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Autore: PillowTalk    23/09/2016    0 recensioni
[Scream Queens]
La vita all'esclusiva Hogwarts University viene turbata dall'arrivo di un killer mascherato...
[Storia cross-over con Harry Potter, in collaborazione con la mia cara amica Wholocki_Martell]
Genere: Demenziale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Scream Hogwarts - Parte 1

Hermione sbattè i piedi per terra, quasi saltellando, poi riprese a strillare. Era così agitata che aveva iniziato a sudare. Si stava quasi pentendo di aver messo il suo pigiama tutto rosa e di lana, anche se era il più femminile del suo guardaroba.
- Non voglio più essere la tua ragazza! -
- Hermione, calmati - tentò Draco, ma la ragazza continuò a strillare. Era sicura che tutto il dormitorio della KKK fosse sveglio ad ascoltarla, ma non le interessava. Del resto, lei e Draco erano la coppia più shippata e chiacchierata di tutta Hogwarts University, a nessuno dava fastidio sapere delle loro litigate in anteprima.
- Non mi calmo per nessun motivo! - riprese Hermione urlando, e aprì la finestra per gettare qualche oggetto di vetro nel giardino, giusto per attirare l'attenzione di Colin Canon, che si occupava dell'Hogwarts Gazette - io da grande sarò la conduttrice di telegiornali più famosa d'America! La più famosa, mi hai capita? E tu non vuoi presentarmi ai tuoi? Sei vergognoso, scandaloso, scabroso, pidocchioso! -
- Un giorno sarai tutte queste cose, mia cara, nè sono sicura. Ma fino ad allora non posso presentarti ai miei. Il tuo unico talento è essere bella, avere vestiti morbidi e farmi toccare di tanto in tanto le tue belle tette... Ah, e farmi copiare. Non è un bel curriculum da presentare ad un genitore! -
Hermione gettò un urlo tale da far spaccare i vetri, poi cacciò via Draco.
La ragazza si guardò attorno. Era circondata dal lusso più sfrenato, e quella era solo la sua stanza da letto nella Confraternita KKK. Eppure, si sentiva infelice. Lei era la più bella, famosa e ricca della scuola, e Draco era tutte queste cose, ed era maschio. Era naturale che avrebbero dovuto stare insieme, ma lui la faceva soffrire sempre. Con quei tormenti nell'animo si addormentò, sfinita, dopo aver pianto su quanto la sua vita fosse misera. Che farsene di tutta la ricchezza del mondo, se il tuo ragazzo non vuole impegnarsi e confermare la tua posizione sociale, sul gradino più alto, appena sotto Obama?

Prima che potesse rendersene conto, arrivò il mattino successivo. La sveglia annunciò la nuova giornata. Con un'imprecazione la spense, poi si tolse la mascherina da notte rosa che aveva sugli occhi e disse - Buongiorno, stupide troiette.
Ai piedi del letto, infatti, c'erano Hermione #2 e Hermione #3, come da rituale. Erano ancora in pigiama, visto che si sarebbero vestite tutte insieme, ma ovviamente erano già lavate e truccate. Non sopportava di sentire odori umani, ed era sicura che Hermione #2 in realtà avesse la pelle verde, per cui era assolutamente necessario che in sua presenza fosse sempre truccata. Non voleva essere costretta ad ammettere di aver ammesso E.T. nella KKK, la Confraternita più esclusiva, con la Broomstick Brothers.
- Buongiorno, Hermione - risposero le altre due.
Mentre completavano il rituale di vestizione, fondamentale in un mondo perfetto come il loro, in cui conta solo l'apparenza, Hermione iniziò a piagnucolare per la faccenda di Draco.
- Sono bellissima, capite? Bellissima! E lui non vuole presentarmi ai suoi! - disse con tono lagnoso, mentre guardava con indecisione il coprispalle argentato e la pelliccetta fucsia. Alla fine optò per quest'ultima, stava molto meglio col suo vestito rosa confetto e le scarpe dello stesso colore.
- Forse Draco vuole presentare ai suoi genitori qualcuno che sia più che bello - disse Hermione #2, guardandosi allo specchio. Stava dannatamente bene con quel tubino rosso. Nessuna meraviglia che una volta Draco avesse tradito Hermione con lei.
- Senti un po', troietta - disse Hermione tutto d'un fiato - se pensi che farti usare come svuota-palle dal mio ragazzo per una sola volta ti dia il diritto di dire la tua con arroganza, stai sbagliando tutto. E, per la cronaca, io sono più che bellissima: sono perfetta, ricca e famosa -
- Che bella giornata per morire - disse Hermione #3, guardando il suo look total black allo specchio.
- Sempre una gioia stare con te - dissero le altre due. Quando si resero conto di aver detto la stessa cosa ridacchiarono, poi si presero a braccetto e scesero insieme le scale che portavano alla sala principale dell'edificio della KKK, con Hermione #3 alle calcagna.
"Che bella cosa l'amicizia" pensò Hermione.

