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Autore: tenacious_deep_soul 99    07/10/2016    1 recensioni
Cosa faresti se un giorno dovessi essere costretta a cambiare la tua vita solo per dei pregiudizi sbagliati dettati da una mente pervasa dal bigottismo? Ecco, questo è un problema che affligge la vita della povera Lee Jieun la quale, per sfuggire alle costrizioni di sua madre e al periodo natalizio formato per lo più da un susseguirsi di interrogatori, si vedrà costretta ad affittare un ragazzo…
[Tratto dal Capitolo 1]:
-Non ho altra scelta…- disse lei sospirando mentre permetteva alle dita di scivolarle sulla tastiera. Apparsale in un lampo davanti agli occhi la pagina traboccante di risultati cliccò, senza pensarci due volte, il primo sito che le capitò sott’occhio: Affitta ragazzi, diceva.
[Tratto dal Capitolo 2]:
-Ma allora sei tu! No, non è possibile!- esclamarono entrambi indicandosi a vicenda con indici accusatori.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1:

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-Non ce la faccio più con te Jieun! Come posso farti cambiare idea!?-

-Te l’ho già detto mamma, non cambierò la mia decisione!-

-Cocciuta di una ragazza! Sei peggio di tuo padre!-

Ed ecco che, ad animare lo sfondo del salotto casalingo, vi era un bellissimo quadretto, un esempio di rapporto pacifico fra due persone classificate come madre e figlia: la prima, una donna autorevole in grado di farsi rispettare a quanto pare non da tutti, e l’altra, conosciuta col nome di Jieun Lee, una semplicissima ragazza tutta acqua e sapone, la tipica persona che odia farsi mettere i piedi in testa.
Quel giorno era alle prese con la solita discussione cui causa prima era il pensiero fisso e assillante che girovagava nella mente di sua madre da tempo immemore: la chirurgia plastica.
Ebbene sì, secondo la donna, Jieun avrebbe dovuto ricorrere a questo per essere accettata nella società ed avere finalmente un lavoro, sarebbe stato meglio per tutti diceva lei.

Un attimo… ma tutti chi?

Era questo che Jieun non riusciva a sopportare di sua madre, da un po’ di tempo a quella parte aveva cominciato seriamente ad odiarla soprattutto quando la paragonava alla buon’anima di suo padre, morto in un incidente stradale quando lei era molto piccola: per lei suo padre era tutta la sua vita e lo stesso valeva anche per lui.

-Suvvia Jieun, guarda che non è così male essere sottoposti a questo genere di cose- esclamò sua sorella mentre si limava le unghie seduta a gambe all’aria sulla poltrona.

-Certo Eun, avere trenta chili di silicone nella faccia e la pelle tirata come un elastico da fitness dev’essere estasiante- ribatté con adorabile sarcasmo la ragazza, irremovibile come non mai.

Sua sorella maggiore, Eun, era la tipica ragazza manipolabile e ingenua, e proprio per questo sua madre preferiva più lei che Jieun. Era stata convinta proprio dalla donna a modificare il suo aspetto per una società dagli ideali sbagliati, per una mentalità contorta basata sull’esteriorità e sul continuo apparire, per quel mondo freddo e sbagliato nel quale Jieun viveva e di cui aveva sempre fatto parte… purtroppo.
La ragazza non capiva perché dovesse sottomettersi al volere degli altri solo per dei pregiudizi colmi di superficialità.
Sapeva di non essere mai stata una così grande bellezza da fare invidia anche a Miss Corea, sapeva di non essere perfetta, sapeva di non essere quello che sua madre volesse che fosse… ma a lei piaceva, si piaceva, ne andava più che fiera.
Ciò che poteva distinguerla da quella massa di popolazione catalogata in serie e più siliconata di Barbie era il suo essere interiore, aveva sempre apprezzato se stessa e la sua naturalezza, non si era mai fatta influenzare da quello che gli altri pensassero di lei poiché ciò che dicevano non equivaleva mai a quello che pensava.

