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Autore: Cassie78    02/10/2016    3 recensioni
Lei, la classica ragazza timida e secchiona, e con qualche problema di bullismo a scuola. Lui, il classico ragazzo bello e popolare ma tremendamente stronzo.
Il loro non è esattamente un bel rapporto, ma tra una ripetizione e l'altra le cose cambiano.
Tutto cambia nuovamente quando lei è costretta a trasferirsi per un anno in un altro continente a causa del lavoro del padre. Quando tornerà sará ancora la stessa ragazza timida e non molto bella?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Gemelli: "...avrete una giornata ricca di positività. L'amore è nell'aria e la persona che amate vi sorprenderá." 

 

Molta gente legge l'oroscopo per sapere cosa aspettarsi dalla vita.

Ma qual'è il problema dell'astrologia? 

Che sono tutte cazzate...

Secondo il mio oroscopo giornaliero questa dovrebbe essere una bella giornata e, cosa ancora più importante, Travis dovrebbe in qualche modo sorprendermi...

Si, e gli asini dovrebbero volare...

No, decisamente il mio oroscopo non poteva essere più lontano dalla realtà.

Oggi sarebbe stata una giornata di merda, come la settimana precedente.

NON POTEVA DAVVERO ANDARE PEGGIO DI COSÍ.

Uscii di casa, mi infilai in macchina per andare a scuola e, ASPETTATE!...poteva eccome!!

Girai la chiave tre volte nel tentativo di accenderla prima di capire che non si sarebbe accesa.

Sbattei entrambe le mani sul volante, imprecando come una ragazza non dovrebbe fare.

Pensai di chiamare Beth, ma mi ricordai che era andata a dormire da Jared la sera prima, e lui aveva la moto quindi niente posto per me.

Mamma e papà erano già usciti.

Ancora seduta in macchina iniziai a scorrere sulla rubrica per avere un'illuminazione su chi chiamare, quando la SUA porta si aprì, e lui uscì, in tutto il suo splendore aggiungerei.

Si diresse alla sua macchina lanciando un veloce sguardo verso la porta di casa mia, poi salì e partì velocemente. 

Non credo mi avessi notato, ma molto probabilmente poteva anche avermi beatamente  ignorato.

Sospirai perché ancora faceva tutto un male cane.

Tornai a guardare il cellulare e un nome catturò la mia attenzione...Carmen.

Chissá come se la cavavano lei e Diego, forse potevo andarli a trovare! In fondo stavano per iniziare le vacanze e mi avrebbe fatto davvero bene cambiare aria.

Scossi la testa per concentrarmi su quello che al momento era davvero importante.

Sopra il nome di Carmen c'era quello di Cain.

Sorrisi e avviai la chiamata, la sua voce allegra mi raggiunse al secondo squillo.

- Ehi Alex! Tutto ok?- 

-si si tutto ok, solo che dovrei chiederti un favore enorme- dissi io grattandomi l'attaccatura dei capelli con l'indice e il medio.

-tra poco sono a scuola, potremmo parlarne di persona!- propose lui.

-ecco, no, è proprio questo il punto. La mia macchina mi ha abbandonato, potresti passarmi a prendere a casa e darmi un passaggio?- chiesi cauta aspettando la risposta. Ci fu un momento di silenzio carico di esitazione da parte sua e di attesa da parte mia.

Stavo per dirgli che non faceva nulla, che mi sarei presa un giorno di vacanza ma...

-certo si! Dammi 5 minuti e sono da te- detto ciò chiuse la chiamata lasciandomi li a venerarlo per avermi praticamente salvata.

Quando arrivò, 5 minuti dopo, mi accolse con il suo solito sorriso caloroso ed io, presa dall'entusiasmo, non potei fare a meno di sporgermi e lasciargli un sonoro bacio sulla guancia. 

Un gesto impulsivo che feci senza riflettere. Infatti se mi fossi fermata a pensare avrei potuto evitare il successivo momento di imbarazzo.

Lui arrossì e io mi ritirassi di scatto sistemandomi sul sedile per evitare altri danni.

-allora....la macchina ha sventolato bandiera bianca?!- chiese tentando di trattenere un sorriso.

