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Autore: milla4    04/10/2016    0 recensioni
Dal testo: "Lo seguiva passo dopo passo da lontano, spesso doveva allontanarsi per non mettere in allarme i compagni di quello ma Jane ritornava sempre per vedere quel sorriso che spesso vedeva sul volto di Seth Clearwater, il sorriso di chi sa di stare dalla parte del giusto: ogni volta che lo vedeva qualcosa in lei cambiava, quella nube di vendetta, di odio si alleggeriva facendola sentire libera per qualche istante."
Seth/Jane (Spiler Eclipse, Breaking Down)
(Storia partecipante al contest "Oggi faccio lo scambista" di Ray Wings")
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Leah Clearweater, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse, Breaking Dawn
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…Leah…  
  Il ragazzo arricciò il naso con impazienza, scrutando attorno a sé-
 
…Sei sicuro?...
La voce in risposta sembrava dubbiosa piuttosto che allarmata.
 
Sì, lo era, c’era un vampiro da quelle parti, ne sentiva il fetore da giorni, l’aria ne era appestata; quella parte del bosco  era sotto la sua sorveglianza, una grande responsabilità per un novellino come lui e non voleva deludere il suo alfa, per questo stava chiedendo aiuto a sua sorella, anche se avrebbe preferito morire pur di non farlo: non sopportava la saccenteria di Leah, specie se mista al dolore perpetuo che provava.          Ma per avrebbe lo sopportato senza fiatare.
 
Certo che sì!
Seth era stano di essere trattato da cucciolo del branco, di cui non ci si poteva fidare. Eppure aveva dimostrato, durante lo scontro con i Neonati, che ne era un membro effettivo .
 
 
….Sto arrivando
 
 
Aveva tentato di scoprire da solo  da dove provenisse, ma anche se aveva già combattuto e rischiato la pelle, era ancora inesperto nella caccia e poi… poi non riusciva a ricordarsi dove l’avesse già sentito, in un momento passato  e come mai sentisse quell’odore sempre accanto a lui, e non solo quando era davanti casa dei Cullen, come se stesse seguendo lui e non la strana famiglia.
 
Un rumore, alzò la testa. Ti vedo.
 
 
 
 
 
Velocemente saltò sulla punta di un albero alla sua destra, le mani sprofondarono nella corteccia come fosse burro, le gambe accerchiavano il tronco sottile: quel bosco  era adatto per nascondersi, ma anche per monitorare.
 
Lo aveva salvato senza neanche che se fosse accorto, non per un sentimento di compassione …  quella parte di sé era morta da molto tempo prima che i Neonati di Victoria fossero arruolati per quel massacro.
Victoria…  si era fatta corrompere da una relazione ed ora stava per morire per mano di un semplice Edward Cullen, un’aberrazione della sua specie, un “vegetariano”.
No,  lei era lì per osservare ed in caso intervenire: Aro le aveva dato il potere di decidere quale fosse l’opzione più sensata e logica in quella situazione.
Lei aveva deciso che quel giovane lupo, quello che era spuntato all’improvviso in aiuto dei due disperati amanti, mostrando un notevole coraggio, le sarebbe servito per  la sua futura probabile missione così, scesa in campo velocemente, colpì Riley mentre tutta la sua attenzione era impegnato verso il Figlio della Luna. Non  poteva non averla vista, ma il lupo lo attaccava da più fronti, non poteva occuparsi anche di un nuovo nemico.
Lo attaccò al fianco destro,   mentre l’altro si occupava del sinistro, senza accorgersi minimante di chi o  cosa lo stesse aiutando a far fuori il Neonato: era ancora un cucciolo inesperto di battaglie, non aveva dato ascolto al suo fiuto quando l’ aveva sentita arrivare. Se n’era andata subito dopo quel veloce attacco, il resto lo avrebbe lasciato fare a Cullen, non poteva esporsi troppo.
Dopo aver  chiuso la faccenda eliminando quel Neonato rimasto in vita,  decise che sarebbe rimasta negli Stati Uniti per tenere d’occhio lo strano clan da più vicino; Alec sarebbe tornato dagli Anziani per riferire della presenza dei licantropi.  Marcus non ne sarebbe stato affatto contento, credeva di averli sterminati tutti;  non ci volle molto prima che un messaggero mandato direttamente  da Aro le facesse giungere notizie delle accuse di quella patetica di Irina,  e quindi lei dovesse entrare in azione.
Il giovane Figlio della Luna sarebbe stata la sua vittima.
 
