Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Eristena_Merisi    03/10/2016    0 recensioni
Dall’altra parte del mondo mi ha portata questa mia malattia.
Stato avanzato di ogni controindicazione indicazione possibile.
Uomo in pillole, quanto sarà pesante la prossima dose?
Quanto dovrò attendere, prima di sentirmi inutile di nuovo di fronte alla tua prossima richiesta?
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Damnant Hirundo




Quella rondine che posa sdraiata e che tanto ti ostini a voler oscurare. 
Quella rondine che non sai capace di far tremare per un attimo lo sguardo se imperlata dal primo sudore, come colta dalla tenera pioggerellina primaverile, sua sorella.
Quella tua ostinazione nello scolpire il tuo corpo come fosse la mia carta, non sa dell’effetto sulle parole che in principio volevano uscire dalla gola sotto forma di suoni. Diventano ad un tratto difficili e spinose. Segano la voce seccando il passaggio nell’incontro di quei giovani muscoli che guizzano durante l’esercizio.
Quella tua smania nel fare le cose, fa intuire la tua determinazione che ti infuoca il fare, ma ti frega la prescia che non sempre è amica. Hai tutto però te. Il tuo fuoco è talmente ardente da bruciare ogni ripensamento e importi che il tuo meglio lo hai fatto. Il massimo, dato. Questo invidierò per sempre, il tuo risolvere i ‘se’ e i ‘ma’ che spesso logorano il mio ripensare.
Quella voce stregata, con in alto quelle due belve guardiane, che ti prendono per le braccia bloccando corpo e psiche, mentre lei ti ordina ciò che il voler neanche percepisce.
Quelle tue richieste al limite dell’assurdo, che il mio cervello tanto lotta per non permettere di risolvere in una tremula e sibillante voce chiudersi in un ‘si’.
Una malattia, la mia, cos’ì la definiscono coloro che mi porsero domande che spero tu non ti ponga mai. Una ‘questione di anima’, così l’ha definì quella ragazza francese.
Un’anima stupida e codarda la mia aggiungerei, che si vanta libera e pazza mentre ladra e stolta ruba desideri e sogni per farli suoi .
Un’anima cos’ì incandescente all’apparenza, ma che in realtà ha solo la vorace fame di un fuoco appena acceso che se non alimentato ha solo futuro nel morir pian piano…. Ed io trovai legna da ardere nell’anima tua.
Ed è proprio in quel pian piano che assaggiai la morte dell’animo ed aprii il vaso di pandora che mise in cuor mio, ogni tuo desiderio mia dittatura. 
Se solo ordinassi colore, di più ne inventerei per poter rovesciare l’anonimo da ogni superficie.
Se solo ordinassi gelo, il sol primo cercherei di spegnere ardendo.
Solo suono ordinassi, il mondo tutto un campanellino agghinderei, e il muto il miglior suonatore ed ogni vaso una campana l’immaginerei l’ideale.
Solo un momento mi chiederesti di seguirti nel tuo viaggiare e potrei dirti che già adesso posso sentire il frantumarsi della corazza che imposi alla mia ragione.
Il cuor per te non vuol battere e almeno su questo posso dirmi benedetta. Non palpita per te perché hai preso qualcosa di molto più difficile da spezzare o da catturare.
Dall’altra parte del mondo mi ha portata questa mia malattia.
Stato avanzato di ogni controindicazione indicazione possibile.
Uomo in pillole, quanto sarà pesante la prossima dose?
Quanto dovrò attendere, prima di sentirmi inutile di nuovo di fronte alla tua prossima richiesta?
Uno strano magnetismo annienta tutti i miei poli, a cosa potrò rimanere attaccata in questo mondo? Sto perdendo i legami con me stessa. Galleggiare nell’aria mi sta pesando.
Due distillati della stessa famiglia, che mai verrebbero miscelati nello stesso bicchiere, ecco cosa siamo . 
Due medaglie con facce diverse ma forgiate dalla stessa lega.
Due felini dalla stessa maestosità. Mai saprò ruggire come te, tigre dagli occhi castani.
Due perfette opere d’arte, contraffatte certamente ma dal buon contraffattore che a me rigò tela e cornice per far ammirare l’opera tua, perfezione finita.
Siamo semplicemente due. Due cose ben distinte.


   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Eristena_Merisi