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Autore: fay90    19/10/2016    0 recensioni
Una piccola storia su come Draco abbia deciso di chiedere alla sua fidanzata di sposarlo e del relativo matrimonio, ovviamente sarà arricchita dai problemi che il povero biondino ha dovuto affrontare, ovvero amici fastidiosi, rossi invadenti e nascite inaspettate.
E' una Dramione, e fan di Ron sappiate che non do una descrizione molto simpatica del rosso.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Capitolo Uno

Un Anello Introvabile

 

POV DRACO

 

Erano alcuni giorni che ero afflitto da un serio problema, volevo chiedere alla mia meravigliosa fidanzata di sposarmi ma non riuscivo a trovare l’anello giusto, avevo visto quasi tutti i cataloghi delle gioiellerie magiche che mi erano capitati tra le mani ma niente era riuscito veramente a colpirmi.

Mia madre poi, mi aveva anche offerto l’anello di famiglia ma io avevo rifiutato, volevo creare una nuova tradizione, niente che avesse a che fare con qualcosa di oscuro o legato al mio terribile passato.

 

Dato che ero in alto mare avevo chiamato a raccolta i miei due migliori amici per un consulto ma temevo di aver fatto un grosso errore.

Gli avevo dato appuntamento nel mio ufficio e i due idioti in questo momento si stavano sbellicando dalle risate per una battuta fatta da Blaise, sono peggio dei bambini dell’asilo, pensai sconsolato, chiedergli 5 minuti di serietà era impossibile.

 

“Allora oggi inizia ufficialmente l’operazione trovare l’anello giusto!” annunciai solennemente, i due appena udirono le mie parole, si bloccarono e mi guardarono a bocca aperta.

“Malfoy finalmente ti sei deciso!” esclamò Harry, “se adesso ti vedesse il vecchio Lucius ne morirebbe, il suo povero cuore non reggerebbe alla vista di un Malfoy che sposa una mezzosangue” commentò Blaise.

 

Era strano ma io e Blaise eravamo diventati i migliori amici del salvatore del mondo magico.

Alla fine della guerra mi era stato imposto di intraprendere il corso da Auror per saldare il mio debito con la società.

Lì avevo re incontrato Potter e Weasley, mentre con il primo ci ignoravamo, il rosso non perdeva occasione per attaccar briga.

 

Alla fine del corso Weasley che non aveva mai fatto nulla e pensava che tutto gli fosse dovuto perché era un “eroe” venne bocciato, con mia somma gioia, mentre io e Potter lo superammo a pieni voti.

 

Finii in squadra con Potter, poi dopo una missione andata male per colpa delle nostre scelte sbagliate, avevamo deciso di seppellire l’ascia di guerra.

Con il tempo si era andata a creare una splendida amicizia che aveva comportato anche l’innamorarmi perdutamente di Hermione Granger, la mia splendida fidanzata da quasi tre anni.

L’amavo da impazzire, ed ero grato ogni giorno che lei mi avesse rivalutato ed accettato la mia corte.

 

Dopo qualche tempo avevo deciso di dare una svolta alla mia carriera, avevo abbandonato il corpo degli Auror per divenire un Magiavvocato, tutti mi avevano sconsigliato di fare questo passo ma Hermione ed i miei amici mi avevano dato fiducia e a me questo bastava.

 

Entrambi risero quando gli raccontai dell’anello introvabile mentre io li fulminai, non ci trovavo nulla di divertente, “ti aiuteremo!” dissero poi in coro, “potrei portarti nella gioielleria Babbana dove io ho comprato quello per Ginny” mormorò Harry ed io acconsentii grato.

Certe volte li avrei proprio voluti uccidere.

 

Ci smaterializzammo in un vicolo a Trafalgar Square e poi Harry ci condusse in una piccola gioielleria che dava sulla piazza, entrammo e venimmo accolti da un gentile vecchietto che scoprii essere un magonò incredibilmente portato per la creazione dei gioelli, le sue opere erano famosissime nel mondo babbano.

