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Autore: __aris__    01/10/2016    1 recensioni
Questa storia partecipe al contest A Box Ful of Prompts del gruppo fb EFP Famiglia, recensioni, consigli e discussioni.
Il prompt da me scelto è She came to me one morning/one lonely Sunday morning/her long hair flowing in the mid-winter wind/I know not how she found me/for in darkness I was walking/destruction laid around me from a fight I could not win (Lady in Black - Uriah Heep).
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christine Daaé, Erik/The Phantom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Simone Subutai De Venuto - Subutai Khan.

Fandom: in linea di massima originale, ma vedete un po' voi che è lo stesso.

Coppie: no.

Avvertimenti: songfic, altri a discrezione di chi scrive.

Rating: libero.

Prompt: She came to me one morning/one lonely Sunday morning/her long hair flowing in the mid-winter wind/I know not how she found me/for in darkness I was walking/destruction laid around me from a fight I could not win (Lady in Black - Uriah Heep).



Un-Nuovo-Inizio


 
 
Nuovo Inizio, 378 parole

 



Attorno a lui tutto era distrutto, nulla della Dimora era stato risparmiato.
Erik si avvicinò all’organo: alcune canne erano spezzate, altre ancora erano state colpite con i candelabri e ora erano ammaccate, molti dei tasti d’avorio erano reclinati all’indietro oppure sparsi sul pavimento.
 In quel momento capì di non avere altro se non la Musica. Il Fantasma dell’Opéera non sarebbe potuto risorgere assieme al suo teatro. Avrebbe potuto ricostruire tutto, aspettare nell’ombra come aveva sempre fatto ma che senso avrebbe avuto senza Christine?
Doveva solo decidere cosa o chi essere d’ora in poi.
“Angelo!”  
Il cuore di Erik saltò un battito sentendo quella parola. Vide la mano destra tremare prima di voltasi. E se fosse stato solo uno scherzo della sua mente?
Invece Christine era lì: in abito bianco camminava nelle acque del lago nero e freddo venendogli incontro. I riccioli mori sciolti oscillavano ad ogni passo. I suoi occhi ricolmi di lacrime. Le bellissime labbra distese in un sorriso che gli sciolse il cuore.
Christine!” Erik entrò in acqua credendo di vedere un miraggio “Dovresti essere in chiesa, perché sei qui?
Non potevo lasciarti andare senza dirti addio.” Disse commossa aggrappandosi alla camicia del Fantasma.
Come hai fatto a trovarmi?” ancora incredulo le sfiorò i capelli beandosi della loro morbidezza.
Ha importanza?” chiese Christine.
Erik la cullò tra le braccia dimenticando ogni cosa “No. Importa solo che sei con me.”
E non me ti lascerò più, mio Angelo.”
La gioia che provò in quel momento non avrebbe mai saputo come descriverla, a parole o in musica. Non disse niente; rimase lì immobile assaporando un momento che credeva avrebbe solo potuto sognare.
Sarò sempre al tuo fianco, ovunque andrai io ti seguirò.” Promise solennemente riabbracciandolo più forte di prima.
La sirena del piroscafo suonò fragorosamente annunciando l’arrivo a New York. Erik tornò alla realtà vedendo la Statua della Libertà comparire dalla nebbia. Ricordava di essere tornato alla Dimora il giorno prima di imbarcarsi e di aver sperato che Christine lo raggiungesse, ma la realtà era che in quel momento stava andando in chiesa a sposarsi. Perché avrebbe dovuto tornare da lui? Il suo futuro era nell’oblò davanti a lui. A New York avrebbe ricominciato, sarebbe stato una nuova illusione, un nuovo sogno per dimenticare tutti i suoi incubi.
   
 
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