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Autore: punk_is_dad    03/10/2016    1 recensioni
[Danilo] non capisce come facciano a essere tutti così promiscui, i suoi amici. Capirebbe un paio, ma tutti no. Soprattutto Regina, che in qualche modo finisce sempre per baciare qualche ragazza (solo Anna Mae, in realtà, ora che ci pensa) sotto gli occhi impassibili e vagamente annoiati di Achille. Una volta Regina gli ha detto di essere lesbica, ma era davvero ubriaca e aveva appena spento il telefono dopo aver mandato un numero esagerato di cuori rosa scintillanti a Achille.
“Danilo, rassegnati, sei la minoranza etero di cui non frega un cazzo a nessuno,” dice Lidia.

Seconda classificata al contest "Coppie su coppie" di Alexalovesmal
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN AMORE DI GIOVENTÙ

 

 

2:30 am

 

L'ultimo ad arrivare è Achille: si presenta alla porta già ubriaco, con un sorrisone di alcol e erba, e quasi è contento di aver ceduto alle suppliche di Regina, che gliel'ha chiesto per favore, ché le avrebbe fatto piacere stare insieme e festeggiare la fine degli esami con i suoi amici. Achille all'inizio non voleva andare perché gli amici sono di Regina, non suoi, ma in fondo sono stati compagni di scuola per cinque anni, sono andati in gita insieme, e comunque gli stanno abbastanza simpatici (tranne Danilo).

È Regina ad aprire la porta, e lo abbraccia per un secolo e lo bacia sulle guance venti volte prima di farlo entrare. Danilo, dal divano, li guarda e il suo sorriso si incrina appena, dentro di sé sente il cuore accartocciarsi e si chiede perché mai il mondo sia così ingiusto con lui, che è un bravo ragazzo, uno con la testa a posto. Stava proprio bene prima, a parlare con Regina, che aveva occhi solo per lui! Invece, appena ha suonato il campanello, Regina si è alzata di scatto, quasi inciampando nella borsa di Lidia, ed è andata alla porta con un sorriso che è un sole.

Gli altri sono tutti in salotto, in pigiama, seduti tra bottiglie mezze vuote e posacenere strapieni. Le ragazze sono sedute per terra, con la schiena contro il divano, spalla contro spalla. Parlano dell'università, e sono sull'orlo delle lacrime perché andranno a studiare in città diverse (Lidia non riesce a guardare nessuno in faccia, Anna Mae ha un sorriso triste, Agata ha lo sguardo fisso su Sevil, che, cercando di tirare su il morale alle altre, blatera di quando la andranno a trovare a Milano). Poi ci sono Enrico e Sirio che osservano gli altri in silenzio – Sirio che fuma e Enrico con la testa sulla sua spalla, le loro dita intrecciate.

Salutano tutti Achille, ma nessuno si alza (perché sono mezzi addormentati, non per altro: sono felici di vederlo, sta simpatico a tutti, tranne che a Danilo). Achille resta fermo in piedi per un po', accanto a Regina, quando poi lei si siede, lui si mette tra lei e Danilo, per fargli dispetto. Danilo guarda Regina, l'invidia e la vergogna stampate sul volto: fa molta fatica a nascondere quanto fastidio gli dia il fatto che Regina, per quanto sia gentile con lui, stia comunque con Achille.

Regina non fa caso a Danilo, e appoggia la testa sulla spalla di Anna Mae, che le dà un bacio sui capelli.

“Che si fa, allora?” dice Achille, tutto tranquillo.

“Te vai pure a cagare” dice sottovoce Danilo, così piano che nessuno lo sente.

“Giochiamo a Non ho mai?” propone Lidia.

Va bene a tutti. Sevil fa per prendere una bottiglia, ma Agata la fulmina con lo sguardo: Sevil ha bevuto troppo, e quando beve troppo vomita anche l'anima e quella a tenerle i capelli, per qualche congiunzione astrale, è sempre Agata (in realtà è perché lei ha uno stomaco di ferro, tutti gli altri appena pensano che qualcuno possa vomitare sentono le budella ritorcersi).

“Non bevo, Agata! Te lo giuro! Voglio solo iniziare!” dice Sevil, la mano sul cuore.

“Giuralo o, se bevi, vai a vomitare lontano da me” dice Agata, affatto convinta, prendendo lei la bottiglia.

Sevil la ignora, si accende una sigaretta e fa un tiro.

“Allora, vediamo, non ho mai, non ho mai,” dice Sevil, sorridendo con la cattiveria che sibila tra i denti, “Non ho mai fatto sesso con qualcuno in questa stanza”.

Tra quelli che bevono, Enrico e Agata lo fanno senza troppo imbarazzo, dato che tutti sanno già cosa è successo (era stata Agata a chiedere a Enrico di andare a letto insieme, così per provare, da amici; non era stato granché, ma avevano riso tantissimo, per l'imbarazzo). Achille, in linea teorica, non dovrebbe saperlo, ma tra lui e Regina non ci sono segreti, e lei non riuscirebbe a tenere per sé un pettegolezzo del genere nemmeno per tutto l'oro del mondo.

