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Autore: ribo_chan    20/09/2016    0 recensioni
Lei abbandonata da tutti verrà salvata da lui che nonostante le tante amicizie si sente solo.
Dal testo:
Doveva sapere, sapere cosa la sua memoria aveva cancellato così bene. Voleva scoprire, scoprire cosa lei centrasse con tutti quei cantanti famosi. Perchè tutti si ricordavano dei suoi primi sette anni di vita e lei aveva un grande caos in testa?
non lo riusciva a capire e nessuno sembrava intenzionato a risponderle, nemmeno la sua amata nonna.
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E' la mia prima fanfiction per cui abbiate pietà
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P., Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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You left my side tonight,
And I just don't feel right,
But I can't let you out of sight
Without you I'm no one,
I'm nothing at all

Without you – Three days grace

 

Capitolo 27: We Like 2 party

 

TOP POV

-Dai muoviti SeungHyun! Tra un'ora dobbiamo essere lì- entrò Ri con poca delicatezza in camera mia.
-Sai che voglia...- mi sistemai la giacca.
-Sempre il solito associale! - si intromise YongBae.
-Pensavo ti interessasse sapere come se la sono passata in questo anno e mezzo i No Name- intervenne sornione JiYong.
"Prova ad aggiungere altro e io spiattello tutto su te e Chaerin!" Lo fulminai con lo sguardo e sembrò aver capito perché si fece serio.
-Andiamo se non vogliamo arrivare tardi- ci richiamò Daesung che sembrava emozionato.
Arrivammo al ristorante con quindici minuti di anticipo. Un cameriere ci accolse e ci chiese foto e autografi. Ci spiegò che essendo stato il ristorante prenotato per tutta la sera aveva capito che sarebbe arrivato qualcuno di famoso ma non pensava che sarebbe venuti tutti i cantanti di YG e JYP. Ci accomodammo nella sala principale è ci accorgemmo di essere arrivati per la prima volta secondi. I No Name erano già arrivati.
-Oh Daesung non siamo i primi per una volta- ridacchiò Ri.
-Colpa di Silvia e la sua mania si arrivare in anticipo- disse Sarah indicando la sorella.
-Meglio prima che tardi- si difese Silvia.
-Ma siamo qui da 15 minuti- sbottò JiHyon.
-Andresti d'accordo con Daesung- JiYong diede una pacca a Dae.
-Non penso proprio- disse secco e ci fu un scambio di sguardi tra lui e Sarah.
-I Got7 sono qui!- entrò urlando un ragazzetto interrompendo tutto.
-Jackson!- gli corse in contro Silvia.
-Noona!- la sollevò da terra.
-Ragazzi come ve la siete passata?- chiese abbracciando uno a uno tutti e sette i ragazzi.
-Bene anche se è strano essere famosi- disse un ragazzo alto.
-Povero YeugYom- gli scompigliò i capelli -omo Bambam sei cresciuto tantissimo!-
-Te l'avevo detto che sarebbe arrivato il mio momento- scatenò la risata degli altri sette.
-Mark adesso sta zitto, ma per tutto il viaggio ha saltellato dicendo che non vedeva l'ora di vederti- Jackson diede una pacca alla spalla di un ragazzo non troppo alto che sembrava non essere a suo agio tra tutte quelle persone.
-Ma!- protestò il ragazzo.
-Che carino- Silvia lo abbracciò.
-SeungHyun se continui a stringere così il pugno ti verranno i buchi nelle mani- mi sussurrò JiYong divertito. Lo fulminai con lo sguardo e me ne andai infastidito. Quella nanetta riusciva sempre a farmi perdere le staffe.
Arrivarono poi uno per uno tutti i membri delle due case discografiche. Per ultimi arrivarono i due presidenti con Rain e Seven e annunciarono che presto sia uno che l'altro membri più anziano delle case avrebbero terminato definitivamente i loro contratti.
-Per festeggiare quest'anno finito e accogliere bene quello che verrà e per salutare i nostri due cari amici stasera divertiamoci senza troppe preoccupazioni- annunciò JYP ricevendo il consenso generale.
-E dopo tutti in discoteca!- l'affermazione di YG suscitò l'entusiasmo di tutti.