-se ti azzardi a ridere giuro che ti ammazzo!- risposi girandomi verso di lui e puntandogli minacciosamente un dito contro.

-ehi ma che caratterino! ti sei svegliata male stamattina?- chiese alzando le mani e riabbassandole subito dopo per rimetterle sul volanante.

-è una settimana che mi sveglio male e mi addormento peggio- dissi io sbuffando e tornando a guardare dritto davanti a me.

-mi dispiace- affermò lui sincero. Sentivo il suo sguardo scorrermi addosso preoccupato.

-ti prego non farlo, non voglio la pietà di nessuno- affermai senza guardarlo. Odiavo lo sguardo compassionevole che la gente mi aveva rifilato nell'ultima settimana, non ne potevo più di essere compatita.

-ok va bene scusami, allora... parliamo di altro?!- propose lui cauto.

-di cosa vuoi parlare?- chiesi. Lui mi sembrò tentennare ma poi prese fiato e rispose.

-bhe...stasera dopo la partita di football Harris da una mega festa nella villa del paparino, una sorta di festa di fine semestre prima delle vacanze natalizie. Volevo chiederti se ti andava di venirci? pensavo che magari...ti farebbe bene distrarti un pochettino.- alle sue parole mi irrigidii impercettibilmente.

-Cain...io non so se è il caso che noi due...- iniziai io indicando me e lui con l'indice.

-o nono hai frainteso, non che non voglia ovviamente, ma so che dopo la storia con Travis non vorrai sentir parlare di amore per molto tempo quindi era solo una proposta da...amici. Che ne dici?- mi chiese lui. Io mi rilassai e lo guardai.

Io e lui amici? Perchè no?! In fondo mi faceva bene passare del tempo con lui e ultimamente mi era stato molto vicino.

E poi, parliamoci chiaro, mega festa in una villa privata significava alcol, e l'alcol, per una nel mio stato depressivo era un pericolosissimo/stupendo richiamo.

Avevo bisogno di non pensare per una sera.

-Va bene, allora accetto, tanto sarei dovuta andare alla partita a fare compagnia a Beth visto che il suo ragazzo gioca in squadra- dissi io sorridendo.

-perfetto allora! Aspetta...tu vai alla partita? Non credevo avresti voluto andarci, sai per via di...- iniziò lui ma io finii la frase al posto suo, tanto sembrava non aver voglia di continuarla.

-Perchè il mio ex è il capitano della squadra? Bhe non dovrò interagire con lui! Per mia fortuna sarà troppo occupato a correre per il campo con una palla sotto il braccio per notare me sugli spalti- o così speravo, ma non c'era bisogno di far capire a Cain che non ero poi così sicura come volevo far credere.

-ok- disse lui sorridendomi. Lanciò uno sguardo al cruscotto e il sorriso si spense- cazzo!-

-cosa?- chiesi spostando il mio sguardo dove era puntato il suo e... "cazzo" non rendeva l'idea.

-siamo in ritardo, arriveremo sicuramente dopo la campanella- disse lui spingendo di più sull'acceleratore.

-e abbiamo matematica in prima, il professor Stern non ama i ritardatari. Mi dispiace è colpa mia.- ammisi dispiaciuta.

-no tranquilla, sei un motivo valido per ricevere una bella strigliata- disse tranquillamente lui facendomi sorridere e arrossire.

 

Non  so come ma Cain riuscì a parcheggiare la macchina nel momento in cui suonò la campanella. 

Scendemmo in fretta e furia dalla macchina.

-dai andiamo!- disse Cain e, senza lasciarmi il tempo di pensare, mi prese per mano e si mise a correre, costringendomi a stargli dietro.

Tre corridoi dopo entrammo dentro l'aula con il fiatone. 

Il prof ancora non era lì per fortuna ma in compenso gli occhi dell'intera classe erano posati su di noi, e in particolare un paio di occhi verdi stavano osservando le nostre mani ancora intrecciate. 

Velocemente tolsi la mano da quello di Cain, ma non così in fretta da destare sospetti in lui.

Gli occhi di Travis allora risalirono e si piantarono con forza nei miei ed io trattenni il fiato. C'era qualcosa nel suo sguardo, anzi più di un qualcosa.

