Libri > I Miserabili
Ricorda la storia  |      
Autore: saitou catcher    19/10/2016    2 recensioni
Eponine Thénardier non è bella, Javert lo sa, ma con l'istinto ancestrale che lo contraddistingue, l'istinto del cane figlio della lupa, sa anche un'altra cosa: che Eponine è una combattente.
(Eponine/Javert)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eponine, Javert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E mai un cane ha tanto amato

Eponine Thénardier non è bella.

Ha i denti guasti per colpa dell'alcool e gli occhi sporchi di sofferenza e sfiducia; anche quando ride, la sua voce è una protesta roca contro la vita che, dopo averle rubato l'infanzia, le ha negato l'amore; nemmeno la sua pelle è piacevole al tocco- ruvida, rovinata da pioggia e asfalto, un velo costellato di lividi che a malapena copre ossa scarnite dalla fame.

Eponine Thénardier non è bella, Javert lo sa, ma con l'istinto ancestrale che lo contraddistingue, l'istinto del cane figlio della lupa, sa anche un'altra cosa: che Eponine è una combattente. E' una sopravissuta. E' una belva dalla risata di spettro, che vaga nei vicoli di Parigi, sorridendo ai criminali e ringhiando alle gocce di pioggia che le trafiggono le braccia nude, figlia di lupi, come lui, e lupa lei stessa, incapace di arrendersi e impossibilitata a risollevarsi. E' tutto ciò che lui avrebbe potuto essere e a cui non vuole ricordare di appartenere, e lo attira a sè senza che lui se ne spieghi il motivo, forse perché scorge in lei qualcosa che nessun altro-non i suoi genitori, non il suo stupido, giovane rivoluzionario- saprebbe vedere. E come tutte le bestie, ha imparato la legge della giungla, e non chiede il permesso prima di prendersi quello che vuole. Javert ha sempre vissuto per la legge, per difendere quella società che ancora gli nega un posto al suo interno, ma lei gli si è scagliata contro come la lupa affamata che è e con sorrisi e baci e artigli gli ha scavato un buco nel petto che ha la forma di lei; dove un tempo Javert non aveva un cuore, ora c'è soltanto il suo volto.

Javert ha sempre vissuto per la legge, e alla legge, come un cane fedele, ha sempre votato tutto sè stesso, ma ora qualcosa è cambiato: e mentre l'Ispettore la respinge e le ringhia contro, il cane abbassa ubbidiente la testa e s'inginocchia ai piedi della sua nuova padrona.

 

Ho scritto una Japonine.

Ho davvero scritto una Japonine. E magari, se non mi ha fatto troppo schifo, l'ho anche pubblicata.

Giuro, potrei piangere.

Ciò detto, spero che questo lavoretto vi strappi almeno un cenno d'assenso (anche perché è un bel po' che non scrivo, e mi ci sono davvero impegnata) e che non necessiti di spiegazione. Per amor di precisione, chiarifico che entrambi i personaggi non sono miei (sigh), che io non ci guadagno nemmeno i soldi per la macchinetta delle bevande (che è pure fuori uso, per colpa dei ladri), e che questo rutto mentale è falso, come l'oro degli sciocchi(che nemmeno so cosa sia, ma sorvoliamo).

Il titolo viene da “Il Trovatello” di Notre Dame de Paris, e sto ancora riflettendo se lasciare questa cosa come storia a sè, o renderla parte di una raccolta futura.

In entrambi i casi, non lesinate sulle recensioni!

I remain, gentlemen, your obedient servant

Catcher

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I Miserabili / Vai alla pagina dell'autore: saitou catcher