-Prevedo già il finale di questa serata- mi si avvicinò DongWook*.

-Basta che loro due non si ubriachino- indicai i due presidenti.

Al contrario delle nostre previsioni fino a che rimanemmo al ristorante non successe nulla, tranne il continuo sfottere da parte di JiYong e DongWook (che grandi amici che mi sono trovato) che sembravano essersi coalizzati contro il sottoscritto. Per fortuna verso le undici ci trasferimmo in discoteca e non dovetti più sopportarli. Anche la discoteca era stata prenotata solo per noi anche se potevamo portare ed invitare chiunque volessimo.

-Secondo te quanto sono ubriachi?- mi chiese divertito DongWook facendomi notare che era successo l’opposto di quello che speravo.

-Non mi sembra troppo…- in quel momento JYP salì alla postazione del dj, prese il microfono e invitò Yg a cantare con lui. -Sono decisamente ubriachi- mi ridissi.

-Dovremmo fermarli?-

-...Nahh…- scoppiammo a ridere -Magari lo convinco a farci fare un comeback-

-Si, minacciandolo con le foto di lui che balla ubriaco- disse ironico.

Poi notai che non eravamo gli unici a divertirci infatti quando mi voltai vidi Silvia ad un tavolo seduta vicino a Marco e ai Got7 che faceva a gara con gli altri di chi riusciva a reggere meglio l’alcol. Sembrava già alticcia.

-Vuoi andare a sfidarla?- mi sorprese JiYong.

-Figurarsi la straccerei!- feci il superiore.

-Mi sa di no- mi sfidò lui sapendo che non so rinunciare alle sfide.

-Vedremo- dissi avvicinandomi al tavolo -posso aggiungermi anch’io?- mi sedetti senza aspettare il permesso.

-Sperando tu sia un degno avversario- mi indicò gli altri che sono già ubriachi.

-Direi di andarci giù pesante- ordinai alcune bottiglie di super alcolici.

-Voi non state bene- sentii una voce ovattata dopo aver bevuto parecchi bicchieri.

-Non perdo mai una sfida- risponse Silvia che sembrava star cedendo agli effetti dell’alcol.

-Peccato che siamo in due- le puntai il dito contro e lo vedo duplicarsi e triplicarsi fino a che non si ferma.

-Ti amo- Marco sembrò riprendere coscienza per qualche secondo ma poi sviene di nuovo.

-Ti amo a chi stronzo- dico ad effetto ritardato.

-Non dare dello stronzo al mio ragazzo!- mi minacciò Silvia.

-Perchè altrimenti cosa mi fai?- tutto questo parlare mi fece venire un gran mal di testa.

-Vado a ballare- scosse un po’ Marco e lo trascinò in pista lasciandolo stordito poichè non stava capendo niente.

-Non le farò più toccare alcol è un pericolo che cammina!- si disperò sua sorella.

-Lo sai che è troppo tardi? È da tempo che cerca di battere il suo record personale e temo che oggi ci riuscirà- rise JiHyon.

Volevo inserirmi nel discorso, ma gli occhi si chiudevano da soli, li sentivo pesantissimi. Mi poggiai con la schiena al muro e da li a pochi secondi mi si fece tutto offuscato. Quando riaprii gli occhi mi resi conto di essermi addormentato, l’ora sullo screen del telefono me ne diede conferma. Mi sgranchii le ossa, ma c’era qualcosa che mi impediva di muovermi liberamente. Abbassai lo sguardo e vidi che Silvia era poggiata sulle mie cosce e aveva le braccia intorno alla mia vita.

-Certo che se proprio bella, anche quando sei ubriaca- le poggiai una mano sui capelli e il gesto la svegliò. Mi sorrise e mi giunse una puzza di alcol -Sei ancora ubriaca-

-Sei proprio uno stronzo- mi sorprese -Peccato tu sia uno stronzo molto sexy- mi puntò un dito al petto e prima che potessi fare qualcosa lei si alzò e se ne andò via- le corsi dietro e incontrai l’unica persona ancora sobria: TaeYang-

-Che cosa è successo mentre dormivo?-

-Non so quando tu ti sia addormentato. Per farla breve io e te siamo gli unici della band ad essere ancora qui, Silvia è l’unica rimasta de No Name gli altri se ne sono andati via a metà serata tranne SooHyuk che se n’è andato poco fa raccomandandomi di portarla a casa intera. Ad un certo punto Jay Park si è imbucato alla festa ma se n’è andato via poco dopo con JiHyon. Marco è stato portato via da quella Amy e la cosa non mi piace per niente- mi riassunse la serata al meglio che poteva.

