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Autore: Hiiroki_5    17/10/2016    2 recensioni
[yaoi]
[yaoi]Vi piacerebbe sapere cosa succede se un secchione che pensa solo allo studio si innamorasse del stalker? ho di uno studente ossessionato dal suo professore? Questa storia gira attorno principalmente a due ragazzi il primo Yuu Hisoka, un secchione che li interessa unicamente studiare per poter in futuro fare il lavoro che sogna, mentre il secondo Ren Hakugai é l'opposto, un ragazzo popolare nella propria scuola e molto socievole.
Vi consiglio di leggerla e abbiate pietà é la mia prima fanfiction yaoi che scrivo e posto qui su EFP. Sono ben accetti correzioni grammaticali e consigli. Beh che dire Buona lettura!!
Hiiroki_5~
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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POV YUU
-Yuu svegliati! devi andare a scuola o farai tardi! -. Aprii delicatamente gli occhi. erano le 6:00 di mattino e la giornata sarebbe stata fantastica, infatti erano previsti i tanto agognati esami di primo semestre! Mi alzai dal letto e mi vestii, mi guardai allo specchio “sono perfetto!! Guardate qui sono lo studente modello della mia scuola!” pensai, -Voi umili umani inginocchiatevi dinanzi a me Yuu Hisoka lo studente più intelligente del mondo!!- urlai ridendo come un pazzo. -Yuu cosa stai facendo? è pronta la colazione, vieni giù! - disse mia madre facendo finta di non avermi visto.
Scesi ha fare colazione -Yuu allora ti sei già fatto qualche amico durante questo semestre? Ho saputo che non sei in classe con Akira, ma potresti sforzarti di andare d'accordo anche con gli altri- mi disse mia madre con un sorriso stampato sul viso -mh, ho già la mia compagnia- risposi continuando a mangiare, -Oh e chi è?- si sorprese mia madre della mia risposta -ma non è ovvio! è il nuovo volume della matematica quantistica, lo finito in meno di due giorni a scuola!- risposi con gli occhi che brillavano -Yuu come padre sono fiero che vai bene a scuola ma.. non ti sei sbattuta nessuna ragazza?! ormai hai l'età per pensare a quello, mica ti do i preservativi per collezione! Dovresti svagarti un po’ magari con qualche bella liceale della tua scuola- intervenne improvvisamente colui che doveva essere mio padre -papà!! Ma che diavolo stai dicendo! non mi interessano q-queste cose! - arrossi come un peperone. Odiavo queste tipo di conversazioni mi imbarazzavano parecchio. Mia madre in risposta gli tirò una gomitata nella milza -tesoro quello che vuole dire tuo padre, e che oltre allo studio dovresti anche svagarti un po’- sorrise mia madre -devo andare ho faro tardi a scuola, a s-sta s-sera- risposi alzandomi e uscendo di corsa dalla porta di casa -figliolo mi raccomando spacca con le ragazze, tieni ti do un’altra precauzione, divertiti~- disse mio padre, arrossi talmente tanto che scappai immediatamente da quella casa di pazzi.
Mi incamminai verso la metro, “ogni mattina era la stessa storia, mio padre non sembra nemmeno un adulto quando si comporta in questa maniera, anzi assomiglia piuttosto ad un ragazzino con gli ormoni a mille” sospirai. La mia famiglia è strana a volte mi chiedo se sono stato adottato, entrambi i miei genitori hanno avuto successo nella propria carriera, mio padre lavora come dottore nell'ospedale più gettonato di Tokyo la Saiseikai Central Hospital, è anche molto popolare tra le donne, il problema sorge quando siamo a casa, perfortuna poche volte lo vedo a causa dei suoi impegni lavorativi, ma quando ci vediamo tende a parlarmi unicamente di cose oscene che rovinano di gran lunga il suo aspetto di persona per bene. Mia madre invece è una psicologa la sua clinica è la più famosa di Tokyo, la Tasarami Clinic Psychiatric, lei a differenza di mio padre, si limita a farmi qualche domanda e osserva attentamente il mio comportamento, anche mia madre è molto popolare tra gli uomini. Poi arrivo io, figlio unico, non mi lamento della mia vita, vivo bene e i miei mi viziano, anche se sono troppo appiccicosi e veramente iperprotettivi. Sono l'esatto opposto dei miei genitori, infatti sono un ragazzo solitario, l'unico con cui ho fatto amicizia è il mio vicino di casa Akira Kurosawa, siamo amici fin dall’infanzia e siamo cresciuti insieme. Uno dei motivi per cui sono da solo è la mia passione: lo studio, questo fa allontanare i miei compagni di classe visto che mi reputano un ragazzo noioso. Infatti, non parlo mai di me e soprattutto non riesco a interagire con nessuno al di fuori di Akira che riesce sempre a capirmi, purtroppo non siamo in classe insieme per questo mi ritrovo da solo.