Era pronta per andare a riferire tutto agli Anziani, di quella strana creatura ibrida, quando delle strane manovre catturarono la sua attenzione: uno dei mutaforma si era staccato dal suo branco, seguito da una donna e un ragazzo.
Decise di rimanere ancora un po’, seguendo le mosse di quello strano terzetto, Alec  sarebbe andato avanti.
Lo sapeva, ne era cosciente, era un compito molto pericoloso, il suo odore era impossibile da camuffare;  il suo potere, anche se uno dei più aggressivi, non avrebbe potuto salvarla…  ma non le interessava: mille e più anni avevano cancellato la paura della morte come la maggior parte delle sensazioni provate prima della trasformazione.
 
Aveva appena dodici anni quando l’avevano condannata a morte, stava appena scoprendo ciò che significasse vivere, era un fiore non ancora sbocciato… la trasformazione aveva bloccato la sua crescita esteriore ed interiore.
La curiosità verso l’altro sesso era stata sostituita dalla volontà di vendicarsi, dalla ferocia, dall’odio.
 
La decisione era presa, avrebbe seguito esclusivamente il più giovane del nuovo branco, ancora troppo inesperto e debole per essere una minaccia. O almeno così credeva, doveva comunque stare sempre allerta, il suo alfa, Jacob aveva capito si chiamasse, si era accorto di qualcosa, ma lei aveva dalla sua sin troppa  esperienza , l’incognita era il nutrito gruppo di vampiri che si stavano radunando a casa dei Vegetariani.
Sapeva che l’avevano sentita e che Alice avrebbe sicuramente visto qualcosa che la riguardasse nel  suo futuro ma doveva rischiare, anche se era una delle pedine preferite di Aro un suo fallimento era uguale a quello d tutti gli altri. Aveva la certezza che avere i Volturi contro era cento volte peggio di una possibile lotta con i Vegetariani loro amici.
 
 
Lo osservava ormai da mesi, i suoi ritmi vitali ormai si erano adattati a quello di lui, si allontanava solo per nutrirsi, in una città non molto distante aveva trovato un’ottima fonte di cibo, un ricovero per senzatetto, uomini e donne di cui nessuno si sarebbe interessato se scomparsi; il ragazzo viveva in una cuccia insieme agli cani del suo branco, era una casa piccola non molto grande e completamente immersa nl verde del foresta, vi si recava alternandosi con sua sorella. Lo osservava e se da principio non aveva visto nulla di diverso dagli altri lupi dal fetido odore, pian piano aveva visto in lui delle diversità.
Era giovane, un adolescente inesperto e ancora non nel pieno della sua maturità della trasformazione, avrebbe dovuto sbagliare,  essere indisciplinato, sprecare attimi di vita senza ritegno eppure in lui aveva trovato  solo un senso di giustizia così cristallino che quasi accecava, fiducia… tutto ciò che, odiava ammetterlo, aveva ricercato in tutti quegli anni di vita.
Lui stava salvando quell’odiosa di Bella Swan e il mostro non perché imposto dal suo alfa, non per soddisfazione personale, non per vendetta, non per paura di ritorsioni. No.                                                             Per lui Bella doveva essere salvata perché lo meritava; il suo senso di giustizia era così sicuro, tangibile… si fidava di Jacob, del suo giudizio.
Le veniva quasi da sorridere, in fondo era un vero lupo, una volta conquistata la sua fiducia sarebbe stato leale per sempre.                                                                                                                                                                Lo osservava e provava  un disgusto nel profondo del suo io per quella marionetta pelosa: sarebbe morto per cosa? 
Per la donna che il suo alfa amava, per un ibrido, per il nulla?
 
Erano passati dei mesi duranti i quali quello che era solo un compito era diventato qualcosa di più, qualcosa di pericolosamente simile ad un’ossessione per ciò che quel ragazzo possedeva e che a lei mancava da sempre, forse anche da prima che diventasse una vampira.
Lo seguiva passo dopo passo da lontano, spesso doveva allontanarsi per non mettere in allarme i compagni di quello ma Jane ritornava sempre per vedere quel sorriso che spesso vedeva sul volto di Seth Clearwater, il sorriso di chi sa di stare dalla parte del giusto: ogni volta che lo vedeva qualcosa in lei cambiava, quella nube di vendetta, di odio si alleggeriva facendola sentire libera per qualche istante.
Jane non capiva cosa fosse, era stata trasformata a soli dodici anni e l’unico sentimento che conosceva era la vendetta, rispecchiato poi anche dal suo potere nato dalla cattiverai ricevuta dagli abitanti del suo villaggio, e nella sua nuova vita da Fredda era stata trattata come macchina d guerra sanguinaria e brutale senza spazio per altro ché le missioni per i Volturi.
L’unica cosa d cui era certa era che Aro lo avrebbe distrutto insieme ai Cullen e ai due branchi e sentiva d non poterlo permettere, avrebbe fatto qualcosa.
Si fece vedere.
 
