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Autore: bacinaru    21/09/2016    3 recensioni
"Shinra aveva sentito il loro fremito sulla pelle mentre lo aiutava a fermare l'emorragia con del nastro adesivo, aveva intravisto la paura negli occhi che l'altro aveva tentato di nascondere e aveva osservato il sorriso sulle labbra dell'amico quando giurava che avrebbe reso un inferno il resto della vita di Nakura.
In quel momento, Izaya aveva iniziato a correre.
E non si era più fermato."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izaya Orihara, Shinra Kishitani
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Coward
Fandom: Durarara!!
Personaggi: Shinra Kishitani, Izaya Orihara (+ Shizaya)
Words: 700
Genere: Introspettivo
Rating: Giallo
Note: Scritta per il drabble event del 14 Settembre 2016, con il prompt: "Shinra&Izaya + Shizaya, Shinra sapeva che il suo amico spesso scappava, che non era un amare la razza umana in generale, quanto più il fatto che amando tutti non poteva amare davvero qualcuno. Per questo gli aveva presentato Shizuo."




Coward



Izaya era un codardo.
Shinra lo aveva capito nel momento esatto in cui il coltello di Nakura gli perforava le carni, quando Izaya si trovava alle sue spalle con il respiro catturato in gola.
Aveva cercato di mantenere la calma, ma le mani continuavano a tremargli impercettibilmente.
Shinra aveva sentito il loro fremito sulla pelle mentre lo aiutava a fermare l'emoraggia con del nastro adesivo, aveva intravisto la paura negli occhi che l'altro aveva tentato di nascondere e aveva osservato il sorriso sulle labbra dell'amico quando giurava che avrebbe reso un inferno il resto della vita di Nakura.
In quel momento, Izaya aveva iniziato a correre.
E non si era più fermato.




L'intera faccenda dell'accoltellamento si calmò abbastanza presto, grazie al fatto che la famiglia di Shinra non aveva voluto sporgere denuncia. Tuttavia, Izaya fu costretto lontano da scuola per un po' - girano voci che abbia passato del tempo in riformatorio – e quando gli fu permesso di tornare a scuola, il club di biologia era stato ufficialmente chiuso.




«Ho come l'impressione che tu mi stia evitando, Orihara-kun.»
Lo aveva trovato sul tetto a saltare l'ennesima lezione, gli occhi puntati sulla strada trafficata che passava di lì sotto.
«Andiamo, Shinra! Perchè dovrei fare una cosa del genere? Ho solo trovato altro da fare. Puoi andare a farti qualche altro amico, sono sicuro che con la tua astuzia sarai in grado di ingannare chiunque.»
Gli rispose, sperando invano di chiudere lì la conversazione.
Shinra, però, non aveva alcuna intenzione di lasciar perdere.
Più che altro perchè la cosa avrebbe reso Celty infelice e lui non poteva permetterselo.
«Questo non va bene, Orihara-kun!»
Gli si avvicinò quasi correndo, lo afferrò per le spalle e lo costringe a voltarsi verso di lui.
Izaya era sorpreso, le labbra leggermente aperte e gli occhi un po' più ampi del solito.
«Se torno a casa e dico che non sei più mio amico, la mia amata sarà così dispiaciuta!»
Passarono alcuni secondi di silenzio interdetto.
Poi un sospiro rassegnato.
«Sei il solito idiota, a quanto vedo.»
«Eh? Perchè? Non sei contento anche tu di avere ancora un amico?»
Izaya si scrollò la sua presa dalle spalle e inclinò la testa verso il cielo.
Sembrava essersi perso in un qualche pensiero sconosciuto, abbastanza complicato da sfocargli la vista.
Quando tornò a guardarlo, c'era un pizzico di follia nel suo sguardo.
«Te l'ho detto, no? Amo gli esseri umani, Shinra. Se prestassi particolari attenzioni a te, come farei ad amare il resto del genere umano?»




Izaya Orihara amava gli esseri umani.
O almeno, così diceva.
Il suo amore, però, era una mera ossessione.
Anche se Shinra amava in una maniera contorta e non di certo sana, capiva abbastanza bene che è impossibile amare un tutto senza distinzioni. L'amore è un sentimento che prende una persona e la solleva al di sopra degli altri, ma se uno dichiara di amare tutta l'umanità, allora è come non essere in grado di amare nessuno.
Poichè aveva deciso che Orihara era suo amico, in quanto tale si sentiva in dovere di aiutarlo.
Celty sarebbe stata così orgogliosa di lui.




«Si chiama Heiwajima Shizuo, è il mio amico delle elementari di cui ti ho parlato. Frequenteremo la stessa classe alle superiori.»
«E quindi?»
«Voglio presentartelo prima di iniziare le lezioni!»
«Non mi interessa.»
«Eh, perchè? Sono sicuro che diventerete ottimi amici!»
«Non mi interessa.»
«Va bene.»
«Bene.»
«Te lo presento lo stesso, però.»
«Sei irrecuperabile.»
«Tranquillo, Orihara-kun. Sono sicuro che saprai trovarlo interessante.»




L'incontro con il suo amico di infanzia non era esattamente andato come previsto. Tuttavia, per Shinra andava bene così.
Izaya aveva proclamato di odiare Shizuo con una passione insolita.
L'odio nei suoi confronti aveva innalzato Shizuo al di sopra del genere umano e Izaya, senza accorgersene, si era lasciato intrappolare da quella stessa umanità da cui aveva cercato di fuggire.
Perchè l'odio è un'emozione forte che spesso confina con l'amore.
Un giorno, forse, lo avrebbero capito anche loro.




«Lo odio.»
«Va bene così.»
«Sei scemo, per caso?»
«No, ma va bene così, perchè se lo odi, vuol dire che consideri Shizuo-kun in un modo differente dal resto del genere umano. Non è anche quella una forma di amore, Orihara-kun?»
  
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