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Autore: MillyMalfoy    05/10/2016    2 recensioni
Nella Praga di inizio '900 due ragazzi si incontrano, uno scrittore e un pittore, costretti a dividere un appartamento, per poi scoprire che l'arte unisce, ma l'amore completa. Draco/Harry, saranno presenti anche altri personaggi, ma la storia verterà principalmente su Draco e Harry.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Rose, petali di rose che cadono lievi sulle mie guance, il sole che illumina il mio corpo nudo, solleticato dal manto di erba su cui sono sdraiato e un ombra che mi si avvicina, un uomo da lontano che mi guarda e mi sorride e io mi sciolgo come neve al sole e TOC… TOC.

Un sogno, solo un sogno. Draco si sedette sul suo letto, le mani pronte a stropicciarsi gli occhi stanchi, e ancora un rumore alla porta, qualcuno stavo bussando.
"Arrivo" disse cercando di coprirsi il più velocemente possibile, indossando i suoi vestiti, piegati sulla sedia al suo fianco. Il freddo della mattina lo colse all'improvviso e stava per maledire chiunque fosse alla porta per tornare ad accoccolarsi nelle sue calde coperte, quando qualcuno bussò ancora, spingendolo così ad alzarsi definitivamente, abbandonando il caldo delle lenzuola.
"Salve Draco" esordì un sorridente Harry non appena un assonato Draco riuscì finalmente a giungere alla porta e ad aprirla.
Un sogno, solo un sogno, fu il primo pensiero che sfiorò la mente di Draco per poi pensare a quanto fossero ancora più brillanti gli occhi di Harry al mattino, come, per quel sorriso luminoso, valesse davvero la pena di affrontare il freddo della mattina, per poi però dire solamente: "Signor Potter, cosa può essere successo di così importante da venire a svegliarmi alle prime luci dell'alba? Spero davvero che voi abbiate una motivazione convincente, oppure mi vedrò costretto a respingervi sbattendovi la porta in faccia".
Harry rise divertito: "Draco, mio caro, l'alba è avvenuta questa mattina e credo che sarebbe più preciso dire che l'una, sia l'inizio del pomeriggio, quindi vi porgo le mie scuse per avervi svegliato, non era affatto mia intenzione disturbarvi, ma certamente mai avrei potuto immaginare che a quest'ora del giorno voi foste ancora fra le confortevoli braccia di Morfeo. Inoltre credo di avere una motivazione più che valida per trovarmi qui davanti alla vostra porta, ma preferirei poterne parlarne in privato", un confuso Draco si scostò dalla porta facendo segno ad Harry di entrare.
"Benvenuto signor Potter nella mia umile dimora, vi chiedo scusa per i miei bruschi modi, ma non pensavo proprio che oggi avrei avuto compagnia", concluse Draco chiudendo la porta dietro di se.
Una grande finestra illuminava un unica stanza, un tavolo con quattro sedie ne riempiva il centro, mentre nel lato più a ovest vi era una stufa, due porte invece si affacciavano sul lato sud.
"So che il mio appartamento non è dei più eleganti o grandi o spaziosi Signor Potter, ma è tutto quello che riesco a permettermi, anzi più di quello che posso permettermi oramai" disse Draco sorprendendosi della sua sincerità, ma vedere Potter scrutare così il suo appartamento lo aveva sorpreso e al contempo imbarazzato.
Era tutto così confuso nella sua mente, il bisogno di raggiungere Harry e afferrargli la mano e chiedergli scusa e raccontargli tutto di se.
"Mi sembra perfetto, invece, voi non sapete che fatica sia trovare in questa città un appartamento con una finestra maestosa come la vostra, signor Malfoy"
"Draco" lo interruppe il ragazzo dai biondi capelli.
"Come?" ribatté Harry, "Chiamatemi Draco, credo che dovremmo abbandonare le formalità, visto che da ora in avanti condivideremo uno spazio stretto come quello di questo appartamento" rispose Draco, le gote leggermente tinte di rosa e la mente che immaginava lunghe chiacchierate al chiaro di luna e l'incessante rumore del pennello su di una tela mentre le sue dita lavoravano inarrestabili su di un romanzo degno di questo epiteto.
Harry lo fissò stupito per qualche attimo prima di esibirsi in un sorriso.
"Grazie mille, amico mio" e lanciò in avanti la sua mano in un chiaro segno di amicizia, che  Draco subito afferrò sussurrando: "prego".