 

Harry e Blaise si misero a chiacchierare con l’uomo mentre io ne approfittavo per fare un giro tra le vetrine ma non c’era nulla che mi convincesse.

Stavo per perdere le speranze quando finalmente lo vidi, l’anello perfetto, era un semplice cerchio d’argento con incastonato sopra un piccolo cuore di cristallo.

Era semplice ed essenziale come la mia Hermione.

“L’ho trovato” esclamai felice come una pasqua, i miei amici corsero subito a vedere e approvarono immediatamente la mia scelta, soprattutto Harry che lo giudicò, come me adatto a lei.

 

Lo comprai immediatamente e pensai subito alla fase successiva del mio piano, volevo preparare con le mie mani una cenetta con i fiocchi ma quando lo dissi a quei due per poco non morirono dalle risate, “domani vi verremo a trovare al San Mugo” fu il commento di Potter mentre Blaize fu più malefico “vuoi uccidere una delle eroine del mondo magio?” esclamò ghignando.

 

Avevo fatto un grande sbaglio a presentarli, ora erano due rompiscatole di prima categoria che non perdevano occasione di sfottermi, però nonostante tutto ero orgoglioso dell’amicizia che si era venuta a creare tra di noi.

 

Io li mandai al diavolo e senza neanche degnarli di un saluto mi smaterializzai a casa, ero pronto a cimentarmi in una nuova impresa.

Entrai nella nostra cucina, che era grande e super moderna per volere della mia adorabile fidanzata che amava cucinare, ed aprii il frigo e la dispensa contemplando gli ingredienti.

Quanto poteva essere difficile preparare una cenetta romantica?

 

Mi rimangia ogni mia considerazione, cucinare era difficilissimo, fui capace di far scuocere la pasta, zuccherare il sugo e carbonizzare l’arrosto.

Ero disperato, Hermione sarebbe tornata tra poco ed io in alto mare.

La cucina era un completo disastro ed inoltre il tempo stava per finire, “Kitty, Rudol!” chiamai a gran voce e subito due elfi domestici comparvero davanti a me.

 

“Ha chiamato padroncino Malfoy?”, gli elfi domestici di mia madre comparvero davanti a me, “si! Sistemate la cucina, preparate la cena e poi sparite” ordinai disperato, “si padroncino!” urlarono felici.

In dieci minuti la cucina era uno splendore e la cena era nel forno.

 

“Tesoro sono a casa!” urlò la mia meravigliosa metà, “sparite” sussurrai agli elfi che sparirono in un POP, “Herm, sono in cucina!” urlai.

“E’ tutta farina del mio sacco”dissi orgoglioso mostrandogli la cena che solo in teoria avevo preparato io, “gli elfi di tua madre sono sempre i migliori” esclamò ignorandomi.

Ero sbalordito, “come hai fatto a capirlo?” balbettai, “si sente la puzza di bruciato!” mormorò baciandomi, “dannazione” borbottai, lei rise divertita ed io mi incantai, adoravo sentirla ridere.

 

La feci accomodare al tavolo e le servii la cena, era tutto molto buono, aveva ragione lei, gli elfi di mia madre erano davvero i migliori.

Ridemmo e scherzammo per tutta la cena, mi feci raccontare tutta la sua giornata e alla fine capii che il momento era giunto.

 

Presi l’anello dalla mia tasca e mi inginocchiai davanti a lei, “Hermione Granger, ti conosco da una vita praticamente e da tre anni sei divenuta la mia fidanzata.

Sei andata oltre i nostri trascorsi, oltre il mio oscuro passato e oltre il mio essere stato un mangiamorte e di questo sono grato ogni giorno.

Ti amo, ti amo tantissimo, mi vuoi sposare?” esclamai aprendo la scatolina.

 

Hermione aveva le lacrime agli occhi, “si, si, si” urlò saltandomi in braccio, lo slancio che prese fu così forte che cademmo a terra, ridemmo divertiti, gli misi l’anello al dito e ci demmo un bacio appassionato.

Accettando la mia proposta aveva fatto di me l’uomo più felice del mondo.

 

  
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