e che cosa vuoi da questo gatto?!” in verità era una lince, ma va beh dettagli…
Trovando la questione piuttosto divertente, il ragazzo decise di rispondergli dopo aver sorriso malignamente “Il mio nome è Shusaku Ogawa, sono un cacciatore di taglie. Catturo i criminali e poi li consegno alla Marina per ottenere il riscatto sulle loro teste!”
Poteva anche star dicendo la verità, ma c’era una cosa che non quadrava, ed il piccolo lo intuì subito “Se sei un cacciatore di taglie, allora perché stai dando la caccia a questo gatto?!”
“Vedi moccioso, io mi occupo anche di catturare animali rari… e l’esemplare che si trova dietro di te pare essere qualcosa di a dir poco introvabile! Voglio prenderlo e venderlo al miglior offerente, ne ricaverò sicuramente un bel gruzzoletto!!”
Subito il piccolo sollevò un sopracciglio piuttosto confuso, di che cosa stava parlando?! Non capiva… “Che cosa intendi dire? Che è l’ultimo della sua specie?!”
“In un certo senso… i dettagli non li conosco neanch’io, ma pare che abbia caratteristiche uniche, è l’unica cosa che so. E per quanto mi riguarda sono più che sufficienti!! Per cui togliti di mezzo e lascia che lo prenda!!”
“SCORDATELO!!” urlò però all’improvviso il nero lasciando anche abbastanza perplesso il cacciatore di taglie “Non lascerò che tu faccia del male ad una creatura così indifesa!!” il tutto l’aveva anche detto con rabbia e furia.
Quel gesto lasciò spiazzato la lince, che sembrava aver compreso che cosa avesse detto, e per questo aveva spalancato la bocca a dir poco sorpreso dal suo altruismo nonostante fosse la prima volta che si incontrassero.
Ogawa però non sembrava essere dello stesso parere dato che gli urlò contro “CONSEGNAMELO SUBITO!!”
“MAI!!!” dopo aver gridato questo, il bambino si girò di scatto e, prendendo in braccio l’esserino, cominciò a correre a perdifiato nel cuore della foresta.
Poteva prenderlo in braccio tranquillamente perché era grande quanto il suo petto e non era neanche tanto pesante, di conseguenza anche uno della sua età poteva riuscire a trasportarlo in quel modo molto facilmente.
La cosa non piacque per niente a Shusaku, che dopo aver sputato per terra dichiarò “Quel moccioso è davvero testardo… d’accordo, se l’è cercata!!” prima di gettarsi all’inseguimento dei due a velocità normale.
L’inseguimento durò per diversi minuti, il bambino stava correndo a più non posso con l’animaletto in braccio nel tentativo di sfuggire alle grinfie del cacciatore di taglie, ma purtroppo lui anche a velocità normale riusciva a stargli al passo perché era ben allenato a differenza sua.
Ciononostante, il piccolo non sembrava comunque volersi arrendere, e mentre correva nella boscaglia diceva alla creatura “Non ti preoccupare. Non permetterò a quel maledetto di farti del male, a qualunque costo!!”
Ancora una volta rimase sbalordito davanti alla sua gentilezza, l’aveva appena incontrato eppure era disposto addirittura a mettere in gioco la sua vita pur di proteggerlo… quel che era incredibile era che un animale normale pensasse addirittura queste cose!!
Comunque fosse, ecco che in quel momento “Horizontal Cut!!” un taglio netto lanciato da Ogawa devastò gli alberi che si trovavano intorno a loro in un attimo!!
Per fortuna il nero, non sapeva neanche lui come, aveva percepito che l’attacco stava per arrivare, e proprio per questo si era buttato a terra in avanti per evitare di finire tranciato in due dal potente attacco nemico!!
Facendo così però, finì per cadere a terra a pancia in giù con l’animaletto che aveva in braccio che si schiantò contro il suolo mentre era ancora tra i suoi arti, anche se per fortuna non si fece male, così come il suo protettore.
“Scusami, ma era l’unico modo per evitare l’attacco…” fu quello che gli disse allora il piccolo nel tentativo di scusarsi con lui.
Improvvisamente “Hai finito di correre?!” i due furono raggiunti dal cacciatore di taglie, che era proprio alle loro spalle con in mano la spada ed un sorrisetto maligno sul volto, sicuro che l’inseguimento fosse finito.
Sentendosi minacciato, il bambino si girò di scatto mettendosi seduto a terra e continuando a tenere in braccio la lince come se fosse una madre che cercava di proteggere il suo piccolo, il tutto anche digrignando ferocemente.
“Consegnami quell’animale e non ti sarà torto un capello, ragazzino. Hai la mia parola!” cercò di convincerlo il ragazzo sperando che questa volta avrebbe mollato la presa.
