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Autore: InsaneMonkey    02/10/2016    6 recensioni
{Ispirato all'episodio 247 | accenni NatsumixSaburo}
Può qualcosa di semplice, a tratti scontato e banale in apparenza, rendere speciale un momento della giornata? Pare proprio di sì.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angol Mois, Natsumi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '♡I fiori del Male♡'
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❤❤❤






«Ma è fantastico!» proferì di colpo Natsumi, curvando le labbra a mezzaluna.

Vivida gioia era impressa nel suo viso dai tratti delicati e leggeri e si manifestava anche nei suoi occhi di cioccolato sotto forma di un vivo bagliore.

Era chiaro che la ragazza dai capelli magenta racchiusi in una graziosa coppia di codini fosse stata sfiorata da una soave e tenue scia di positività che non era proprio stata capace di domare.

«Già, lo penso anch'io!» concordò Angol Mois, una nota di contentezza nella voce mansueta e placida; la biondina continuava a stringere tra le dita affusolate delle mani quel piccolo tesoro che aveva avuto la fortuna di poter comprare pochi minuti prima.

Istintivamente un dolce sorriso fece capolino nel suo volto.

«Dove l'hai preso?» domandò subito dopo Natsumi, ormai dimenticatasi completamente del cruciverba che in precedenza aveva disperatamente tentato di concludere: qualcos'altro aveva attirato la sua attenzione, stregandola, come se fosse stata vittima di un incantesimo.

«Al mercato. Mi è costato poco» si affrettò a spiegare Angol Mois, porgendole con un movimento docile e pacato il rossetto appena acquistato, in modo che potesse studiarlo più accuratamente.

Era un tubetto lilla chiaro, decorato da tanti brillantini, con dentro un concentrato di elementi in cui emergevano la tinta cremisi e il delizioso e lieve odore della fragola.

Non c'era dubbio: era davvero bello.

All'improvviso a Natsumi ronzò in testa un pensiero, un'idea che aveva valutato carina e che non esitò ad esporre.

«Perché non te lo provi, Angol Mois?» chiese lei con dolcezza, lasciandosi sfuggire un sorriso cordiale e rassicurante che avrebbe scaldato il cuore a chiunque.

Per un attimo la bionda tentennò appena e rimase un poco perplessa, credendo di aver capito male.

«Come...?» mormorò la ragazza dai capelli del colore del grano in estate, con le iridi nocciola fisse sullo sguardo dell'altra: non si sarebbe aspettata di certo un'affermazione del genere, perché in realtà aveva comprato quel rossetto alla fragola unicamente per Aki e per Natsumi, laddove avessero desiderato metterselo.

Un regalo che aveva scelto di fare di buon grado, spinta dalla gentilezza: ecco cosa rappresentava per lei quel cosmetico.













Tenendo stretto il tubetto con le dita della mano destra, Angol Mois, con la punta del rossetto, guarnì di una fulgida e compatta sfumatura scarlatta il labbro superiore.
In seguito passò il colore anche su quello inferiore.

Badò attentamente a scongiurare il rischio di creare sbavature, sforzandosi di tracciare una linea il più possibile perfetta: dopotutto era la prima volta che si truccava ed era un po' inesperta; inoltre, senza sapere perché, si sentiva in imbarazzo.

I suoi gesti erano lenti, ma meticolosi: non voleva affatto commettere errori, né tanto meno i disastri tipici dei principianti.

Ecco fatto: in quel momento, la sottile bocca della biondina sfoderava un tocco di femminile eleganza in più.

«Ti sta benissimo!» commentò Natsumi con tranquillità, un lampo di allegria negli occhi dalle pagliuzze color caramello.

Le sue parole non erano minimamente venate di scaglie di negatività, né contaminate da schegge di astio e di falsità: erano sincere testimoni di benevolenza e di un legame di amicizia profondo.

Udendole, Angol Mois avvertì come il senso di titubanza dapprima sperimentato stesse piano piano affievolendosi.

