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Autore: fanny6    09/05/2009    3 recensioni
L'era dei Malandrini è nel suo splendore, ma il tempo passa anche per loro, l'ultimo anno è arrivato.... "Ah, il tempo. Il tempo è una cosa potente, può cambiare tutto..." "Insomma Lunastorta, smettiamola con queste cose noiose...! Oh guarda! C'è la Evans, devo farmi bello!" Inoltre, l'arrivo di due nuove studentesse darà all'anno scolastico una svolta del tutto inaspettata...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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Tutto ciò è stato creato da me e dalla mia inseparabile amica Nenne, e dal nostro amore per i Malandrini creati da zia Row :) Enjoy! Fanny



I lunghi corridoi e le scale del castello erano, al solito, affollati da ragazzi con borse a tracolla o libri sotto mano.
Un nuovo anno scolastico stava per cominciare.
La sera prima, sul treno e poi a cena, si erano riviste le solite facce, più quelle nuove degli spaventatissimi primini.
I vecchi amici si erano ritrovati, e i nuovi studenti stavano cominciando a fare conoscenza. Soprattutto, iniziavano a fare la conoscenza dei vecchi e più conosciuti studenti.
-Quindi, signori e signore, chiunque mi voglia portare la cartella potrà star certo che guadagnerà all'istante una toccata della fortuna al primo boccino d'oro che prenderò quest'anno, da capitano, s'intende- predicava un ragazzo in cima alle scale del dormitorio di Grifondoro,mentre alcuni ragazzini annuivano vigorosamente.
Un altro ragazzo, in disparte, commentava assieme ad un amico
-Ma quando la finirà? Tutti gli anni è sempre peggio...-
-Se vuoi vado a dirglielo- rispose svogliato l'altro, che con un gesto distratto si stava sistemando i capelli neri, folti e leggermente più lunghi del normale
L'altro, alto e dal viso pallido, magro, e marcato da occhiaie, sospirò -Come vuoi...-
Ma non ci volle l'intervento di Sirius per placare quel fiume in piena, ci pensò una ragazza dai capelli rosso fuoco, e col distintivo di Caposcuola
-Basta, lo spettacolo è finito, Potter scendi di lì!-
Il ragazzo sembrava non aspettare altro -Se sei disposta a farmi scendere a forza con le tue manine...-
-Non ho intenzione di sprecare altre energie con te, Potter. Quindi, se non ti dispiace...- la ragazza fece per voltargli le spalle e andarsene
James, contrariato, raggiunse uno sghignazzante Sirius -Ahh, Ramoso, certe scene sono uno spasso-
-Sì, uno spasso, proprio...- commentò James, sarcastico
-Ti rifarai, vecchio mio..ma ora vieni fuori e goditi l'ultimo anno! La fama ci attende!-
Quell'incitazione bastò a farlo a riprendere -GIUSTO! Hai ragione! La fama! L'ultimo anno! Hogwarts sarà nostra!-
-Hogwarts è già nostra- rispose l'altro con un sorriso baldanzoso. -Non è vero Codaliscia?- chiese, con una vigorosa pacca sulla spalla del ragazzo basso insieme a loro
-Ehm...si...- rispose quello, forzando un sorriso
-Un po' di entusiasmo, Pete!- fece Sirius, prima di rivolgere un ammiccante cenno del capo a due ragazze del 3 anno che non facevano che ridacchiare
James non perse occasione -E allora Felpato? Mio bel tenebroso?-
-Allora, caro Ramoso, penso che il signor Lunastorta ci stia guardando male perchè dovremmo scendere a colazione-
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e, preso Peter per le spalle, s'infilò nel buco dietro il ritratto della Signora Grassa.