Ma ancora una volta “Te lo puoi sognare!!” fu la pronta risposta del giovane continuando a digrignare i denti dalla rabbia, anche se sapeva di non avere più scampo continuava a non arrendersi e ad opporsi al nemico…
Che sembrava essersi stufato di “giocare”, dato che una vena cominciò a pulsargli sulla fronte e, colmo d’ira, prese la sua spada con entrambe le mani portandola verso l’alto sul fianco destro come se volesse far calare un fendente verso di loro!
“Come preferisci, allora ti ucciderò e dopo mi porterò via questo esserino che mi frutterà parecchi Berry!!” fu la sua successiva dichiarazione con un perfido sorriso sul volto.
Il bambino a quel punto rimase come paralizzato dalla paura, in quanto pirata era consapevole che rischiava la vita ogni giorno e non doveva stupirsene… ma sentiva che non era ancora arrivato il momento della sua fine, e non voleva morire quel giorno…
E sembrò quasi che l’animale che aveva in braccio percepì le sue preghiere, perché decise che non poteva andare avanti così e che era arrivato il momento che entrasse in azione!! Purtroppo era un metodo drastico per colui che lo stava proteggendo, ma non aveva scelta…
Proprio per questo, iniziando ad urlare verso il cielo emettendo delle specie di onde ultrasoniche, una strana aura azzurra cominciò a circondare la lince che sembrava a dir poco adirata nonché stufa di quella situazione!!
Inutile dire che il cacciatore dovette interrompere l’attacco ed addirittura mollare la spada che cadde a terra, questo perché gli stava quasi spaccando i timpani e dovette coprirsi entrambe le orecchie per evitare di diventare sordo.
“Ma che diavolo…” fu quello che disse mentre chiudeva anche gli occhi perplesso.
La stessa cosa la dovette fare il bambino, mollando l’animale e tappandosi le orecchie senza però chiudere gli occhi lui “Maledizione, e chi se lo aspettava che potesse urlare in quel modo!!”
Improvvisamente però, ecco che la luce azzurra che aveva avvolto la creatura iniziò anche a circondare il suo nuovo amico, il tutto prima che iniziassero a levitare in aria ed una specie di sfera azzurra li circondasse emanando un vento davvero potente!!
Aprendo finalmente gli occhi, Shusaku rimase a dir poco scioccato dallo spettacolo che si stava manifestando davanti a lui e, con ancora le orecchie tappate e i piedi saldi al suolo per evitare di volare via a causa del vento, si chiese “Che cosa sta facendo?!”
Non era però l’unico, anche Jade, che aveva portato la barca quasi sull’acqua ed era di conseguenza in procinto di partire, dovette voltarsi verso la foresta domandandosi che cosa stesse accadendo. Dalla distanza in cui era poteva anche non tapparsi le orecchie dato che non era così fastidioso da quel punto.
Ciononostante, abbastanza preoccupata poté notare che una strana aura azzurra sembrava addirittura aver circondato l’intera foresta!! Era molto flebile rispetto a quella che aveva avvolto la lince ed il bambino, ma era visibile ad occhio umano.
Naturalmente cominciò subito a domandarsi cosa stesse accadendo “C-Che cosa… cos’è questo suono? Non capisco…” improvvisamente però le venne in mente una cosa, che c’era qualcuno dentro il bosco che stava rischiando tanto!!
“Oh no!! Il bambino!!” e così, preoccupata a morte per la sua incolumità, cominciò a correre a perdifiato verso il bosco nella speranza di trovarlo e portarlo in salvo prima che fosse troppo tardi…
Peccato solo che ormai era già troppo tardi!! Infatti alcuni secondi dopo che la nera fu entrata nella foresta, anche se ancora molto distante dal punto dove erano i tre, la lince ultimò quello che stava facendo…
Ed in un lampo lui, il piccolo e la sfera che li aveva avvolti sparirono nel nulla sotto gli occhi del cacciatore di taglie!! Non appena furono svaniti il suono si interruppe all’istante e l’aura azzurra flebile che aveva avvolto la foresta scomparve.
Inutile dire che Ogawa rimase a dir poco sconvolto da quanto aveva visto, al punto che con la bocca spalancata e gli occhi quasi fuori dalle orbite dovette inginocchiarsi al suolo sudando freddo ed addirittura tremando dalla paura!
“C-Che cosa… è-è successo q-qui?!” fu quello che si chiese subito dopo.
Ed in effetti era una bella domanda… che cosa aveva fatto quella strana creatura? E dove erano finiti lui ed il bambino?

