05/10/2016
5 recensioniPrompt di Elena Fanti – Crateide.
Fandom: Labyrinth,
coppia: het; Jareth/Sarah.
Avvertimenti: libero.
Rating: libero.
Prompt: “mia dolce Sarah, dì solo una e io diventerò reale davanti ai tuoi occhi. Sarò il tuo sogno nella realtà”.
Il Mio Sogno, 417 parole
Non sapeva quando aveva iniziato a sognarlo ogni notte.
Ormai non era più una bambina che andava a parco per rendere reali le sue fantasticherie, era una donna adulta con un lavoro e una casa. Però ogni notte si trovava a danzare tra le braccia di Jareth fino a quando la sveglia non le ricordava che doveva tornare nel mondo reale. Ogni mattina si ritrovava a sperare che fosse già sera per tornare a ballare con Jareth.
Nei suoi sogni tutto era come quel ballo: lei con un ampio vestito dello stesso colore dei raggi di luna piena e Jareth affascinante e conturbante che la stringeva a sé in infiniti giri di valzer. Tutto era splendido e Sarah avrebbe tanto voluto restare lì a danzare ma sapeva che per quanto bello potesse sembrare era solo un sogno.
“Questo non può continuare Jareth.” Gli disse una notte in cui tutto era perfetto: il ballo, la musica, le sua testa appoggiata sulla giacca del Re dei Goblin.
“Perché mia preziosa? Non vuoi più sognarmi?”
“No!” Sarah si scostò da suo cavaliere e in quell’istante la musica tacque. “Ma … voglio una vita reale, voglio che tu sia reale. Questo è solo un sogno, uno splendido sogno, all’infuori del quale tu, noi non esistiamo.”
Jareth prese il volto tra i palmi “Sei tu a volere che sia un sogno.” Disse dolcemente “Di che mi ami come io amo te.” Chiese implorante, bisognoso di quelle parole più di quanto lo fosse lei “Di’ solo quella parola e io sarò reale. Sarò il tuo sogno nella realtà e la tua realtà nel sogno.”
Sarah lo guardò tremante. Sapeva che non poteva vivere quel qualsiasicosafosse con il Re dei Goblin, ma quello che provava era Amore? Non aveva detto quella parola a nessuno. Non aveva avuto molti fidanzati, ma questo era un altro discorso. D’altro canto non poteva negare che quella proposta le faceva sussultare il cuore. “Davvero rinunceresti al tuo regno per me?”
“Tu sei il mio sogno, Sarah.”
“Io non so cosa sia l’amore. So che voglio una vita reale, nel mondo reale, ma se tu non ci fossi non avrebbe senso. Se l’amore è questo allora ti amo con tutto il mio cuore.” dicendo queste parole Sarah fece qualcosa che in tutti quegli anni di sogni non aveva mai osato: si alzò sulle punte dei piedi e baciò lo spietato Re dei Goblin.
In quell’istante il sogno si dissolse e Sarah si svegliò con Jareth ancora addormentato al suo fianco.
Non sapeva quando aveva iniziato a sognarlo ogni notte.
Ormai non era più una bambina che andava a parco per rendere reali le sue fantasticherie, era una donna adulta con un lavoro e una casa. Però ogni notte si trovava a danzare tra le braccia di Jareth fino a quando la sveglia non le ricordava che doveva tornare nel mondo reale. Ogni mattina si ritrovava a sperare che fosse già sera per tornare a ballare con Jareth.
Nei suoi sogni tutto era come quel ballo: lei con un ampio vestito dello stesso colore dei raggi di luna piena e Jareth affascinante e conturbante che la stringeva a sé in infiniti giri di valzer. Tutto era splendido e Sarah avrebbe tanto voluto restare lì a danzare ma sapeva che per quanto bello potesse sembrare era solo un sogno.
“Questo non può continuare Jareth.” Gli disse una notte in cui tutto era perfetto: il ballo, la musica, le sua testa appoggiata sulla giacca del Re dei Goblin.
“Perché mia preziosa? Non vuoi più sognarmi?”
“No!” Sarah si scostò da suo cavaliere e in quell’istante la musica tacque. “Ma … voglio una vita reale, voglio che tu sia reale. Questo è solo un sogno, uno splendido sogno, all’infuori del quale tu, noi non esistiamo.”
Jareth prese il volto tra i palmi “Sei tu a volere che sia un sogno.” Disse dolcemente “Di che mi ami come io amo te.” Chiese implorante, bisognoso di quelle parole più di quanto lo fosse lei “Di’ solo quella parola e io sarò reale. Sarò il tuo sogno nella realtà e la tua realtà nel sogno.”
Sarah lo guardò tremante. Sapeva che non poteva vivere quel qualsiasicosafosse con il Re dei Goblin, ma quello che provava era Amore? Non aveva detto quella parola a nessuno. Non aveva avuto molti fidanzati, ma questo era un altro discorso. D’altro canto non poteva negare che quella proposta le faceva sussultare il cuore. “Davvero rinunceresti al tuo regno per me?”
“Tu sei il mio sogno, Sarah.”
“Io non so cosa sia l’amore. So che voglio una vita reale, nel mondo reale, ma se tu non ci fossi non avrebbe senso. Se l’amore è questo allora ti amo con tutto il mio cuore.” dicendo queste parole Sarah fece qualcosa che in tutti quegli anni di sogni non aveva mai osato: si alzò sulle punte dei piedi e baciò lo spietato Re dei Goblin.
In quell’istante il sogno si dissolse e Sarah si svegliò con Jareth ancora addormentato al suo fianco.