Vi lessi rabbia, tradimento, rimpianto e poi...boom, si erano rifatti freddi con una velocità impressionante e non vi lessi più nulla.

Il professore entrò ed io e Cain schizzammo ai nostri posti, mi sedetti senza prestare attenzione allo sguardo di Travis che continuò a perforarmi la schiena per tutta l'ora.

 

La giornata andò in maniera tristemente monotona e continuavo ad avere la sensazione che qualcuno mi stesse osservando. Ma non una sensazione calda come quando sentivo gli occhi di Travis su di me, piuttosto qualcosa "da brividi", come quella volta al centro commerciale.

Trasalii al ricordo di come era andata a finire quella volta, ed iniziai a guardarmi intorno nel cortile della scuola.

Una mano si posò sulla mia spalla e io mi voltai urlando per lo spavento.

Molti si girarono a guardarmi come fossi pazza mentre Beth, a cui apparteneva la mano, mi guardava come se l'avessi spaventata e mi parve infatti di averla vista sussultare davanti al mio grido.

Vedendo la mia amica e il suo ragazzo davanti a me tirai un sospiro di sollievo e mi tranquillizzai.

-Ehi tutto bene? Sembravi terrorizzata- constatò Jared con le sopracciglia corrugate.

-si si tutto ok solo...no è una sciocchezza- dissi io facendo un sorriso tirato. Non era il caso di farli preoccupare inutilmente solo perché io ero una pazza paranoica.

-solo cosa?- mi incitò Beth. Io sospirai.

-è che...non so, mi sento osservata, come se qualcuno mi stesso con gli occhi addosso e mi stesse spiando- vidi Jared irrigidirsi.-ma sono sicuramente paranoica, non è nulla- ammisi sorridendo per alleggerire la tensione.

-si...Emm io vado, ci vediamo alla partita- così dicendo baciò di fretta la sua ragazza e se ne andò con uno sguardo strano che mi lasciò perplessa.

-Allora, ci vieni alla festa stasera dopo la partita?- mi chiese Beth mentre ci incamminavamo verso la macchina.

-ah si, quasi dimenticavo. Ci andrò ma...non con te- dissi poggiando una mano sulla maniglia e l'altra sul tettuccio.

-e con chi vai?- chiese lei guardandomi sorpresa dall'altra parte della macchina.

-io Bhe...- iniziai infilandomi in macchina- con...Cain- conclusi.

-come scusa?- chiese lei chiudendo violentemente la portiera.

-io vado coooon...Cain- risposi sorridendo. Lei mi guardò stupita -che c'è? Non ho bestemmiato!- affermai io spazientita.

-lo so è solo che...non pensavo volessi farti coinvolgere nuovamente in una relazione- spiegó lei.

-o nono, usciamo solo da amici- mi affrettai a spiegare io.

-si, e lui lo sa?- chiese ironica mentre accendeva la macchina. Io non le risposi ma mi voltai verso di lei e feci uno di quei sorrisi alla "non sei simpatica".

-parlando di altro, dicono che sarà una festa coi fiocchi- disse lei.

-si lo so, ne parlavano tutti oggi, come fosse l'evento dell'anno- osservai io ricordando le ragazzine eccitate che parlavano di come si sarebbero vestite.

-È L'EVENTO DELL'ANNO! Stiamo parlando di una festa nella mega villa di Tom Harris, il più ricco figlio di papà di tutta la scuola e vice capitano della squadra di football! Ha invitato tutta la scuola e si parla di fiumi di alcol! È la festa più In che si sia vista- iniziò anche lei super eccitata.

-si adesso placati però- le dissi guardandola divertita.

-che ti metti?- chiese ignorandomi bellamente.

-non lo so- ammisi io noncurante.

-ovviamente non i jeans- commentò lei.

-e cosa? Si muore di freddo quindi le cose corte sono escluse- annunciai io irremovibile.

-esistono le calze tesoro- rispose semplicemente lei.

Io scossi la testa davanti a quell'uragano che era la mia migliore amica e iniziai seriamente a pensare a stasera.

 

POV.TRAVIS

Ero negli spogliatoi ad armeggiare con il mio armadietto, oggi aveva deciso che non aveva voglia di aprirsi.