Arrivai in stazione puntuale e entrai nel treno, “Akira mi aveva scritto una mail, dovrebbe essere qui da qualche parte” pensai cercando l’amico. Lo vidi poco più lontano e li andai incontro, guardai veloce l'orologio “dovrei arrivare alle 7:30 in punto a scuola, così potrò ancora studiare per un’ora prima delle lezioni” pensai -Yuu-chan!! Buongiorno~- mi saltò addosso - 'giorno anche a te Akira-kun- risposi prendendo un libro in mano e cominciando a leggerlo -che libro stai leggendo di bello?? scienze? storia giapponese? Ho forse è chimica! - -No, il mio nuovo libro di matematica quantistica che ho già finito ma era troppo bello e lo sto rileggendo- risposi euforico, Akira scoppiò in una fragorosa risata, a volte mi chiedo come un tipo come lui possa stare con una persona come me, so benissimo di essere noioso ma non posso farci niente se adoro lo studio. “Forse è perché non ho mai provato a vedere cosa mi piace fare d'altro… Potrei provare a fare amicizia o potrei chiedere consiglio a Akira...Ma va cosa sto pensando io vado bene così, lo studio è la mia vita” scossi la testa ritornando nella realtà. -Yuu? mi stai ascoltando? - -oggi sarà un bel giorno, ci saranno gli esami e vedrete misere persone idiote, come io Yuu sia il migliore in assoluto-borbottai a bassa voce, ridacchiando. Sentii Akira chiamarmi -Yuu!!- lo guardai perplesso -ehm…hai detto qualcosa? -chiesi, Akira sospirò -non mi stavi ascoltando vero? Probabilmente stavi pensando agli esami di oggi, da come ridi presumo pensavi di essere il migliore e stavi insultando l’umanità per essere così stupida- mi disse mettendosi a ridere -cosa stavi dicendo? scusa non volevo ignorarti- feci un sorriso, Akira scattò in piedi ed urlò -è la nostra fermata!! Dobbiamo scendere! -mi prese per mano e mi trascinò fuori dal treno.
Arrivati a scuola salutai Akira e mi diressi nella mia classe 1-1 “Non è arrivato ancora nessuno, meglio così avrò silenzio per studiare” mi dissi tra me e me, aprii i miei libri e cominciai a studiare. La classe si riempì dopo quaranta minuti, si alzò un borbottio fastidioso che era causato dall’agitazione da esami. Nella mia vita non avevo mai capito questo genere di comportamento, perché essere agitati se gli esami sono facili.
-Hisoka-san? B-buongiorno! – sentii, alzai gli occhi dal libro verso la persona che mi aveva rivolto la parola, era una ragazza, sbuffai per quanto fosse scocciante dover interrompere il mio momento di studio la fissai in malo modo poi dissi velocemente -buongiorno-, -S-scusa s-so che odi essere disturbato...ma volevo c-chiederti se mi spiegavi questo argomento…non lo proprio capito- mi chiese la ragazza, li feci un sorriso “quest’umana a capito chi è il migliore” pensai -va bene, ma facciamo in fretta- le risposi schietto. Dopo 10 minuti, finii di spiegarle le cose futili, lei mi ringrazio e se ne andò e mi preparai alla mattina piena di esami.