Una volta in Sala Grande, i Malandrini fecero incetta di cibo, soprattutto James e Sirius, e di sguardi sognanti....soprattutto, naturalmente, James e Sirius
Mentre Remus aveva già sotto gli occhi il libro della prima materia scolastica di quella mattina
Finchè non si accorse che una ragazza lo stava fissando intensamente con due curiosi occhi verde scuro. Quella distolse immediatamente lo sguardo, e si voltò per bisbigliare qualcosa a una ragazza seduta accanto a lei
Quest'ultima sembrò piuttosto contrariata e le intimò di tacere. Remus stava giusto osservandole quando gli venne in mente di non averle mai viste prima al tavolo di Grifondoro. Eppure non sembravano primine
Fece per chiedere conferma a Sirius, ma si accorse che l'amico era troppo impegnato a contendersi con James l'ultimo croissant, e decise che avrebbe indagato più tardi
-Cazzo James, tu devi sollevarti sulla scopa per poter volare! Non vorrai mica ingrassare?!?-
-Ma ho anche bisogno di energie per volare! E comunque io non ingrasso: ho il metabolismo veloce!-
-Quasi quanto i tuoi ormoni, peccato che a risentirne sia il cervello-
-Oho! Che accuse pesanti! Devo ricordarti che i miei ormoni ormai vanno in una direzione sola?-
-Peccato che quella direzione sia una strada a senso unico- fece Sirius, prendendo finalmente il croissant e ficcandoselo in bocca
James lanciò all'amico uno sguardo di sfida -Siamo solo 1 a 0, Felpato. La giornata è lunga-
-Oh, prendo nota. Anzi, Remus prenderà nota, vero Lunastorta?- Remus era ancora assorto nei suoi pensieri -Di cosa, scusa?-
-Oho! Remus si era distratto....cosa guardavi? eh?-
-No, stavo pensando...-
-Seeeee! Come nooo!- esclamò James malizioso
-So che per te può sembrare un evento fuori dal comune, ma ti assicuro che mi ero semplicemente assorto nei miei pensieri!-
-Non ci crediamo tanto! Dai Peter, dicci cosa faceva Remus!-
Peter guardò il suo mito James Potter con aria innocente -Non lo so di preciso...-
-Peteer?!?- -Daii Peter....- Sirius e James lo braccarono
Remus battè una mano sul tavolo, seccato -E va bene!- non gli piaceva parlare di altre persone in quel modo, ma James e Sirius proprio non gli davano tregua! -Mi chiedevo: sapete se ci sono stati trasferimenti di studenti quest'anno?-
-Trasferimenti, Lunastorta? Che genere di trasferimenti?-
-Sapete se qualche studente di altre scuole di magia ha iniziato a frequentare Hogwarts quest'anno?- spiegò Remus, meno misterioso
-Ah....boh, no- si spense James, con un'espressione perplessa
-Mmm...- fece l'amico, pensieroso
-Perchè?- chiese timidamente Peter
-Ho visto delle facce nuove in giro...- rispose Remus sul vago. Non poteva certo mettersi ad indicare!
-Aha! Che tipo di facce? Facce interessanti?-
-Non saprei dirlo...dipende da cosa intendi per interessanti!-
-Remus, sei snervante... odio quando fai i discorsi a metà- protestò James
Remus alzò gli occhi al cielo, poi si voltò completamente verso gli amici, per darsi un'aria indifferente -Allora: guardate alle mie spalle, dall'altro lato del nostro tavolo, verso il fondo...-
Purtroppo, il risultato fu esattamente quello che temeva: i tre cominciarono a muoversi convulsamente, nel tentativo di vedere, dando molto più nell'occhio che se avessero intonato un canto alpino
-Oh cielo, datevi un contegno!- li pregò
-Ma non capisco...dici i due spilungoni con la faccia da topo?-
-Ramoso ma allora sei proprio rincoglionito, quelli c'erano anche l'anno scorso...ti sei fatto lucidare le scarpe da loro!-
Fu Peter ad avere il lampo di genio -Intendi quelle due ragazze sedute vicine?-
James e Sirius si aprirono in un AHHHHH! : il loro cervello aveva connesso
Remus sospirò -Ecco: le avete mai viste?-
-Uhm...- fece James -Non mi pare proprio-
-Pensate siano di qualche altra scuola? Che so...Beauxbatons...potrebbero essere francesi!- ipotizzò Remus, sempre dando le spalle
La più vivace delle due, che si era accorta da un pezzo di essere osservata, prese a sghignazzare -Pensa quando scoprono che siamo inglesi e che abbiamo sentito tutto!- sussurrò alla sua compagna. Questa sorrise divertita.