-Non so tu ma io vedo tresche ovunque…-

-Se non ti muovi perderemo Silvia per le strade di Seoul- ignorò la mia considerazione e mi indicò la porta della discoteca dalla quale Silvia stava cercando di uscire.

Presi la sua borsa e i nostri cappotti e la raggiunsi pria che potesse fare danni ingiro per la città. Le misi il cappotto, ci mancava solo che prendesse la febbre, poi la colpa sarebbe stata mia e non mi andava di peggiorare il nostro rapporto.

-Ferma! Non andare in giro da sola, seguimi ti porto a casa- la presi per il polso cercando di portarla alla mia macchina.

-Questo signore stronzo ma sexy sta cercando di rapirmi!- si mise ad urlare a pieni polmoni.

-Che stai dicendo?- le tappai la bocca perché primo erano le quattro di mattina e secondo non volevo passare per un pervertito.

Finalmente riuscii a metterla in macchina con la stessa difficoltà con cui si mette un gatto in una vasca d’acqua. Provai ad allacciarle la cintura, ma lei pensava volessi baciarla e mi stringeva verso di lei per baciarmi. La nottata si prospettava molto più lunga del previsto.

-Quanto dura questa sbornia?- mi posizionai sfinito sul sedile del guidatore.

Nemmeno il viaggio in macchina si rivelò più facile. La signorina continuava a passare da una felicità esagerata, alla depressione, dall’irrefrenabile voglia di guidare al posto mio al mal d’auto con tanto di tentativi di buttarsi fuori dalla macchina. Arrivati al loro appartamento la presi in braccio, per fortuna si era calmata, e, dopo aver scoperto che l’ascensore era rotto, la trasportai per i sette piani di scale che ci separavano dal suo appartamento. Finiti i sette piani più faticosi della mia vita non avevo più la sensibilità delle mie gambe, ma almeno sapevo di averla portata sana a casa sua.

-Lo sai che non vivo più qua? Da oggi ci siamo ritrasferiti al dormitorio- si mise a ridere del mio errore.

-Non potevi dirmelo sette piani fa? Pesi e io non sono abituato a questi sforzi!- sbottai infastidito. Tutta questa situazione stava iniziando a distruggere i miei poveri nervi.

Ben presto mi resi conto che arrabbiarmi non avrebbe certo migliorato la mia situazione così mi arresi e iniziai la nostra lunga discesa ripromettendomi che Silvia non avrebbe mai più toccato un goccio d’alcol in tutta la sua vita.

Arrivato a terra con il fiatone feci un ultimo sforzo per raggiungere la macchina.

Per fortuna raggiungemmo la macchina prima che iniziasse un forte temporale.

-Qual è il codice?- le chiesi, ma non ricevetti risposta la sentii solo canticchiare la canzone di auguri -Speriamo che ciò voglia dire che il tuo codice è la data del tuo compleanno. 22...05- click! La porta si aprì.

-Sei uno stalker, pure il mio compleanno ti ricordi!- mi carezzò la testa.

-Vorrei ricordarti che me lo hai detto tu!- all’improvviso la luce si accese. Silvia, l’amica della pazza che avevo sulle spalle, mi guardò stupita e poi tirò un lungo sospiro vedendo lei svenuta.

-Possibile che da qualche mese a questa parte tu ti faccia portare a casa spesso da un uomo e sempre diverso se non bastasse! Quante volte ancora farai azioni sconsiderate come questa? Vieni ti mostro la sua camera. Che poi, dico io tutti a divertirsi e io qui a casa a preoccuparmi. Mi sento una mamma- sparì brontolando dopo avermi mostrato la camera dell’amica.

-Vieni prima che succedano scandali- la stesi sul letto di camera sua.

