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Autore: CecyGoldflame    06/10/2016    1 recensioni
Oh, Rose. La sua Rose.
Aveva guardato nel Vortice del Tempo, solo per tornare indietro. Nessuno avrebbe dovuto guardare nel Vortice del Tempo, neanche un Signore del Tempo, perchè avrebbe potuto distruggerlo. Ma lei lo avevo fatto. Lo aveva fatto solo per tornare da lui.
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bad Wolf, Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Non l'avrebbe mai più rivista, mai più. Da quando l'aveva incontrata la prima volta e le aveva chiesto di accompagnarlo nei suoi viaggi aveva sempre temuto il giorno in cui avrebbe dovuto lasciarla andare. Perchè era così, e lo sapeva, prima o poi sarebbe successo. E lui non avrebbe potuto fare niente se non guardarla mentre si voltava, sorridendogli debolmento per l'ultima volta prima di chiudersi la porta del tardis alle spalle, trasformandola in una vuota e silenziosa cabina blu. Ma era arrivato troppo presto. Il tempo, che da anni ormai era diventato un suo buon amico, ora gli era scivolato tra le dita e il suo tardis non gli avrebbe potuto restituire il tempo che non era riuscito a trascorrere con Rose Tyler. Si la immaginò stretta tra l'abbraccio di sua madre, felice che fosse tornata a casa sana e salva. Rose avrebbe potuto avere una vita felice e senza rischi, lontana dal pericolo ma lontana da lui. Se ne sarebbe fatto una ragione, se la faceva sempre. Eppure sentiva che con lei era diverso. Non riusciva semplicemente a dimenticarla, ad accantonarla in un angolo della sua mente ed andare avanti, perchè il pensiero di lei lontana lo stava uccidendo. Ed era il dolore più straziante che avesse mai provato. Ma poco sarebbe importato se non sarebbe riuscito a dimenticarla, tanto sarebbe morto. E forse anche la Terra. E Rose con lei. No, non l'avrebbe permesso. Non avrebbe permesso che le facessero del male. Non a lei, non a Rose. Doveva pensare e trovare una situazione, una soluzione che vedesse la Terra salva e incolume. Una voce gli giunse all'orecchio, ma la sentiva distante. Era la voce del capitano Jack che gli chiedeva a che punto era e gli domandava dove fosse finita Rose. A casa, al sicuro, avrebbe voluto rispondere, Dove è giusto che sia. Ma se veramento lo pensava perchè allora faceva così male? Un rumore dolce e familiare riuscì a sovrastare il corso impetuoso dei suoi pensieri. Voltò di scatto la testa. Non era semplicemente un suono dolce e familiare. Era il suono più bello di tutti. Lentamente il tardis comparve davanti a lui, brillando e rilucendo. La porta si aprì, riversando fuori una luce accecante. La sua mente iniziò a lavorare, in cerca di ipotesi e supposizioni, tesi e risposte. Ma tutte le sue domande sparirono, precipitando nel vuoto, quando davanti ai suoi occhi, circondata dalla luce, comparve una figura. Senza preavviso la sua mente si fissò su quella figura, smettendo di pensare e domandarsi, smettendo di cercare e rispondersi. Semplicemente, per degli attimi che sembrarono anni, l'unica cosa che sentì rimbombare nella sua mente fu un nome. Il suo nome. Rose, Rose, Rose. Poi la paura, il dubbio e l'inquietudine la soffocarono. Come era arrivata lì? Una risposta iniziò a insunuarsi nella sua mente, stravolgendolo. No, no, no, non era possibile. Eppure era cosi evidente e chiaro che negarlo era diventato impossibile. La sua voce suonava dura e metallica, rimbombando nella sala. Stese la mano e i dalek vennero distrutti. Poi alzò la mano e le lettere delle parole "Bad Wolf" cominciarono a vorticare. -Le ho prese e le ho sparse per il tempo e lo spazio, per ricordarmi che potevo ritornare da te.- Oh, Rose. La sua Rose. Aveva guardato nel Vortice del Tempo, solo per tornare indietro. Nessuno avrebbe dovuto guardare nel Vortice del Tempo, neanche un Signore del Tempo, perchè avrebbe potuto distruggerlo. Ma lei lo avevo fatto. Lo aveva fatto solo per tornare da lui. -Basta, Rose, fermati. Stai perdendo il controllo- gli gridò. -Ma ora io posso donare la vita.- -Ma ti distruggerá- Si avvicinò a lei. Riusciva a vederlo. Le doleva la testa. La stava devastado e lui non lo avrebbe permesso. -Vieni da me- la incoraggiò. Rose gli si avvicinò e lui la accolse fra le braccia. La scrutò in volto. Anche se non ricorderai, non importa, io non lo dimenticherò mai. Le spostò una ciocca di capelli dal viso. Rose contrasse il volto in una smorfia di dolore. Oh povera la sua Rose. Aveva sofferto e stava soffrendo così tanto solo per tornare indietro da lui. Uno strano senso si calore lo pervase, mentre un piccolo sorriso faceva capolino sul suo volto. Per lui. Ora però toccava a lui. L'avrebbe fermato, le avrebbe tolto tutto il dolore. Tanto non ricorderai. Avvicinò il viso al suo e, lentamente, posò le labbra sulle sue. Per qualche secondo ebbe l'impulso di staccarsi, allontanarsi il più possibile. Ma poi, quando lo strano senso di calore e pace tornò, l'impluso svanì, lasciandolo da solo sulla Stazione Gioco, solo nel sistema solare, solo nella galassia e in tutto l'universo. Solo insieme a Rose.
   
 
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