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Autore: Heart_break    30/09/2016    0 recensioni
Giappone moderno, Ninja specializzati in missioni segrete... i nostri protagonisti in un universo simile al nostro, al servizio dello Stato.
Genere: Azione, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Una e quarantotto, notte. 
A quell'ora, mentre i più influenti mercanti e diplomatici si erano riuniti ad una serata di gala, in una stanza appartata del palazzo scelto per i festeggiamenti, era appena stato concluso un accordo con cui veniva messo in cassaforte il progetto di un'arma da considerarsi illegale. 
«Qui base a team 7, l'obiettivo è in tana. Ripeto: l'obiettivo è in tana.» 
Kakashi, capitano di una delle squadre delle forze speciali affiliate al governo, chiamate squadre ninja, comunicava ai propri membri gli svolgimenti della trattativa in corso, osservando ogni singolo movimento da un vecchio edificio posto di fronte a quello in festa. 
Dopo quell'avvertimento, l'atmosfera disinteressatamente serena che circondava il palazzo dai grandi finestroni vitrei, si appesantì. 
«Qui numero 2. In postazione.» Affermò disinvolto, il numero due del team 7, Uchiha Sasuke, dopo che discese dal tetto lungo la parete del grattacielo.
Dalla parte opposta allo stesso livello, un altro ninja aveva raggiunto il piano dell'obiettivo «...numero 1, ci sono anch'io.» La voce era entusiasta, ma allo stesso tempo tesa. 
All'appello mancava l'unica donna della squadra, Aruno Sakura, che con alcuni minuti di ritardo rispetto agli altri finalmente comunicò la propria condizione «Qui numero 3. Sicurezza addomesticata.» mentre finiva di imbavagliare una guardia stordita. 
Dal vecchio palazzo, l'ordine fu forte e chiaro «Diamo inizio alle danze!» 
Il numero uno della squadra, Uzumaki Naruto, aprì un varco nel vetro delle finestre specchiate e vi s'intrufolò, seguito da Sasuke che fece la stessa identica cosa, ma, mentre questi si avviò verso la cassaforte, Naruto iniziò a fare la propria parte richiudendo i varchi aperti. 
Dopo aver nascosto le tracce dell'intrusione si diresse verso Sasuke. Quest'ultimo grazie al compito spettato a Sakura, ovvero disattivare (fermare) ogni meccanismo di sicurezza, era riuscito a recuperare il progetto segreto. 
Quando tutti e tre si riunirono in uno dei corridoi, fecero solo dei cenni con gli occhi per poi dividersi: Sakura prese il progetto e se ne andò passando per il soffitto; Naruto e Sasuke indossarono una maschera e dei travestimenti. Appena la numero 3 diede segnale di aver raggiunto la base, Sasuke riattivò il sistema di sicurezza del palazzo e Naruto liberò le guardie addormentate. Poi mentre il numero due lasciò il posto fingendosi un ospite della festa, il numero uno uscì dal retro, dal momento che si era camuffato in un addetto alla pulizia di mezza età. 

I dreamed I was missing
You were so scared
But no one would listen
Cause no one else cared
After my dreaming
I woke with this fear
What am I leaving
When I'm done here?


