Questa
storia partecipa alla sfida "A box full of prompts" organizzata sul
gruppo Facebook "EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni" con
il prompt di Subutai Khan.
Fandom: in linea di
massima
originale, ma vedete un po' voi che è lo stesso.
Coppie: no.
Avvertimenti:
songfic, altri a
discrezione di chi scrive.
Rating:
libero.
Prompt: I didn't know
I couldn't hear the answer
my mind was blank
I should have
known
I hold it back but somehow
there is someone else
another stranger me
(Another Stranger Me - Blind Guardian).
Another Stranger Me
Non avrebbe
voluto
farlo. Non l’avrebbe mai fatto, in condizioni normali. Rivedeva se
stesso
colpire la propria ragazza dall’esterno, come se ci fosse stato qualcun
altro
al suo posto. E si arrabbiava con se stesso per ciò che aveva fatto.
«Mi dispiace» disse «Scusami. Puoi scusarmi?»
«Mi dispiace» disse «Scusami. Puoi scusarmi?»
I
didn't know
I couldn't hear the answer
My mind was blank
I should have known
I couldn't hear the answer
My mind was blank
I should have known
Lei alzò lo
sguardo su
di lui. Era ferita, non in superficie, ma nel profondo. Non lo avrebbe
mai
creduto capace di una cosa del genere. Dischiuse le labbra per
rispondere, ma
in quel momento egli sentì una voce urlare nella sua testa e qualunque
altro
suono fu coperto.
Is
there anyone else here?
Somebody screaming
Please help me
Let's find out now
That I am not dreaming
Welcome to my damnation
Here it comes the real me
Somebody screaming
Please help me
Let's find out now
That I am not dreaming
Welcome to my damnation
Here it comes the real me
Continuava,
ancora e
ancora, nonostante i suoi disperati tentativi di farla tacere. Cercava
di
trattenerla, ma era inutile. Portò le mani alla testa, come per
soffocare
quell’urlo lancinante e si rese conto di qualcosa che lo spaventò
terribilmente: quella era la sua voce. Era lui a gridare nella propria
testa.
Non riusciva a pensare a nient’altro che a quell’urlo che sembrava
annientare
tutto.
Si disse che stava sognando. Si disse che non era possibile. Vide lei avvicinarglisi mentre sentiva le ginocchia cedere.
Crollò a terra e dalle gambe arrivò una sensazione che riconobbe come dolore. Non stava sognando.
Non stava sognando, maledizione!
Si disse che stava sognando. Si disse che non era possibile. Vide lei avvicinarglisi mentre sentiva le ginocchia cedere.
Crollò a terra e dalle gambe arrivò una sensazione che riconobbe come dolore. Non stava sognando.
Non stava sognando, maledizione!
I hold it back
but somehow
There is someone else
Another stranger me
There is someone else
Another stranger me
Ma allora, se
era
tutto vero, quello che provava e che sentiva nella testa erano parte di
lui? Sentiva
un’aggressività che gli era stata sconosciuta per tutti quegli anni.
Quell’istinto di attaccare la sua fidanzata, la donna che amava, era
qualcosa
che non avrebbe mai associato a se stesso. Forse quei sentimenti erano
il vero
lui e quella era solo una maschera che aveva indossato per tutti quegli
anni?
Forse aveva solo passato la propria vita a trattenersi.
I can't get out
here
Anymore
Cause none of my keys
Fit the door
There's fear and anger
Hate and love
Anymore
Cause none of my keys
Fit the door
There's fear and anger
Hate and love
Si sentiva come
imprigionato nella propria mente. La realtà fuori era diventata solo
accessoria, ormai. Era come trovarsi in una stanza e poter guardare
fuori dalla
finestra, ma avere solo un mazzo di chiavi di cui nessuna apre la porta
che ti
tiene rinchiuso.
Così era costretto a restare lì, in quel miscuglio di paura, ira, odio, amore e chissà cos’altro. Una sola persona non poteva provare tutte quelle emozioni, si disse. Ce ne volevano almeno due. Forse c’era un altro lui, allora?
Così era costretto a restare lì, in quel miscuglio di paura, ira, odio, amore e chissà cos’altro. Una sola persona non poteva provare tutte quelle emozioni, si disse. Ce ne volevano almeno due. Forse c’era un altro lui, allora?
The
bolt of pain
Keeps ripping through my head
Keeps ripping through my head
Un
lampo di dolore lo
colpì alle tempie ed egli si sentì vacillare di nuovo. Sentì la sua
ragazza
dire qualcosa, ma non riuscì a distinguere le parole. Suonava
terribilmente
minacciosa, però, e concluse la frase con quella che sembrò una risata.
Una risata
cattiva, quasi da folle, come se si stesse divertendo a vederlo
soffrire. Era
stata forse lei a ridurlo così?
It's cynic
Just manic
It's cynic
All her laughter
Just manic
It's cynic
All her laughter
Sentì di nuovo,
più
forte di prima, il bisogno di colpirla, di farle sentire tutto il
dolore che
stava provando. Ma cosa diceva? Lei era l’unica àncora che gli restava
alla
realtà, non avrebbe mai potuto ferirla.
Don't
tell anyone else but I
Do not believe her
See hates me
Cloud my mind
She's a deceiver
I can feel cruel vibrations
Do not believe her
See hates me
Cloud my mind
She's a deceiver
I can feel cruel vibrations
Ma poteva
davvero
fidarsi di lei? Magari era felice di vederlo così. Quella risata, in
fondo,
doveva pur significare qualcosa. Era stata davvero una risata o era
stato lui a
confonderla con qualcos’altro?
It's
cynic
It's cynic
Still cynic
All my laughter
It's cynic
Still cynic
All my laughter
Sentì
invece la
propria voce echeggiare nelle orecchie e si rese conto che anche quella
sembrava una risata.
Era completamente pazzo?
Era completamente pazzo?
Would
you like to meet me?
N.d.A:
Scrivere questa storia mi è costato un sacco di fatica, perché il tema non è proprio dei più facili, e non sono neanche convinta dei risultati. Ci terrei molto a sapere che cosa ve ne pare, sono aperta a ogni genere di consigli.
Grazie di aver letto fino a qui e grazie a Subutai Khan per il prompt.
Che gli dèi siano con voi!
-Magic
Scrivere questa storia mi è costato un sacco di fatica, perché il tema non è proprio dei più facili, e non sono neanche convinta dei risultati. Ci terrei molto a sapere che cosa ve ne pare, sono aperta a ogni genere di consigli.
Grazie di aver letto fino a qui e grazie a Subutai Khan per il prompt.
Che gli dèi siano con voi!
-Magic