Quei pensieri felici nella mente di Hermione durarono poco. Appena mise piede nella sala principale, infatti, assunse l'espressione di chi ha appena pestato una cacca di cavallo. Ogni angolo era pieno di ragazze, nessuna delle quali vestita in modo tale da essere degna della KKK. Hermione a quella vista strillò.
- Chi siete? Come osate insozzare i miei occhi con la vostra bruttura subito dopo la mia dolorosa rottura con Draco? - strillò, sbattendo i piedi e poi portandosi la mano alla fronte con fare melodrammatico.
- Siamo le nuove candidate alla KKK - disse una di loro. Hermione dovette ammettere che quella che aveva di fronte era una bellissima ragazza, e profumava di ricchezza. Era proprio come lei. Già la odiava.
Nel frattempo, una ragazza bionda canticchiava "Shake it Off" di Taylor Swift.
- Siete tutte orribili! Nessuna di voi sarà ammessa! -
- Prevedevo che avrebbe detto questa frase - disse una voce solenne. Era il Decano Silente, rimasto nascosto sino a quel momento.
- Significa che non è totalmente rimbambito con l'età - disse Hermione #3 con tono monocorde - ma è vero che ai vecchi cade il pene? -
Un paio di ragazze arrossirono, mentre delle altre ridacchiarono.
- Chi ti ha detto queste stronzate, #3? - chiese Hermione #2.
- Mio nonno. Infatti di tanto mi chiedeva una mano per "tenerglielo su" -
Hermione guardo schifata la ragazza, poi si rivolse al Decano con tono formale.
- Mi scuso per cosa ha dovuto sentire da queste papere senza cervello delle mie schiavette personali. A cosa dobbiamo la sua visita? -
- Oh, ecco. Mia cara Hermione, sono un paio di anni che non accetta nuovi membri, per cui quest'anno sarà obbligata ad accettarne almeno cinque -
- Oppure? -
- Oppure io mi opporrò al rinnovo della sua carica come Presidentessa della Confraternita - disse con una risatina il Decano.
- Cosa?! Non è possibile! Non può farlo! -
- Invece sì - intervenne una ragazza fra le candidate - è scritto nello statuto dell'università, il Decano non può votare nelle elezioni degli organi delle Confraternite, ma può porre il veto su certe candidature, solo però per gravi motivi -
- Tu non entrerai MAI nella mia confraternita! - strillò Hermione, rivolgendosi alla ragazza che aveva parlato.
- Sia ragionevole - la pregò il Decano - o saremo denunciati di razzismo.
Hermione, rassegnata, indicò cinque ragazze a caso.
- Loro ora fanno parte della KKK. Potete tutte andare a casa ora -
- Signorina Granger, anche quest'anno nessun membro non americano? - chiese il Decano.
- Non le dice niente il nome della mia confraternita? -
Il Decano non fece inistenze e andò via, seguito alla spicciolata dalle escluse, che uscendo ammirarono il grande palazzo bianco dei loro sogni, con colonne in stile greco e le lettere del nome all'ingresso, che non avrebbero mai abitato.
Hermione #2 ordinò alla numero #3 di occuparsi della loro Presidentessa, mentre lei si occupava delle novelline. Due di loro erano già vestite bene, per cui dichiarò che le avrebbe accompagnate alle loro nuove stanze. Le altre tre invece furono invitate a rendersi presentabili e a tornare quel pomeriggio, in quante tutte loro avrebbero dovuto sostenere la prova di iniziazione.