«Dici?» domandò l'aliena, occupata a studiare l'immagine del suo viso delicato riflessa sulla superficie lucida e pulita di uno specchio.

Vedeva sé stessa nella lastra di vetro: i suoi occhi d'ambra, il naso piccolo, i capelli dal ciuffo liscio, il fermaglio a forma di stella cometa e infine quel nuovo particolare che francamente la faceva sentire un po' diversa dal solito.

Mentre con la mano sinistra teneva il tubetto del rossetto, con le dita fini della destra lambì una porzione di pelle vicino alle labbra, con la leggerezza di una piuma.

«Sì, sì!» confermò Natsumi, lo sguardo addolcito rivolto verso l'altra: pensò che la sua amica dovesse mettersi più spesso quel cosmetico, in quanto le donava molto.

«Beh, se lo dici tu, mi fido. - esordì in risposta. Ricevere tutti quei complimenti le stava trasmettendo una grande felicità. - Per caso vorresti provarlo anche tu?» aggiunse poi con aria interrogativa, focalizzando l'attenzione sulla giovane dalla chioma magenta.

La gentile proposta di Angol Mois parve lasciarla per un istante alquanto sorpresa.

«Io?» la squadrò; istantaneamente vide la ragazza innamorata del ranocchio verde annuire convinta, agitare il capo dall'alto verso il basso più di una sola volta.

Onestamente Natsumi non aveva mai attribuito una spiccata rilevanza al fattore estetico, sebbene curasse molto il suo corpo e si premurasse di avere sempre un aspetto decente, ma quel trucco sembrava veramente carino, di una bellezza che l'aveva rapita immediatamente.

«Penso che ai ragazzi piaccia molto il rossetto sulle labbra di noi donne» proruppe di colpo Angol Mois, con un sorriso colmo di mera innocenza.

Parlò con spontaneità mista a pacatezza, adottando un timbro dolce capace di cullare e allietare qualsiasi animo - tranne quello di Tamama, per l'odio smisurato che nutriva per lei.

Prestando ascolto alle ingenue parole del Grande Re del Terrore, Natsumi per un breve frangente di tempo sgranò gli occhi, chiedendosi nella mente a che cosa stesse effettivamente riferendosi.

Poi nella sua testa si profilò, veloce come un battito di ciglia, l'immagine nitida del ragazzo per il quale provava una forte attrazione, un sentimento d'amore che si trascinava da tanto ormai: Saburo.

Un nome soltanto che era in grado di scatenare in lei un vortice di emozioni intense, due occhi azzurri come frammenti di cielo o zaffiri preziosi ben impressi nel suo cuore che la facevano sognare ogni volta che si intersecavano coi suoi, una voce simile a una melodia lusinghiera.

Saburo l'avrebbe forse degnata delle agognate attenzioni che da lui sperava costantemente di ricevere se l'avesse vista con le labbra colorate di un appariscente rosso fragola?

Oppure si sarebbe limitato ad indugiare solamente un po' di più sul suo volto, senza però dirle nulla di particolare?

Natsumi avvampò quando si rese conto di quello che aveva appena formulato; ipotizzò che le sue guance avessero assunto una vistosa tonalità di porpora ed in effetti aveva proprio ragione.

«Ma che dici, Angol Mois?» scosse la mano sinistra come a scacciare via quel pensiero, come a cercare di farlo sbiadire il più rapidamente possibile.

Che Natsumi fosse in preda all'imbarazzo più totale era ormai palese.

La bionda dal canto suo sorrise teneramente, forse non comprendendo fino in fondo di aver provocato nell'animo dell'amica un forte turbine di sensazioni.

Sapeva però che quella bella giornata le stesse regalando tanto benessere e buonumore, semplicemente grazie ad un cosmetico, simbolo di femminilità.





















🌺Magico Regno dei Kinder Pinguì🌺

Nel linguaggio dei fiori, l'azalea costituisce il simbolo cinese della femminilità💕

Per questo, mando un saluto in particolare a tutte le ragazze che hanno letto!💗

InsaneMonkey ( ˘ ³˘)♡






   
 
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