In quel momento, Sirius aguzzò la vista e soprattutto l'ingegno -Mi sa che ci abbiamo appena fatto una figura di merda...-
Remus li guardò con aria di rimprovero -VOI DUE l'avete fatta-
I 4 malandrini si chiusero a semicerchio -Comunque non importa...- sentenziò Sirius
-Già, non importa- fece James, fissando con aria famelica Lily, che passava in quel momento
-Sì, lo sappiamo quello che t'importa!- commentò l'amico, che aveva notato quell'occhiata
Lily, però, stava proprio andando a parlare con quelle due ragazze: doveva svolgere il suo compito di caposcuola, e l'accoglienza era uno dei capisaldi
-Hei guardate! Forse Lily le conosce! Potrei chiedere a lei!- esclamò James
-Ohh, com'è che ti si risveglia ora l'interesse?- fece Remus sarcastico
-Perchè s'è svegliato l'ormone- lo prese in giro Sirius
-E smettila! Il mio amore per Lily va oltre lo sconvolgimento ormonale!-
-Se lo dici tu...-
-Io ci credo, James- si intromise Peter
-Vedi? Codaliscia è l'unico che mi capisce!-
Sirius fece un'alzata di spalle -Cos'abbiamo alla prima ora?-
Remus non ebbe bisogno di dare occhiate al programma, e rispose senza esitazioni -Trasfigurazione-
-Oh cominciamo bene...chissà la McGranitt cos'ha in serbo per noi... 'avete il MAGO, ragazzi'- la imitò James
-Avete poco da ridere sul MAGO- ricordò Remus, sempre puntuale per queste cose
-Ma dai, Remus, non penserai davvero che avremo qualche problema?- fece Sirius, distrattamente
Il ragazzo alzò le spalle -In effetti no!-
In quel momento, davanti a loro passò un ragazzo brutto, con un lungo naso e lunghi capelli neri, divisi in due bande. -Ohoho! Guarda chi c'è, Ramoso!- esclamò Sirius, eccitato, drizzando immediatamente la schiena
-L'anno scolastico è ufficialmente ricominciato!- gli dette corda James
-Bene...che benvenuto potremmo dare a Mocciosus?-
-Ramoso- interruppe Remus -Non penso che tu voglia fare qualcosa mentre Lily è nei paraggi..non è vero?-
James lo guardò con l'aria di chi ha già programmato tutto -Non preoccuparti Lunastorta, lo zio Ramoso guarda al futuro, e aspetterà il momento opportuno!-
-Permesso- una voce gelida alle sue spalle e un ticchettare sulla spalla. Era Lily, seguita dalle due ragazze di prima
James non resistette –Hei, Evans!-
-Non ora Potter- tagliò corto lei
-Non mi dai neanche il buongiorno?!- era più forte di lui
-Sono impegnata-
-A me non risultava! E di fatti io sono sempre disponibile...-
-Bene, un'altra cosa che dovete ricordare- fece Lily riferendosi alle due -E' che contro i seccatori potete sperimentare qualsiasi incantesimo vogliate-.
Ma Lily ottenne l'effetto contrario a quello sperato, infatti, James prese ad avanzare verso di lei col sorriso stampato in faccia -Ah, si? Beh, lo aspetto con ansia questo incantesimo!-
-Potter, levati dai piedi una volta tanto! Non ho intenzione di passare un anno come l'anno scorso!.
