UNO SCHERZO DI CATTIVO GUSTO

Dopo aver bevuto quella deliziosa bevanda, ti alzi dal trono, altezzosa, regale e splendida.
Guardi le tue truppe davanti a te.
Sono schierate, pronte ad agire, qualsiasi cosa tu dica.
Senti di dover tagliare qualcosa, ma non sai cosa.
A te piace tagliare… cosa ti piaceva tagliare? Una parte del corpo forse? Sì, possibile, ma adesso non ti viene in mente. Sei così felice e spensierata!
“Miei sudditi…” cominci sorridente, “vorrei annunciare i seguenti ordinamenti.”
Tu non sei mai sorridente, e lo sai bene! Cosa ti è successo?
“Comunico a tutti voi che le prossime persone che verranno sorprese a dipingere rose bianche di rosso o che si sbaglino a piantare il roseto del colore giusto, verranno punite come sempre. Verrà tagliata loro…” Cerchi di ricordarti cosa devi dire, ma la cosa che fai sempre tagliare a tutti non ti viene in mente.
Inoltre sei molto più carina e dolce del solito, anzi, tu non sei mai stata dolce e carina, cosa sta succedendo?
“Verrà tagliata loro… una fetta di pane! Con burro e marmellata!”
Tutto il mazzo di carte si ferma a guardarti.
“LA REGINA È IMPAZZITA!” urla il re.
Vieni portata via di peso dalla stanza, ma è bello farsi trasportare ed essere felici.
Per tutto il tragitto verso la camera matrimoniale tua e di tuo marito non fai altro che cantare melodie dolci, senza pensare a quello che gli altri dicono intorno a te.
Quando ti adagiano sul letto un fante ti fa una puntura al braccio, ma senza farti male.
“Vediamo se passa” dice il fante.
“Cosa deve passare?” chiedi tu ingenuamente.
Poi finalmente quella sensazione spiacevole svanisce e ti riprendi, come se fossi stata in trance tutto il tempo.
“Cos’è stato?” chiedi acida alzandoti dal letto maestosa (nel tuo metro e cinquanta d’altezza).
“Alice, mia regina” spiega il fante, “le ha rifilato una bella pozione della felicità.”
“ALICE! TAGLIATELE LA TESTA!”