-E poi non hai neanche un ragazzo! Hai vent’anni santo cielo! Guarda tua sorella: lei si è già sistemata, manchi solo tu adesso!- sbraitò sua madre dalla cucina riaccendendo in modo talmente facile la discussione che in confronto pigiare un interruttore diveniva un’impresa titanica.

-Ancora con questa storia! Non ho bisogno di un maschio nella mia vita, mamma!- rispose di rimando lei con parole dirette e decise.

Avrebbe dovuto usare ancora l’appellativo di mamma o no?

-E poi… non hai nemmeno un lavoro! Quando ti deciderai a cercarne uno!?- agitava lo strofinaccio umido che aveva in mano adibendolo a uno schiacciamosche.

-Da questo posso constatare che non mi degni di attenzioni visto che ancora devo dare gli ultimi esami all’università!-

Si sentiva stufa di quella vita, era stanca dei soliti discorsi e della mentalità chiusa e bigotta di gente come sua madre, detestava tutto quello che la circondava ed in momenti come quelli l’unica cosa che potesse fare era ritirarsi nella sua stanza dove si sperava potesse concedersi un po’ di tanto meritata tranquillità, lontana da chi le faceva venire costantemente il voltastomaco.

-Quanto ancora dovrò continuare così? Arriverò mai ai miei trent’anni di questo passo?-.
Jieun aveva appena chiuso la porta della sua amata camera, quel luogo a lei sacro che nessuno doveva violare in alcuna maniera se non con il suo consenso.

-Merda- esclamò ad occhi sgranati guardando fisso il calendario appeso nella parete di fronte a lei.
Quel dannatissimo foglio di carta indicava la fine di novembre, presagio di nuove e spassose liti abbastanza variopinte.

Che sarà mai dicembre? E’ un mese così bello...
Categoricamente ed inequivocabilmente NO.


Per un coreano single l’arrivo di questo mese potrà solo essere sintomo di rottura di palle, metaforicamente parlando e non solo. Basti pensare alla settimana precedente il Natale, tempestata dai continui terzi gradi dei famigliari nel sapere di un eventuale partner e dalle prediche accavallate ai consigli più svariati per andarne alla ricerca con tanta urgenza.
Per non parlare poi del tanto atteso 25, il giorno in cui (si pensa) si debba stare amorevolmente insieme in armonia con la famiglia… non c’è niente di più sbagliato di questo.
Arrivare a quel giorno senza un fidanzato significava passare le feste come un funerale, quando tutti iniziavano a rivolgersi dispiaciuti, in questo caso alla malcapitata, al sol venire a conoscenza del non possesso di un moroso col quale condividere la magia e lo spirito tipico natalizio.
Ma per carità! Lo sappiamo tutti che nella famiglia di Jieun il Natale era del tutto finto e inanimato, era come assistere ad uno spettacolo di marionette ma senza spettacolo. Rende già l’idea?
Jieun l’idea in testa l’aveva ben chiara… eccome se l’aveva!

-No, no, no e no. Stavolta no, adesso si fa come dico io!-.
Staccati i palmi delle mani dalla liscia superficie di legno della porta alla quale era rimasta appiccicata come una cozza fino a pochi istanti fa, si catapultò verso la sua scrivania la quale ospitava l’ultimo modello di laptop della Apple.Con un’innaturale celerità che rischiò di rompere le cerniere del pc bianco di medie dimensioni, sollevò lo schermo e accese ciò che le avrebbe permesso di salvarsi la vita per quel lasso di tempo a cavallo fra il 22 dicembre e il 7 gennaio.
In un battibaleno si ritrovò a navigare su internet, cosa che stava cominciando a sottoporla a stati d’ansia perenni causandole un’eccessiva tachicardia.