Ai Giorni Nostri…
Erano passati sessant’anni da quell’evento tanto affascinante quanto misterioso, e di conseguenza si poteva dire che il cacciatore di taglie, che ancora non sapeva darsi una spiegazione in merito a quanto fosse accaduto, aveva ripreso la sua vita.
Dopo anni ed anni di fortunata carriera, aveva deciso di stabilirsi su un’isola non meglio identificata del Nuovo Mondo dove aveva messo su famiglia e si era ritirato dall’attività che aveva svolto e che gli aveva fatto guadagnare parecchio.
Difatti con i soldi ottenuti catturando pirati e criminali aveva potuto permettersi una villa lussuosa sulla suddetta isola, dove al momento viveva insieme alla nipotina dato che i suoi due figli erano Marine e solo uno dei due si era sposato.
La vita trascorreva serena ed allegra, anche se l’uomo, ormai cresciuto e diventato un anziano di circa ottant’anni, non aveva mai dimenticato quell’inspiegabile fenomeno e si stava ancora interrogando su cosa fosse avvenuto.
Quel giorno però la sua vita venne scossa nel momento in cui fu avvicinato da un individuo misterioso che non sembrava avere buone intenzioni… anzi, si poteva dire che aveva tutta l’aria di essere uno dal grilletto facile!!
“Adesso ascoltami bene, vecchio!!” fu quello che gli disse schiantandolo contro il muro del grande salone addobbato come le classiche case dei ricchi con fare minaccioso.
Crescendo, Shusaku era diventato un vecchio con indosso un cappello di paglia grigio, dei corti capelli bianchi, dei folti baffi ed un pizzetto dello stesso colore e con indosso una camicia bianca, dei pantaloni neri e delle scarpe blu scure. Inoltre si portava sempre appresso un bastone per reggersi bene in piedi.
Colui che lo stava minacciando pareva essere un ragazzo dai corti capelli neri che però avevano delle frange che quasi gli coprivano gli occhi, aveva degli occhi color oro penetranti ed indossava degli abiti interamente neri comprendenti di giacca con colletto, maglietta maniche corte, pantaloni e scarpe.
Quest’ultimo lo stava tenendo inchiodato al muro tenendolo per il collo con la mano destra, e stava anche sorridendo malignamente mentre lo faceva. L’anziano, non avendo più le forze di una volta, non riusciva neppure a ribellarsi se non prendendogli l’arto con la mano destra.
Il ragazzo però non sembrava essere solo, difatti aveva con sé dieci uomini che da come erano vestiti sembravano essere ufficiali governativi, ed inoltre uno di loro stava tenendo ferma la nipotina dell’ex cacciatore di taglie.
Aveva dei lunghi capelli bruni, degli occhi verdi ed indossava un vestitino bianco e lungo, una giacchetta senza maniche rosa, delle scarpine marroni ed una sciarpa rossa che gli copriva tutto il collo e quasi la bocca.
“Lascia stare il mio nonnino!! Lascialo stare!!” era quello che gridava la piccola nel tentativo di liberarsi, anche se purtroppo era inutile dato che l’uomo che la teneva era troppo forte per lei.
Nel frattempo il misterioso ragazzo, mantenendo il sorrisetto maligno di prima, gli spiegò “Abbiamo saputo che tu, circa sessant’anni fa, hai quasi catturato una strana lince di color viola su un’isola del Mare Orientale. E’ per caso vera questa storia?!” fu la domanda che gli pose.
Inutile dire che Shusaku rimase a dir poco scioccato!! Come diavolo aveva fatto a scoprirlo?! Da quanto sapeva c’era solo una ragazza su quell’isola quel giorno, e l’aveva incontrata solo dopo il fattaccio e di conseguenza non poteva sapere cos’era realmente accaduto.
Non ne aveva mai fatto parola con nessuno… quindi come aveva fatto a scoprirlo?! “E-E tu come fai a sapere q-questa storia?!”
“Questa ti basta come risposta?!” fu quello che gli disse allora il nero scostando il colletto sinistro con la mano destra in modo da mettere in bella mostra il simbolo che era disegnato sopra… e che rappresentava quello del Governo Mondiale!!