«É stato un gioco da ragazzi questa missione... però non vedo comunque l'ora di dormire.» affermò Naruto sbuffando. 
«A chi lo dici...» aggiunse Sakura mentre si sfilava le scarpe usate per la missione. I ninja del team 7, infatti, erano rientrati al quartier generale e si trovavano nello spogliatoio di cui ogni squadra ninja dispone. Ognuno è composto di due stanze comunicanti: le docce e lo spogliatoio vero e proprio, generalmente arredato con una panchina in acciaio laccato nero da un lato e nella parete di fronte con gli armadietti personali. 
«Domani mattina, anzi» si corresse «più tardi ho lezione con le cinture blu al dojo.» 
«Mi dispiace, ma almeno guarda il lato positivo: il maestro Iruka è a conoscenza del tuo vero lavoro, non dovrai dare troppe spiegazioni.» rispose la ragazza. 
Sempre Naruto «Già, ma non ha pietà di me. Più tardo e lo faccio preoccupare e più mi fa lavorare... non ne posso più. Sasuke» disse poi voltandosi verso l'altro membro della squadra che aveva già finito di cambiarsi «facciamo a cambio: io vengo a vivere nel tuo appartamento e tu vai dagli Umino, che ne dici?» Per quanto ammalianti le parole del numero uno della squadra, la risposta che ricevettero fu un sorriso fintamente dispiaciuto 
«Ti piacerebbe...» 
In quello stesso istante Sakura, cui mancava solo di asciugarsi i capelli per tornare a casa, si accorse che il telefono di Sasuke appoggiato sulla panca stesse squillando, e riuscì anche a leggere sullo schermo una lunga serie di numeri. Si trattava con molta sicurezza di qualche numero che non era salvato nella rubrica. 
«Sasuke, ti stanno chiamando?» 
Il ragazzo si voltò e prese il telefono in mano prima di chiudere la chiamata.
«Non rispondi?» chiese, invece Naruto «Chi è a quest'ora? Una ragazza, eh?» 
Quelle parole infastidirono non poco Sakura che subito rispose a tono «Ma smettila di dire fesserie!» 
«Non è nessuno, a quest'ora sarà qualche compagnia telefonica straniera, zuccone.» replicò Sasuke intascando il telefono e avviandosi alla porta «Bene io inizio ad andarmene.» 
«Ma che fai? Non ci aspetti?!» 
«È vero...» continuò Sakura 
Ma il ragazzo un po' esitante, portata una mano sulla maniglia, aprì la porta, incidendo anche con i fatti sulle proprie intenzioni «No, stasera... vado.» 
«Ok» gli rispose Naruto «allora ci sentiamo. Ciao.» che venne ricambiato con un cenno della mano. Sakura al contrario non se la sentì di salutarlo e lo lasciò andare senza aprir bocca. In parte stava ancora pensando alla chiamata che Sasuke aveva ricevuto e al modo sagace con il quale era sfuggito al discorso, dall'altra, inoltre, era preoccupata perché di recente avvertiva la sensazione che il ragazzo stesse nascondendo qualcosa. Cosa stesse nascondendo però, non era chiaro tanto quanto non era certo che ci fosse qualcosa di diverso in Sasuke. 
«Sakura?» 
I pensieri della ragazza furono interrotti dalla squillante voce di Naruto che era riuscito a farsi  sentire anche sopra il rumore del phon. 
«Dimmi?» replicò lei smettendo di asciugarsi i capelli 
«Senti, non ti offendi se vado via anch'io?» 
«Tranquillo.» Sakura non era certo il tipo da offendersi per certe cose, sicuramente ci sarebbe potuta stare un po' male, ma in quel momento liberarsi degli altri per pensare era ciò di cui aveva bisogno così, salutato Naruto, riprese ad asciugarsi la testa. 

So, if you're asking me, I want you to know
When my time comes
Forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
And don't resent me
And when you're feeling empty
Keep me in your memory
Leave out all the rest
Leave out all the rest
Don't be afraid
I've taken my beating
I've shared what I've made
I'm strong on the surface
Not all the way through
I've never been perfect
But neither have you
So, if you're asking me, I want you to know