"Quando posso trasferirmi?" chiese timido Harry.
"Ho solo una stanza , potremmo condividerla se non è troppo disturbo per voi" disse Draco dirigendosi verso una delle porte.
la porta ed entrati nella stanza li accolse un ampia stanza, con un solo angolo occupato da un letto disfatto e una sedia su cui erano appoggiati alcuni vestiti.
La stanza aveva una sola finestra nome molto più grande, lasciando così la stanza in una penombra invitante. 
"Nessun problema, Draco," disse Harry sorridendo, per poi proseguire: "Questa stanza è grande abbastanza per entrambi".
Aperta
"Potremmo mettere un letto qui" suggerì Draco indicando la parete opposta a quella dove appoggiava il suo letto.
"Magari potremmo anche costruirci un piccolo armadio dove potremmo mettere i nostri vestiti" aggiunse Harry che non aveva ancora smesso di sorridere.
"Sì sarebbe una bellissima idea. Voi sapete come fare?" chiese entusiasta Draco
"Sì mi piace tantissimo costruire, usare le mie mani per qualcosa di utile, potremmo farlo insieme, potrei insegnarvi" argomentò Harry.
"Mi piacerebbe moltissimo, mia madre e mio padre non mi hanno mai permesso di fare nulla che fosse manuale, quando sono giunto qui non ero nemmeno in grado di cucinare o di rammendarmi le camicie, sto imparando ogni cosa, e ne sono molto felice. Mi sento finalmente libero" si confidò Draco, stupendosi ancora una volta di come con Harry fosse in grado di raccontarsi e confidarsi senza inibizioni, come si lasciasse andare a confessioni che non aveva intenzione di fare, c'era qualcosa in quel ragazzo che lo attraeva come mai prima gli era successo, due occhi così verdi, di un verde uguale solo agli smeraldi, quelle labbra che in più di un occasione si era chiesto quale sapore avessero.
Sapeva di aver commesso uno sbaglio ad accettare di condividere la casa con Harry. Era consapevole che questa attrazione era pericolosa, sbagliata e immorale.
Era un ancora un bambino quando realizzò che i suoi sguardi preferivano indugiare sui ragazzi che sulle ragazze. Blaise era l'unico a saperlo, l'unico ad averlo accettato, sua madre e suo padre erano tutta un altra storia.
Non aveva mai indugiato nelle sue fantasie, non aveva mai baciato nessun ragazzo o uomo, non che non lo avesse sognato. Aveva una volta provato a baciare la sua amica di infanzia, Pansy, avendo così la conferma inequivocabile di essere un disgustoso deviato, anche se i suoi sentimenti erano così naturali e semplici. Ma questa era la sua educazione, reprimere i suoi impulsi, la sia natura, per potersi uniformare a tutti gli altri gentiluomini della sua epoca, per sposarsi e procreare gli eredi degni del suo cognome, per vivere infelice e triste una vita di bugie.
Era riuscito per un intera vita a reprimere i suoi desideri, poteva riuscirci ancora, anche se questa volta questa sua attrazione era diversa, più forte, più travolgente, perché non era una sola pulsione fisica per quei due occhi meravigliosi, quel sorriso così dolce e quelle labbra così invitanti, ma c'era qualcosa che lo affascinava in quella personalità così luminosa, in quel ragazzo che aveva viaggiato e vissuto una vita completamente diversa dalla sua, senza menzogne e scorciatoie, ma libero e onesto.
Non poteva però permettersi di continuare a vivere in quell'appartamento da solo, o avrebbe dovuto abbandonare ogni suo sogno e tornare a casa dalla sua famiglia e vivere una vita di infelicità e finzione.
Libero non avrebbe mai potuto agire secondo i sui più nascosti e perversi desideri, ma almeno avrebbe potuto imparare ad accettarsi, o per lo meno provarci, avrebbe sopratutto potuto scrivere e provare per una volta nella sua vita a realizzare qualche suo sogno.
"Possiamo andare a recuperare le vostre cose anche subito Harry, magari possiamo passare da Blaise a vedere se è disposto ad aiutarci" disse Draco.
Harry sorrise ancora più luminosamente se possibile, prima di ringraziare, insieme così i ragazzi  uscirono per andare a recuperare gli oggetti di una vita di Harry e da lì cominciare un nuovo capitolo della loro avventura praghese.
  
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