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Autore: daimler    20/09/2016    1 recensioni
Quella di Aiola è una vita quasi perfetta: una famiglia fantastica, amici di una vita e poi lei, la sua migliore amica.
Ma quando Aiola capirà che per Marin, non è solo amicizia ciò che prova ormai sarà troppo tardi.... o forse no.
Riuscirà Aiola a conquistare comunque Marin?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eagle Marin, Leo Aiolia, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Per farti innamorare-

Prologo
-Il cerchio perfetto-

 

~Un sospiro mi trapela tra le labbra e stiracchiando meglio i muscoli dorsali tento una comoda  posizione degna di nota sul divano di casa. Qualche bitorzolo spiovente dalla spalliera attenta il mio intento ma pressandoci la schiena contro appiattisco il tutto incrociando poi le braccia dietro la nuca.
Ok, il divano con tanto di molle che a sorpresa potrebbero perforarmi un qualunque organo vitale non è il massimo di questa casa e potrei anche aggiungerci il rubinetto che gocciola all'infinito e lo scaldabagno che funziona a intervalli irregolari regalando a tutti noi delle docce gelate da broncopolmonite il giorno dopo.
Ma nonostante tutto io adoro questo appartamento, con il suo divano scomodo, la doccia killer e il rubinetto gocciolante, amo abitare qui.
Non che io, Camus e Milo riusciremmo a permetterci un abitazione migliore di questa e quella pila di libri di geologia appartenenti a Cam, posti sulla mensola appesa sopra la tv, servono benissimo a ricordarmi della nostra attuale condizione sociale: giovani promettenti in fase di costruzione ovvero come Milo tiene sempre a precisare: tre universitari spiantati. Se non fosse per quelle misere paghe di lavoretti part-time non potremmo nemmeno permetterci questo cubicolo.
Ma  a me sta bene, davvero, perché io Aiola sono un ragazzo soddisfatto e felice della sua vita: Sono all'ultimo anno di università, ho una famiglia fantastica che sostiene ogni mia scelta con un fratello maggiore che ritengo il mio idolo assoluto, convivo con quelli che considero i miei migliori amici da una vita e poi c'è lei che completa il mio cerchio perfetto.
Lo scatto della maniglia mi fa sussultare appena e voltando lo sguardo verso l'ingresso, Marin appare in un cigolio di cardini, mi sorride e -Non avrai già  iniziato a guardarlo senza di me!-  borbotta senza perdere il suo sorriso bianco, avanzando rapidamente verso di me e in un balzo saltare poi sul divano.
Io che la guardo di sottecchi -No, ma ero tentato, sei in ritardo- l'accuso sorridendo malandrino celando la piccola bugia nell'arraffare il telecomando e scorrere tra la lista interattiva un film da vedere.
-Sai Shaina... i suoi soliti problemi di cuore...- mugugna attorcigliandosi tra le dita una ciocca ramata, non c'è rimprovero nel suo tono di voce e so quanto tiene alla sua coinquilina nonché migliore amica e io sarò solo il secondo in carica, dopo Shaina, tra la sua scala di amicizie ma mi soddisfa il pensiero che non è comunque mancata al nostro appuntamento del mercoledì sera.
E Shaina si sa, non è nuova a delusioni d'amore dovute a storie improbabili con tipi ancora più improbabili ma  a Marin poca importa e lei non giudica, ascolta e la conforta.
E' così buona con tutti, il suo cuore grande la rende qualcosa di speciale e io mi rendo conto di essermi soffermato troppo a guardarla perché inclina il volto verso di me inarcando un sopracciglio.
-Be?- mi domanda interrogativa ma  scrollo le spalle continuando la mia ricerca nel puntare gli occhi verso lo schermo -Magari avresti preferito restare ancora un po' con lei...- mugugno vago.