Anche Anna beve. Una goccia le cade lungo il mento, se l'asciuga con il dorso della mano, poi passa la bottiglia a Regina. Regina beve, e dà la bottiglia a Achille, che esita un po' prima di bere, e non sposta mai lo sguardo da Regina. Le loro mani si sfiorano, le dita di lei a un soffio da quelle di lui.

Danilo li guarda, sente le viscere aggrovigliarsi e non è perché ha bevuto troppo. Si trova la bottiglia in mano, senza poter bere. Vorrebbe poterlo fare, vorrebbe aver fatto sesso con Regina (in realtà crede che gli basterebbe anche solo baciarla o tenerle la mano, accarezzarle i capelli, abbracciarla forte). Ma lei ha Achille, e insieme stanno bene, non litigano mai e sono una coppia così carina (biondo su biondo, lei piccola e vestita bene, lui alto e muscoloso, i fiori per San Valentino e le cene fuori per i compleanni, sembrano le coppie già vecchie e mediocri che i cantanti indie usano nelle loro canzoni per fare ironia, solo che loro due, insieme, sembrano davvero contenti. Il che per Danilo, come per i cantanti indie, è un po’ triste, a diciannove anni). Danilo ha sempre più voglia di bere, si chiede perché Anna abbia bevuto, se pure lei abbia fatto sesso con Enrico, anche se non ha molto senso se lui è gay, ma in fondo con Agata c'è stato, quindi forse Enrico è bisessuale, come Sirio, ma comunque chi se ne frega di Anna e Enrico. Alla fine Danilo si trova per l'ennesima volta a guardare Regina che ricambia lo sguardo per un momento solo, poi abbassa gli occhi, quasi fosse in imbarazzo, quasi si stesse scusando. Danilo spera che il prossimo dica qualcosa che lui ha già fatto per poter bere.

“Io non ho mai avuto un cane” dice Anna.

“Nemmeno io, Anna! È da quando ho sei anni che cerco di convincere mamma” dice Achille, sporgendosi oltre Regina per dare ad Anna delle piccole pacche sul ginocchio. Achille sembra stranamente di buonumore, anche se forse è solo ubriaco, ma a Regina fa comunque piacere vederlo aprirsi un po' con gli altri. Sarebbe contenta se non parlasse solo con lei e i suoi amici di atletica. E poi è sicura che andrebbero davvero d'accordo, lui e gli altri, se solo Achille si sforzasse.

Danilo, dal canto suo, non è mai stato tanto contento di avere un cane da piccolo; è decisamente meno felice del modo in cui Regina sta guardando Achille: dai suoi occhi cola amore.

“Non ho mai preso più di sette in matematica” dice Enrico.

Bevono tutti, Enrico li odia un pochino.

“Mai fatto sesso, sono puro come una vestale” dice Sirio.

“Morirai vergine” dice Anna.

“Spero di no” dice piano Enrico.

Bevono quelli che non hanno bevuto prima, Sevil continua a fumare, impassibile.

“Dani, te che ci dici?” chiede Regina, tanto per coinvolgerlo. Il cuore di Danilo sobbalza, odia i soprannomi ma in bocca a Regina sembrano miele.

“Io? Non ho mai, boh, non ho mai baciato un ragazzo” dice Danilo, senza particolare enfasi.

Bevono tutti tranne Anna Mae e Achille. Regina guarda Achille per secoli, i suoi occhi sembrano lucidi ma forse è solo la luce. Achille prende la bottiglia da Regina e la passa a Sevil, gli sembra di avere la bocca particolarmente secca.

“Non ho mai,” dice Agata, “Non lo so, non mi viene in mente nulla”.

“Non hai mai baciato una ragazza, mi sembra” dice Lidia, ridendo.

“Proprio!” dice Agata.

Tutti bevono, Sevil finisce la sigaretta. Danilo scuote la testa, prima di bere. Non capisce come facciano a essere tutti così promiscui, i suoi amici. Capirebbe un paio, ma tutti no. Soprattutto Regina, che in qualche modo finisce sempre per baciare qualche ragazza (solo Anna Mae, in realtà, ora che ci pensa) sotto gli occhi impassibili e vagamente annoiati di Achille. Una volta Regina gli ha detto di essere lesbica, ma era davvero ubriaca e aveva appena spento il telefono dopo aver mandato un numero esagerato di cuori rosa scintillanti a Achille.

“Danilo, rassegnati, sei la minoranza etero di cui non frega un cazzo a nessuno,” dice Lidia.

 

 

 

 

 

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Nota: la storia partecipa al contest “Coppie su coppie” di Alexalovesmal (link al contest) col pacchetto numero 2: Good Babies.

Sebbene i personaggi principali siano gli stessi dell'unico altro racconto che ho pubblicato su EFP, God Help The Girls, le due storie possono essere ritenute indipendenti dal momento che le ho scritte a un anno di distanza e ho modificato alcuni aspetti della trama piuttosto rilevanti, oltre ad aver aggiunto nuovi personaggi. Volendo vedere le due storie collegate, questa è ambientata circa un anno dopo la giornata al mare di God Help The Girls.

Ringrazio tantissimo chi legge e chi commenta.

 

  
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