Non sembravano esserci dubbi su chi fosse “T-Tu… sei un ufficiale governativo?!” ma doveva averlo intuito visto le divise dei dieci che lo accompagnavano.
“Ti basti sapere che noi abbiamo le nostre fonti. E vogliamo sapere quali sono state le tue! Non ci interessa l’isola dove l’hai quasi catturato, vogliamo solo sapere chi ti ha informato sull’argomento, nient’altro!!”
La sua era una richiesta alquanto bizzarra, e c’era un motivo se pensava questo “S-Sono passati sessant’anni da allora. P-Probabilmente sarà morto, p-perché vuoi saperlo?!”
“Oh non ti preoccupare, di questo ce ne occuperemo noi!!” fu la sola risposta che arrivò dall’altra parte mentre continuava a tenerlo inchiodato al muro.
Però dovette incontrare la resistenza da parte dell’ex cacciatore di taglie, che anche se ormai era in pensione non intendeva tradire il giuramento che si era fatto quel giorno sull’Isola degli Animali Strani, e per questo digrignò i denti dalla rabbia.
“Non so come sei venuto a conoscenza di questa storia, ma ho giurato a me stesso che non avrei mai fatto parola con nessuno dei fatti avvenuti in quell’occasione, neanche con la mia famiglia!! Puoi minacciarmi quanto vuoi, ma non ho intenzione di dirti niente!!”
Nonostante l’aspro rifiuto che gli era stato buttato in faccia, non sembrava che l’agente governativo fosse dispiaciuto… anzi sorrise diabolicamente, perché un rifiuto era proprio quello che voleva in quella circostanza!!
Proprio per questo, dopo averlo mollato ed aver lasciato che si accasciasse seduto a terra con la schiena poggiata al muro, cominciò ad avviarsi verso l’uscita rivolgendosi agli altri uomini dicendo loro “Portate fuori sia lui che la bambina!”
“Sissignore!!” fu la pronta risposta dei dieci quasi in coro.
“Nonnino!!” mentre era ancora tenuta ferma, la bambina continuava ad essere preoccupata a morte per la sorte del suo parente, e per questo scalciava nel tentativo di liberarsi invano.
Ogawa non fece neanche resistenza, e proprio per questo venne trascinato fuori dalla sua villa insieme alla sua nipotina dai dieci agenti che a quanto pare lavoravano per davvero per il Governo Mondiale dei Cinque Astri di Saggezza.
All’esterno si poteva vedere che l’anziano e la piccolina abitavano all’interno di una specie di bosco, o meglio la villa era circondata da un bosco dato che era stata costruita sull’unico spiazzo di pianura che era presente in quella zona dell’isola.
Ora che erano stati portati fuori, Shusaku era in ginocchio a diversi metri di distanza dalla sua abitazione con alla sua sinistra la nipote che si aggrappava al suo braccio terrorizzata a morte, dietro di loro c’erano i dieci agenti e, alla destra del vecchio, colui che li aveva minacciati.
“C-Che cosa vuoi f-farci?” domandò a quel punto l’ex cacciatore di taglie.
Dall’altra parte il nero, continuando ad osservare l’abitazione, si limitò a rispondere con un diabolico sorrisetto sul volto “Oh non voglio farvi niente per il momento… voglio solo che assistiate ad una cosa…”
Naturalmente a quelle parole Ogawa si spaventò ancora di più, al punto tale che mentre la bruna continuava a trattenere le lacrime dal terrore, domandò “C-Che tipo di dimostrazione?”
Fu molto semplice la risposta, difatti continuando a sorridere malignamente l’agente governativo sollevò il braccio destro volgendo il palmo verso l’alto e rivelò loro “La dimostrazione… degli immensi poteri di cui dispongo!!”
Successivamente agli occhi dei due malcapitati non fu chiaro che cosa accadde, avvenne tutto talmente rapidamente che non riuscirono nemmeno ad accorgersi di quello che era accaduto… solo che d’un tratto si ritrovarono la casa in fiamme!!
Esatto, non si sapeva come, ma la villa prese fuoco all’improvviso e venne avvolta da una vampata di fiamme talmente grande che il fumo nero raggiunto il cielo creava quasi una specie di nuvola nera di smog.