Intanto in una piazzola desolata della città, lontana dalla frenesia della vita notturna Sasuke si fermò per prendere il proprio cellulare e scorrere il registro delle chiamate. Individuata l'ultima che aveva ricevuto e cui non aveva risposto, inviò la telefonata.
«Pronto?» 
«Ti avevo detto di aspettare un mio squillo prima di telefonare.» La voce del ragazzo era calma, ma allo stesso tempo instabile: parlare con chi aveva dall'altro capo non era affare di poco conto. 
Dall'altra parte, invece, senza alcun turbamento, chi era al telefono andò dritto al punto «Allora Sasuke, vuoi o no quell'indirizzo?» 
Quel modo derisore di chi ha in mano la vita degli altri non andava molto a genio a Sasuke: lo infastidiva e rendeva ancora più irrequieto.
«Tsk... ce l'hai?» 
«Certo, grazie alle mie conoscenze sono riuscito a recuperarlo però...» ancora una volta il ragazzo venne turbato, soprattutto perché sapeva di stare scegliendo un percorso sbagliato «come sai, in questo mondo nulla è per nulla. Se vuoi davvero che ti dica dove si trovi tuo fratello Itachi, devi prima fare quel lavoretto per me.» 
''Itachi'' quel nome risuonò a lungo nella testa del ragazzo. 
«D'accordo.» 
«Perfetto, allora tra un'ora fatti trovare all'indirizzo che ti invierò: lì ci saranno dei miei uomini che ti aspettano per darti informazioni in più sul favore che mi devi.» 
«Ok» rispose Sasuke seccato, mentre dall'altra parte l'interlocutore cacciò una risata 
«Mi ringrazierai abbastanza quando avrai tra le mani quell'indirizzo.» 

When my time comes
Forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
And don't resent me
And when you're feeling empty
Keep me in your memory
Leave out all the rest
Leave out all the rest


Mentre camminava lungo il corridoio che porta agli ascensori della base, Naruto incontrò una collega che faceva parte di un'altra squadra, la giovane e timida Hinata Hyuga. 
«N-n-naruto!» esclamò costei con non poco imbarazzo. 
In quello stesso  momento dalla porta dello spogliatoio del team 7 uscì Sakura che era determinata a voler parlare con Sasuke, quella sera stessa. Vedendo da lontano l'impacciata collega però, si fermò lanciandole dei segnali con lo sguardo e i gesti. Questi messaggi seppur lontani vennero interpretati correttamente dall'altra che mandata giù la saliva provò a sciogliersi la voce. 
«S-senti Naruto.» affermò flebilmente 
«Dimmi.» 
«Ecco... cioè...» 
«Sì?» si pronunciò incuriosito il giovane 
«Hai mangiato?» 
Il volume delle ragazza aumentò improvvisamente tanto che Naruto dovette indietreggiare per lo stupore 
«Non ancora.» rispose afflitto. 
«Allora ti andrebbe di unirti a me e gli altri? Andiamo da...» 
Sakura guardò da lontano la scena e assicuratasi che tutto fosse andato a buon fine, uscì di corsa dall'edificio che ospitava segretamente la sede principale dei ninja, per raggiungere Sasuke. 
A piede l'avrebbe raggiunto più facilmente: l'Uchiha preferiva rientrare a casa passeggiando e questo era particolarmente noto ai componenti della sua squadra. 
Dopo aver superato i vicoli del centro ed essersi addentrata nel piazzale che avrebbe portato alla stazione e quindi nella zona in cui abitava Sasuke, Sakura vide questi che solo, su di una panca di cemento al centro della piazza stava seduto con aria turbata. Le mani del ragazzo reggevano il telefono cellulare puntato da uno sguardo di ghiaccio, anche se osservando meglio si poteva notare come quegli occhi non stessero guardando lo schermo dell'apparecchio telefonico: erano persi nel vuoto. 
«Sasuke?» domandò Sakura avvicinandosi con cautela, come per assicurarsi che si trattasse davvero del compagno di squadra. Ma da lui non ottenne alcuna risposta. 
Avanzando sempre di più la ragazza arrivò ad un palmo dal moro 
«Sasuke che ti prende?» 
Finalmente le parole di Sakura lo raggiunsero e l'interpellato diede il primo cenno di vita alzando la testa in direzione del suono. Di fronte a sé vide la compagna di squadra di una vita guardarlo con troppe preoccupazioni, ma soprattutto vide qualcuno che non avrebbe voluto incontrare, perciò si sentì infastidito
«Cosa ci fai qui?» 
«Io?» chiese quasi arrabbiata la ragazza, ma in un attimo quel tono alterato si ricompose «sono venuta a cercarti.» 
Sasuke si alzò in piedi con un'aura spaventosa e controbatté quasi al limite della lucidità «A cercarmi?» 
«Sì.» rispose sempre più decisa Sakura, indietreggiando, ma la reazione del giovane fu una risata 
«Davvero... non ce n'era bisogno.» 
«Sì invece.» continuò la ragazza «Cosa ti è successo? Da quando quel pazzo ti ha detto che tuo fratello è ancora in circolazione non hai fatto altro che fingere di stare bene, ma si vede lontano un miglio che non è così! Quindi per favore...» la voce si addolcì  improvvisamente «... se c'è qualcosa di cui vuoi parlare, qualunque cosa... dimmela.» 
Davanti a quelle parole Sasuke non seppe subito come rispondere: non pensava che qualcuno si potesse essere accorto di lui in modo così attento, eppure lui aveva fatto di tutto per non lasciarsi sfuggire nulla. Fu però, questo pensiero a tormentarlo e ad accecarlo «Tu...» accusò con un passo pronunciato in avanti e ben piantato sul terreno «non può capire.» 
Questa volta Sakura, invece di intimorirsi, si fece coraggio e contrattaccò avvicinandosi «Cosa non capisco? Se non parli, se non dici quello che ti sta succedendo come faccio a capire?!» 
Sasuke venne colto di nuovo alla sprovvista e come qualche attimo precedente non riuscì a rispondere immediatamente. 
Solo dopo essersi calmato e aver fatto il punto della situazione, il numero due della settima squadra ninja, comprese che nonostante le preoccupazioni della propria compagna e nonostante tutto il tempo passato insieme a lei, a Naruto e Kakashi, era troppo tardi ormai per cambiare un destino già segnato. 
«Sakura.» 
Sasuke sembrò essere tornato in sé. 
«Né tu né nessun altro può capire, perché io non posso essere come voi.» 
«Cosa vuoi dire?» 
Approfittando della guardia abbassata della ragazza, Sasuke le fece perdere i sensi con una banale pressione dell'indice e del pollice sul collo di questa. 