Esasperato e al limite tirai un pugno fortissimo all'armadietto riuscendo ad ammaccarlo e a sbucciarmi le nocche.

Subito il dolore si propagò dalla mano al braccio e iniziai ad imprecare.

-che ti ha fatto quell'armadietto?- chiese Jared sbucando dalla fila di armadietti.

-l'armadietto ben poco- risposi portandomi il pugno alla bocca per cercare di levare il sangue che fuoriusciva dalla ferita.

-e allora...cosa ti ha portato a prendertela con l'armadietto?- chiese lui poggiandosi con la schiena all'armadietto.

-non lo so- risposi io brusco aprendo l'armadietto per prendere il disinfettante e le bende.

-mh-mh- fece lui con la bocca chiusa. Io allora richiusi l'armadietto con forza.

-OK VA BENE! forse potrei essere un po' innervosito per aver visto questa mattina Cain e Alex entrare insieme mano nella mano in classe- ammisi stringendo le labbra al ricordo di quella vista.

Dio avrei voluto staccargli la mano quando avevo visto il modo in cui stringeva quella di Alex.

-ah è per questo- disse Jared- bhe per quel che vale, erano insieme perchè lui questa mattina le ha dato un passaggio, visto che la macchina non le si è accesa- mi spiegò lui. Ricordavo di averla vista in macchina questa mattina ma avevo fatto finta di niente.

-comunque sono qui per dirti una cosa più importante- ricominciò Jar e io mi voltai verso di lui- prima ero con Alex, sembrava terrorizzata e si è spaventata quando Beth le ha toccato il braccio. Dice che si sentiva osservata ma che probabilmente è solo paranoia- concluse lui e io rabbrividii.

-o no, sicuramente non è paranoia- ammisi io pensando subito a Sam.

-ho pensato che volessi saperlo. Comunque adesso preparati capitano! Abbiamo una partita e la tua bella assisterà- mi spronò lui dandomi una pacca sulla spalla.

-verrà anche Alex?- chiesi sorpreso. Lui annuì e qualcosa nel mio cuore esplose.

Sapevo che sicuramente non era per me che veniva, ma almeno sarebbe stata li, e questo valeva abbastanza da spingermi a dare il massimo.

 

Le grida che venivano dagli spalti acclamavano a gran voce il mio nome, qualche ragazza gridava "Travis ti amo".

L'adrenalina era salita già nel momento in cui avevo messo piede in campo e la prima cosa che avevo fatto era cercarla tra la folla.

L'avevo trovata quasi subito e con mio stupore la sorpresi a guardarmi, rimasi imbambolato per un po' fino a quando lei non distolse lo sguardo che si era fatto  improvvisamente duro.

La partita andò alla grande. Segnai il touchdown finale che ci portò alla vittoria e mentre venivo sommerso dai miei compagni esultanti, riuscii a buttare uno sguardo in direzione di Alex e vidi le sue labbra stese all'insù in un sorriso involontario e non potei fare a meno di sorridere sempre di più.

Poi però Krystal, il capo cheerleader, mi saltò addosso baciandomi e non riuscii a staccarla da me se non dopo poco, ma era comunque troppo tardi perché quando rialzai lo sguardo, di Alex non c'era più traccia...

 

POV. ALEXANDRA

Maledetta me, non sarei dovuta andare lì.

E io che avevo avuto un tuffo al cuore pensando che mi avesse cercata tra gli spalti ogni volta che mi aveva guardato.

Bhe mi sa che mi ero proprio sbagliata, visto che poi aveva messo la lingua in bocca a quella.

Scesi di fretta le scale degli spalti e corsi via, per fortuna Beth era scesa in campo per raggiungere il ragazzo quindi non avevo dovuto dare spiegazioni a nessuno.

Cain era lì ad aspettarmi in macchina, salii e partimmo alla volta della mega villa insieme a tanti altri che insieme a noi stavano uscendo dal parcheggio.

Durante il viaggio riuscii a tranquillizzarmi e ad intraprendere una conversazione spensierata con lui.

La villa era davvero mega e la festa era davvero una GRANDE festa.

Entrammo e la maestosità di quella casa mi assalì, insieme alla musica assordante e alla poca luminosità che mi disorientava.

-vuoi qualcosa da bere?- chiese Cain al mio orecchio.