Lo spettacolo agli occhi dei due fu orribile! La loro casa, la loro bellissima villa era stata distrutta in un attimo senza che neppure loro potessero comprendere cosa fosse avvenuto!! Entrambi avevano gli occhi strabuzzati e la bocca spalancata.
I due non riuscirono più a trattenersi ed alla fine scoppiarono a piangere, l’anziano perché la fatica di una vita era andata letteralmente a fuoco, la seconda perché aveva visto la loro abitazione distrutta in un secondo!
Ma non era di certo finita lì, dato che subito dopo il nero, mantenendo il sorriso maligno di prima, si voltò a guardarli e disse loro “Facciamo così. Adesso mi dirai tutto quello che voglio sapere… altrimenti la prossima che verrà distrutta sarà tua nipote!!”
A quell’espressione entrambi non poterono fare a meno di spaventarsi ancora di più dopo essersi voltati a guardare l’uomo con un volto ancora più pauroso di prima “Nonnino…” fu quello che disse la piccola stringendosi ancora di più al parente.
Intanto l’agente governativo rincarò la dose dicendo “Ammetto che è una bambina affascinante. Come si chiama? Sawaki, giusto? Sarebbe un vero peccato se quel bel visetto finisse separato dal corpo, ti pare?”
“No! No! Ti prego, tutto ma non mia nipote, per favore!!” al solo pensiero di perdere anche lei con la costante paura che il figlio e la moglie potessero morire da un giorno all’altro essendo Marines, Shusaku si spaventò ancora di più.
Finì addirittura per stringere a sé la bambina che continuava a dire “Nonno, ho paura!” sempre più preoccupata per la sua sorte e quello dell’anziano.
Così il nero disse loro “In verità non ho la licenza di uccidere, ma dubito che il Governo Mondiale farà storie per la morte di un’insulsa mocciosa. Se vuoi salvarla sai esattamente cosa voglio…”
L’aveva messo di fronte ad un bivio, e questa volta non poteva neppure ribellarsi perché in gioco c’era la vita della sua Sawaki, non avrebbe mai permesso a nessuno di farle del male. E se voleva evitare questo c’era solo una cosa che poteva fare…
Così, digrignando i denti e continuando a piangere con gli occhi chiusi stringendo a sé la nipote, disse “D’accordo, hai vinto. Ti dirò tutto quanto, comprese le cose che non ti interessano, purché ci lasciate in pace da adesso in poi!!”
Quella notizia rallegrò molto colui che li aveva minacciati, il tutto mentre i dieci agenti governativi che erano dietro di loro continuavano a rimanere in posa senza battere un ciglio, quasi come se fossero delle statue.
“Molto bene. Non appena avrai detto tutto ti chiederò un ultimo favore…” dichiarò allora il nemico arrivando al loro capezzale ed inginocchiandosi in modo da poter guardare in faccia Ogawa.
Quest’ultimo aprì gli occhi in quell’attimo vedendo l’agente davanti a lui che sorrideva malignamente e gli diceva “Dovrai dimenticarti per sempre di questa storia! Sia degli eventi di sessant’anni fa che di quelli di oggi. Io vi lascerò stare, ma voi dovrete cancellare tutto quanto dalle vostre menti. E’ chiaro il concetto?!”
Tenendo conto di quanto stesse accadendo, non c’era cosa che Shusaku avrebbe preferito fare in quel momento. Si sarebbe dimenticato per sempre del bambino, della lince e di tutto il resto… così avrebbe vissuto gli ultimi anni della sua vita in pace!!
“C-Come vuoi…” si limitò a dire l’ex cacciatore di taglie ancora tremolante.
La faccenda si stava facendo davvero molto complicata, inizialmente un bambino sessant’anni fa è sparito nel nulla a causa dei poteri misteriosi di una lince incontrata sull’Isola degli Animali Strani, e nel presente il Governo Mondiale sembra essere sulle tracce di colui che aveva informato Ogawa dell’animale.
Quali erano i misteri dietro questi due avvenimenti? I Pirati di Cappello di Paglia ignoravano che ben presto non solo li avrebbero scoperti… ma si sarebbero ritrovati dentro quell’impegno fino al collo!!