Forgetting
All the hurt inside you've learned to hide so well
Pretending
Someone else can come and save me from myself
I can't be who you are
When my time comes
Forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
And don't resent me
And when you're feeling empty
Keep me in your memory
Leave out all the rest
Leave out all the rest


«Oh eccolo.» esclamò un uomo sulla trentina alto e muscoloso che era poggiato sullo sportello chiuso di una macchina scura. Un altro, invece, era seduto sul cofano e non appena vide del movimento, saltò in piedi «Ce ne hai messo di tempo per arrivare, eh?» 
Dalla macchina, provenne una voce femminile «Se fosse scaduto il tempo te la saresti dovuta vedere con noi, sai?» 
Sasuke, colui che aspettavano i tre tipi loschi, non proferì alcuna parola, anzi tirò fuori il proprio telefono dalla tasca della giacca, mandando in allarme chi aveva di fronte, e dopo averne tolto la batteria e qualche microchip si rivolse proprio a chi aveva fatto mettere sulla difensiva «Avete un accendino?» 
Il più alto dei tre si avvicinò porgendogliene uno. Sasuke bruciò i vari pezzi singolarmente, poi ne raccolse uno e lo infilò nella stessa tasca da cui veniva il telefono. 
«Per precauzione.» aggiunse e quello che era rimasto presso la vettura gli rispose «Ottimo, ma anche noi dobbiamo prendere le nostre. Appena ci allontaneremo qualcuno provvederà a farci sparire.» 

Forgetting
All the hurt inside you've learned to hide so well
Pretending
Someone else can come and save me from myself
I can't be who you are
I can't be who you are 



Cosa ne pensate? Nel bene o nel male. 
Pensavo di scrivere anche un pezzettino di questa storia dal punto di vista di Naruto, ma ho così tanti altri progetti in ballo (e  che non so se vedranno la luce) quindi non so si vedrà... 
   
 
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