-si ti prego!- lo supplicai teatralmente io annuendo vigorosamente.

Lui rise e mi condusse verso la cucina, stappò due birre che erano nella vaschetta con il ghiaccio e me ne porse un altro.

Feci tintinnare la mia bottiglia con la sua e iniziai a bere.

-stai benissimo stasera- mi disse lui sorridendomi.

-grazie- feci io. Alla fine non avevo dato ascolto a Beth e mi ero messa un paio di jeans chiari a vita alta molto stretti e un top corto nero abbinato alle semplicissime decoltè nere. Faceva davvero troppo freddo per mettere altro, ma questo non sembrava aver frenato altre visto che ero la più vestita della sala.

Si sollevarono delle grida e la squadra di football fece il suo ingresso plateale, ogni giocatore con almeno un cheerleader attaccata e, udite udite, Travis ne aveva addirittura due, una per lato.

Che schifo...

Ripresi a bere e mi voltai a chiacchierare con Cain, ma con la coda dell'occhio vidi che i suoi occhi mi avevano trovato e mi stavano fissando.

Che fissasse quanto gli pare non mi interessava.

Fummo raggiunti da Jared e Beth e parlammo tranquillamente per un po'.

In breve tempo, tra un ballo e l'altro, avevo bevuto più di una birra e non solo quella.

Inutile dire il mio stato...non ero ubriaca ma solo molto molto su di giri. O così pensavo.

Stavo ballando con Cain, che si stava comportando da perfetto gentiluomo quella sera, quando notai Travis ballare indecentemente con una cheerleader. 

Avevo bisogno di bere...

-torno subito- dissi a Cain e mi allontanai barcollando sui tacchi.

Mi avvicinai al bancone in cucina e mi feci versare due shot di absolut e li buttai giù uno dopo l'altro rabbrividendo. Mi girava la testa.

Un corpo possente si appoggiò a me e due mani si poggiarono sul bancone entrando nel mio campo visivo.

Ero in una gabbia umana e, nonostante l'alcol, sapevo benissimo a chi apparteneva quel profumo.

-non dovresti bere così tanto- mi disse lui severo al mio orecchio.

Io sbiascicai qualcosa di simile a un "che ti importa?" Mentre i brividi mi scorrevano lungo la schiena.

Lui mi girò con poca delicatezza e mi risbattè sul piano della cucina, i suoi occhi erano fuoco e quasi mi spaventai.

Mi prese il mento con il pollice e l'indice e mi sollevò la testa osservandomi attentamente.

-sei completamente andata...- commentò duramente. 

Furiosa lo spinsi via e vidi la sorpresa nei suoi occhi.

-Voglio divertirmi ok? sono libera!- dissi spalancando le braccia e indietreggiando verso la folla che ballava, solo che dopo poco andai a sbattere contro qualcuno.

Mi voltai e mi trovai davanti un ragazzo molto carino che mi sorrideva ampiamente. Era un membro della squadra, lo avevo già visto.

-scusami, non ti avevo visto- dissi io con tono malizioso. L'alcol stava facendo TROPPO effetto.

-oh ma tranquilla...vuoi ballare con me?- disse circondandomi con un braccio la vita e stringendomi contro il suo corpo. Io sorrisi e acconsentii, ma solo perchè ero consapevole dello sguardo di Travis su di me.

Iniziammo a muoverci insieme al ritmo di musica, completamente appiccicati e le sue mani stavano pericolosamente scendendo verso il mio sedere.

-Sei bellissima- sbiascicò lui, sintomo che era ubriaco anche lui.

Non mi diede il tempo di rispondere perchè si chinò subito su di me e mi infilò la lingua in bocca e fu li che capii che era tutto sbagliato, in primis quel bacio. Per questo stavo per staccarmi, ma qualcuno mi precedette.

All'improvviso non sentii più né le mani sul mio sedere né il corpo di lui né la sua bocca. Il suo sguardo inizialmente irritato e disorientato si trasformò in puro terrore quando vide qualcosa alle mie spalle, anzi qualcuno.

-Miller, levale le mani di dosso e vattene se non vuoi che ti picchi di nuovo- ringhiò Travis alle mie spalle.