PERSONAGGI APPARSI:

Lince


Shusaku Ogawa da Giovane


Bambino


Jade Walker


Shusaku Ogawa Anziano


Agente Governativo


Sawaki Ogawa



Vi è piaciuto il Capitolo?
Bene o male è servito soprattutto da introduzione, ma la sua lunghezza non è necessariamente più corta degli altri Capitoli, anzi si può dire che bene o male tutti quanti avranno questa lunghezza e non saranno eccessivamente lunghi ;).
Parlando del film di Pokémon da cui è ispirato, chi l’ha visto ha già capito di quale sto parlando, ed a loro dico che non tutto potrebbe andare come ben sapete, potrebbe accadere qualcosa che non vi aspettate, non dico altro ù.ù XD ;).
Comunque il personaggio di Shusaku, il cacciatore di taglie apparso sia nel passato che nel presente, non comparirà più dato che doveva servire soprattutto da introduzione alla storia, e la stessa cosa vale per la sua nipotina Sawaki. Gli altri invece… beh aspettate e vedrete ù.ù XD ;).
La fine che hanno fatto il bambino e la lince la scoprirete già nel prossimo Capitolo, mentre il significato della scena iniziale con il Poignee Griffe e quella finale con l’agente governativo la scoprirete quando sarà il momento :).
La pubblicazione, almeno per questa fic, sarà regolare ogni martedì tra le 16:00 e le 17:00 senza pause tra una settimana e l’altra, essendo già conclusa l’unica cosa che devo fare è ritoccarla e/o aggiungere parti spoiler, di conseguenza almeno per questa storia non ci saranno rischio pause improvvise… tranne che per cause di forza maggiore enorme ovviamente ù.ù XD ;).
Non credo ci sia altro da dire, penso che abbia detto tutto in questa introduzione alla fic, e di conseguenza non mi resta che salutarvi tutti quanti nessuno escluso e sperare che questa fic risulti di vostro gradimento alla fine!! :)
Ciao a tutti e ci risentiamo martedì 27 Settembre per il nuovo Capitolo della Fan Fiction dove scopriremo che fine hanno fatto il bambino e la lince!! :)
   
 
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