Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: Amu chan    03/10/2016    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se il manga non fosse finito? E se i Guardiani, dopo "Shugo Chara! Encore" incontrassero una misteriosa ragazza proveniente dalla Via delle Stelle? La giovane trascinerà i nostri eroi in un' avventura che cambierà le loro vite lasciando un segno indelebile... Buona lettura! ;-)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tadase POV: Mi girai indietro per la diciottesima volta (Sì, le avevo contate), ma niente: continuavo a intravedere il luccichio della porta di metallo che sbarrava il passaggio che conduceva all' entrata della Caverna dei Segreti.
Non che in quelle quattro ore avessi oziato: avevo camminato molto, infatti al posto della porta vedevo solo un puntino color argento.
Ciononostante, cominciavo a sentirmi stanco e mi facevano male le gambe. In più, le pareti giallo scuro della caverna, costellate di gemme azzurre a forma di Corona, non mi erano certo d'aiuto: avevo letto su una rivista che troppo giallo dà la nausea e una maggiore sensazione di pericolo rispetto agli altri colori (rosso compreso). Forse a causa di quell'articolo, che mi aveva suggestionato, non mi sentivo neanche troppo bene...
Tra l'altro, avevo notato che Kiseki era rimasto zitto fin da quando eravamo entrati nella grotta di cristallo, il che era molto strano.
"Kiseki, tutto bene?" Chiesi. La mia voce rimbombò, producendo un'eco abbastanza inquietante. Nessuna risposta. "Kiseki?" Ripetei. Il mio Shugo Chara continuava a non rispondermi.
Cominciando a sentirmi meglio, mi tornarono in mente le parole di Tsukasa quando ero stato eletto King's Chair la prima volta.

"Tadase, il King's Chair deve vegliare sugli altri Guardiani e sui loro spiriti. A volte, però, può capitare che durante una Chara Transformation lo Shugo Chara si chiuda in sé stesso, magari per un problema o altro. Per comunicare con lui,devi..."