- Il punto è questo: siete state ammesse solo perchè il Decano mi ha obbligata, altrimenti voi e i vostri bruttissimi culi flaccidi e cellulitici stareste ancora piangendo della vostra triste vita - esordì Hermione.
Le ragazze erano nervose e non risposero. Si trovavano nel giardino: era bellissimo, con fontane e panchine di marmo, erba curata e fiori profumati. Le Hermioni, però, le avevano fatte aspettare due ore lì, e si erano tutte innervosite, e il fatto che la biondina lunatica non avesse smesso un attimo di canticchiare Taylor Swift aveva fatto infuriare la ragazza che Hermione aveva odiato a prima vista quella mattina stessa.
- La prova è questa - spiegò Hermione #2 - vedete quelle buche lì in fondo? Dovete entrarci, cosicchè quel mostro del bidello vi ci sotterri, esclusa la testa. Verremo a liberarvi quando ci andrà.
Detto ciò, le Hermioni andavano via, mentre il bidello, Gazza, le invitava ad entrare nelle buche per sotterrarle.
Dopo poco, le ragazze rimasero sole, e iniziarono ad essere inquietate. Erano totalmente sole. Dal palazzo della KKK proveniva un odorino invitante e della bella musica pop, mentre nel campus non c'era nessuno. La bondina non smetteva ancora cantare.
- Quanto vorrei che tacessi per sempre - sospirò ancora la nemesi di Hermione, irritata più dal freddo che sentiva sottoterra che dalla ragazza. In realtà trovava la sua voce stonata molto confortante, visto che tutto era incredibilmente silenzioso.
Improvvisamente, le luci dei lampioni si spensero tutte. Le ragazze urlarono, spaventate, ma poco dopo si calmarono. Dopo tutto, poteva semplicemente essere un black-out.
Sfortunatamente per loro, però, non fu così. La luce della luna era flebile, ma tutte videro distintamente una figura vestita di rosso, con la maschera rossa di un diavolo, venire verso di loro con un tosaerba, e a quanto pareva non aveva intenzione di fermarsi.
Le ragazze iniziarono a strillare. In casa non le sentì nessuno, visto il volume alto della musica.
Intanto, il tosaerba fu sempre più vicino, e poco dopo la biondina non cantava più Taylor Swift.
Le altre ragazze urlarono, mentre del sangue caldo schizzava su di loro.

- Ciò che è successo ieri sera, penso mi segnerà per sempre.
La nemesi di Hermione stava parlando di fronte un pubblico di studenti e adulti, intervenuti per la veglia funebre della ragazza morta, che a quanto pareva si chiamava Luna Lovegood. L'auditorio era per l'occasione totalmente spoglio, con solo la bara della ragazza fra la platea e il leggio e due manti neri, uno sulla bara e uno appeso al leggio, a distrarre gli occhi. Persino le luci erano soffuse.
- La sua voce mi ha sostenuto in un momento difficile come quello dell'iniziazione... Non lo scorderò mai.
Tutti applaudirono, mentre lei, con le lacrime agli occhi, cedeva il microfono a Hermione.
Aveva preparato un bel discorso sulla ragazza - quanto fosse dispiaciuta, il fatto che la KKK era addolorata, la considerava già una sorella, blabla - ma improvvisamente vide una figura vestita in rosso, con la maschera rossa di un diavolo, che impugnava una motosega, in fondo alla sala. Il fatto che impugnasse un'arma la spaventava, ma ancora di più lo faceva il fatto che, a detta delle testimoni, quello era il killer della swiftie.
Ovviamente, la ragazza strillò, mentre il micorofono amplificava le sue urla e tutti guardavano nella direzione da lei indicata. Ma la figura diabolica era sparita.

Note delle autrici
Ciò che avete appena letto è frutto di un delirio, causato dal poco sonno e dal fatto che Scream Queens sia appena tornato in tv. Fateci sapere cosa nè pensate... Ai prossimi capitoli per scoprire chi sono Hermione #2 e #3 e, ovviamente, chi si cela dietro la maschera di Red Devil!
   
 
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