-E non saresti costretta a farlo, se la smettessi di fare la ragazza tutta d'un pezzo e ti lasciassi un po' andare!-
-JAMES! Ti ho già detto che ho altro da fare adesso!-
-Allora conosci il mio nome! E va bene, Lily, anche io ho altro da fare adesso...- disse, ricordando di Mocciosus
-Che cosa?- chiese lei, sospettosa
-Perchè dovrei dirtelo? Non eri impegnata?-
-Voglio evitare che ne combini una delle solite- Le due ragazze intanto, avevano preso a parlottare fra loro, complici
-Capisco...- fece James, fingendosi serio -...perchè non mi presenti le tue amiche?- propose poi, dal nulla
-Gli avevo detto che avrei mostrato loro le cose belle della scuola- fece lei, con un sorrisetto -Miriam, Jane...James Potter-
Il ragazzo sfoderò un sorriso ammaliante, e strinse la mano ad entrambe le ragazze -Piacere, James! E, tra parentesi, io sono tra le cose belle della scuola!-
Sirius dietro fece un piccolo sbuffo, mentre Remus scuoteva il capo sconsolato
James si accorse delle reazioni degli amici, e non perse occasione per continuare lo show -Ma, se preferite una bellezza un po' più, come dire, intellettuale, vi presento il mio amico Remus Lupin! Oppure, se siete amanti dell'avventura in ogni senso, vi presento quel figo del mio amico Sirius Black! Come vedete, di cose belle ce n'è per tutti i gusti!-Peter si era nascosto dietro Remus
-Piacere- Jane salutò con la mano. Era esile, abbastanza alta, con capelli castano ramato lunghi e lisci, un naso piccolo e all'insù e due grandi occhi di un azzurro che rasentava il blu. E non era difficile capire che fosse abbastanza timida
Miriam, invece, strinse la mano a tutti, come se si trovasse davanti a degli attori famosi. Lei era più bassa, minuta, i capelli castani e due brillanti occhi verdi, lo sguardo sveglio e malizioso.
Remus, finalmente, trovò l'occasione per spegnere la sua bruciante curiosità -Siete nuove di qui? Da dove venite?-
-Veniamo da una scuola Irlandese. Una buona scuola, ma non paragonabile ad Hogwarts...per questo abbiamo chiesto di poter studiare qui- rispose Jane, guardandoli a uno ad uno
-Capisco. Beh, se vi state affidando a Lily per ambientarvi, vi assicuro che siete in ottime mani!- commentò il ragazzo, con un sorriso
Jane sorrise -Sicuramente- rispose, rivolgendosi più che altro alla stessa Lily. Miriam intanto non smetteva di fissarli con aria famelica, illuminandosi di tanto in tanto
-Bene ragazze, è meglio sbrigarsi, tra poco comincia la prima ora di lezioni!- le avvisò Lily
-Giusto...Allora, sesto anno, Grifondoro...Jane? Cos'abbiamo?- fece Miriam
-Incantesimi-
-Andiamo, se prendiamo questo corridoio arriviamo prima!- Jane sgranò gli occhi
-Come lo sai?- domandò Lily, stupita
Miriam spalancò gli occhi, come colta in flagrante -Eh? Ah, non so! L'ho sentito dire da un ragazzo prima...penso sia del sesto anche lui! Parlava anche lui di come arrivare ad Incantesimi!-
-Beh, si è fatto tardi, dobbiamo proprio andare!- Jane la afferrò e la spinse davanti a sè -Grazie di tutto Lily!- voltandosi scontrò Sirius -Oh, scusami! ...E'...è stato un piacere conoscervi!-
-Piacere mio...- commentò a bassa voce Sirius, con un sorriso
-Hei guarda che mica diceva solo a te- attaccò subito James
-E che devo dire, piacere NOSTRO? Pluralia maiestatis?-
-Si ma dai...cioè...con quella voce?!?-
-E' la mia voce!-
-Nono, quella è la voce suadente alla Black-
-La vorresti anche te, lo so...-
-E tu vorresti la mia arguzia, ma non per questo ti sbatto in faccia di possederla ogni due per tre! "Piacere mio"- lo imitò
-Vorresti sentirtelo sussurrare anche te, eh Ramoso?- rispose Sirius, risfoderando il tono suadente -Magari però dalla Evans!-
-No, è lei che vorrebbe sentirselo sussurrare dolcemente da me! Solo che ancora non lo sa!-
-Sai james? A volte mi sento taanto vicino alla Evans-
-Dai ragazzi, finiamola, è ora!- ricordò Remus
-E va beene Lunastorta- obbedì James, felice di avere una scusa per non dover rispondere a ciò per cui, effettivamente, non sapeva dare risposte sensate, cioè alla sua stupidaggine davanti a Lily
  
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