Mi sdraiai sul pavimento giallo della galleria, tenendo le braccia lungo i fianchi. Dopodichè, chiusi gli occhi e mi rilassai, cercando di visualizzare nitidamente Kiseki. Mi ci vollero circa 40 secondi, ma ci riuscii. Sorrisi: per essere la prima volta, me la stavo cavando bene!
Sussurrai: "Kiseki?" La voce dello spiritello mi esplose nelle orecchie: "TADASE! PERCHÉ CI HAI MESSO TANTO?"
Io sbottai: "Se tu non mi avessi costretto a usare la meditazione, avrei potuto parlare con te molto prima! Piuttosto, si può sapere che ti prende?" Lui rise sotto i baffi: "Finalmente stai cominciando a far uscire un po' di carattere! Fino a poco tempo fa avresti reagito con molta più calma!" Poi si rifece serio e disse: "Comunque, stavo riflettendo: credo che Hoshimi ci nasconda qualcosa...." Sentendo quel nome, ebbi un tuffo al cuore. "Cosa intendi dire?" "Beh, una serie di cose: prima di tutto, non trovi strano che una ragazza non umana abbia uno Shugo Chara e possa fare la Chara Transformation dopo qualcosa come sei ore dalla schiusa dell'uovo?" "Beh, un po'. Ma ho imparato che, quando ci sono di mezzo gl i Shugo Chara,tutto è possibile."
Lui sospirò: "Effettivamente..." poi si riscosse: " Tra l'altro, lei e Yami emanano una luce molto simile, ma opposta... É vero che sono sorelle e che una è una Cometa e l'altra la Signora delle Tenebre, ma è come se ci fosse qualcos'altro, qualcosa che Hoshimi non ci ha detto, magari non lo sa neanche lei." Io ero perplesso: "Mi sembra strano..."
"Oh, non ho finito: non è una cosa strana che sia apparsa nel nulla, così? Quando ho visto te da adulto, nella via delle Stelle, non ho percepito la sua presenza!" "Ma ce l'ha detto anche lei: viaggia molto, quindi è una cosa normale!" Poi dissi: "Aspetta un attimo, tu mi hai incontrato da adulto?"
Lui annuì: "Quando abbiamo perso Amu di vista, ti ho incontrato, avrai avuto circa venticinque anni. È stata una cosa molto carina: eri così felice..."
Sentii una lacrima scorrermi lungo una guancia: era vero. Gli Shugo Chara spariscono appena si diventa adulti, com'era stato per Ikuto...
Kiseki mi riscosse dai miei pensieri: "Insomma, Tadase, questo non è il momento di piangere! Hai tredici anni, mi dovrai sopportare ancora per una saaaaacco di tempo!" Sorrisi.
Un canto melodioso mi risvegliò dalla trance: era la voce dello Spirito delle Stelle!
Ricominciai a muovermi, riprendendo contatto con la realtà. Ancora sdraiato, mi concentrai sulla voce dello Spirito. Diceva: "Un Re deve sapere affrontare le avversità anche in preda alla tristezza!"
Mi alzai, cominciando a camminare. Finalmente, Kiseki si fece sentire con chiarezza: "Tadase, stai attento! È probabile che lo spirito si riferisse ad un combattimento..."
"Non.... proprio....." bisbigliò una vocetta acuta. Mi misi in posizione d'attacco: "Chi è là?" Gridai. Udii una risatina, seguita dalla voce di prima: "Cara Corona, io sono ciò che la gente teme di più. La cosa che la gente odia, che cerca di evitare senza riuscirci. Io sono... la Tristezza. Ma sono anche paura, debolezza, codardia... le persone mi odiano, ma non mi evitano. Non possono..."
Una palla di luce bianca si materializzò davanti a me, prendendo forma umana. La, anzi, lo osservai: si trattava di un bambino di circa nove anni. Aveva corti capelli neri a spazzola, la carnagione lattea e dei segni neri, simili a lacrime, sotto gli occhi. Indossava una camicia blu scuro, un paio di pantaloni larghi neri e un paio di scarpe color carbone. La cosa che mi colpì di più, però, erano gli occhi: rossi come il sangue, striati di nero. Era piuttosto inquietante...
"Ti saluto, Corona! Il mio nome è Kyoufu*" Si inchinò. Io mantenni le distanze. Lui ghignò: "Che c'è? Hai paura? È comprensibile. Del resto, chi non ha paura della paura?"
Cercai di mantenere la calma: "Cosa vuoi da me?" "Semplice: farti affrontare la prova!" Io chiesi: "Cosa devo fare?" "Beh, dato che sei tra gli ultimi, dovrai semplicemente restare impassibile davanti a ciò che è successo agli altri!" Un brivido di terrore percorse il mio corpo. "Percepisco la tua paura. Hai timore di vederli soffrire, o giacere a terra senza vita."
Arrossii: aveva fatto centro. "Ah ah... che persona inutile... Non hai ancora visto niente e già ti preoccupi!"
Io urlai: "Stai zitto! Credo che sia normale avere paura quando un bambino psicopatico ti dice che i tuoi amici hanno fatto una brutta fine!" Iniziavo ad avere le lacrime agli occhi. Lui, sempre con un sorriso inquietante stampato in faccia, mi prese per mano, ghignando: "Dunque, chi è il primo? Ah, sì! Hikaru, L'Uovo di Diamante!" La galleria gialla sparì, lasciando il posto ad un ambiente molto elegante, che riconobbi subito: "L'ufficio di Hikaru alla sede della Easter!"
Kyoufu battè le mani: "Esatto! Povero bimbo, ha usato la boccetta per non sentirsi più solo e cambiare il passato. Bah, che idiota!"
Mi girai. Quello che vidi mi lasciò inorridito: Hikaru era imprigionato in un Uovo di Diamante, svenuto, con L'Uovo di Subarashi in tasca. Restai impietrito: "Quindi, è questo ciò che succede a chi fallisce la prova?" "Sì. Resterà in quell'uovo per sempre." Disse il bambino, impassibile. Strinsi i pugni, cercando di non piangere. Dovevo superare la prova anche per lui.
Kyoufu mi guardò negli occhi e disse: "Mmh, andiamo avanti. Ora è il turno di Yaya, il Coniglietto di Quarzo!"

