PROLOGO: Sorrisi su sorrisi
Sorrisi su sorrisi.
Questo era lei – erano loro.
Sorrideva sempre, Alice, con semplicità e naturalezza, come se fosse la cosa più semplice del mondo,
come se non dovesse fare nient’altro nella vita.
Quando cantava, quando si muoveva, quando parlava, quando lo guardava – lo guarda e sorrideva,
e a lui si gonfiava il petto di felicità e d’amore, di lei.
Sorrideva anche la mattina presto, quando fuori pioveva e faceva freddo, e l’aspettava un’intera giornata
di studio e il letto sfatto era ancora caldo. Fuori era ancora buio e lei sorrideva, accendendo la giornata –
accendendo la sua.
Sorrisi su sorrisi.
Metteva su tutto ciò che faceva o diceva un sorriso – su lacrime, su amore, su rabbia, su passione. Su vita.
Sorrisi su pelle – quando facevano l’amore, tra un bacio e un sospiro.
Sorrisi su aria – quando si voltava a salutarlo un’ennesima e mai ultima volta.
Sorrisi su labbra, le sue – quando la baciava, rubando al mondo un po’ di lei.
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Note a piè di pagina:
Questo è il secondo (e ultimo) prologo, stavolta che esprime i pensieri di lui su lei.
E' una piccola cosa, non una vera e propria parte della storia.
Entrambi i capitoli erano per far avere un'idea sul loro amore e sui loro personaggi, e soprattutto la storia è nata proprio da questi due piccole cose a cui non so ancora dare un nome.
Tra domani e dopodomani dovrei pubblicare il primo capitolo: Primo incontro.