Ho visto il signorino Ross bambino, vivacissimo, mai fermo al suo posto, sempre pronto a cacciarsi nei guai. L'ho visto crescere e fare tante stupidaggini che avrebbe potuto pagare a caro prezzo, ma alla fine ne è sempre uscito.
Ho molta stima di lui ma ora vorrei avere più potere, più ascendente per prenderlo in disparte e riempirlo di schiaffi come faceva suo padre quando era un bambino disubbidiente.
Guardo questa giovane ragazza accanto a me che si spacca le mani per portare legna da bruciare a casa, per tenere al caldo suo figlio e soprattutto lui. E Ross è da tutt'altra parte, intento a fare il grande signore con una donna che di fatto ha della servitù e chi si occupa di lei. Mi fa arrabbiare che non veda cosa fa sua moglie per lui, come soffra, come si senta sola e mi chiedo perché si stia comportando così. Lei non lo merita e temo che lui lo capirà troppo tardi.
Ricordo la prima volta in cui vidi Demelza. Ragazzina sporca, dagli abiti stracciati, senza un minimo di educazione, quasi selvaggia e sempre in compagnia di quel cane pulcioso. Quel giorno pensai che fosse il più grande errore della vita di Ross quello di prendere quella ragazzina a casa nostra, come sguattera. Ci avrebbe procurato guai, pensavo...
E invece si è dimostrata preziosa per tutti noi, per me e mio marito che, ammettiamolo, siamo due sfaticati, e soprattutto per Ross. E' stata il suo angelo silenzioso per tanto tempo, mentre cresceva accanto a lui.
Per la seconda volta in vita mia ho pensato ad un grande errore il giorno in cui l'ha sposata per dimenticare quell'altra.
E invece lei ha saputo farsi amare davvero da lui, ha saputo, nella sua semplicità, dolcezza e schiettezza, renderlo felice. E per me e Jud è diventata una padrona che non si metteva sul piedistallo, non ci ha mai fatto pagare i maltrattamenti che le abbiamo riservato quando è arrivata ma anzi, non ha mai avuto paura di sporcarsi le mani per aiutarci nei nostri lavori, mi ha concesso l'onore di tenere fra le braccia i suoi figli e mi parla come se fossimo ancora alla pari.
La casa splende con lei e lei sola poteva riuscire in questa impresa.
E ora la guardo e mi sembra piccola e fragile, sola, rassegnata al fatto che suo marito sia di un'altra e che lei come moglie non valga nulla.
Picchierei Ross perché non capisce o ha dimenticato il valore della donna che ha accanto. E' bella quanto e più di quell'altra gatta-morta, indipendente, forte, fiera ed è l'unica che potrebbe vivere con un uomo problematico come Ross. Quell'altra, la gatta-morta, quì durerebbe forse un'ora e poi scapperebbe a gambe levate.
Vorrei che capisse che è la donna giusta, che nessuna avrebbe potuto stare vicina a Ross come fa lei. E vorrei che Ross picchiasse la testa e smettesse di comportarsi come il grande idiota che è in questo momento.
Lo conosco, sta tirando talmente tanto la corda che arriverà a farla spezzare. E so' anche cosa succederà dopo... Avrà il vuoto attorno, crollerà se perdesse Demelza e in un certo senso sono talmente arrabbiata che spero che accada, che tocchi il fondo e finalmente capisca la portata di tutti i suoi errori.
Sarà a pezzi e forse è questo di cui ha bisogno: sprofondare nell'inferno per capire finalmente quanto fosse bello il paradiso che aveva attorno.