L'ufficio di Hikaru svanì. Al suo posto comparve un asilo, pieno di giocattoli. Stranamente, non c'erano bambini. Un luccichio rosato attirò la mia attenzione. Avvicinandomi, realizzai con orrore che si trattava di un cristallo di quarzo rosa a forma di coniglietto. Mi feci forza e mi costrinsi a guardarvi dentro. I miei timori si confermarono realtà: Yaya era imprigionata là dentro, con gli occhi chiusi e la pelle del viso arrossata, doveva avere pianto. L'Uovo di Pepe le spuntava dalla tasca dell'uniforme. Iniziai a tremare, cercando di trattenere le lacrime. Mi sentivo come se mi avessero sparato.
Kyoufu esclamò: "Forza! Dobbiamo continuare! Il prossimo è Kairi, la Foglia di Smeraldo!" Gli lanciai un'occhiata implorante: "Ti prego... no!"
Lui sorrise soddisfatto e mi prese di nuovo per mano.

Questa volta, quando la luce si diradò, mi accorsi di essere in una galleria simile alla mia: le pareti erano verde scuro, costellate di diamanti. Questa volta mi ci volle un po' a trovare la pietra, dato che si confondeva con le pareti, ma, quando la trovai, feci molta fatica a trattenere le lacrime: l'intelligente Kairi era lì, con gli occhi chiusi e indosso l'uniforme scolastica, con L'Uovo di Musashi in mano.
Kyoufu mi guardò negli occhi: "Mah, hai gli occhi lucidi, ma non piangi." Sorrise sadico: "Il che vuol dire che possiamo andare avanti! Ora tocca a Nagihiko, la Palla di Iolite!"
Il mio cuore saltò un battito. Non avrei resistito a lungo...

Il diabolico ragazzino mi condusse in un teatro. Notai subito che la Gemma che doveva racchiudere il povero Fujisaki non c'era.
Kyoufu si battè una mano sulla fronte: "Ah, già! Dopo aver fallito la Prova, la Palla ha affrontato Yami nella Caverna!" "Co-cosa?" Chiesi io. "Ha. Affrontato. Yami. Nella. Caverna. Sei. Sordo?" Scandì lui, dandomi sui nervi. Strinsi i denti, cercando di resistere alla tentazione di prenderlo a pugni. Kiseki mi rimproverò: "Forza, Tadase! Un Re deve sapere affrontare le avversità con coraggio!" "Kiseki. Taci. Per favore." Gli intimai. Per tutta risposta, lui fece l'offeso. "Yawn... avrete finito?" Sbadigliò Kyoufu.
Di nuovo cercando di non prenderlo a pugni, mi feci prendere la mano. Il bimbo mi portò, attraverso un lampo di luce blu elettrico, nella galleria indaco, dove evidentemente doveva trovarsi Nagihiko. Kyoufu rise: "Ammettiamolo. I due gemelli sono quelli che hanno resistito di più! Povero sciocco! Si è fatto incantare da Yami e ha perso le forze. Patetico." Indicò un'enorme Gemma indaco perfettamente rotonda, con delle incisioni bianche che la facevano sembrare una palla da pallacanestro. Vi guardai dentro. Anche se feci fatica a scorgerlo, si vedeva che dentro c'era una persona.
Strofinando un fazzoletto azzurro sulla Gemma, Kyoufu la fece diventare trasparente. A quel punto, vidi con chiarezza il mio amico dai lunghi capelli viola:
I capelli gli coprivano la maggior parte del viso, lasciando comunque intravedere un' espressione provata: doveva aver combattuto con valore. La divisa da Beat Jumper era sparita, lasciando posto all''uniforme, piuttosto sgualcita. L'uovo di Ritmo era, chiuso, a poca distanza da lui.
Non ce la feci. Sperando che il ragazzino non mi vedesse, mi girai e mi abbandonai a un pianto disperato, anche se silenzioso. Vedere anche Nagihiko ridotto così mi stava devastando. Le lacrime mi rigavano il viso, cadendo a terra e bagnando il pavimento freddo della galleria indaco.

