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Autore: osnapitslou    05/10/2016    0 recensioni
Una scommessa può cambiare radicalmente la vita di due persone e questo Aramia e Calum lo sanno bene. Il loro incontro non è infatti puramente casuale, dietro c'è infatti lo zampino della sorella maggiore del ragazzo che ha proposto alla sua nuova amica un patto secondo il quale la ragazza sarebbe dovuta riuscire in qualche mese a cambiare Calum in maniera radicale. Aramia si trova costretta in un certo senso ad accettare la scommessa in quanto Mali Koa è l'unica amica che ha trovato da quando si è trasferita in Australia. La ragazza non sa però che il contatto con un mondo totalmente diverso dal suo la cambierà profondamente. Aramia riuscirà nella sua ardua impresa?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aramia si trovò davanti alla porta di casa Hood, era in perfetto orario ma qualcosa le impediva di bussare. Era emozionata, presto avrebbe conosciuto il disgraziatamente famoso Calum. Non riusciva proprio a farsi un immagine precisa riguardo al volto del ragazzo. Se lo immaginava simile alla sorella, almeno fisicamente. Eppure non aveva una immagine chiara di lui. Dopo qualche altro secondo di riflessione si decise a bussare alla porta di casa Hood. Si spaventò leggermente quando percepì il rumore della porta aprirsi. Abbassò lo sguardo. "Ei, sei l'amica di Mali?" chiese una voce ad Aramia sconosciuta. La ragazza alzò il capo e davanti a lei vide un ragazzo dalla pelle ambrata, abbastanza alto. Doveva essere Calum. La cosa che la colpì di più del ragazzo furono gli occhi, erano neri come la pece, ma erano luminosi. La ragazza annuì per confermare che lei fosse proprio l'amica di Mali. E poi abbracciò Calum di slancio. Lei faceva così quando conosceva qualcuno. "Piacere io sono Aramia, e tu devi essere Calum, giusto? Mali mi ha parlato molto di te. Posso entrare?" Calum le sorrise e si scostò dalla porta, dando poi ad Aramia le indicazioni per arrivare alla stanza di Mali. Mia entrò nella camera di Mali, non bussò neanche. Voleva immediatamente informare Mali-Koa del suo incontro con Calum. La trovò seduta intenta a tracciare una linea di eye-liner. "Carino tuo fratello." Esclamò Mia, guardandosi attorno. La tipica stanza di una teenager. Mali-Koa sobbalzò andando a creare così un orribile frego sul suo volto. "Aramia Wilkinson non si usa più bussare? Sapevo che certe cose fossero normali anche negli USA" chiese la mora mentre lanciava occhiatacce all'amica, che ormai si era accomodata sul letto. "Non l'ho ritenuto importante. Non sembra così terribile tuo fratello sai? è persino carino. Me lo aspettavo tipo pieno di brufoli, alto un metro e un tappo." Esclamò mia ridacchiando. Mali-Koa mosse la mano in modo teatrale, mentre con l'altra cercava di rimediare allo sbaffo dell'eye-liner. "Vedi che disastro hai combinato?" chiese la mora indicando il suo volto, per poi proseguire "Ti rendi conto che dovrò ricominciare tutto dall'inizio?" Aramia non riusciva a smettere di ridere. Trovava Mali-Koa decisamente buffa quando si alterava. La pelle ambrata delle sue guance diventava rossastra e la sua espressione la rendeva ancora più buffa. "Solo, perchè ti trucchi ora? sono le quattro del pomeriggio!" sospirò Mia continuando a ridere. "Oh non ti avevo informato?" si corrugò la mora per poi proseguire " esco con un ragazzo, tu rimarrai a fare compagnia a Calum, poverino è tutto solo!". La ragazza dai capelli grigi sbiancò, per poi lanciare uno sguardo assassino all'amica. "Dimmi che non sei seria!" sbuffò Mia. "Oh tesoro sono più che seria, ti ricordo che hai due mesi. Devi cominciare il tuo lavoro prima o poi". Mia salutò l'amica dalla finestra della cucina di casa Hood. Non sapeva che fare. Si sentiva decisamente a disagio, si chiese perchè tutte queste cose potessero capitare solo a lei. Sentì lo sportello, di quella che giudicava una credenza, aprirsi e si voltò. Calum stava disperatamente cercando qualcosa che pareva di massima importanza. "Hey!" esclamò Aramia con tono allegro poggiandosi al piano di marmo posto al centro della stanza, se proprio doveva farselo amico doveva pur cominciare da qualche parte. Calum sobbalzò per lo spavento, sbattendo così la testa su una mensola. "Oddio scusa non volevo spavemtarti". Si avvicinò al ragazzo, che teneva una mano poggiata sulla testa, sicuramente nel punto dove aveva sbattuto mentre dalla sua bocca uscivano delle imprecazioni sussurate come se non volesse rendere la ragazza partecipe del suo dolore e della sua rabbia per essere stato un cretino a spaventarsi per così poco. Aramia si insultò mentalmente. Non era stato un buon inizio, ma perlomeno poteva dire di averci provato. Sospirò scusandosi nuovamente con il ragazzo, che le rispose di non preoccuparsi e che infondo era lui ad avere la testa tra le nuvole, poi si voltò per poi aprire lo sportello del congelatore, in cerca probabilmente del ghiaccio. Lo trovò subito e lo poggiò sulla sua testa. Fissava attentamente la ragazza che si ritrovava davanti, come se stesse cercano di studiare ogni suo dettaglio. Era bella, ma non di una bellezza convenzionale, non l'avresti mai notata in una piazza piena di gente perché non cercava di fare colpo e tanto meno cercava di mostrarsi alle persone. La ragazza teneva invece il volto basso passando, mentalmente, in rassegna le domande che avrebbe potuto porre a Calum, ma tutte le sembravano troppo scontate, oppure troppo personali. Scelse una domanda che poteva sembrare banale, ma a lei interessava la risposta che il ragazzo avrebbe potuto darle, in realtà le interessava la risposta che le altre persone avrebbero potuto darle. " A te piace la tua vita? Cioè ti piace essere te? oppure vorresti essere qualcun'altro?" sputò velocemente, così velocemente da rimanere quasi senza fiato. Calum ci pensò su qualche secondo, ma poi trovò la risposta più sincera che avrebbe potuto dare. "Delle volte mi capita di voler essere uno di quei ragazzi popolari che mia sorella si porta a casa, perché loro sono sicuri di loro stessi e si apprezzano e hanno anche tanti amici. Ma poi ci ripenso e capisco che nella loro vita, come nella mia d'altronde, ci sono molti problemi. Quindi si mi piace essere me stesso" HELLO mi farebbe tanto piacere conoscere il vostro parere sulla storia! Magari lasciatemi un commento e fatemi sapere che ne pensate. Al prossimo capitolo.
   
 
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