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Autore: DhakiraHijikatasouji    24/09/2016    0 recensioni
In una fredda giornata invernale Kanon non sa proprio che fare! Sente un rumore provenire dalla stanza del fratello. E' una cosa normale direte voi, ma c'è un piccolo particolare...Aiolos è in stanza con lui.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di cominciare volevo dire che questa fanfiction è una Role, l'ho fatta in collaborazione con Kanonerfigo.

Buona lettura!!!

Era una fredda giornata invernale, una di quelle in cui ti piaceva stare rintanato nel letto ad osservare quello che succedeva, o meglio, quello che non succedeva intorno a te, dato che vorresti stare da solo. Kanon era appunto in camera sua sotto le coperte. D'improvviso però sentì un rumore. Quel suono proveniva dalla stanza di Saga, in cui si era appartato con Aiolos. Kanon si insospettì, si alzò e andò vicino alla stanza del fratello, avvicinò l'orecchio alla porta. Questo fu quello che gli parve di sentire:
-Ah, sì! Proprio lì! Ne voglio ancora, non fermarti! Ah!-
Oh no! Quella era la voce di Saga! E se Aiolos stesse abusando di suo fratello costringendolo a provare piacere!? Questo non poteva permetterlo! Cercò di aprire: la porta era chiusa; cercò di sbirciare: la chiave era nella serratura. Allora Kanon si innervosì di più
-Saga, Aiolos, aprite, IMMEDIATAMENTE!-
Appena la porta si scansò dalla sua vista, rimase a contemplare quello che stava vedendo: Saga era a petto nudo e Aiolos lo stesso...i pantaloni erano ancora al loro posto per fortuna. Lo sguardo di Saga era un sorriso stanco, mentre Aiolos lo guardava fisso senza dire niente. Infatti fu Saga a prendere la parola.
-Kanon, che c'è? Da come bussavi sembrava qualcosa di urgente-
Guardò Saga e Aiolos attentamente, deducendo che si erano rimessi i pantaloni non appena lo ebbero sentito fuori dalla porta. Si avvicinò a loro, stando a pochi centimetri dai due.
-E me lo chiedi? Dalla mia stanza si sentivano i tuoi gemiti, Saga-
Detto ciò, guardò Aiolos e gli diede un ceffone.
-E tu non osare mai più toccare mio fratello-
Saga si mise in mezzo ai due per proteggere Aiolos. Sosteneva lo sguardo deciso di Kanon.
-Si può sapere che hai che non va?-
-Saga, come puoi dire così? Si è approfittato di te! Non pensavo fossi così scemo!- disse innervosito.
Saga spostò lo sguardo verso Aiolos perplesso.
-Approfittato di me? Ma che cosa ti sei fumato?-
-Io non mi sono fumato niente! Scusami, ma tu gemevi, siete senza maglietta e affaticati, che scusa mi trovi?!-
Saga fece uno sbuffo divertito. Kanon aveva una faccia da Poker siccome non capiva cosa ci fosse di tanto divertente. Il maggiore non resistette e scoppiò in una vera e propria risata reggendosi alla spalla di Aiolos che lo guardava sorridendo.
-Sei troppo forte, Kanon, AHAHAHAHA!!!- Il minore continuava a non capire perché stava facendo così. Poi era lui che aveva fumato qualcosa, mah!
-Ma che..?- disse con tono stranito -Potrei sapere il motivo della tua improvvisa ilarità? Non ti capisco-
Saga non riusciva a fermarsi e perciò Aiolos prese la parola al posto suo nonostante lo schiaffo di poco prima.
-Vedi, Kanon, non è come pensi tu, io e lui stavamo soltanto...- Non fece in tempo a terminare la sua frase che il minore lo interruppe. Kanon guardò il fratello.
-Piantala di ridere!- ma poi girò lo sguardo verso Aiolos -Ti vergogni a ammettere che stavi abusando di lui?-
-Se mi facessi spiegare!- Ribatté Aiolos. Saga si asciugò la lacrimuccia.
-Lui mi stava soltanto facendo un massaggio!- il silenzio si fece padrone in quella stanza per un lasso di tempo breve, nel quale Kanon ha avuto il tempo di riflettere.
-Un massaggio..?- disse per poi mettere la mano sul viso, scuotendo la testa.D'improvviso capì perché il fratello gli aveva detto che fumava e perché poi si fosse messo a ridere.
"Che gaffe! Che vergogna"pensò fra sé il minore. Saga e Aiolos lo osservarono per qualche secondo perplessi.
-Allora noi torniamo dentro, ok, fratellino?-
Richiusero senza aspettare una sua risposta. Kanon, appena gli chiusero la porta in faccia se ne andò.
-In verità lo so che mi stanno mentendo!- sussurrò per poi tornare in camera -Ma che mi preoccupo a fare? Tanto se rimane incinto non è un mio problema!-
   
 
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