"AH, AH! TI HO BECCATO, CORONA! PIANGI!" Urlò il malefico bambino a squarciagola. Il ammisi: "Ebbene sì." "Bah, dato che mi stai simpatico voglio darti una possibilità." "Cioè?" Lui indicò la boccetta gialla che mi fluttuava vicino alla testa. "Dovresti desiderare di non aver pianto. In questo modo, io lo dimenticherei, ma tu non avresti una seconda possibilità. Accetti o non accetti?" Decisi di riflettere un attimo con Kiseki. Il mio Shugo Chara mi spronò: "Coraggio, non abbiamo niente da perdere, tra l'altro, anche se questa prova è molto difficile, puoi ancora superarla!"
Afferrai la bottiglietta a forma di Corona. Velocemente, svitai il tappo d'oro che ne ostruiva l'imboccatura e bevi l'acqua magica, dicendo: "Desidero non aver pianto." Incredibilmente, percepii che il nastro del tempo si riavvolgeva, dandomi un forte capogiro. Rividi il me stesso di due minuti prima trattenere le lacrime e, non so come, piombai nel suo, o meglio nel mio, corpo, tastandomi le braccia e le gambe per capire se fosse andato tutto bene.
Kyoufu mi guardò negli occhi ed esclamò, con un ghigno dipinto in volto: "Bravo! Ancora non piangi! Andiamo avanti! Il prossimo è Kukai, la Stella di Topazio!"
Preparandomi al peggio, chiusi gli occhi. Quando li riaprii, notai che mi trovavo in uno Studio di registrazione. Ero stupito: cosa avrà affrontato Kukai?
Leggendomi nel pensiero, il bimbo borbottò: "Bah, povero stupido. Avevo Aveva la prova più facile: doveva evitare di farsi ingannare dal miraggio di un'Utau sofferente. Che idiota!"
In effetti, notai una sorta di manichino di Utau, come se il suo corpo fosse stato trasformato in cera e poi congelato. Aveva delle cuffie sulle orecchie e indossava una maglietta leggera di seta viola e un paio di pantaloni bianchi.
Poco lontano da lei, c'era un'enorme Stella arancio, e dentro c'era Kukai.
Cercando di non piangere, vedendo il mio migliore amico svenuto, con Daichi oramai ridotto a uovo accanto, entrambi imprigionati in una Gemma, chiesi a Kyoufu: "Chi c'è adesso?"
"Mi meraviglio di te, Corona, hai resistito finora!" Poi continuò "Comunque, la prossima è Nadeshiko, il nostro bel fiore Viola!"

