Una sera come tante per lui, nonostante quel giorno fosse lo
stesso che lo vide nascere, ventitre anni fa …
Quel giorno gli era indifferente, anzi gli seccava dover uscire per
festeggiarlo.
Del resto non era mai andato pazzo per le feste ...
Era ancora sotto la doccia, mentre l’acqua calda lo rifocillava e lo ripuliva
dalle fatiche della giornata.
***
I rivoli gli solcavano le guance, percorrendo la curva della mascella, lungo le
linee scavate del collo, raccogliendosi nella piccola conca giugulare. Poi
riprendevano la loro folle discesa lungo lo sterno, accarezzandone il torace
scolpito ed inondando come cascate gli addominali sodi.
Si voltò, lasciando che i capelli s’ inzuppassero e subissero lo stesso
trattamento, liberando dalla frangia la mezza luna sulla fronte.
Aprì gli occhi, tenuti, fino allora, rigorosamente chiusi, consapevole di non
poter restare lì per sempre.
Strinse il rubinetto cigolante, ruotando il polso, mentre l’acqua cessava di
scrosciare.
Afferrò l’asciugamano che lo aspettava da ben due ore, strofinandoselo sulla
pelle accaldata e scuotendolo fra i capelli.
Lo legò in vita e uscì dalla doccia.
Il vapore aveva riempito la stanza da bagno e lo specchio era completamente
appannato.
Vi si avvicinò ripulendolo con un rapido gesto della mano, spiccio e svogliato,
potendocisi specchiare.
I suoi occhi ambrati mostravano la stanchezza della giornata ed il desiderio
che si concludesse subito.
Sospirò facendosi forza.
Non poteva certo tirare ‘pacco’ all’ultimo minuto?!?! Al suo compleanno per di
più!!
Gli altri lo avrebbero linciato, visto che aveva promesso di offrire un giro a
tutti!!
Si lisciò i lunghi capelli argentei che ancora gocciolavano, rassegnato
all’idea di festeggiare, quando qualcuno bussò prepotentemente, con forza.
“Sesshomaru, dannazione!! Ti decidi ad uscire da lì?? Non sei il solo in questa
casa!!!”
Quella voce lo irritò particolarmente. “Piantala di sbraitare Inuyasha!!” gridò, spalancando la porta e trovandosi di
fronte all’hanyou.
“Finalmente!! Credevo avessi messo radici lì dentro!!!” ringhiò lui, mentre
entrava, cozzando contro la spalla del fratello.
Sesshomaru lo guardò con sufficienza non degnandolo di risposta.
“Tsk!” si limitò a mugugnare l’altro, mentre lo
guardava avviarsi in camera sua.
***
Due ragazzi stavano fuori dal locale, mentre la fila delle persone entranti
costantemente si allungava.
“Dove cavolo sono?? Non arrivano più quelli!!”
“Sono in ritardo … come sempre del resto!!”
“Quel botolo ringhioso!! Se non fosse il compleanno di suo fratello, mai e poi
mai starei qui ad aspettare i suoi comodi!!”
“Calmati Koga!! Pensa al giro gratis, e a tutte le
belle ragazze che si dimenano in quegli abitini supercorti!! ^^”
“Miroku, lo sai che c’è un’unica ragazza nel mio
cuore!!”
“E allooora?? Occhio non vede … cuore non duole,
giusto??^^”
“Cos’è che non dovrei vedere????”
Una voce lugubre e profondamente infuriata s’intromise nella conversazione.
Il ragazzo la riconobbe subito, iniziando a sudare freddo.
Esitante si volse, fingendo innocenza, incontrando gli occhi neri ed indagatori
della ragazza.
“Sanguccia?? Tesoooro!!!
^-^° ”
“Non azzardarti a chiamarmi tesoro!!! Tra noi è finita!!!”
“Sango, non fare così!! Ed dai … amore!Hai frainteso
…”
“Stavolta non è così semplice!! Che stupida!! Ed io che alla fine ti perdono
sempre … ma ora basta!!” gridò lei, scoppiando in lacrime.
Koga assisteva impassibile alla scena. Ogni volta che
uscivano era la stessa storia!
Un momento!! Se c’è Sango ci deve essere anche …
“Kagome!!” sorrise il lupo, vedendola.
Era bellissima come sempre, ma quella sera era particolarmente sexy.
Indossava dei pantacollant neri con un maxi pull bianco, stretto in vita da una
cintura, ad accentuarne le forme. Ovviamente scarpe col tacco, mentre i capelli
erano raccolti in una coda bassa ed il trucco era piuttosto leggero, solo un
po’ di eye-liner ed ombretto.
Koga non se ne accorse, ma la stava letteralmente
mangiando con gli occhi e quando la vide avvicinarsi, per salutarlo, quasi non
gli prese l’infarto.
Ringraziò il dio della trasparenza, quando scoprì che poteva notare i ricami
del reggiseno, attraverso il tessuto.
“Ciao, Koga!! Come mai anche voi, qui??”
“Stiamo aspettando i NoTaisho!! Quei due sono in
ritardo come al solito!!”
I NoTaisho?? … Inuyasha
…
“Che sciocca!! Oggi è il compleanno di Sesshomaru!! Festona,
quindi!! ^^”
Non voglio incontrarti … non ancora …
“Già, se quei due si decidono ad arrivare!!!” protestò lui, guardando l’ora.
Magari quel botolo non venisse … starei da solo con lei …
“Ma voi che ci fate qui?? ” chiese, cambiando discorso.