Finito gli esami mattutini, presi il mio amato libro di matematica e continuai a leggerlo, riuscì a sentire le chiacchere futili dei miei compagni che per qualche strano motivo parlavano sempre di me. -Yuu è sempre così distaccato, anche a pranzo preferisce studiare, se ti avvicini a lui potrebbe farci diventare noiosi- disse un ragazzo che si mise poi a ridere, -Non capisco come sia possibile che è famoso tra le ragazze, hanno persino creato un suo fan club- disse un altro. “Che fastidiosi, perché non possono parlare da un'altra parte?!” pensai, è sempre la stessa storia, in classe non si poteva mai studiare con tutto il casino, “poi questi idioti non si accorgono che a me non interessa per niente di ciò che pensano di me? Lo studio è importante, meglio che vada in un posto più tranquillo”. Mi alzai dal banco e mi diressi in biblioteca, appena arrivai feci un grande sospiro di sollievo, in questo posto regnava il silenzio. Mi misi a cercare un libro che nonostante avessi riletto più volte continuava a piacermi, parlava della teoria del principio termodinamico. Arrivato nello scompartimento trovai subito il libro, l’unico problema fu la posizione, era stato riposto nello scaffale in alto. Allungai il braccio tenendomi sulle punte dei piedi, “niente da fare, perché devo essere così basso” pensai frustrato. Improvvisamente notai dietro di me una presenza, un braccio si allungo e afferrò il mio libro. Mi girai di scatto verso la persona in questione -tieni volevi questo libro, giusto? - mi chiese un ragazzo sorridendo, lo guardai e poi gli risposi con un timido grazie. Non ero bravo nell’interagire con altre persone che non erano Akira, dunque mi risultava difficile comunicare e per questo finiva che alcune persone mi scambiavano per un bambino e altre per qualcuno di antipatico. Il ragazzo in risposta mi porse il libro e mi fissò attentamente, sentii il suo sguardo su di me e la cosa mi fece soggezione, cercai di afferrare il libro ma il ragazzo non dava segno di volerlo lasciare, timidamente dissi -ehm.. scusa...i-il l-libro potresti l-l-lasciarlo, per favore-. Il ragazzo continuo imperterrito a fissarmi senza muoversi, mi sentii terribilmente in imbarazzo, feci un grande respiro e dissi tutto ad un fiato -scusami, il libro- nulla, era come se non mi sentisse. Decisi di alzare lo sguardo e poi mi feci coraggio e li chiesi - va tutto bene? – allungai una mano verso la sua spalla, “non vorrei che questo qui mi muore davanti, sarebbe seccante visto che perderei il mio prezioso tempo dedicato allo studio” pensai. Appena gli toccai la spalla il ragazzo si riprese e mi rispose nervoso -oh scusami ero tra i miei pensieri, sto bene non farci caso- si interruppe sorridendo poi continuo lasciando la presa dal libro -ecco tieni il libro, scusami ancora-. Lo vidi distogliere lo sguardo da me, mi inchinai e gli dissi velocemente -ehm grazie, i-io v-vado- mi allontanai dalla biblioteca e decisi di ritornare a casa.






Angolo dell'autrice:
Eccoci alla fine del primo capitolo, premetto che questa sarà una storia bella lunga, e i primi capitoli sono per introdurre bene i personaggi nella storia. Spero sia piaciuta e nel prossimo capitolo pubblicherò due disegni dei due protagonisti.
Un piccolo appunto, ho ricaricato la storia poiché non mi piaceva molto ho voluto fare qualche modifica, riaggiornerò anche il secondo capitolo.
Per vedere i disegni che faccio sui personaggi di questa storia andate sulla mia pagina di instagram: https://www.instagram.com/hiiroki_5/
Alla prossima!
AkashiSejuro5~

 
  
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