Grazie al cielo, lo studio con la stella di Topazio arancione sparì in un bagliore latteo. Al suo posto, cominciò a formarsi una parete Lilla, probabilmente quella della galleria di ametista. Sempre tenendomi una mano, Kyoufu disse: "Corona, siamo arrivati." La galleria Lilla, punteggiata di cristallo rosa, prese completamente forma. Sapendo di non avere una seconda possibilità, mormorai: "Dov'è lei?"
Lui sorrise inquietantemente: "Oh, non possiamo dire che la Bella fanciulla inesistente non si sia difesa, sì sì! Ha combattuto con valore! Ma Yami è stata più forte!" Ridacchiando, mi portò vicino al fiore di Ciliegio, che emanava ancora una debole luce risata. Mordendomi le labbra, osservai la mia povera amica: appariva stremata, con i capelli sciolti, il che la rendeva del tutto identica a Nagihiko, se non fosse che i lineamenti di Nade erano più dolci. Temari era tornata nel suo uovo a fiori, mentre Nadeshiko indossava la solita uniforme rossa con il mantello regale, slacciato. Sentii le lacrime pungermi gli occhi, ma cercai di non farle uscire, anche se faticai molto. Il malefico bambino mi guardò ed esclamò: "Ma tu guarda! Siamo quasi alla fine e non hai ancora pianto! Che Corona insensibile!"
"Stai. Zitto." Lo fulminai con lo sguardo. Lui sorrise malignamente: "Ehi ehi... ci stiamo leggermente alterando, eh?" Poi si riscosse: "La prossima è la piccola Rima, la Goccia di Rubino!"
Non credevo che sarei riuscito a resistere vedendo la dolce Rima imprigionata in una Pietra.
Quando la solita luce di passaggio si spense, realizzai di non trovarmi in una galleria stavolta: ero in un posto molto somigliante a un parco, un'immensa distesa d'erba morbida, con qua e là alberi di ciliegio in fiore. Nonostante fosse un paesaggio rilassante, c'era una cosa che lo rendeva agghiacciante: due manichini incerati, simili a quelli di Utau che avevo visto prima, raffiguranti un uomo sulla cinquantina e è una donna con i capelli castani. Mi venne un colpo e chiesi: "Rima ha desiderato che i suoi genitori facessero la pace, vero?" Kyoufu applaudì: "Bravo, bravissimo! Quella sciocca ragazzina... Il suo desiderio di felicità l'ha portata alla tristezza di aver fallito una prova relativamente semplice! Ma tu guarda i casi della vita!" Io mi avvicinai, notando il solito, orribile spettacolo:
Un enorme rubino a forma di goccia racchiudeva una figuretta esile dai lunghissimi capelli biondi, che le coprivano buona parte del corpo: stranamente, Rima non indossava l'uniforme scolastica, ma un vestitino azzurro con perle scure sul corpetto. Kusukusu, chiusa nel suo uovo, non si muoveva più.
A differenza degli altri, oramai completamente imprigionati, Rima respirava ancora.
Leggendomi nel pensiero un'altra volta, il ragazzino commentò: "Dev'essere perchè il rubino non si è ancora chiuso. Bah, perchè ci mette tanto?"
A quelle parole, mi fiondai sulla pietra, riempiendola di pugni. "Mashiro! Mi senti! Apri gli occhi! Rima!" Gli occhi color caramello della ragazza si aprirono debolmente: "Tadase... Ho fallito... chiedi scusa anche agli altri..."
La camera d'aria all'interno della pietra si chiuse completamente. La scena mi raggelò il sangue:
La Queen's Chair chiuse gli occhi e assunse un'espressione stremata, come se già solo il parlare con me l'avesse indebolita. Il rubino si chiuse, avvolgendola completamente come un blocco di ghiaccio.
Non mi trattenni. Grosse lacrime affiorarono, spingendo per uscire. Ormai non ce la facevo più. Vedere i miei amici dentro fredde pietre, come senza vita, mi aveva letteralmente devastato.
Le lacrime continuavano a scorrere sulle mie guance, mentre Kyoufu rideva: "Lo sapevo... sei un debole! Tra l'altro, hai anche fallito la prova... che stupido."
Il parco dei fiori di ciliegio si dissolse, mentre la galleria gialla dov'ero entrato ormai sette ore prima riprendeva forma.
Non ce la facevo più. Quando Kyoufu riapparve, disse: "Bene, Corona, il tuo viaggio termina qui. Addio."
Con un ultimo slancio, urlai: "È così divertente far soffrire le persone così? Capisco che sei un custode, ma potresti mostrare un minimo di sentimenti!"
Il bambino si rabbuiò, dicendo in tono neutro: "Il mio compito è sottoporti alla prova, ma ora hai fallito. Sayounara."
Kyoufu sparì.
Io mi gettai a terra, distrutto, con ancora le lacrime agli occhi. Le piccole gocce salate, a contatto con il pavimento freddo, si cristallizzarono, formando microscopici cristalli gialli a forma di Corona.
Quando smisi di piangere, mi accorsi che uno dei cristalli, quello che era caduto vicino alla mia testa, si ingrandiva. Ben presto, realizzai che stavo per fare la stessa fine degli altri, sarei rimasto imprigionato come un fossile nell' Ambra, un'Ambra a forma di Corona.
Sentii sotto le dita L'Uovo di Kiseki e percepii che il vestito da principe si ritrasformava nella mia uniforme scolastica.
Guardando la Corona chiudersi, potevo solo riporre le mie speranze in Amu, Utau, Ikuto e Hoshimi.
Poco prima di svenire, sentii una voce potente esplodermi nelle orecchie: "Addio, Corona Gialla, ne restano Quattro."


Angolo dell'autrice: Buongiorno! Si So che probabilmente vorrete farmi a fettine per averci messo tanto, ma tra i compiti e tutto non avevo mai tempo di aggiornare! Spero che questo nuovo cappy vi piaccia...
Baci Amu Chan ♡


*"paura" in giapponese
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: Amu chan