Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: _Sherazade_    26/09/2016    0 recensioni
Raccolta di One-Shot, Flash fiction e Drabble originali legate dal filo conduttore della stagione più calda dell'anno: l'Estate.
---
Questa Raccolta partecipa a "The Seasons Challenge" indetta da Jadis_ sul forum di Efp.
"Sinfonia Estiva", partecipa al contest " War of Drabbles " indetto da Alexalovesmal
Genere: Romantico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Genere:  Fluff, Slice of Life
Capitoli: OneShot
Tipo di coppia: Het
Categoria: Storie originali - Romantico
Rating: Verde

Storia partecipante a "The Seasons Challenge" indetta da Jadis_ sul forum di Efp.
Stagione: Estate
Prompt: Girasole
 

Vuoi essere il mio Sole?
 



Raggiungimi al ristorante per le otto. A dopo
Ti amo”



Così recitava il biglietto che Riccardo mi aveva fatto trovare sul tavolino: il tempo di farmi una doccia e lui era già sparito, lasciandomi sola nella nostra stanza d'albergo.
In effetti mi aveva accennato il fatto che voleva prendere l'aperitivo con gli amici: quella era per noi l'ultima serata di villeggiatura e, dato che molti degli amici che ci eravamo fatti nel corso degli anni abitavano molto lontani dalla nostra città, Riccardo ne aveva voluto approfittare. Avrebbe anche potuto portarmi con sé però, pensai un po' sconsolata.
Lui, mi aveva intimato di fare con calma, al nostro ritorno avremmo avuto parecchie questioni di cui occuparci. Per non parlare della normale ripresa del lavoro.
Entrambi amavamo il nostro lavoro, io ero commessa in una profumeria, mentre lui lavorava in aeroporto come addetto check-in. Lavoravamo sodo da qualche anno e, dopo tanto tempo, avevamo finalmente preso una casa in affitto.
Oramai stavamo insieme da quasi dieci anni e solo da un anno e mezzo convivevamo. Temevamo che sarebbe stata dura, invece vivere insieme non aveva peggiorato il nostro rapporto, ma lo aveva portato ad un livello superiore.
Mi preparai con calma e, quando furono quasi le otto, scesi nella hall dell'hotel e poi imboccai il corridoio che portava al ristorante.
«Vanessa!» mi chiamò Vladimir, uno dei camerieri. Lo conoscevo da parecchi anni e eravamo da sempre in buoni rapporti. «Riccardo ti aspetta nella terrazza in spiaggia. Ha prenotato il Gazebo», disse facendomi l'occhiolino.
Il nostro hotel dava direttamente sulla spiaggia e il famoso Gazebo era una piccola struttura in legno a una decina di metri dal ristorante: una piccola oasi privata riservata per le cene importanti.
Era quasi come avere un piccolo angolo della spiaggia tutto per noi, il che rendeva il tutto ancora più meraviglioso.
Mi sorprese non poco quel piccolo gesto romantico da parte di Riccardo. Non che non fosse romantico, tutt'altro, ma non era neppure il nostro anniversario... a volte lui mi faceva delle sorprese così, dal nulla, e io lo amavo un po' di più anche per queste cose.
Melissa, una delle nuove cameriere, mi accompagnò lungo il percorso in pietra che attraversava la spiaggia, e io rimasi a bocca aperta: la struttura bianca era stata adornata con leggerissime tende color dell'oro e, tutt'intorno, erano stati messi dei vasi con dei meravigliosi girasoli. Io adoravo quel fiore, non era il mio preferito in assoluto, ma, nella sua diversità, io lo trovavo splendido.
«Principessa», disse Riccardo facendo capolino, «piaciuta la sorpresa?»
«E me lo domandi?» chiesi guardandomi intorno estasiata. «Qual'è la ragione di tanta romanticheria? Hai qualcosa da farti perdonare?» lo squadrai sorridendo. I suoi occhi mi fissavano estasiati mentre mi diceva che aveva fatto preparare per noi un menù davvero speciale.
Ci servirono subito l'antipasto: dell'ottimo carpaccio di salmone con crostini e ricotta.
«Questo mi ricorda qualcosa...» dissi sogghignando.
«E non è ancora finita, mia cara». Divorai con calma l'ottimo pesce che ci avevano servito. Il sole era quasi calato e Melissa era tornata per accendere le candele.
Arrivò così anche il primo piatto: dei tonnerelli cacio e pepe.
«Amore, mi stai forse dicendo che vorresti tornare a Roma?» quei due piatti erano uno dei ricordi più preziosi della nostra vacanza a Roma di qualche anno prima. La vacanza in sé era stata davvero stupenda, ma una delle cose che ricordavamo con più piacere era il ristorante del nostro campeggio.
«Non esattamente» mi rispose invitandomi a mangiare prima che la pasta si raffreddasse. Era tutto incredibilmente squisito.
Seguì ancora la tagliata di cavallo e per finire, un delizioso tiramisù al tè verde.
«Con questa cena volevo ringraziarti per questi nove anni e mezzo insieme, facendoti preparare alcuni dei tuoi piatti preferiti». Sentii un groppo in gola, lasciai cadere il cucchiaino nel dolce e mi alzai per andarlo ad abbracciare.
«Sei un tesoro, piccolo mio!» dissi con le lacrime agli occhi.
«Non è ancora finita, amore» mi fece spostare e chiamò Vladimir che portò un vassoio con sopra una scatolina a forma di girasole. Lui mi guardò mentre porgeva il vassoio a Riccardo, e se ne andò sorridente.
Io non ci stavo capendo nulla, o meglio, intuivo cosa stesse per accadere, ma non poteva succedere per davvero. Non ne stavamo parlando da un bel po', ci dovevamo finire di sistemare: avevamo ancora la camera da letto da finire di arredare e c'erano ancora un sacco di cose da sistemare per la casa... Voleva davvero chiedermelo?
Si inginocchiò e con gli occhi lucidi me lo chiese.
«Come il Girasole che si piega cercando di cogliere ogni singolo frammento di luce che il Sole elargisce ogni giorno, io seguo te, che irradi la mia vita di una luce meravigliosa. Con te son cresciuto e diventato uomo... so di essere tante volte infantile e immaturo, ma, accanto a te, mi sento migliore, so di poter essere migliore. Vanessa, amore mio, tu hai dato un senso a una vita che altrimenti sarebbe stata sprecata. Io, senza di te, mi spegnerei, la vita per me non avrebbe più alcun significato... vuoi diventare il mio Sole per sempre?» Non riuscivo a smettere di piangere, gli gettai le braccia al collo e dissi fra i singhiozzi: «Sì, scemotto mio, a patto che tu diventi per sempre il mio di Sole! Mio amore, senza te sarei persa, non troverei nemmeno la forza di alzarmi dal letto o di pettinarmi i capelli. Quando ci sei tu, mi sento più bella, mi sento migliore... Non lasciarmi mai, piccino, perché ti amo e non posso più fare a meno di te!» ci baciammo, come avevamo fatto mille altre volte ancora, e sentimmo poi uno scroscio di applausi: erano i nostri amici e lo staff del ristorante.
«Congratulazioni!» gridò Alessandra, una cara e vecchia amica, porgendomi un grosso mazzo di girasoli. Dopo di lei anche altri si avvicinarono per farci i loro migliori auguri, ma io ero quasi sorda a tutti loro, perché ero persa. Persa a guardare quello splendido uomo al quale avevo sempre saputo, che sarei rimasta accanto fin da quel freddo pomeriggio di Gennaio in cui gli avevo chiesto per la prima volta di uscire.
Già sapevo che l'avrei amato per sempre, e che quella luce che avevo intravisto, sarebbe diventata sempre più forte e splendente.