“C’è forse un motivo per uscire il sabato sera??”
“Ma come?? Credevo foste venute per controllare Miroku!!”
Kagome lanciò un’occhiata imbarazzata ai due
piccioncini, che stavano ancora dando spettacolo.
Aveva perso il conto di tutti i loro tira e molla!
“In effetti, quando Miroku le ha detto che sarebbe
stata una serata fra soli uomini, le è improvvisamente venuta voglia di venire
qui!!” ridacchiò.
Anche se lei non era la sola a voler tenere d’occhio qualcuno …
“Capisco!! In effetti neanche io mi fiderei di un fidanzato come Miroku!!”
Entrambi risero.
Vederti ridere mi rende felice, Kagome …
“Povera Sango!! Ma del resto al cuore non si comanda
…”
Magari lo si potesse fare … non si soffrirebbe così …
D’un tratto l’attenzione dei due fu attirata dallo sgommare di un’auto
sportiva, una Hyundai Coupé, grigia metallizzata.
Kagome e Koga si
guardarono, complici.
“Sono arrivati!!” sorrise.
“Inosservati come sempre!!” precisò lui.
Kagome vide l’auto parcheggiare e Sesshomaru
scendere, poi … dalla porta passeggero … vide lui!
TU-TUM
Kagome si sentì il cuore in gola.
TU-TUM
L’effetto era sempre lo stesso, quando lo incontrava.
TU-TUM
Si sentì avvampare le guance, mentre a stento trattenne le lacrime.
Non ce la faccio … soffro ancora troppo … devo andar via prima di …
“Kagome?? Tutto a posto?? Hai un brutto aspetto!!”
“Emm …? Cosa?? … sì sto bene!!”
Sta venendo qui … Non accorgerti di me! … ti prego …
“Koga … scusami, ma … fa piuttosto freddo …
Preferisco entrare!! Ci vediamo lì, d’accordo??”
ti prego … lasciami alla svelta!!
“Vuoi che venga con te??”
che ti è successo all’improvviso … ?? … non stai bene … !! … perché menti …
?? …
“No! Tranquillo … alcune amiche mi stanno aspettando dentro!!”
Koga vide la fretta della ragazza, ma soprattutto la
sua preoccupazione.
Vorrei sapere che cosa provi … ma non sarò certo io ad obbligarti a dirmelo
…
“Come vuoi!! Meglio che tu non prenda freddo …”
Kagome sorrise. “Grazie! A dopo …” disse,
allontanandosi di gran carriera.
Non mi piace mentirti! Perdonami …
Guardò nel parcheggio.
Inuyasha e Sesshomaru avevano appena scorto Koga.
C’è mancato poco …
Si avvicinò in fretta al butta fuori, limitandosi a dargli un nome.
“Higurashi!”
Il tipo diede una veloce occhiata, annuendo e lasciandola passare.
Per fortuna era sulla lista, altrimenti avrebbe dovuto mettersi in fila.
Sarebbe stato un grosso rischio!
meno male che Eri pensa sempre a tutto …
***
“Maledizione si può sapere dove vi eravate cacciati? eh??”
“Non gridare come un idiota, lupastro!!” sbottò Inuyasha.
“Tu devi solo far silenzio!! Botolo!!”
Sesshomaru non si curò dei due, tutti sapevano dell’antagonismo che c’era fra
loro, ma almeno un ‘tanti auguri’ l’avrebbe gradito …
Si mise alla ricerca di qualcuno con cui instaurare una conversazione decente,
sperando di incontrare Miroku, sicuramente attaccato
alle sottane di qualche donna …
“Koga, dov’è ‘bonzo’??” alla domanda entrambi smisero
di provocarsi.
“Miroku, dici??”
“Vero!! Qui non c’è!!” si accorse l’hanyou.
“Diciamo che è alle prese con una femmina infuriata …” ridacchiò Koga, ripensando alla scena.
“Non dirmi che lui e Sango …” si sconcertò Inuyasha, mentre il lupo annuiva “ … ANCORA???”
“Al cuor non si comanda … almeno così dice Kagome!!”
“Ka – Kagome??”
C’è anche lei??
“Già! A quanto pare Sango voleva controllare ‘bonzo’
e si sa che loro sono inseparabili!!”
Kagome … tu …
Sesshomaru si accorse dell’espressione del fratello, sapeva a cosa stava
pensando e sapeva quanto soffriva …
“Allora?? Lo volete questo giro gratis o no??” cambiò abilmente argomento.
“Altroché!!” si illuminò Koga. “Peggio per MIroku!!!”
Finalmente la rivedrò dentro al locale … voglio chiederle di ballare …
Koga rideva e sprizzava gioia, mentre senza indugio
si avviava all’ingresso.
Inuyasha, invece, non rispose.
Era assorto nei suoi pensieri ...
Non credo che mi abbia perdonato … è tutta colpa mia … Stupido! Stupido!
“Tutto bene??” la voce del fratello lo ridestò. “Vuoi tornare a casa??”
Inuyasha sorrise, con uno sguardo in realtà
profondamente triste.
“Non posso certo stare peggio di te!!” gli confessò, dandogli una pacca sulla
spalla.
“Punti di vista!!” sorrise lui.
Entrambi si guardarono per alcuni istanti.
Erano fratelli, rivali, eppure fra loro non c’era bisogno di parole, si
capivano profondamente.
“Affondiamo i dispiaceri nell’alcool??” si rilassò Inuyasha.
“Perché no? Tanto pago io!!” ci fu una risata ed i due si avviarono.