Il poveretto scappò con la coda tra le gambe e io iniziai a mordermi il labbro in attesa di ciò che sarebbe successo.

Una presa ferrea si serrò sul mio braccio e venni trascinata via fino a ritrovarmi in un corridoio buio e silenzioso. Venni sbattuta con la schiena al muro (di nuovo) e i miei polsi vennero trattenuti contro di esso.

-ma che cazzo fai? Ti spalmi addosso al primo che si mostra interessato?- chiese lui furioso.

-che fai ora mi giudichi? Tu?- chiesi ironica ridendo.-piuttosto tu che cazzo fai?-

-stavo cercando di evitare che tu facessi qualche cazzata, tipo ritrovarti in una di queste stanze con quel coglione di Miller- disse staccandosi da me di poco.

-Bhe chi ti dice che non volessi?- gli chiesi io solo con il gusto di stuzzicarlo.

-come fai a sapere cosa vuoi? Sei completamente ubriaca!- mi aggredì lui con un tono quasi di scherno.

-e a te che ti importa?!- sbottai furiosa.

-di te niente tranquilla, solo non voglio avere una ragazzina sulla coscienza!- mi urlò contro lui freddo. Io rabbrividii e indietreggiai colpita a fondo da quelle parole.

La testa prese a girarmi e capii che l'alcol mi stava davvero dando alla testa.

Le gambe mi cedettero e dovetti reggermi al muro per non cadere.

-Ehi Alex...ci sei?- mi chiese lui con voce improvvisamente dolce avvicinandosi e appoggiando una mano sul mio fianco.

-non mi toccare- dissi debolmente staccando la mano dal mio fianco.

-no tu non stai bene, basta, per stasera la festa finisce qui- detto ciò mi caricò in spalla e tutto si fece confuso. Uscimmo dalla portafinestra in cucina e ci ritrovammo in giardino. La nausea mi colpì improvvisamente, causa l'inadatta posizione.

Iniziai a tirare con forza l'orlo della felpa di Travis cercando di trasmettergli un messaggio visto che a parole non ci riuscivo.

Lui mi mise giù giusto in tempo perché mi voltassi verso il cespuglio vicino e rigettassi tutto l'alcol che avevo in corpo.

Dovevo smetterla di spingermi a questo punto, e soprattutto dovevo smetterla di farmi del male per un coglione come lui.

Fu solo dopo svariati minuti che mi resi conto della mano che mi accarezzava la schiena, di quella che mi teneva i capelli e della voce che dolcemente mi sussurrava all'orecchio che sarebbe andato tutto bene e che lui era li con me.

Quando finii mi sedetti a terra esausta.

-io ti odio- dissi infine tra le lacrime che non sapevo neanche stessero uscendo.

-lo so- disse lui serio guardandomi inginocchiato davanti a me.

Lui mi posò la sua felpa sulle spalle e poi mi prese in braccio alzandosi.

-ma ti amo da impazzire- sussurrai mentre scivolavo in uno stato di incoscienza.

-lo so piccola, lo so- rispose di nuovo lui sospirando, ma prima di chiudere gli occhi e sprofondare nel buio mi sembrò di sentirgli dire "anche io, e non sai quanto"

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Buonsalve a tutte!!! Finalmente sono riuscita a scrivere questo capitolo, mi dispiace per averci messo tanto ma almeno mi sono fatta perdonare regalandovi un capitolo lungo... O almeno spero di essermi fatta perdonare :)) e ancor più, spero che la lunghezza non lo abbia fatto risultare noioso

Allora che ne dite? Sembra che Travis non ce la faccia proprio a starle lontano e a non mettersi in mezzo quando c'è un altro ragazzo in gioco...(per chi non se lo ricordi Miller, il tipo con cui ha ballato Alex, è quello che Travis aveva picchiato negli spogliatoi per aver fatto dei commenti poco carini su di lei)

Secondo voi Alex ricorderà che è stato Travis ad aiutarla? E se non fosse, Travis glielo dirá?

Cosa non meno importante, sarà vero che Sam sta spiando Alex?

SPOILER DAL PROSSIMO CAPITOLO:

-"credi che sia scema? Non puoi raccontarmi cazzate quello sguardo non mente!"

Al prossimo capitolo!

Baci :*

   
 
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