 


L'angolo di Shera♥

Con questa storia si conclude la mia prima raccolta!
Ammetto che il prompt Girasole è stato uno di quelli che non sapevo proprio come sfruttare e allora ho pensato a qualcosa di romantico.
Penso sia sottinteso, ma lo dico comunque, mi sono ispirata alla mia storia.
I dialoghi non sono poi così diversi da quelli che io e il mio moroso facciamo: sì, sono schifosamente smielata XD.
Non siamo arrivati ancora alla proposta, non viviamo nemmeno insieme, sfortunatamente, ma ci amiamo e vogliamo costruirci un futuro insieme. Spero che questa storia possa riflettere, almeno in parte, quello che sarà il nostro futuro.
Dico in parte perché non mi serve il Gazebo o mille-mila fiori... mi basta stare con lui ♥.
Mentre scrivevo sentivo un groppo in gola... l'amore è una cosa meravigliosa, se hai qualcuno di meraviglioso con cui condividerla.
Questa storia è anche un enorme ringraziamento a lui, al mio amore, per tutto quello che fa per me, per l'amore che ogni giorni mi dimostra, perché c'è sempre, perché mi fa capire quanto io sia importante per lui, perché mi ama esattamente così come sono, con pregi e difetti.
Grazie, mio dolcissimo principe.
Ti amo♥

Per il momento è tutto, grazie per aver seguito.

Un abbraccio
Shera♥

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: _Sherazade_