 
 
 
 
Avanzava verso di lui con passo spedito, non sapeva chi fosse ma sapeva cosa fosse, era la lurida sanguisuga che lo seguiva da tempo, quell’odore lo aveva intorno, lo sentiva dalla mattina in cui si svegliava alla sera quando si addormentava, era ovunque.
Seth si mise in posizione per trasformarsi e intanto mandò una richiesta d’aiuto al suo piccolo branco.
-Aspetta- la vampira si tolse il cappuccio rivelando una sguardo fiero e sicuro, un volto fossilizzato nel tempo  cui lineamenti aggraziati stonavo con la glacialità negli occhi; splendeva sotto il sole del mattino.
-Non ti trasformare… ti volevo solo avvertire che loro lo sanno e stanno arrivando-
-Loro chi?- rispose sorpreso, ma sempre allarmato, il giovane lupo.
-I Volturi… loro vi uccideranno- occhi negli occhi ognuno cercava  una fiducia nell’altro che non poteva dargli.
-Perché… perché me lo stai dicendo?- aveva paura di quella risposta, non avrebbe mai creduto che potesse accadergli quello.
-Non voglio che tu muoia per una causa persa.- poche e semplici parole pronunciate senza espressione esteriore, ma che in realtà avevano lasciato un segno dentro di lei molto visibile.
 
Il giovane lupo contrasse la mascella e stringeva i pugni per lo sforzo di impedire la sua trasformazione, l’odore della succhia sangue lo stordiva portandolo verso la sua forma   più combattiva.
-Se stai parlando di Bella e de suo bambino, non è una causa persa! Loro meritano di vivere e meritano di essere difesi…- respirava ed in espirava con sempre più intensità.
Jane lo guardò per la prima volta negli occhi, fino a quel momento aveva tenuto la testa bassa,  e storse la bocca in un ghigno –Perché? –
-Perché è giusto così- sputò Seth prima che si trasformasse definitivamente. La vampira scomparve dalla sua vista all’istante.

Seth… vieni immediatamente a casa dei Cullen, dobbiamo parlare

I Volturi

Già. Lo sai,  che dobbiamo parlare di Lei, vero?...

Lo so


*
 
La riserva di la Push condivideva insieme alla città di Forks un alto tasso di umidità sotto forma di frequenti e fitte piogge, alle quali gli abitanti di entrambi si erano abituati pur di sopravvivere;  quel giorno, protetti dalla tettoia della casa di Emily, entrambi i branchi della riserva si riunirono per discutere delle novità di quei giorni, tra le quali grande protagonista era la strana visita delle Vampira dei Volturi.
Leah era leggermente davanti al suo fratellino, come per proteggerlo mentre Jacob, il loro Alpha era posizionato di fronte a Sam, si guardavano negli occhi ma in loro non vi era odio, sono una distanza d’opinione troppo grande per essere sensata dal tempo.
Il ragazzo del branco Black, il più giovane di tutti e due branchi, era lui al centro de dibattiti, lui aveva avuto contatti con il nemico comune.
 
Il chiacchiericcio aumentava sempre più impastando e mischiando l conversazioni in modo continuo fino  auna un semplice gesto di Sam li fece azzittire.
Lo fissavano, aspettando una sa confessione, una sua spiegazione; Seth prese aria nei polmoni:
- So che può sembrarvi strano, ma io ne so quanto voi. La giovane vampira, che Jacob mi ha detto essere una delle guardie più importanti dei Volturi, Jane, mi ha tenuto d’occhio pe mesi. In realtà ho capito chi fosse solo dopo che ha cercato un contatto e lì ho associato il suo odore ad un volto, tutto è diventato chiaro. Mi ha detto solo detto che dovremmo ritirarci visto che siamo in quattro contro mille e che saremo morti prima di dire a-  il tono era squillante, la voce frettolosa, mostrava di essere sulla difensiva quando in realtà stava solo mentendo, senza sapere il perché.
Quello strano avvertimento, quel lato meno succhiasangue voleva rimassero solo suoi… e di Alice e di Jacob.
Non poteva nascondergli nulla, ma aveva chiesto loro di non riferirlo agli altri: essere uscito dal branco ufficiale della riserva era già stato motivo di pettegolezzi e sfiducia, sapere che aveva fraternizzato con il nemico lo avrebbero reso un reietto.
-Tutto qui? – Paul lo guadava con aria diffidente, di sfida.
-Sì, tutto qui- Seth sostenne lo sguardo, oramai non era più ‘ultima ruota de carro, non avrebbe abbassato lo sguardo.
-Cosa dovremmo fare, Jacob?... potrebbero essere già qui- Sam si rivolse all’altro capo;--No non creo, non sento la loro puzza e portare tutta la truppa richiede tempo.
I Cullen sono stati avvertiti comunque della stana… interazione.-
Jacob si volse contro il membro più giovane del suo gruppo- Seth ha imparato molte cose dallo strano incontro- Sam piantò i suoi occhi ne suo involontario rivale, doveva essere sicuro di ptersi fidare ora che non poteva più leggergli in testa.
-Resta solo da aspettare-
-Sì-
 