E' la frase giusta da dire e non quello che avrei voluto accadesse, egoisticamente mi sarebbe dispiaciuto rinunciare alla nostra serata film per colpa dell'ennesimo fallimento amoroso di Shaina, Marin è anche la mia migliore amica e sono anni che al mercoledì sera lei sgattaiola via dal suo appartamento, situato difronte al mio, per farmi compagnia in una serata altrimenti solitaria.
Camus si chiude in biblioteca fino a tardi  quattro sere su sette e Milo, tra lavoro, donne e studio, ha una vita piuttosto frenetica.
-Nah... Shaina ha mangiato una esorbitante razione di cioccolata e dopo un pianto di sfogo ora sta abbastanza bene da dimenticare l'idiota di turno- mi spiega sventolando una mano, poi si sporge verso di me e -Non avrei mai rinunciato all'unica serata che aiuta la mia sanità mentale a restare salda-  mi dice in un sorriso.
Le nascondo il mio ghigno soddisfatto, sapevo già che non mi avrebbe bidonato e poi è un rito ormai il nostro, un abitudine no? E io sono peggio di un gatto sull'essere abitudinario e, anche se Milo dice che sono noioso e prevedibile, poco mi importa perché io amo le mie abitudini.
Amo fare la stessa colazione con i Coco Pops ogni mattina, amo andare a correre tutti i giorni all'alba, amo la pizza ogni sabato sera, amo la nostra serata film e amo Marin...
Cioè non amo Marin in quel senso!
Sento il calore invadermi collo e guance e con due dita mi scosto lo scollo della maglietta improvvisamente divenuto più stretto... volevo dire che amo le abitudini e Marin è una abitudine.
No un momento, Marin non è una abitudine, non passo il tempo con lei per routine ma perché amo passare il tempo con lei...cioè è la mia migliore amica e quindi ... e quindi amo stare con lei più che con chiunque altro.
-Aiola tutto ok?- interviene la voce perplessa di Marin e quasi non sussulto in un singulto strozzato, mi volto verso di lei che con quegli occhi grandi e scuri mi guarda con stupore.
-Si.. si- tartaglio tentando di riprendere il filo dei miei pensieri ingarbugliati.
Ma che mi prende? Sento lo stomaco contorcersi e la salivazione azzerarsi di colpo ma Marin interviene una seconda volta riportandomi alla lucidità, con le dita magre mi sfila il telecomando dalle mani e -Dear John!- sentenzia senza darmi scelta se no uno sbuffo contrario e un: -Marin dai...-  soffiato in maniera piuttosto lamentosa.
La pellicola inizia e lei si sistema meglio, accoccolandosi contro una mia spalla mentre mi prende sotto braccio per stringersi meglio contro di me -Dai stasera toccava a me scegliere- dice con dolcezza e io non posso che arrendermi a lei e al suo profumo buono che s'intrufola nelle narici senza permesso e mi riempie il petto di serenità.
E anche su un divano scomodo a guardare un film noiossisimo, io sto bene se accanto a me c'è lei che chiude il mio il cerchio perfetto, un cerchio inesistente prima che la conoscessi.
La guardo mentre  inclina il viso verso il televisore attenta nella visione del film, mi perdo ad osservarla e forse è troppo vicina o sarà stata la cena vegan che Camus ci ha costretto a mangiare stasera, ma non riesco a smettere di osservare ogni suo dettaglio e fare pensieri strani.
E' bella Marin, con quella cascata mossa di capelli ramati a incorniciarle il volto tempestato di lentiggini, che io trovo adorabili, e gli occhi caramellati di un vivido interesse, le sua labbra a cuore stasera sembrano più rosse del solito e qualcosa mi freme dentro quando se le mordicchia coi denti.
Come uno spasmo che mi fa schiudere le mie involontariamente.
-Sai Aiola...- mormora facendomi scuotere e bofonchiare un: -Mm- interrogativo, lei che non scolla gli occhi dallo schermo piatto del televisore -Ti ricordi quella faccenda dello stage a Milano?-