-Non ho altra scelta…- disse lei sospirando mentre permetteva alle dita di scivolarle sulla tastiera.
Apparsale in un lampo davanti agli occhi la pagina traboccante di risultati cliccò, senza pensarci due volte, il primo sito che le capitò sott’occhio:  Affitta ragazzi, diceva.
Il numero di ragazzi in affitto superava di poco il migliaio e, quasi la maggior parte, erano stati già presi.

-Oh beh sceglierò questo tizio qui allora, tanto uno vale l’altro- parlò ad alta voce fra sé e sé, indicando un profilo anonimo, non fornito di alcuna immagine inerente al ragazzo preso in questione.
Non c’era scritto quasi niente lì, ma valeva la pena tentare… come si dice: a mali estremi, estremi rimedi.
“Vuoi contattare il seguente utente?” recitava un messaggio sotto la casella del profilo.
Jieun non aveva alternative. Meglio evitare delle strigliate durante le feste natalizie…
L’esitazione non poté far altro che presentarsi, facendo dubitare la ragazza su ciò che stava per mettere in atto e su cosa sarebbe dovuta andare incontro; fortunatamente con tutto il suo sangue freddo riuscì a cliccare quel dannato tasto riportante la scritta Accetto, rendendosi conto che quello che stava facendo era per il suo bene nonostante questo genere di cose non fossero da lei.

Ciao _UserP95_
sarei interessata ad affittarti per un periodo di tempo indeterminato, dove possiamo incontrarci?
-Jieunnie96”


-E adesso aspettiamo- disse poggiandosi sullo schienale della sedia lasciando le braccia dritte di fronte a sé.
Posò lo sguardo sull’orario indicato dal computer, erano le 19:20. Non era mai stata così in tensione prima d’ora, era così colta dall’agitazione che non si accorse nemmeno del continuo picchiettare delle dita sulla scrivania, cercando di capire in tutti modi da dove venisse il rumore che stava producendo involontariamente.
Quando si accorse di aver ricevuto il messaggio di risposta da parte del ragazzo scelto a random erano già le 19:23:-Caspita, che velocità…- pensò sbalordita.

“Ciao Jieunnie96
ti andrebbe se ci vedessimo a Gangnam domani verso le sei? Sai, abito nelle vicinanze e mi verrebbe più comodo raggiungere un coffee shop”


“Certamente, per me va più che bene. In quale coffee shop dovrei farmi trovare?”

“Conosci il Sam’s bagel and Roastery? Io vado sempre lì”

“Si, lo conosco eccome. Ti aspetto lì domani all’orario concordato allora. Grazie di tutto”

Dopo una chiacchierata durata niente poco di meno che una decina di minuti e un rapido scambio di numeri di telefono, Jieun poté ritenersi appagata.
Anche quella era stata fatta, quell’ennesima cavolata l’aveva pianificata in maniera eccellente: ciò stava a significare che il suo buonsenso e la sua razionalità erano andati a farsi fottere da qualche parte.
L'unica cosa che poteva sperare adesso era che il suo piano non andasse a monte...

►Angolo autrice:
Ebbene sì mie care armys, mi sto dedicando alla stesura di una fanfiction tutta nuova interamente a tema natalizio! In questo momento sono talmente stracolma di idee che mi sto rimboccando proprio le maniche, riuscendo a districarmi tra il rovo di compiti in cui mi ritrovo e ritagliandomi un po’ di tempo al giorno per scrivere. Non so con precisione quando riuscirò a pubblicare il capitolo di questa stessa fanfic…
Riguardo a “Stay with me” domani dovrei essere in grado di deliziarvi con il tanto atteso seguito (specifico che ne vedremo delle belle… *sghignazza malignamente sfregandosi le mani*).
Detto ciò mi dileguo e lascio spazio a voi di farmi sapere cosa ne pensate.
Vi abbraccio!
Kisses -Giu:) 


 
  
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