 

***

Eccoli lì, la foresta di Forks, dopo un viaggio durato settimane, le forze dei Volturi erano stare riunite in tutta fretta da ogni parte del globo, Jane avrebbe incontrato a metà strada per informarli di eventuali sviluppi  della situazione.
Alec la raggiunse inviata da Aro come sostegno.
-Falla finita-
-Che vuoi?- Jane si scostò agilmente dal fratello chele aveva perso con forza un braccio.
-Non so cosa ti sia successo lì, ma smettila. Ti uccideranno se non avranno più fiducia in te, lo sai.-
-Lasciami in pace, no è successo nulla- la sua voce era glaciale, senza espressione come al solito ma Alec aveva percepito una sfumatura nuova, che nessuno avrebbe potuto carpire, nemmeno Aro.
Ma lui sì, il suo gemello la sua controparte maschile, l’altra parte si sé.
Erano stati creati insieme, entrambi nati nel dolore, nell’odio; mai segreti fra loro.
L’aveva vista cambiata, sfuggente, vedeva la sua mente sempre in movimento, i suoi occhi mai fissi nei suoi… era come se stesse cercando qualcosa, senza sapere cosa.
-No, non è vero. Quei cagnacci ti hanno fatto qualcosa-
 
Cagnaccio… Seth.
Quel nome, erano settimane che le rimbombava in testa ogni giorno, ogni istante, voleva riuscire a comprender ciò che lo rendeva tanto sicuro di sé, così felice del suo lavoro, così certo dia stare dalla parte giusta perché in quel lasso di tempo in cui aveva potuto  osservare la vita di un essere tanto diverso da lei si era accorta che lei non si era mai sentita così libera: l’odio non le permetteva di far altro che far del male, reiterando uno schema che andava avanti da secoli.
-Alec… per cosa combattiamo?- non si girò per osservare la reazione della persona del cui giudizio aveva in fondo più paura .
-Che?- la voce era stupefatta, -Aah. Lascia perdere- Jane fece per allontanarsi quando il moro la fermò.
-Per nulla… per il potere… per divertimento… per i Volturi, scegli tu la motivazione che più ti serve per farti passare questo stato d’ansia che, francamente ormai mi ha stancato.- il ragazzo sbuffò contrariato.
-Soddisfatta?-
Jane si girò di scatto e ne osservo lei iridi sanguigne: no, non lo era affatto.
 
-Credo che sceglierò per il potere, ha n minimo di senso.-
 
 
 
 
 
Due schieramenti opposti di animi e sentimenti, due ideologie opposte, uno combatteva per la vita, l’altro per la morte.
 
La strana ragazza dai capelli d’argento era dalla parte sbagliata del campo,  in caso che lo scontro si facesse, e da come stavano andando le trattative era quasi sicuro che accadesse, l’avrebbe dovuta uccidere ed era l’ultima cosa che avrebbe voluto are.
 
Sentiva nella sua testa gli altri membri del suo branco ripetergli che era giusto così, che era una dei Volturi, che volevano far del male a Bella e alla piccola Nessie, ma lui sapeva che non era tuto bianco o nero, lei voleva cambiare, lo sentiva.
 
Era un lupo, il suo istinto non poteva fallire. Poi, tutto successe molto in fretta, Aro comandò alla giovane di attaccare Bella e lei lo fece, o almeno così aveva dato a vedere.
Occhi negli occhi, una guardo rubato, rivolto alla sola persona che lo avrebbe capito, proprio lui; lo avrebbe fatto, avrebbe disobbedito ne era certo, in quei pochi attimi aveva visto la stessa ragazza  di qualche mese prima.  In realtà  anche un altro aveva notato quel fugace , sguardo, qualcuno che  non riusciva più a comprendere cosa il suo doppio pensasse, qualcuno che dopo quel gesto l’aveva  cancellata da quello che gli rimaneva del suo cuore.
 