-I tre mesi che ti sono stati offerti per quel corso retribuito?- le domando vago anche se ricordo benissimo l'argomento, Marin me ne ha parlato un paio di settimane fa quando, anche insieme a gli altri, eravamo in coda al cinema.
L'aveva soffiato in modo vacuo senza guardarmi anche quella volta e io avevo solo scrollato le spalle -Dovresti farlo, incrementerebbe notevolmente il tuo curriculum- avevo detto fingendo meno interesse di quello che in realtà mi bruciava dentro.
Ma è la mia migliore amica e non potevo non consigliarle la cosa giusta da fare, anche se ciò avrebbe intaccato il mio umore e le mie abitudini.
-Pensi ancora quello?- mi chiede di getto e questa volta mi guarda con quei suoi occhi scuri, un espressione mai vista le deforma il volto in qualcosa di terribilmente serio e profondo, come se cercasse di scavarmi fin dentro l'anima.
-Che dovrei andare via per tre mesi consecutivi e tornare qui solo quando è già Natale- aggiunge torturandosi il labbro con i denti, sembra in difficoltà, come me del resto e forse dovrei dirle ciò che mi passa per la testa e sopratutto dal cuore.
No, chi se ne frega del corso... il tuo posto è qui con la tua famiglia, i nostri amici e sopratutto con me su questo divano scomodo e no a più di 500 kilometri da qui, nella nebbia.
-Si- le dico invece, ma in modo così flebile da sovrastare appena l'audio che arriva dal televisore, è la cosa giusta per lei, no?
E' la cosa giusta ma allora perché sento una morsa al cuore dal potere soffocante?
E Marin mi guarda ancora come se aspettasse qualcos'altro, ma poi china il capo inclinandolo verso la tv -Be si, accetterò allora... sarà dura dirlo anche a gli altri- mormora  mentre il mio cuore batte un po' più del dovuto.
Non lo aveva detto a nessun'altro eccetto me.
-Ma sono solo tre mesi- accenna un sorriso ma che non le illumina gli occhi, sono torvi, spenti della luce che solitamente li caratterizza quando è felice.
Sgrano gli occhi quando leggo dai suoi la sconfitta più totale.
-Marin...- mormoro appena ma lei piega le labbra in un sorriso -Che ne dici se dopo il film mi aiuti a fare le valige insieme a Shaina? Almeno passeremo del tempo insieme prima che parti-
Sobbalzo incredulo agitando le mani -Valige? Ma quando inizia?-  e a momenti non strepito nel dirlo.
-Ho l'aereo dopodomani... è già tutto pronto e aspettavano solo una mia conferma- mi spiega lasciandomi sbigottito, non è mai così avventata, solitamente è molto più responsabile e ponderata.
Ho solo le forze per annuire dato la notizia scioccante e uno strano silenzio ci piomba addosso l'istante dopo, entrambi ritorniamo ad osservare la televisione, ma non è proprio la visione pellicola il mio punto d'interesse in questo momento.
Con le unghia conficcate nei cuscini del divano non faccio altro che pensare a ciò che succederà per i prossimi tre mesi: non vedrò più Marin, i suoi occhi e le sue labbra che si spiegano per ridere, non  avrò più la sua compagnia e la nostra complicità.
Non avrò più la mia abitudine preferita e quel cerchio, che fino a cinque minuti fa era perfetto ora sento che mi manca già un pezzo per renderlo completo...
 


Angolino Daimler: Buona sera a tutti! In punta di piedi mi intrufolo in un nuovo fandom finora seguito solo come lettrice.
La voglia di proporre qualcosa su Saint Seiya circolava da diverso tempo nella mia testolina e questa sera mi sono finalmente decisa nel proporvi qualcosa nel mio stile, una storia romantica e leggera usando come pairing principale Aiola e Marin che a me piacciono moltissimo, anche se non mancheranno  altre coppie ;)
Gli aggiornamenti saranno un po' lentini dato che ho altre due long in corso ma mai sottovalutare la mia ispirazione!
Un bacione e grazie mille a chi è arrivato fin qui!

   
 
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