Generi: Slice of life, Commedia (semi-, mini-, insomma, vorrebbe esserlo), Sentimentale
Rating: Verde
Tipi di coppie: Shonen-ai
Avvertimenti: Modern!AU, What if?, 446 parole
Contesto: vago

Prompt 1: Oz e Lacie sono ubriachi e Gilbert ne approfitta.

Lasciare Oz da solo con Lacie non è stata una buona idea. Gilbert se ne rende conto appena messo piede nella stanza.
Lacie è sempre stata sconsiderata e imprevedibile, un tornado di avventatezza e esuberanza che travolge tutto ciò che ha intorno. In questo caso, la sfortunata vittima è stata Oz; il risultato è quello che Gilbert si trova davanti: due ragazzi completamente ubriachi alle otto di sera.
«Gil!»
Lacie è stesa sul divano, un braccio sul volto a coprirsi gli occhi e uno abbandonato verso il pavimento. Non è mai stata brava a reggere l’alcol e ogni volta cade addormentata come un sasso.
Oz invece è sveglio e non appena si accorge di lui, lo chiama, andandogli incontro. Ma i suoi passi sono incerti e a metà strada barcolla e perde l’equilibrio: Gilbert azzera in un istante la distanza che li separa e lo afferra prima che tocchi il pavimento.
Il biondo alza la testa verso di lui e gli sorride; la pelle sulle guance è leggermente arrossata e gli occhi sono lucidi, due smeraldi liquidi che lo guardano con esagerata gioia.
Anche le guance di Gilbert si tingono di rosso, ma l'alcol non c’entra nulla.
«Gil! Sei tornato! Lacie mi ha fatto bere del succo di frutta buonissssimo!»
Mentre parla, Oz è completamente abbandonato tra le braccia del moro; alza un braccio per indicare la giovane Baskerville, ma lo lascia ricadere mollemente subito dopo. Ormai anche lui è vicino a crollare come ha fatto Lacie.
«Oz, sai che non devi fidarti di lei. Quello non era affatto succo di frutta.»
«Fa nulla! Era comunque buonissssimo! Mi fa sentire così leggero che potrei volare!»
Oz allarga braccia e gambe all’improvviso, facendo perdere l’equilibrio a Gilbert; ruzzolano entrambi per terra: Gilbert con la schiena poggiata al sofà, Oz sopra di lui.
«Oz! Fa attenz-»
Il resto della frase gli muore sulle labbra non appena abbassa gli occhi su di lui. Alla fine, anche il giovane Vessalius si è addormentato: le mani strette al cappotto dell’altro e un sorriso sul volto.
Il cuore di Gilbert inizia a battere così veloce che lo stomaco gli sembra riempirsi di farfalle. Sa che dovrebbe scostarsi subito; prenderlo in braccio e portarlo a letto perché si riposi. Lo sa, ma non in quel momento.
Ora, tutto ciò che sa è che il calore del corpo di Oz è proprio come quello del sole.
Perciò, anche se deve rubarlo quell’attimo, non riesce a impedirselo: avvolge le braccia attorno a lui e lo stringe a sé.
Ancora un attimo. Ancora un attimo e poi lo lascerò andare.
Ma quando cerca di allontanarsi è Oz a non lasciare la presa.