 
 
 
Strinse gli occhi, era così che funzionava il suo potere, Aro era soddisfatto della sua pupilla, non poteva aver compreso che quello che stava facendo Jane era un vero atto di ribellione da tutto ciò che più assomigliava a una famiglia, da hi l’aveva protetta, nutrita, venerata poi tutto divenne concitato. Era come un gioco a scacchi su larga scala, nessuno attaccava se non da lontano, ognuno a suo modo era letale, un attacco corrispondeva a una difesa dalla parte dei Cullen, lo scudo di Bella era un grande ostacolo per potere come i suoi: bene, poteva far finta che non funzionassero anche se non li stava veramente usando.
Tutto si placò quando Alice Cullen avanzò in mezzo al campo e Jane decise di scappare, -Un giorno, poi ti verrò a cercare. Hai sbagliato parte, sorella mia- Alec l’aveva avvisata, ora toccava  a lei scappare per salvarsi.
 
 
 

La vide defilarsi verso l’interno del bosco, sgusciando via tra le file dei suoi ex alleati troppo impegnati a capire come comportarsi dopo quella testimonianza che sgretolava le loro adduzioni per la battaglia; non si accorse minimamente di essere seguita.
Seth, cosa fai. Fermo
Sentiva l’ordine imprigionargli la volontà, rallentò per lo sforzo di non soccombere a quell’ordine.
Erano ormai  lontani quando Jane si fermò e aspettò che lui la raggiungesse.
Con fatica egli riprese le sue sembianze umane- Dove…dove hai intenzione di andare?-
-A cercare un luogo dove i Volturi non possano trovarmi, almeno per adesso- la sua voce era priva di emozione, di ritmo.
-I  Cullen ti aiuteranno, Bella sa qual è la verità,, sa che non hai usato i tuoi poteri…-
Un moto di rabbia le si accese in petto, spingendola a dirigersi istantaneamente verso di Seth –I Cullen proteggono solo se stessi e chi la pensa come loro;  io sarò sempre e sola una sporca traditrice dei Volturi, mi odieranno e proveranno pena, ma non mi aiuteranno mai.-
Non capiva, non riusciva a capire – E allora perché lo hai fatto?-
-Davvero non riesci a capire il perché?- no, non lo avrebbe capito, era ancora un ragazzino mentre lei era una donna nel corpo di una bambina,  aveva tenuto nascosta quella parte di sé anche a se stessa, troppo doloroso pensare cosa si fosse persa
La sua bocca perfetta sorrise amaramente –Pe te- poi lo baciò avvicinandosi così velocemente da impedirgli di capire cosa stesse accadendo,  i rispettivi odori si mischiarono dando un aroma intenso e mai provato.
 
Dolore lancinante alla testa, Jane se n’era andata e con lei l’inizio di qualcosa di troppo puro per poter sopravvivere.







Note: Benvenuti in questa pazza e strana storia nata per un pazzo e bellissmo contest indetto da Ray Wings sul forum di Efp, in cui dovevamo fare... gli scambisti (di storie, ovviamente).  In pratica ognuno di noi doveva inventare di sana pianta uno specchietto molto preciso che poi il caso avrebbe scambiato fra noi poveri partecipanti. Lo specchietto che mi è capitato è stato inventato dalla bravissima e geniale MaryScrivistorie che la Dea Bendata ha voluto fosse su fandom da me conosciuto e amato; purtroppo ho    dovuto modificare alcune informazioni perché non riuscivo ad immetterle in una stpria che, seppur partita con le migliori intenzioni, è uscita fuori strada, quindi ho abbassatto il raiting    e nn ho utlizzato un genere (Dark), perdendo punti a go go   ^.^'

Lo specchietto, era il seguente:

Fandom: Twilight; 
Protagonisti: Seth Clearwater e Jane dei Volturi. 
Coppia: Het, Crack Pairing, Seth/Jane; 
Genere: Dark, Drammatico, Romantico; 
Note/avvertimenti: What if? 
Rating: Arancione
Breve riassunto:
[!Spoiler Eclipse] What if ‒ E se Jane avesse raccolto un briciolo di coraggio e fosse intervenuta durante la battaglia fra neonati e Cullen? E se avesse deciso di proteggere l’umana che tanto s’ostinava a resistere al suo potere? E se Jane dei Volturi si fosse infatuata di un Figlio della Luna? 



 E nulla, i pomodori per favore usateli belli maturi che se no fanno male tirrati in faccia :D


Tutto dai personaggi alla storia non è mio ma di chi detiene il copyright, non ho naturalmente scopo di lucro su questa storia (anhe perché chi la comprerebbe?)
 

 
   
 
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