-Questo non è il mio pigiama- disse indicando il suo vestito fin troppo corto -non posso dormire con questo-

-Fai come vuoi io me ne vado- mi voltai per sistemarmi la giacca e la cravatta e poi tornai a guardarla per vedere se avesse bisogno di qualcosa. Me la ritrovai davanti in intimo -Cosa?! Aspetta, aspetta… mettiti qualcosa- mi voltai rosso per l’imbarazzo.

“E pi chi lo calma il mio amico? Ok SeungHyun cerca di calmarti si starà rivestendo” provai a tranquillizzarmi ma mi sentii due braccia esili circondarmi il basso addome.

-Non ricordo dove sia il mio pigiama…- disse con fare provocante.

“Sono nella merda. Perché sono in camera da solo con lei ubriaca che cerca di abbordarmi?” disperai.

-Se non ti vesti potrei farti delle brutte cose, sono pur sempre un uomo- cominciai a sbottonarmi la camicia.

-Sesso!- urlò euforica, le tappai la bocca sperando che Silvia non avesse sentito.

-Non ci penso nemmeno con te in queste condizioni- provai a metterle la camicia, ma lei non voleva collaborare: mentre provavo ad abbottonare lei sbottonava.

Stava per protestare quando un luce intensa invase la stanza e lei si paralizzò. Dopo qualche secondo vi fu un boato fortissimo e lei si accucciò a terra tremando. Il vero e proprio temporale era appena cominciato e probabilmente sarebbe continuato fino al giorno dopo.

-Hai paura dei tuoni?- mi accucciai vicino a lei.

Non fece in tempo a dire nulla che un altro rombo potente squarciò il silenzio della notte. Dalla paura mi saltò tra le braccia nascondendo la testa nell’incavo della mia clavicola.

-Ti prego non lasciarmi, resta con me solo per stanotte- stava piangendo e tremava come una foglia.

Non potevo lasciarla in quello stato e sperare di dormire tranquillo. La presi dunque in braccio e la misi sul letto. Subito mi prese il braccio e mi invitò a buttarmi vicino a lei. Mi stesi e la lasciai accoccolarsi tra le mie braccia sperando di poterla consolare. Sembrò calmarsi un po’ dal momento che tremava molto meno rispetto a prima.

-Non pensare ai tuoni, vedrai che se mi racconti qualcosa non li sentirai- le carezzai i capelli.

-Sono proprio una stupida… ho cominciato da poco a frequentarmi con Marco. E fin qui tutto bene. Il problema è che non riesco a togliermi dalla mente un ragazzo. Bellissimo, ma stronzo. Pensa che non lo merito perché sono grassa… da allora ogni volta che mi guardo allo specchio vedo quella ciccia, quella per cui lui mi ha respinta. Sono cambiata per lui, per dimostrare che non sono solo quella ciccia. Il mio cervello continua a negarlo eppure il cuore lo sa che l’ho fatto per lui e ogni volta che lo vedo questo comincia a battere fortissimo. Te l’ho detto che sono una stupida- una laccrima solitaria stava scendendo. Gliela asciugai.

-Forse l’ha fatto per il tuo bene…-

-Cazzate!-

-Lo sai vero che tre anni fa non saresti riuscita a debuttare con la stessa serenità che hai adesso? E poi se prima eri bellissima ora lo sei di più perché stai meglio con te stessa!- provai a dirle, ma stava già dormendo così mi rassegnai e decisi di provare a dormire anch’io.

Nemmeno questa volta sono riuscita ad essere puntuale... ma ormai ci sarete abituati. chiedo veramente scusa, ma sto passando un brutto momento, sono nel mezzo di un conflitto con la mia famiglia e anche dentro di me quindi scriverei solo cose brutte e deprimenti... spero che passi in fretta e di poter scrivere perchè vedo che molti la seguono anche se nessuno recensisce. Mi farebbe piacere che mi scriveste perchè mi permetterebbe di capire se ci sono cose da migliorare o cose che non vi piacciono, ma fino ad ora ho avuto solo una recensione, quindi per favore scrivete quello che pensate, vanno bene anche critiche.
Per quanto riguarda il capitolo è un po' una digressione, ma mi piace vedere Top un po' geloso. presto si tornerà alla trama principale e scoprirete un po' di cose in più.
Bacioni e buona settimana <3

 

   
 
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