Fanfic su artisti musicali > Shawn Mendes
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Autore: gennaro_babes    22/09/2016    0 recensioni
Shawn Mendes è indeciso sul suo orientamento sessuale e complicare le cose ci sarà Cameron Dallas,un suo compagno di classe. I due proveranno sentimenti mai provati e riusciranno a vivere come vorrebbero?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Mi chiamo Shawn Mendes,vengo da Toronto e ho una sorella più piccola di nome Aaliyah" dissi alla prof.
Era il primo giorno di superiori e l'ansia si stava impossessando di me piano piano. Guardavo i miei nuovi compagni di classe tutti tranquilli e che parlavano tra loro mentre io ero muto e continuavo a guardare fisso la lavagna e la professoressa che a sua volta mi guardava in continuazione. Speravo tanto non fossero come i miei vecchi compagni delle scuole medie,cioè una schifezza e persone senza cuore perché altre persone del genere non le volevo vedere. Eravamo in 23,maschi e femmine. Di fianco,alla mia destra era seduto un ragazzo con gli occhi marroni,capelli castani a cresta. Alla vista di lui la mia parte gay uscì fuori. Aveva la punta del naso un po' grossa ma nonostante questo il suo viso era perfetto come un angelo. Sembrava uno di quegli attori presenti nei film d'azione oppure quelli romantici dove il protagonista era sempre un ragazzo bellissimo che mai avrei potuto incontrare oppure averci una relazione. Avrei tanto voluto avere una storia d'amore perfetta come nei film,dove tutto va bene e i due fidanzatini si amavano come mai. Lui indossava una maglietta a maniche corte blu e jeans neri,si chiamava Cameron (l'avevo sentito quando facemmo l'appello). Mi piaceva come nome,era originale e mi ricordava un personaggio di un film che non ricordavo. Alla mia sinistra invece sedeva una ragazza con i capelli lunghi fino alla schiena,erano lisci,castani e bellissimi. Anche lei era bellissima,aveva gli occhi a mandorla,castani come la nocciola,fronte alta e un sorriso a cui mai nessuno avrebbe detto no. Notai che girava la matita tra le dita in continuazione come se fosse ansiosa. Finalmente qualcuno con cui poter condividere la mia ansia di inizio anno scolastico.
-Ehi,tutto bene?- le sussurrai senza farmi sentire dalla professoressa che ci aveva avvertiti che nelle sue ore non dovevamo parlare. Lei,girandosi verso di me con il suo viso da ragazza innocente rispose:
-Si si,grazie per esserti preoccupato per me- non risposi. Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere,perché dire grazie se uno chiede come va? Apparte questo,rimarrà sempre la ragazza più bella della classe.
Suonò la campanella della ricreazione,cavolo se il tempo era volato in fretta. Durante le ore prima, i professori ci avevano spiegato come era strutturata la scuola,tutti i servizi che offriva,cosa c'era all'interno della scuola (un bar,una mini cartoleria,delle macchinette) e tutte queste cose noiose che ormai tutti gli studenti di prima superiore odiavano. Andai al bar ad ordinare una pizzetta,mi andai a sedere e poco dopo mi arrivò quello che avevo ordinato. Ad un tratto mi trovai di fianco alla mia sedia Cameron,che mi chiese se si poteva sedere davanti a me e io risposi di si. Ecco il mio primo amico.
-Ciao,sono Cameron Dallas,tu sei Shawn vero?- mi chiese, allungandomi la mano come segno di cortesia.
-Si sono io,piacere- risposi tutto arrossato,in fondo io ero un tipo timido perché non molte volte avevo contatti con la gente intorno a me. Le mio giornate le passavo sui libri sia di scuola che da leggere oppure sul divano a riflettere sulla mia inutile vita. 
-Tranquillo non ti picchio,non sono il tipo. Comunque come sono andate queste prime tre ore?- mi domandò con la sua voce da duro,ma sapevo che probabilmente aveva un cuore d'oro.
-Sono andate bene,apparte la professoressa di matematica che mi annoiava tantissimo e non sapeva neanche spiegare.- risposi con una risatina. Lui fece lo stesso e non avevo mai visto un sorriso così bello come il suo. 
-Sei spiritoso,già mi piaci fratello!- esclamò lui dandomi un colpo debole sulla spalla. Sembrava uno di quei ragazzi "so tutto io" e che si faceva figo,se era così allora faceva meglio ad andarsene perché ho avuto brutte esperienze con ragazzi del genere. Tutti alle medie mi prendevano in giro dicendo che ero troppo timido,non mi sono mai fidanzato per colpa della timidezza ed è per questo che aspettavo le superiori,per cambiare vita. Volevo essere un me tutto diverso.
Mentre parlava sentivo il suo alito che mi arrivava in faccia,sapeva di fragola. I suoi denti erano bianchissimi e perfetti. Quando sorrideva cacciava tutta quella trentina di denti che aveva,era fantastico. Mentre parlava gesticolava con le mani in un modo esagerato,come se dovesse cacciare delle mosche o prenderle. Suonò la campanella del rientro in classe e la folla che correva per non fare ritardo a lezione era enorme. Adesso avremmo dovuto avere Fisica,una prof sulla sessantina,capelli biondi e occhi azzurri,carina per essere una vecchietta. Cameron si era avvicinato a me con il banco,forse voleva parlare tutta la lezione,cosa che io non volevo fare ma mi lasciai prendere da lui,era troppo convincente. Mi spiegò che lui è nato a Chino Hills in California,ma poi per motivi di lavoro del padre, lui e la sua famiglia si erano trasferiti a New York fino a 2 anni fa,dove sono ritornati in California. La sua era una vita felice e piena di avventure al contrario della mia. Dopo il suo racconto sulla sua vita iniziai col mio e di sicuro era noioso.
-Amico,hai notato che quella ragazza in prima fila ti guarda sempre?- mi chiese e quindi guardai alcuni banchi più avanti e c'era seriamente una ragazza che mi fissava. Era carina da morire,anche lei aveva gli occhi e capelli marroni che gli arrivavano un po' più sotto delle spalle. Aveva la bocca rialzata, a cuore, le labbra sottili rosee. Mi sarebbe piaciuta come ragazza anche se non la avrei amata più di tanto. Appena i nostri sguardi si incrociarono,lei abbassò la testa e imbarazzata si mise a guardare la lavagna dove c'erano le formule di chimica da imparare. Dopodiché si girò verso la sua amica e iniziarono a parlare dandoci a volte delle occhiate.
-Hai fatto breccia nel suo cuore- intervenne Cameron. Cavolo,ma questo ragazzo non si faceva i cavoli suoi. All'uscita della scuola ci scambiammo tutti i numeri di telefono ma ovviamente non avrei mai scritto a nessuno.  Ad alcune persone non ebbi chiesto il proprio numero,una di queste era quella ragazza. Se ne era andata appena la campanella suonò senza neanche rivolgermi un saluto. Già ero timido io e se magari mi fidanzavo con lei che era ancora più timida forse sarebbe meglio rimanere single.
 
   
 
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