Ero sempre quella sbagliata. Questo era il mio problema.
Mia non fare il maschiaccio, Mia non scappare, Mia non mangiare troppo, Mia nessuno ti sposerą.
Eppure... Eppure c'era qualcosa che in me andava pił bene di qualunque altra cosa: ero una donna.
Ero una donna forte, capace di battermi per quello che desideravo e non fermarmi a piagnucolare.
E' vero, ero sulla soglia di attaccarmi ai calzoni di mio padre per farmi guardare, come faceva mia madre quando lo vedeva partire per la guerra, ma mi trattenevo e, vestendomi da uomo, mi limitavo a fuggire per poter un giorno dimostrare la donna che sono realmente.
Ero sempre quella sbagliata, ma un giorno mi avrebbero accettata, continuavo a dirmi.
I miei fratelli, i miei parenti, mio padre... Colui da cui pił ricercavo le attenzioni.
Fuggivo da lui per farmi riprendere, nonostante non mi degnasse di uno sguardo.
Fuggivo da lui per farmi riprendere, nonostante avesse di meglio da fare.
Fuggivo da lui per farmi riprendere, nonostante il suo essere glaciale.
Ero sempre quella sbagliata, e forse lo ero davvero.